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Autore: MollieRMS    14/09/2006    14 recensioni
Ron ed Hermione scoprono quanto tengono l'uno all'altra durante l'ultima settimana di vacanza alla Tana prima dell'inizio della scuola.
Come reagiranno gli altri, familiari, amici, compagni di scuola, a questa evoluzione del loro rapporto?
Seguitemi in questo viaggio e lo scoprirete...
Per kickers doc ^_-
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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A quanto pare l'attesa è finita... Eccoci finalmente giunti all'ultimo capitolo di questa storia che tanto ha appassionato i cuori di piccoli e grandi kickers.
Tradurla è stato una sfida e un piacere insieme e, devo ammettere, mi mancherà avere il pensiero di aggiornare la pubblicazione, o collegarmi per leggere le recensioni e i commenti...

Vabbè, sù, trattengo la lacrimuccia per i saluti e i ringraziamenti finali, ma ora, torniamo alla storia, perchè abbiamo lasciato i nostri due in una situazione decisamente non piacevole...

Buona lettura ^_^



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They Found Out


12. Non è facile


Ron sapeva esattamente dove andare. Camminava piano verso la biblioteca, le mani ficcate in tasca. Cercava le parole giuste per scusarsi. Dopo tanto rimurginare tutto ciò che era venuto fuori era un “Mi dispiace”.
Sospirò pesantemente. Era destinato a fallire.

Madama Pince increspò le labbra appena lui entrò. Ron le rivolse un sorriso pallido e oltrepassò spedito il banco della bibliotecaria prima che questa notasse che non aveva libri con sè. Si diresse verso il fondo della biblioteca, al tavolo di Hermione, quello a cui lei studiava sempre, nascosto dietro la sezione di Antiche Rune.

Si fermò ancora nascosto dagli scaffali e guardò Hermione. Raggi di mille colori entravano dalla finestra in alto sulla parete e bagnavano Hermione di un arcobaleno di colori. Un libro e alcune pergamene giacevano di fronte a lei, ma non stava leggendo. La fronte era poggiata sulla mano, gli occhi chiusi. Lo stomaco di Ron si contorse dolorosamente nel vedere lo sconforto di lei, sapeva che era colpa sua. Fece un respiro profondo e uscì da dietro le file di libri.

La testa di Hermione si sollevò, poi tornò in basso mentre lei afferrava il libro e iniziava a sfogliare le pagine. Ron prese una sedia e si sedette con calma. Guardò Hermione in silenzio mentre lei continuava a sfogliare le pagine del libro con dita tremanti.

“Ciao” disse infine Ron. Le dita di Hermione si immobilizzarono, ma lei non alzò lo sguardo. Ron sapeva che lei lo stava aspettando. Guardò le dita di lei sporche di inchiostro e la sua gola si bloccò. Amava Hermione ed era stato un completo idiota.

“Mi dispiace” disse semplicemente, incapace di pensare a parole migliori.

Hermione finalmente alzò lo sguardo su Ron, gli occhi rossi. Ron istintivamente allungò una mano per prendere quella di lei, ma Hermione la ritirò prima che lui potesse toccarla. Ron lasciò cadere la mano sul tavolo, ferito dal fatto che lei non voleva che lui la toccasse.

Hermione scosse piano la testa. “Perché lo hai fatto, Ron?” chiese con voce tremante.

Ron desiderava toccarla disperatamente, per confermare a se stesso che era reale, ma non riusciva a provarci di nuovo. Aprì la bocca un paio di volte prima di trovare la voce. “Perché...” disse incerto. Hermione lo fissava in silenzio e lui tenne lo sguardo fisso sul tavolo, sospirando pesantemente.

“Non lo so, okay? E’ stato semplicemente troppo. Tu ti sei comportata in modo brillante, ovviamente, e persino Harry è andato meglio di me, ed io non ci sono riuscito.” Fissava la propria mano, agitando le unghie l’una contro l’altra.
“Non posso farlo, Hermione” sussurrò, dando infine voce alla sua vera paura.

“Non puoi fare cosa?” chiese Hermione con calma. Lui non riusciva a guardarla. Era troppo umiliato. Le cose erano andate così bene tra loro, perché aveva dovuto rovinare tutto? Per quale ragione lei poteva voler stare ancora con lui ora che erano tornati a scuola, dove lei poteva ricordare che razza di deficiente era?

“Ron, cosa non puoi fare?” ripetè lei.

Ron fece una smorfia. “Non posso essere un Auror. Non ci riesco.”

