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Autore: MiaBlack    05/02/2012    2 recensioni
Ogni anno si tiene il consueto ballo per la festa dei Fondatori; quest'anno però sarà il destino a scegliere le coppie. E mentre il fato muove le sue ignare vittime, c'è chi il destino se lo costruisce da solo, legando a sé una persona solo per il gusto perverso di vederne soffrire altre. 7°contest "dolci tentazioni"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 5

Preveggenza e disastri

 

Ginevra correva come una pazza verso la Sala Grande: era ancora presto, e se avesse avuto un po' di fortuna avrebbe trovato chi cercava intenta a fare colazione al suo tavolo, magari con la testa seppellita nel suo giornale preferito.

Entrò e individuò subito la testa bionda tutta spettinata china sul “cavallino”.

- Luna ho bisogno di parlarti! – Fece Ginny, fermandosi accanto a lei: lo sguardo svampito e molto assonnato che la bionda le rivolse la fece sorridere, ma non c'era tempo da perdere consigliandole di andare a letto prima, ora doveva capire se quel sogno era qualcosa di più di un sogno.

- Mi sembri agitata, vuoi una tazza di te? -

- No, ma voglio che la mia migliore amica si alzi da tavola e venga con me, perché penso di stare per impazzire. -

- Andiamo. – Le due corsero via, dirette fuori dalla scuola.

Se c'era un posto tranquillo dove parlare di cose segrete era sicuramente il parco in quel periodo: era troppo freddo e troppo presto perché qualcuno passeggiasse e si trovasse ad ascoltare la loro conversazione.

- Che succede? Cosa è successo di così grave? -

- Un sogno. -

- Tu mi trascini via dalla mia colazione... Per un sogno? -

- Ascolta... - E così iniziò a raccontarglielo, in ogni piccola sensazione che aveva provato: cercava le parole più adatte per far capire alla sua amica quanto quel sogno non sembrasse affatto un sogno.

Era reale. Luna ascoltava ogni parola pensando a come tranquillizzare l'amica.

- Forse la Cooman aveva ragione, il destino sta cercando di dirti che questo è il tuo amore. -

- Ti devo ricordare che ha descritto quell'amore come qualcosa di malato e pericoloso! Non voglio niente di tutto questo. – Si lamentò Ginevra, ricordando i brividi che aveva percepito dopo aver ascoltato la predizione della professoressa.

- Beh, ma ha anche detto che lui sarà l'unico che ti amerà per davvero, secondo me non è Harry, non è così pericoloso e malato. -

- Per fortuna allora ho fatto bene a scegliere lui. -

- Non ti viene in mente nessuno? – Per una frazione di secondo le venne in mente il sorriso beffardo di Malfoy, ma non poteva essere lui: quel ragazzo era incapace di amare, e poi non si sarebbe mai abbassato ad amare una pezzente come lei.

- No Luna, non ho proprio idea di chi potrebbe essere. -

- Se ne sei sicura.. – Commentò la bionda poco convinta.

C'era qualcosa nel comportamento di Ginevra che non le quadrava, era stranamente scostante ed evasiva.
- Merlino, devo andare! Non ne posso più! Non vedo l'ora che il mese finisca e io possa stare accoccolata tra le braccia di Harry. – Fece lei, dirigendosi verso il castello.
- Dove scappi? -
- Biblioteca! Devo ripassare: lunedì ho un interrogazione e domani non voglio fare assolutamente nulla! – Rispose, iniziando ad avviarsi verso il castello.

Il prossimo fine settimana ci sarebbe stata la festa, e quindi non avrebbe avuto tempo per studiare, quindi era meglio avvantaggiarsi.

Salì nella Sala Comune e trovò suo fratello e il suo uomo a giocare a scacchi.

