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Autore: allyouneedisLOL    05/02/2012    4 recensioni
Un villaggio turistico. Sei persone.
Una ragazza, un ragazzo. Due cuori per essere uniti.
E' un divertimento estivo o una relazione vera?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Something about you is so addicting
We're falling together.}

Demi Lovato - Here We Go Again.

 


"This is what dreams are made of, I've got somewhere I belong. I've got somebody to love, this is what dreams are made of. Hey now!  This is what dreams, this is what dreams are made of".
Applausi, nient'altro che applausi. Però sapevo di aver cantato bene.
Prima di salire sul palco, sentivo molta tensione addosso e speravo di non sbagliare nemmeno una nota: e fu così, grazie al cielo.
"Keyra! Keyra! Vieni quì, dai!" mi chiamò l'animatrice.
Ero in un villaggio turistico a Miami, dovevo starci ancora molto tempo.
Questo era un villaggio frequentato da persone importanti, nella società e in tutto il paese.
Tranne che la cosa più brutta e che non c'era mai nessuno di cui poter passare le giornate.
I miei genitori erano in giro per il mondo, a quanto pare, volevano festeggiare per la milionesima volta il loro anniversario di matrimonio.
Secondo me, invece avevano solo bisogno di sesso.
Quella sera al villaggio si chiamava 'Sayonara's got talent." Sì, il villaggio turistico si chiamava Sayonara.
Era piuttosto bello come posto, il problema è che non c'erano molti giovani. A quest'ora, ci avrei fatto già amicizia.
C'erano vecchi, persona di media-età ma non giovani.
Una volta, in questo villaggio, venne addirittura Obama con la famiglia e li accolsero come dei re.
Ero affianco l'animatrice Adele, gli unici con cui potevo parlare erano appunto gli animatori, visto che almeno si avvicinavano alla mia età.
"Allora ho spiato un po' nel registro delle prenotazione nella reception ed ho scoperto che stasera arriveranno tre ragazzi per stare circa due mesi." bisbigliò nel mio orecchio.
"Uhm...quanti anni hanno?" sentenziai.
"Allora, se non mi sbagli due 17 anni, l'altro 20." rispose.
Ero felice, chissà forse erano carini. Chi lo sapeva.
Il giocoliere finì il suo spettacolino e il capo-animatore, che di sera fungeva da presentatore, venne al centro del palco.
"Bene, adesso ci saranno alcuni minuti per votare, intanto il nostro caro pianista vi suonerà qualcosa." annunciò.
Il voto funzionava con i bigliettini. Io ero il biglietto blu come era attaccato al mio vestito.
Le persone aveva un biglietto di diverso colore a testa, speravo di non vincere anche perchè avevo già vinto tutte le altre sere.
Dopo alcuni minuti Paul, il capo-animatore-presentatoredisera, ritornò sul palco con una bustina bianca in mano.
"Bene, abbiamo il vincitore. Rullo di tamburi, prego." disse.
E così il batterista cominciò a rullare.
"E' il vincitore è... (...) Keyra Berry con 'What dreams are made of' di Hilary Duff!" annunciò.
O BASTA. Non ce la facevo più con tutti quegli attestati nella mia stanza. Ero piena di attestati. Io non ero la solita ragazza che buttava carta inutilmente, quindi li volevo usare e ciò comportava la loro presenza nella mia camera.
Come brava ragazza andai a prendere il certificato e ringraziai tutti.
"Ancora congratulazioni, Keyra." mi disse Paul.
Non risposi, ma gli regalai un sorriso e andai verso il bar per prendere qualcosa di pesante.
"Ciao Luke, dammi il solito." gridai al barman per sovrastare la musica.
Mi girai per vedere tutti i vecchi che ballavano i balli di gruppo, dando le spalle a Luke.
"Ecco quì." gridò porgendomi un cocktail.
Ero stanca quel giorno, però non volevo andare al letto, volevo incontrare quei ragazzi che dovevano arrivare stasera.
Adele stava venendo verso di me con la sigaretta accesa.
"Ehy, allora se vuoi, vai a dormire. I ragazzi arriveranno per le 2 del mattino." gridò nel mio orecchio.
Annuii e bisbigliai un ciao, facilmente comprensibile in labiale.