Hermione si sedette meglio. Non era quello che si aspettava. Non era sicura di cosa si aspettasse esattamente. Questo non era come il loro piccolo litigio l’ultimo giorno alla Tana. Questa era una cosa grave – lui se l’era presa con lei senza una buona ragione, aveva imprecato verso un’insegnante e aveva fatto perdere dei punti a Grifondoro. L’aveva ferita.

Prima, dopo un vero litigio, avrebbero finto che non fosse successo niente. Certo, le cose sarebbero state forzate per un po’ di giorni, ma poi si sarebbero sistemate da sole piuttosto in fretta. Hermione sapeva che questa strategia non avrebbe funzionato ora. Non adesso che stavano insieme. Non poteva far finta che lui non l’avesse ferita. Faceva ancora più male, ora che lui aveva il suo cuore.

Hermione guardò Ron. Era bello proprio come durante l’estate. I capelli luminosi gli cadevano sulla fronte e gli occhi blu erano brillanti proprio come quando le aveva detto per la prima volta che la amava. Le larghe spalle strette nella divisa sbiadita, molto probabilmente appartenuta a Bill, che era quello che si avvicinava di più alla taglia di Ron.

Tuttavia il suo volto era diverso. La fronte era aggrottata e lui guardava in basso verso la sua mano sul tavolo tra loro. Hermione sentì la rabbia e il dolore smorzarsi mentre lo guardava. Qualcosa di peggio che perdere punti tormentava Ron.

“Perchè dici così?” chiese tranquillamente.

Ron alzò lo sguardo su di lei e fece un sorriso forzato. “Non lo vedi?” disse, la voce quasi disperata. “Sono ancora io. Qui. A scuola, sono sempre quello che incasina tutto. Non riesco a fare le cose per bene. Non riesco a fare il maledetto ‘vibra e agita’, sai? Mi hai sempre tirato fuori dai guai per tutto il tempo che siamo stati qui e non riesco a farlo da solo. Chiunque io sia stato quest’estate con te, chiunque tu hai pensato che fossi - quello che ti diceva sempre la cosa giusta ed era grandioso - quello non sono io. Questo sono io. Quello che fa perdere punti alla propria casa e che ti fa del male...” la sua voce si ruppe e lui scosse il capo, guardando di nuovo lontano da lei.

Hermione si alzò improvvisamente e girò attorno al tavolo. Si inginocchiò tra le ginocchia di Ron e gli circondò la vita con le braccia, posando la testa sul suo petto.

Lui si scostò, mettendole le mani sulle spalle. “No” disse, la voce che si spezzava ancora una volta.

“Tu sei troppo... io non sono...”

Hermione non voleva essere respinta, nonostante tutto. Rafforzò la sua presa su di lui e chiuse gli occhi. Cercava di trasmettergli un po’ di pace, di dargli il suo amore attraverso quell’abbraccio. Le mani di Ron alla fine si fermarono, una sulla sua schiena, l’altra posata sul collo.

Sentì le lacrime spuntare di nuovo, e le spinse indietro, per essere forte solo per un altro po’. Sollevò la testa e guardò in alto al volto turbato di Ron. Lui la stava osservando con espressione angosciata.

“Io ti amo” disse piano.

“Perchè?” sussurrò lui con voce rotta.

Hermione si sedette più dritta e passò una mano gentilmente nei capelli di Ron prima di farla scivolare per posarla proprio sopra il suo cuore. “Per questo” rispose. “Hai il cuore più grande che io abbia mai conosciuto. Sei coraggioso e buono e intelligente.” Ron iniziò a scuotere il capo, ma Hermione sollevò una mano sulla sua guancia, fermando quel movimento. Lui sembrava così vulnerabile, e lei pensò che il cuore le sarebbe esploso prima di riuscire a dire tutto quello che voleva.

“Ron” continuò piano “Non ho fatto mai niente per te, davvero. Certo, era più facile per te dare un’occhiata ai miei appunti o farmi controllare i tuoi compiti, ma tu hai fatto il lavoro, tu hai superato gli esami. Quel ‘vibra e agita’? Io sedevo là, agghiacciata, e tu hai fatto l’incantesimo. Lo hai fatto tu. Quindi cosa conta se non riesci ad eseguire la trasfigurazione al primo tentativo? Non ha importanza. Non importa a nessuno. Non importa a me. Ti amo, e niente cambierà questo. Tu sarai un Auror grandioso. Io so che puoi farlo.”

Ron coprì la mano di lei con la propria. “Non so come...” disse infine.

