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Autore: hersweetsmile_    05/02/2012    5 recensioni
quello che vedeva, sentiva era reale. era cambiato tutto in un minuto, lei avrebbe continuato, visto suo padre tornare indietro per quel vialetto. avrebbe preso una nuova strada senza dimenticarsi i passi fatti sulla vecchia. era davanti alla donna che l'aveva resa vera.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I FEEL EMPTY WITHOUT YOU, DAD  .

Scarlett, Richmond, 2 giorni prima.
Le gocce di pioggia le scendevano sulle ciglia, le bagnavano i capelli e i vestiti.                       
Scarlett fece una giravolta.                                                                                                                              
 I suoi occhi nocciola fissavano quelli di Alex. Erano da soli.                                                          
Avevano deciso insieme di non andare a scuola, erano andati nei vasti campi di grano che circondavano la grande villa del ragazzo in montagna.                                                   
Era uno degli ultimi giorni di novembre, ma non faceva affatto freddo.                                              
 
«Vuoi ballare?»Alex la prese per mano e sorrise.  Scarlett si rifugiò tra le sue braccia cercando di nascondere la tristezza che ancora nutriva, e che avrebbe sempre sentito per suo padre. Cominciarono a ballare senza musica mentre continuava a piovere.                    
«Cosa stai facendo? Non sai ballare amore» disse la ragazza ridendo.                                        
Ma continuarono a ballare, le loro labbra si sfioravano, le loro mani si incrociavano.       
Scarlett si fermò all'improvviso, si rannicchiò per terra sull'erba e respirò profondamente.                                                                                                                                                                        

«Non credo di farcela» disse cercando di non piangere.                                                                    
«A fare cosa?»le chiese Alex sedendosi accanto a lei.                                                                        
«A fingere che vada tutto bene, a non pensare al fatto che non ritornerà» Scarlett non riuscì a trattenere le lacrime che cominciarono a scendere dai suoi occhi senza controllo, «mi manca, troppo». 
Alex le prese una mano e la strinse a sé.                                                                                                         
«Sai, ogni mattina facevamo colazione insieme perché mia madre esce sempre prima per il lavoro. Mi preparava i pancakes, mi faceva sentire come la sua unica priorità. So di avere diciotto anni, e di non essere una bambina. Ma lui non mi ha mai trattato da bambina, mi parlava, era colui che mi dava i consigli più belli e non potrò andare avanti. Adesso, quando mi sveglio e vado in cucina, vedo quella sedia vuota, il tavolo vuoto. Non c’è lui, non c’è il suo sorriso che rendeva bella l’intera giornata, che dava un valore ad ogni giornata. Non c’è più niente adesso. Piango appena penso al fatto di non aver vissuto ogni momento con lui, di aver sprecato del tempo».                                                                                                                                   
Il ragazzo la guardò,
«hey» disse asciugandole le lacrime, «non dire così, lui ha avuto il regalo più bello del mondo, ha avuto te. E non penserà ai momenti sprecati o alle occasioni mancate, penserà, ogni minuto, a quanto è stato fortunato, a quanti sorrisi tu gli abbia regalato, alle risate, alle esperienze fatte insieme. Tu sei cresciuta con lui, lui ti amerà per sempre. Devi pensare alle cose belle che avete avuto insieme». 
Scarlett annuì e alzò lo sguardo verso il cielo ormai azzurro. Non pioveva più.                             
«Ballando con te oggi, sono stata felice. Tu mi rendi felice. Nessun altro ci riesce, solo tu ed Annabeth ci riuscite» disse.                                                                                                                        
«E anche, anche Jennifer» affermò il ragazzo dopo averle stampato un piccolo bacio.                                                                                                                                                          
«Sì, sì certo anche lei. Ma lei ha la sua vita, mi rende felice con la sua voce, il suo sorriso. Non potrà mai fare quello che fate voi, abbracciarmi e dirmi queste cose. E’ giusto così»  affermò la ragazza mordendosi il labbro.                                                                         
Alex la prese in braccio correndo verso la villa.                                                                                         

«Vuoi fare qualcosa con me ora?»le chiese.                                                                                            
«Tipo cosa?»domandò Scarlett alzando il sopracciglio.                                                                       
«CIOCCOLATAAAAAAAAAAAAAAA!»il ragazzo si mise ad urlare correndo in cucina.                                                                                                                                                
«Mi hai fatto seriamente paura»gli disse Scarlett ridendo.                                                             
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Jennifer, Los Angeles, 2 giorni prima.                                                                                                    
Jennifer si svegliò con la sottile luce del sole che entrava dalle finestre di camera sua.                 
Infilò la vestaglia e si diresse in cucina per preparare un caffè, sbirciò ancora una volta nella sua stanza e vide Jarod che dormiva profondamente con un cuscino in faccia.                                                                                                                                                                                     

Era davvero elettrizzata. Mancavano due giorni alla partenza. Non aveva ancora detto ai suoi fans del viaggio, decise che lo avrebbe scritto su twitter il giorno dopo.                                
Oggi non doveva essere sul set, Carl l'avrebbe chiamata nel pomeriggio per i particolari, e poi magari sarebbero andati all'aereoporto per i biglietti.                                                
Passò davanti allo specchio del soggiorno. Esso ritraeva i suoi occhi marrone chiaro, profondi e intensi, le sue ciocche castane che le incorniciavano il viso e le sue labbra chiare e morbide. Un grande sorriso le illuminò il viso.                                                                      
Sentiva che sarebbe successo qualcosa di speciale durante quel viaggio, non era mai stata così emozionata.                                                                                                                                                     
Una telefonata la distolse dai suoi pensieri. Era Carl, ancora. Jennifer cominciava a pensare che quel tizio non si interessasse a lei solo per lavoro.                                                      
 
«Chi è che disturba la mia pausa caffè?» disse schiarendosi la voce.                                                      
«Ahah, divertente. Cambio di programma, ci tratteremo un mese a Richmond. Finiremo lì le riprese del film»le parole del regista le occuparono la mente.                                      
«Un mese? Cosa?»chiese sconvolta la donna.                                                                                                            
«Credo sia la cosa migliore da fare, puoi sempre rifiutare se vuoi»cosa stava facendo Carl? Jennifer non avrebbe mai rifiutato, anche se le sarebbero costati sacrifici enormi.
«Ci sto» disse tutto d'un fiato.    
 

SPAZIO AUTORE: saaaalve, allora ecco qui il nuovo capitolo. Qui i vari personaggi riflettono su loro stessi, spero vi piaccia. Grazie per le recensioni. Love you all.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          
   
 
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