Finalmente quella terribile giornata lavorativa poteva dirsi chiusa!
Uscì
dall’ufficio e s’incamminò verso l’auto.
Stava per salire, quando un’inspiegabile sensazione lo colse… Si guardò
attorno,
scrutando attentamente le persone che passavano sul marciapiede. Una
donna lo
osservò compiaciuta, rivolgendogli un sorriso, quasi un invito.
Contrariamente
al suo solito, non accennò neppure a ricambiarlo. Si sentiva
teso, irrequieto. Aveva la strana
sensazione che qualcuno lo stesse osservando. Si guardò ancora
un attimo attorno, poi decise
di lasciar correre: forse quella giornata in ufficio lo aveva reso
talmente
nervoso, che s’ immaginava certe cose.
Eppure…
Difficilmente
il suo istinto lo traeva in
inganno. Di solito lo aveva sempre usato in tutte le occasioni in cui
si era
trovato in pericolo, e ce n’erano state parecchie nella sua vita.
Ecco
di cosa si trattava: di una sensazione di
pericolo imminente! Non aveva visto nulla, tuttavia, che
potesse
avvalorare la sua sensazione…
Per
nulla rassicurato, decise comunque di
salire, mettere in moto l’auto, ed andarsene da lì. Se qualcuno lo
stava
seguendo, meglio farlo uscire allo scoperto. Guidò lentamente, tenendo
sempre d’occhio lo
specchietto retrovisore. Non notò niente di sospetto. Ad ogni modo,
avrebbe
espresso le sue preoccupazioni all’ammiraglio, l’indomani, se avesse
avuto
ancora quella sensazione.
Sempre
che l’ammiraglio Chegwidden lo stesse
ad ascoltare, dopo la sfuriata di quel pomeriggio! Accidenti,
come si era arrabbiato! Lui e Mac
non avrebbero potuto continuare così, altrimenti li avrebbe cacciati
dal Jag.
Avrebbero dovuto trovare una soluzione. Harm, tuttavia,
pensava che
l’ammiraglio si divertisse anche un mondo a fare il burbero. Era
meglio, in
ogni caso, non sfidare troppo la sorte... Meglio non correre il rischio
di fargli prendere una decisione che entrambi non avrebbero gradito.
Arrivò
a destinazione e spense l’auto. Scese e
si guardò attorno. Nulla: tutto sembrava normale. Recuperò dal
sedile la borsa e chiuse l’auto.
Dopodiché si avviò verso l’ingresso del palazzo.
Non
si accorse che un’auto scura aveva
parcheggiato proprio di fronte, senza che nessuno scendesse…