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Autore: milly e roxy    05/02/2012    1 recensioni
Sam e Chris sono due ragazze un pò particolari che, in un giorno di pura noia, si catapultano in un altro mondo, quello di Harry Potter... e da allora tutto cambierà...
Genere: Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Le ragazze non si erano ancora abituate a tutto ciò: al mondo nel quale erano finite, alla vista dei loro idoli, al fatto che la storia di Harry Potter potesse in qualche modo essere vera. Beh, ma d’altronde, come ci si poteva abituare a una cosa del genere? Le stesse Sam e Chris credevano ancora che si trattasse di un sogno.

E pure gli abitanti di Grimmauld erano pieni di dubbi: come avevano fatto quelle ragazze a finire lì, chi erano, da dove venivano e tante altre cose di questo tipo. Alcuni ancora non si fidavano completamente, sebbene le ragazze non sembrassero avere cattive intenzioni.

Inoltre, la signora Weasley, chissà per quale assurdo motivo, era felice di avere altre due bocche da sfamare e già le considerava sue figlie, come ogni povera anima che si ritrovava senza genitori e con uno sguardo da cucciolo sperduto.

“I miei capelliiiiii!!!” si sentì urlare Sam con voce isterica, mentre scendeva le scale. Effettivamente, la poveretta, con indosso ancora la sua tenuta da notte (prestatale da Ginny visto che le nuove arrivate erano sprovviste dei propri vestiti), aveva tutti i capelli sparati in aria come la criniera di un leone. “Qualcuno qui dentro non ha una piastra?”

“Una plastra?” chiese il signor Weasley, mostrando uno sguardo interessato e curioso.

“Ehi, hai mica fregato il marchio dei Potter con quei capelli?” fece Sirius con un sorrisetto malandrino, ammiccando in direzione di Harry.

Sam gli lanciò una brutta occhiata. “Non sei divertente!!”. Sbuffò scocciata squadrandolo, per poi tornare a passo di marcia su per le scale dove incrociò Chris che se ne scendeva tranquillamente, già vestita e pronta per fare colazione.

Dopo aver riso alle spalle dell’amica, la bionda fece il suo ingresso in sala da pranzo dove già l’attendevano Sirius, Tonks, Harry e alcuni membri della famiglia Weasley.

La ragazza si guardò attorno circospetta e, immediatamente, Molly la invitò ad accomodarsi.

“Molte grazie, signora”. Pronunciò Chris in tono affabile. “Sa, lei non mi piaceva molto per i suoi modi da Mammina appiccicosa, ma adesso devo proprio ricredermi”. E  le mostrò un simpatico sorrisetto da ragazza per bene.

La signora Weasley spalancò gli occhi: certo che quella ragazza, ma anche la sua amica, non mancava mai di sorprendere con dei commenti particolari e molto sinceri. Ma molto, molto.

“Oh… grazie… cara”. Bofonchiò la donna, sentendosi un po’ in imbarazzo e non sapendo esattamente che cosa dire. Doveva offendersi oppure sentirsi lusingata? Decise di non fare nessuna delle due cose  e tornò a gingillare con le pentole.

Finalmente comparve anche Sam, coi capelli scuri legati in una coda alta e un’espressione più rilassata di prima, almeno così trapelava dai suoi occhi azzurri molto espressivi.

Con un sonoro sbuffo e  un grugnito, si sedette al tavolo vicino a Chris e cominciò a rimirare la tavola pensando a che cosa poteva prendere. La mattina, oltre a essere di pessimo umore e non riuscire a dire più di quattro parole, non riusciva nemmeno a mangiare e lo faceva sempre controvoglia. Peccato che poi, a neanche metà giornata, lo stomaco iniziava a brontolarle talmente forte che sembrava esserci, invece, un temporale.

“Ragazze” . le chiamò Tonks e, immediatamente, gli sguardi attenti delle due giovani, si posarono su di lei. “Abbiamo detto a Silente di voi. Arriverà questo pomeriggio”.

A quel punto, l’espressione di Sam si fece più viva ed emozionata: “Oh, nonno Silly! Non vedo l’ora di conoscerlo”.

“Nonno Silly”. Ripetè Sirius, ridacchiando. “Che bel soprannome. Peccato che non ci avessi pensato io”.

Anche Chris si sentiva più rassicurata, sebbene Silente non le stesse propriamente simpatico, ma quando c’era qualcosa che non andava era sempre quello su cui si poteva contare per risolvere i problemi. O almeno così era scritto nei libri.

“Ma lo sapete che Silente è gay?” esclamò Sam come fosse la cosa più normale del mondo.

A quella battuta, Ron sputò il succo di zucca che stava bevendo in faccia a Tonks, Harry rischiò di strozzarsi col boccone che stava masticando, Molly fece cadere i piatti e le pentole, Sirius cadde dalla sedia su cui si stava dondolando e Arthur e Tonks rimasero a fissarla a bocca aperta, mostrando i pezzi di cibo che avevano ancora in bocca.

“Shhh!” la ammonì Chris, mettendosi un dito sulle labbra e guardandola di sbieco. “Questo riguarda la vita privata di Silente. Tu non sei Gossip Girl”.

“Tanto nel nostro mondo lo sanno tutti”. Fece Sam, alzando gli occhi al cielo.

“Ma loro no. Prima di adesso, almeno”.

