Baby you and I...

"TU! Tu lo sapevi, vero?!"

"Si..." Harry bisbigliava seduto su un muretto davanti alla scuola.

"E non mi hai detto niente?!" gridavo puntandogli il dito contro.

"Non potevo! Avrei tradito il mio migliore amico!" sbottò alzando parecchio il tono di voce.

"Certo. Allora hai lasciato che lui tradisse la SUA RAGAZZA, per ben due mesi." finsi un tono calmo e controllato. "Oh, ma è vero. Per voi è una cosa regolare il tradimento".

"Ho cercato di spiegargli che stava commettendo un grave errore, ma..." cominciò piegando di nuovo la testa verso le sue scarpe, dondolando i piedi come un bimbo.

"Non posso crederci" sospirai io esasperata.

Sì, Louis aveva tradito J. La sua storia segreta andava avanti da un po' di tempo. 

Io non riuscivo a credere che anche Lou potesse arrivare a un tale livello d'ignoranza, proprio come Styles. Ma d'altronde il detto lo esplicita: Dio li fa e poi li accoppia. Non a caso erano migliori amici.

Voltai le spalle a tutti i presenti e feci quattro lunghi passi nella direzione opposta, decisa di tornare a casa a piedi, quando una mano mi serrò il polso bloccandomi. Non voltai nemmeno il capo, tanto sapevo a chi apparteneva.

"Zayn, lasciami stare. Voglio tornare a casa" dissi serrando gli occhi per un momento.

"Forse dovresti girarti" mi consigliò una voce calma e profonda, che di sicuro non apparteneva a Zayn. 

Alzai le palpebre e girai la testa in direzione della voce.

"Vale anche per te, Liam" sentenziai addolcendo il tono.

"Ti accompagno io a casa" disse.

"No, voglio stare da sola."

"Insisto, è quasi buio e non ti lascerò andare sconsolata per strada a portata di mano di qualsiasi delinquente" mi guardò negli occhi e mi rivolse un sorriso, dolce e splendente.

Mi costrinsi a sorridere, ma ciò che venne fuori fu una smorfia storta, ma lui sembrò accontantarsene.

"Sta volta hai vinto Payne. Solo perché non voglio finire nelle mani sbagliate" detto questo mi lasciai guidare nella sua auto.

Solo qualche minuto più avanti ci ritrovammo davanti la porta di casa mia a parlare.

"E' inconcepibile un tradimento, come può averlo fatto?" 

"A volte non ragionano quei due, Louis si fa trasportare troppo dalle emozioni poi" rispose Liam non scomponendosi.

"Già. Non avrebbe dovuto, proprio no. Se penso a tutte le lacrime che ha versato Joline e al fatto che posso capirle così bene..." la mia voce si ruppe e le lacrime cominciarono a calarmi sulle guance, come facevano troppo spesso in quel periodo.

"Hey, non piangere dai adesso è passato. E vedrai che passerà anche a lei" disse lui. Mi prese per le braccia a mi attirò a sè, abbracciandomi calorosamente. Le mia lacrime bagnarono anche la sua camicia, ma dopo cinque lunghi secondi immersa in quell'abbraccio, smisero di sgorgare dai miei occhi arrossati. Le mie labbra s'incurvarono piano.

"Grazie per avermi accompagnata a casa Liam" dissi alzando il capo per guardarlo meglio negli occhi. Quegl'occhi marroni e intensi che tanto mi piacevano, che erano in grado di calmare.

"Non c'è di che. Dovere" disse lui alzandomi ancora di più il mento con due dita, portando i nostri nasi a una distanza pericolosa. 

"Liam..." dissi piano senza continuare. In realtà non avevo cominciato una frase, non sapevo cosa dire dopo il suo nome.

"Kim" rispose appena sorridendo.

Si chinò verso la mia bocca e la sfiorò leggermente e, con totale sorpresa da parte di entrambi, io ricambiai il suoi bacio portandogli le braccia al collo. Gli passai le mani tra i ricci chiari mentre lui mi carezzava il volto. La sua lingua finalmente cercò la mia e la trovò anch'essa pronta a rispondere. 

Ci separammo, staccando appena i visi per guardarci negli occhi. I suoi brillavano come se avessero appena ottenuto ciò che più desideravano al mondo, bramosi di averne dell'altro.

Cominciò a riempire di baci l'incavo del mio collo e se prima i brividi erano impercettibili, ora li sentivo velocemente, troppo velocemente, risalire su per la schiena.

Lo spinsi via con la mano che avevo fatto scivolare sul suo petto, anche se contro voglia.

"Io... Tu... Io non posso" balbettai.

"Perché no? Cosa te lo impedisce?" in realtà, niente me lo impediva. Non avevo nessuno a cui dare conto, nessun ragazzo geloso, nessun senso di colpa. Allora lo riattirai verso di me e lui sorrise ampiamente, facendomi completamente sciogliere fra le sue braccia.

"Vuoi entrare?" dissi prendendo le chiavi di casa.

"Non c'è nessuno?" mi chiese a sua volta.

Scossi il capo velocemente e senza pensarci due volte infilai la chiave nella serratura e aprii la porta.

Le scale ci si prospettavano davanti per arrivare in camera mia e lui mi prese in braccio.

"No, Liam che fai?" ridevo convulsamente mentre lui saliva le scale.

Mi buttò sul letto e mi tolse la camicia. Io tolsi la sua, come feci con tutti i suoi indumenti fino ad arrivare alle mutande.

Eravamo solo io e lui in quel momento. Nessun altro esisteva. Ne Niall, ne Harry ne tanto meno Zayn, al quale avrei sicuramente raccontato tutto il giorno dopo.

Liam si chinò su di me e mi baciò una spalla. Inarcai la schiena e poi presi il suo viso tra le mani scorgendo i suoi occhi chiusi.

"Sei sicura?" disse a un tratto.

"No, ma va bene così" risposi e dinuovo gli stampai un bacio sulla bocca.



 

Ciiaaaaao, so che è un capitolo un po' cooorto ma comunque spero vi sia piaciuto.
Oh Payne come sei sweet*-* Sì ahahah (?) Grazie che leggete con attenzione e seguite anche.
Recensite in pochi ma vaaabbè, dai non fa niente:3
Vi voglio sempre bene Mandy<3