“Ti aiuterò io” disse Hermione gentilmente. “Mi permetterai di aiutarti? Lo faremo insieme.”

Ron sorrise un pò e annuì prima di stringerla a sè. Lei gli si sedette in grembo e Ron nascose il volto nei suoi capelli, le braccia strette attorno a lei. Hermione fece passare le dita nei capelli di lui proprio come aveva fatto durante il loro primo vero giorno insieme vicino al lago della Tana.

“Mi dispiace per oggi.” La voce di Ron era soffocata. “Sono stato un completo idiota e non avevo intenzione di ferire i tuoi sentimenti. Mi scuserò con la McGranitt se vuoi. Non lo farò più.”

Hermione rise leggermente. “Non fare promesse che non puoi mantenere, Ron.”

Ron guardò i dolci occhi marroni di Hermione e sorrise genuinamente per la prima volta da quando l’aveva trovata. “Mi dispiace davvero” disse serio.

“Lo so amore. Grazie.” Lo baciò dolcemente sulle labbra prima di alzarsi, tirandolo verso di sè.

“Ora, ti accompagnerò nell’ufficio della McGranitt.”

Ron sembrò imbarazzato. “Ehm, non credevo che mi avresti preso sul serio riguardo quella parte.”

“Oh, sì.” Hermione sorrise felice mentre lo conduceva fuori dalla biblioteca. “Perchè dovrei perdermi un’occasione del genere? Ascolterò tutto da fuori.”

“Grazie mille.”

“Prego, amore.”



FINE

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Bene bene bene. Così, è davvero finita...
Sapete, quando ho letto queste ultime righe sono rimasta un pò interdetta. Andavo alla ricerca di un altro capitolo. Mi sembrava una fine non fine in un certo senso. Un finale aperto che risolve un episodio, ma non chiude realmente i giochi...
Poi però mi son detta che forse così è anche meglio. Sostanzialmente la storia non si conclude. Anzi, a pensarci bene questo è realmente l'inizio... Insomma, Ron ed Hermione sono diventati una coppia da poco, e per quanto ci sia sempre stato un sentimento fortissimo tra loro, solo da poco tempo che si trovano a vivere questo sentimento alla luce del sole, consapevoli di quello che provano e di quello che prova l'altro/a per loro...
E adesso sono insieme davanti al mondo.

L'autrice mette queste parole alla fine del capitolo:

Okay, penso di aver creato un po’ di “Dawson’s Creek” qui, quando Pacey e Joey si mettono insieme. Strano. Comunque, mi sembra che le scuse di Ron potevano essere più serie. Hermione non voleva aggredirlo, voleva sapere cosa stava succedendo. Stanno imparando l’uno dell’altra – hanno bisogno di essere onesti e capire come le cose possono funzionare tra loro. Questo mi sembra credibile. Non credo che la vera Hermione sarebbe stata vendicativa se lui si fosse presentato a lei per scusarsi veramente. Perciò, ecco qui.

La storia di Mollie ha raccontato la loro lenta presa di coscienza di questa verità, e le reazione degli altri, e il loro cercarsi e trovarsi.
Il litigio era quasi necessario. Come dice il titolo di questo capitolo, non è facile, non lo è per nessuno, e per loro in particolare non lo sarà mai, perchè avranno sempre sulle spalle il peso di un'amicizia che hanno accettato con generosità e senza riserve, ma che li espone anche a tanti rischi, quella con Harry.
Ma sono insieme, e cresceranno insieme. E questa certezza lascia noi e loro alla fine di questa storia.
E così mi sembra giusto, quasi dovuto, dopo esserci impicciati un pò dei fatti loro, lasciarli andare: che vivano un pò la loro vita, noi, intanto abbiamo sognato un pò con loro...


Bè, è davvero finita. Ringrazio ancora una volta tutti quanti, ma proprio tutti quelli che hanno letto la storia, quelli che si sono entusiasmati e hanno sorriso con questi personaggi. Ringrazio chi ha voluto commentare, e gli affezionatissimi, che non si sono lasciati sfuggire un capitolo. Un enorme, grandissimo GRAZIE a tutti.
Grazie poi, naturalmente all'autrice di questa storia, perchè è solo merito suo se è così emozionante... THANK YOU, Mollie, di vero cuore.
E infine, permettetemi di ringraziare chi mi ha esortato e mi ha evitato grosse figuracce. Grazie per la consulenza, Lauren, e per tutto il resto, lo sai... ^_-



Alla prossima traduzione ^_^



  
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