* * *

"Hellooooo!" gridò l'inglese scassa-palle dalla porta.
Il mio vicino di casetta era un inglese e non potevo comportarmi male anche perchè era cugino di secondo grado della regina d'Inghilterra ed io pur di pagare l'oro del mondo, la volevo incontrare.
"Allora ho un paio di cosette da dirti:
1) non rompermi quando è mattino.
2) non gridare dalla mia porta prima delle 12
3) buongiorno
4) sparisci
5) salutami la regina" gridai come una forsennata.
Non mi interessava incontrare la regina, se quell'energumene doveva seccarmi ogni santa mattina da due settimana.
Diamine, erano le 8 del mattino.
Mi rimisi a letto, ma dopo qualche minuto girandomi e rigirandomi capii che ormai non aveva più senso.
Allora andai nel bagno e cominciai a far riempire la vasca di acqua fredda.
Mi tolsi il reggiseno e le mutande, dormivo sempre così e non mi interessava di chi mi vedesse.
Non capivo mai che significava non farsi vedere in reggiseno e mutande ma farsi vedere in costume.
Era la stessa identica cosa, cazzo!
Cominciai a pulirmi e a lavarmi il viso, giocherellando con l'acqua.
Il tempo passò e mi rilassai nella vasca. L'acqua mi faceva riflettere.
Non sapevo come poteva succedere, però era così. Quando ero in acqua tutti i pensieri filosofici venivano fuori.
Notai che erano già le 8.40 e decisi di mettermi il costume, top e shorts e andare in spiaggia.
Attraversai tutto  il camping, salutando alcune persone che incontravo.
In spiaggia non c'era un'anima viva, tranne l'inglese e le famiglie con dei bambini.
Aprii il mio ombrellone e presi un lettino da sola, visto che al momento il bagnino non c'era.
Guardavo il tutto e visto che mi seccavo, decisi di andare al bar a fare colazione.
Entrai nel bar e notai che c'erano ciambelle con nutella calde, cornetti, latte, cappuccino e chi ne ha, più ne metta.
"Keyra, come va? Dormito bene?" mi chiese Steve, il barman mattutino.
C'erano tre barman in tutto: Steve, il mattiniero; Clarke il pomeridiano e Luke, il notturno.
"Benissimo, fino alle 8, poi quell'inglesino mi è venuto a svegliare. - borbottai. - Vorrei tanto sapere se tutti gli inglesi sono così."
"Oh, non sono tutti così." rispose un ragazzo, intromettendosi nel discorso.
"E tu che ne sai? Sei forse inglese?" chiesi sfacciatamente.
"Beh sì e anche i miei amici." rispose, indicando dietro di lui.
"Ehm...scusami che amici?" domandai con sguardo arcuato, credendo che mi prendesse in giro.
Il ragazzo si girò e vide che non c'era nessuno.
"Ti giuro che prima c'erano." rispose ridendo.
Risi anche io, il ragazzo mi stava simpatico.
"Piacere Keyra." dissi, spostandomi una ciocca dietro l'orecchio.
"Louis." rispose.
Gli diedi le spalle e decisi di ordinare un caffè-latte, dei biscottini e una ciambella con nutella calda.
Mi sedetti di fronte alla cassa, così da parlare con Steve.
Parlammo di tutto, era un amico per me. Peccato che aveva quarant'anni, se nò sarebbe stato il mio migliore amico.
* * *
"Ti pousso chiederle una cousa?" mi chiese l'inglesino, distraendomi dal mio libro.
"Dimmi" risposi esasperata.
"Che cousa ti ho fattou di maule?" continuò lui.
"Mi rompi, ecco. - risposi schietta. - Mi rompi ogni giorno, anche adesso. E, per favore, ti chiedo se te ne puoi andare."
Rimase sconcertato per ciò che gli avevo detto, ma sinceramente non mi interessava. Non ne potevo più di lui.
"Grazie" bisbigliai, ritornando al mio libro.
"Ma vedi un po' chi c'è quì!" rispose un ragazzo con tono inglese, di nuovo?!
"Vattene!" gridai.
Però solo in quel momento vidi che non era l'inglese ma ero il ragazzo che avevo conosciuto al bar.
"Oh, scusami! Credevo che fosse un'altra persona." continuai.
Brava Keyra, che figura di merda che hai fatto.
"Scommetto che credevi che fossi l'inglese, eh?" mi chiese ed io annuii, notando che con lui c'erano altri due ragazzi che erano la bellezza in persona, soprattutto uno.
"Louis, non ci presenti la tua amica?" chiese un ricciolino.
"Ah sì, questa è Keyra, voi vi sapete presentare." disse Louis ridendo.
Ero sicura che loro fossero i ragazzi venuti questa notte.
"Piacere, Harry" rispose il ricciolino.
"Piacere, Zayn." rispose il ragazzo più bello che avessi mai visto.
Credevo che fossi diventata rossa e speravo che non si vedesse.
Erano miei vicini di ombrellone.
Il ragazzo perfetto, Zayn, era mio vicino di ombrellone.
Lo stavo mangiando con gli occhi.
Era bellissimo, Gesù.
"Allora, voi cosa fate nella vita?" domandai per attaccare bottone.
Sarebbero diventati il mio 'giochetto' estivo, oh sì.




Ciao a tutti come state? Spero che questa fanfict vi piaccia! Spero che non ci siano problemi nello scrivere, sarà un po' difficile che io pubblichi sempre anche perchè ho un'altra fanfict! :)
 Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate. Ciau (?) :)

  
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