“Miseriaccia!” esclamò Ron ancora sconvolto dalla scoperta. “E io che avevo sempre creduto che se la facesse con la McGranitt”.

“Oh, Silente gay”. Disse uno dei gemelli.

“Questa non l’avrei mai immaginata”. Aggiunse l’altro.

“Ma proprio no. Oh, ma allora… secondo te, Fred, lo avrà un fidanzato?”

“Hmmm, bella domanda. Sarà una delle nostre missioni da compiere quest’anno”.

“Oh sì, quest’anno Silente sarà al centro della nostra attenzione”.

E mentre Fred e George commentavano e si organizzavano per chissà quali subdoli piani, Sam gongolava tra sé e sé: le piaceva prendere le persone alla sprovvista.

 

La colazione ormai era al termine e Sam, colta da un raptus di gentilezza e disponibilità, fece per alzarsi e sparecchiare.

Siccome però era piuttosto imbranata, mentre portava i piatti verso il lavello, uno le sfuggì e rischiò di andare in frantumi contro il pavimento. Questo però non successe, anzi, successe qualcosa di inspiegabile e completamente fuori dal normale, per la ragazza almeno. Il suddetto piatto, non andò a polverizzarsi per terra, si bloccò, invece, a mezz’aria rimanendo lì, immobile come una statua.

“Wow, chiunque sia stato ha avuto un’ottima prontezza di riflessi”. Commentò Sam rivolta ai presenti. “Chi è stato?”

Nessuno però le rispose, anzi, tutti si guardarono tra loro straniti e confusi.

“Io non sono stato”.

“Nemmeno io”.

“La bacchetta l’ho lasciata di sopra”.

“Noi nemmeno possiamo usare la magia”.

Chris se ne restò zitta a guardare spaventata l’amica.  Una strana idea le volteggiava in testa: se non era stato nessuno e il piatto non possedeva propri poteri magici, allora doveva essere stata Sam. Ma ciò era un po’ assurdo, loro, per quanto ne sapevano, non avevano alcuna forza magica dentro di sé, altrimenti questa si sarebbe già mostrata.

“Sam, sei posseduta dal demonio? Perché non trovo altra spiegazione”.

“Ma perché pensi che sia stata io? E come avrei fatto, poi?”

Nella casa cadde un silenzio piuttosto imbarazzante e teso. Qualcosa era appena successo, qualcosa che nessuno riusciva a spiegarsi e questo non era affatto un bene, anche perché le cose che non riuscivano a spiegarsi si  stavano piuttosto accumulando e i dubbi, se già prima c’erano, ora si stavano rafforzando.

“Sei una strega anche tu, Sam!” esclamò Ginny, sorridendole.

“No, non è possibile”. Le rispose la mora, ma un sorrisetto cominciava a delinearsi sul suo bel faccino. “Magari è solo questa casa che ha strane forze oscure”.

“Lo sapevo. Sei posseduta dal demonio!” ripetè la bionda.

“Ma che c’entro io? Ti ho detto che non posso essere stata io!”

Chris, allora, afferrò due coltelli mettendoli a formare una croe e prese a cantilenare con voce macabra: “Esci da questo corpo… esci da questo corpo”.

Sam sbuffò. Certo che Chris era proprio esagerata, alle volte.

 

Mentre le ragazze si coricavano per andare a dormire, rifletterono e commentarono quella giornata, soprattutto l’incontro con Silente. Era stato emozionante incontrarlo, più di quanto avevano pensato, ed era proprio identico a come lo rappresentavano nei film. Beh, bene o male lo erano anche gli altri, sebbene, però, dal vivo fossero tutti più “carini”.

Comunque, nemmeno il preside di Hogwarts, nonché il mago più potente del mondo magico, era riuscito a dar loro una risposta. Non aveva la più pallida idea di chi fosse il nonno delle due ragazze, del perché erano finite lì, né tanto meno dei libri della saga. E nemmeno sapeva come avesse fatto Sam, un’apparentemente semplice babbana, a praticare della magia.

Insomma, non aveva saputo niente. E qui calava la loro stima nei suoi confronti. Non che prima ne avessero molta, lo trovavano un personaggio piuttosto irritante e subdolo.

ANGOLINO PER LE SCRITTRICI

Holaaa amigos!! Siamo di nuovo noi, Milly e Roxy e questa volta non vi abbiamo fatto aspettare troppo. Eh, abbiamo approfittato di questo pigiama party per far lavorare i nostri cricetini e partorire qualcosa di costruttivo e interessante. Beh, almeno così speriamo che sia.

Qui, c’è qualche novità, anche se minima, minima. Resta però il grande mistero dell’identità di Sam e Chris.

Voi avete qualche idea? Non abbiate paura di farci le vostre ipotesi, magari ne prendiamo in considerazione qualcuna, anche se bene o male stiamo già delineando qualcosa. Qualcosa con cui speriamo di sorprendervi. ^^

Bene, ora vi lasciamo. Speriamo di ricevere un sacco di recensioni.

Kisskiss…

Milly e Roxy

FEDE15498: carissima… allora, speriamo che continuerai a seguirci perché se no, questa fic non la continuiamo più. XD comunque, dovrai pazientare un po’ per scoprire che sono queste due benedette ragazze spuntate dal nulla come i funghi :p un abbraccio molto caloroso e… alla prossima, Kiss… M. & R.

  
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