Gli diede un bacio e poi recuperò i libri in camera sua.
- Dove vai Amore? – Le chiese Harry quando tornò giù.
- Devo studiare pozioni, volete darmi una mano voi? – Chiese, mostrando il libro ai due che la guardarono disgustati.
- Perché ti vuoi rovinare il sabato? – Le chiese Harry.
- Perché non voglio aprire nemmeno un libro domenica: voi fate come volete, ma io ozierò tutto il giorno! Ciao! – E uscì. Se Harry era in sala comune, la stanza delle necessità doveva essere vuota e quindi poteva andare lì e studiare in santa pace.
Quando entrò, la stanza prese la sua consueta forma: un camino, un tappeto e una poltrona davanti al fuoco.

Come si mise seduta e tirò fuori il libro, un bicchiere di vino comparve davanti al suo viso.
- Non credo sia il caso, a digiuno e di prima mattina! – Il bicchiere di vino sparì e fu sostituito da una tazza bianca con un liquido chiaro e fumante.
- Tea, decisamente più appropriato! – Prese a sorseggiare la bevanda calda, mentre leggeva attentamente il procedimento della pozione.
- Weasly, ma sei sempre qui? – La voce strascicata di Malfoy la fece sobbalzare.

Possibile che quel ragazzo fosse sempre in mezzo?

Avrebbe avuto un po' di pace, ma evidentemente era chiedere troppo, visto come il giovane si era accomodato sulla poltrona che lui stesso aveva fatto apparire poco distante da lei.
- Pozioni, vuoi avvelenarmi? – Le chiese, sbirciando la pagina che stava studiando.
- Così mi libererei dalla tua ingombrante e quanto mai fastidiosa presenza! – Rispose lei acida, scoccandogli un occhiata omicida, che come risultato ottenne solo un sopracciglio alzato e le risate del biondo.
- Le tue minaccia non mi fanno per niente paura anzi mi fanno ridere! – La rossa sbuffò.

Possibile che non incutesse nel ragazzo nemmeno un minimo di paura? Era così frustrante...
- Che ne pensi di riprovare a fare il dolce? – Chiese lui sfilandole il libro dalle mani e puntando lo sguardo di ghiaccio nei suoi occhi smeraldo.
- Non voglio morire avvelenato per mano tua, forza! – Accanto a loro apparve nuovamente il tavolo da lavoro con gli ingredienti.
- Tu leggi gli ingredienti! – Gli disse lei mentre si alzava e gli piazzava in mano il libro di cucina che era apparso dal nulla tra le sue mani.
- Iniziamo, e mi raccomando niente vomito di troll...- Precisò lui mentre si sedeva sul bancone.
- Ti odio! -
- Sopravvivrò, quindi muoviti! – Iniziarono a pesare gli ingredienti poi continuò immergendo i savoiardi nel latte.
- Weasley questa roba è immangiabile! Mi vengono i brividi al solo pensiero di dover mettere in bocca un pezzo di questa schifezza vomitosa! -
- Senti a te disgusta l'idea di mangiarlo, e a me ti fartelo! Quindi piantana di rompermi le scatole! - Rimasero in silenzio per un attimo, poi Ginevra parlò senza guardarlo: era concentrata sul non affogare i biscotti.
- Perché ieri mi hai mandato quel dolce? - Chiese curiosa: non capiva la ragione per cui lui avesse dovuto mandarle un dolce.
- Per farti capire come deve essere fatto, e a quanto pare è servito a qualcosa! Finalmente hai fatto la base di biscotti senza affogarne nemmeno tanti! – Rispose sorpreso lui, notando che per la prima volta la giovane era riuscita a mettere tutti i biscotti al loro posto.
- Malfoy, dove hai trovato i miei occhiali? Pensavo di averli persi. -
- Li avevi lasciati qui l'altro giorno. – Lo guardò sospettosa.
- È quasi sospetto un tuo gesto così carino, cosa c'è sotto Malfoy, qual è il tuo piano? – Chiese lei, fermandosi prima di versare il cioccolato sopra il composto.

