Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Salsero    15/09/2006    2 recensioni
Nella notte di Privet Drive, Harry Potter si sveglia improvvisamente e scopre una lettera che gli sarebbe stata spedita, probabilmente, da Albus Silente, prima della sua morte. Nella lettera c'è una rivelazione molto strana: i genitori di Harry non sono morti, ma sono vivi, e sono riusciti a sopravvivere a Voldemort grazie ad un incantesimo. Da quel momento in poi, iniziano per il giovane magi una serie di avventure ricche di colpi di scena, con un nuovo nemico alle porte.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fleur Delacour, Il trio protagonista, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1

Capitolo 3

Da studenti a ladri

 

- Mi sembra una cosa stupida, Harry – disse Hermione. – Perché dovrei farlo? -

            - Perché devo capire.

            - Ma sei impazzito, allora?

            - Che aspetti, vai?

            - Ma la sicurezza magica è troppo avanzata.

            - Non preoccuparti, ci penseremo io e Ron.

            Si trovavano a Diagon Alley, era sera. La Gringott, la banca dei maghi, aveva il portone dorato chiuso. Harry, Ron ed Hermione, erano nascosti fuori il vialetto di Notturn Alley. Avevano in dosso il mantello dell’invisibilità di Harry. Ormai tutti è tre erano molto cresciuti, perciò i piedi erano ben visibili.

            - Harry, ma, io… - implorò Hermione.

            Harry non disse una parola e la spinse fuori dal mantello. – Vai, vai.

            Hermione lo guardò rabbiosa per qualche secondo, poi si voltò e si avviò verso la porta, dove un mago buffo dormiva su uno sgabello. Harry dalla sua posizione vedeva benissimo i movimenti di Hermione. La ragazza si avvicinò all’uomo sullo sgabello e lo oltrepassò completamente, si avvicinò alla porta ed estrasse la bacchetta.

            - Alohomora – pronunciò a bassa voce. La porta emise uno scatto e lentamente iniziò ad aprirsi.

            Quando fu aperta del tutto, Hermione si volto verso i due ragazzi invisibili e fece un cenno con la mano di venire verso di lei. Così, Harry e Ron, iniziarono ad incamminarsi verso la porta della banca. Harry aprì il mantello per far entrare Hermione sotto, e il trio entrò dentro.

 

*

 

Harry si  liberò presto dalla dura stretta della signora Weasley e strinse la mano del padre di Ron. Erano alla Tana, la casa di Ron ed erano arrivati da poco con il Nottetempo.

            - Oh, Harry caro, fatti abbracciare – esclamò la signora Weasley stritolandolo di nuovo.

            - Salve, s-signora Weasley – gemette Harry.

            Entrò in cucina insieme agli altri e vide una ragazza carina con i capelli rossi che leggeva un libro seduta al tavolo.

            - Oh, Ginny, ciao… - esclamò Harry arrossendo. Appena un mese prima, era il suo ragazza. Ma in seguito alla morte di Albus Silente, l’aveva lasciata per paura che si mettesse in pericolo.

            - Ciao, Harry – disse Ginny, poi ritornò a fissare le pagine del libro come se niente fosse.

            - Venite, ragazzi, sedetevi. Metto subito qualcosa sul fuoco – disse la signora Weasley.

            Dopo pranzo, Harry, Ron ed Hermione, andarono in camera di Ron. Appena vi entrarono, sentirono un grido acuto e videro Edvige planare sulla testa di Harry. Il ragazzo l’accarezzo e l’appoggiò sull’armadio, poi si sedette sul letto insieme agli altri due.

            - Bene, ragazzi – disse Harry. – Adesso dobbiamo vedere di scoprire il Tutèla ex Corpus cos’è.

            - Gia lo abbiamo cercato, Harry, te lo detto – disse Ron. – Ma non ne abbiamo trovato traccia.

            In quel momento entrò la signora Weasley in camera. – Ragazzi, sperò che più tardi mi diate una mano a buttare via tutte le edizioni vecchie del Profeta. Arthur si è deciso. – Detto questo, uscì.

            - Cosa voleva dire? – domandò Hermione.

            - Oh, niente di speciale. Mio padre, da quand’era ragazzo, conserva ogni edizione della Gazzetta del Profeta. Pensate che ne abbiamo più di mille nello sgabuzzino nel giardino.

            - Cavolo, più di mille ?! – esclamò Harry.

            Così, quel pomeriggio, i tre scesero a dare una mano alla signora Weasley e al signor Weasley. Entrarono nello sgabuzzino con delle grandi buste in mano. Appena accesero la luce, furono invasi da centinaia di scatoloni rinchiusi in uno spazio enorme, ingrandito grazie alla magia.

            - Okay, ragazzi – disse la signora Weasley, - dateci dentro.

            Iniziarono a prendere tutte le edizioni del Profeta e a metterle nella busta che ognuno aveva. Mentre raccoglievano i giornali, la signora Weasley esclamava: - Quanta robaccia. – Mentre il signor Weasley diceva malinconico: - Quanti ricordi. – Prima di gettare il giornale nella busta.