Lui la fissò dritta negli occhi.
- Non ho alcun piano in mente, mi credi vero? – Ginevra annuì, come imbambolata.
- Non penserai più ad una cosa del genere, ci siamo capiti? – Annuì ancora, soggiogata dalle parole di lui.
- Metti gli occhiali e continua a preparare il dolce... – La ragazza fece esattamente come lui le aveva detto, come se fosse una cosa normalissima.

Draco sogghignò: il suo piano stava andando come voleva, e nessuno si sarebbe accorto di nulla.

- Ecco fatto! – Esultò lei quando fu finalmente finita: per la prima volta aveva un aspetto quasi decente, anche se non era proprio uguale a quella che lui le aveva mandato il giorno prima.

- Mmm, fammi assaggiare... – Il ragazzo ne tagliò con attenzione una fetta, la studiò con attenzione su tutti i lati poi l'annusò e infine ne assaggiò un pezzetto per poi rimettere la fetta sul piatto.

- E' disgustosa! – Sentenziò lui, sputando il pezzo masticato dentro un fazzoletto per poi cestinare il tutto.

- Uffa! Senti io chiudo qui okay? Non mi importa: quando ti arriverà lo butterai perché io mi sono stancata di fare questo dolce. Voglio studiare, lunedì ho un interrogazione e non so nulla! -

- Beh ti abbandono allora. Non ho voglia di vederti studiare né di saltare in aria per la tua incapacità in pozioni! Addio perdente! –

Draco uscì, diretto verso i sotterranei: la pezzente era migliorata notevolmente, quel dolce era buono, ma non le avrebbe mai dato tanta soddisfazione. Mentre si avviava verso la sua tana incontrò il magico trio di sfigati.

Sogghignò perfido: presto avrebbe rubato ai tre la loro piccola Ginevra, e avrebbe sottratto al grande Potter l'amore della sua vita, facendo sì che lei amasse solo lui e che per lui abbandonasse la sua amatissima famiglia.

- Cosa hai da sogghignare Malfoy? – Chiese Potter, avvicinandosi in modo sprezzante.

- Io? Nulla, pensavo a quanto sei patetico Potter, solo e senza nessuno che ti ami... –

- Io ho chi mi ama! – Rispose il moro, sicuro di sé.

- Ne sei sicuro Potter? -

- Sì! – I due si guardarono negli occhi per alcuni secondi.

- Tu sei un perdente Potter, e mi divertirò a vederti annientato! -

- Cosa vuoi dire? – Chiese Harry, sempre più infuriato.

- Nulla, dimentica quello che ho detto e sparisci dalla mia strada, sfregiato. – Il moro rimase per un attimo in silenzio a contemplare il vuoto, poi si voltò verso gli amici e fece loro cenno di andarsene.

Draco notò che qualcosa non andava: San Potter era stato troppo remissivo, così ascoltò un attimo la conversazione che seguì con i due compagni di sfiga.

- Che ti ha detto Harry? – Gli stava chiedendo Ron.

- Non me lo ricordo. - A quella risposta capì cosa non quadrava: quella stupida della Weasley aveva dato il dolce anche a Potter, quindi nel suo organismo c'erano ancora tracce della pozione, e avrebbe ubbidito ad ogni cosa che avesse detto.
Se solo lo avesse saputo prima, non avrebbe perso troppo tempo con la principessa delle toppe, ma sarebbe andato direttamente da lui a torturarlo per bene, tanto aveva tutta la vita per divertirsi con lei.

 

Continua...

 

e anche il quinto capitolo è finito non p successo nulla ti che lo so è un capitolo di transizione però almeno si spiega perchè Draco le ha comprato il dolce! XD

Ringrazio chi legge e soprattutto l'unico commento che mi hanno fatto! GRAZIE davvero!

 

un bacio

MiaBlack

   
 
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