            Ogni tanto, Harry dava occhiate alle edizioni vecchie del Profeta, riscontrando alcune volte, cose molto interessanti, come l’inaugurazione del Ghirigoro, la salita al potere di Cornelius Caramell, ex primo ministro, e anche i primi attacchi di Voldemort, come l’uccisione di una signora molto ricca che possedeva immensi tesori ed un elfo.

            - Ron, ma tuo fratello Bill dov’è, e Fleur? – domandò improvvisamente Hermione.

            - È in Francia – rispose Ron, - a conoscere la famiglia di Fleur. Ma torna fra qualche giorno.

            - Harry, mi passi quello straccio – disse Hermione ad Harry. – Harry, hei, Harry.

            Harry alzò il capo. – Guardate qui. – Lo sguardo sul suo volto era indecifrabile; sembrava di aver visto un fantasma. Lentamente passò il giornale impolverato che aveva fra le mani ad Hermione.

            La ragazza lesse, Ron dalle sue spalle:

 

…La banca Gringott custodisce al momento i più importanti segreti dei maghi Zomei appartenenti a più di mille anni fa. Fra questi segreti ricordiamo anche quello della Tutèla ex Corpus. Tutt’ora, questi manoscritti, sono custoditi alla banca Gringott alla camera blindata di numero sconosciuto…

 

            - Non è possibile – commentò Ron. – Gringott, alla Gringott.

            - Maledizione – disse Hermione. – Non possiamo certo andare lì, bussare alla porta, e dire “Mi scusi, posso avere i manoscritti dei maghi Zomei?”

            I due guardarono Harry che ricambiò lo sguardo.

            - Ti prego, Harry, so a cosa stai pensando, ed è impossibile – sussurrò Hermione ad Harry, quando la signora Weasley fu ben lontana.

            - Dobbiamo entrare nella Gringott di nascosto – disse harry, piano.

            - Che? – urlò Ron. – Ma sei impazzito?

            Harry scuotè la testa. – No, dobbiamo infiltrarci, questa sera.

 

*

 

            - Harry, tutto a posto? – disse Hermione.

            Harry ritornò in se togliendo qualsiasi altro pensiero dalla testa. – Si, sto bene, non preoccuparti. Andiamo.

            Camminarono lungo il corridoio. Nonostante la banca fosse chiusa, all’interno erano accese alcune lampade, così che era bene visibile. Arrivarono in fondo al corridoio sempre con il mantello dell’invisibilità. Si ritrovarono in un altro ampio salone con il pavimento di marmo.

            - Dove andiamo? – domandò Ron.

            - Credo che sia di qua – rispose Harry indicando destra. – Una volta sono venuto con Hagrid.

            Il trio camminò per un po’ a destra, poi Harry si fermò davanti ad una porta. Alla sinistra della porta, e su tutta la parete, c’erano centinaia di schedari che arrivavano molto in alto. Su ogni schedario c’erano il contenuto di cinquanta camere blindate e, sul manico di essi, vi erano riportati i numeri delle camere.

            - Cavolo – disse Ron, - e adesso dove cerchiamo?

            Harry imprecò. – Non lo so, ma dobbiamo assolutamente trovarlo. Muoviamoci.

            Così iniziarono la loro ricerca; aprirono prima gli schedari in basso e scovarono all’interno. C’erano delle stanze che contenevano per la maggior parte denaro, altre contenevano manufatti magici, pergamene sacre, lasciate li da secoli e senza mai essere stati più ripresi.

            - Guarda questo quanti soldi ha. Anche più di te, Harry.

            - Ron, stai zitto – lo ammonì Hermione.

            Ormai avevano scovato in tutti gli schedari in basso, senza trovare traccia del tesoro dei maghi Zomei. Passarono molti minuti, che si trasformarono in ore. Avevo perquisito la maggior parte degli schedari, ed erano arrivati a controllare quelli più in alto, usando una scala molto lunga, che arrivava fino al soffitto.

            Dopo più di cinque ore (Ron si meravigliava ogni volta che vedeva una camera piena di soldi), il trio si stanco e si sedette a terra, appoggiandosi al muro.

            - Non ce la faremo mai – si lamentò Ron.

            - Credo che questa volta abbia ragione Ron, Harry – affermò Hermione.

            Harry riflettè per un po’, poi fu colpito da una pedana al fianco della porta che portava al carrello per le camere blindate. Si alzò e si avvicinò. Sulla pedana c’era una pergamena, una piuma dorata ed un contenitore vuoto. Come ipnotizzato, Harry prese la piuma e scrisse sulla pergamena: Tesoro Zomeo.

            Immediatamente, sul contenitore vuoto, apparve una scheda. Harry e la presa e la aprì leggendo: Antico Tesoro dei Maghi Zomei, custodito nella camera blindata numero 943.

            - Cosa? E noi avremmo perso tutte queste ore quando avremmo potuto prendere la scheda in cinque minuti? – disse Ron.

            - Andiamo – rispose Harry sorpassando la porta che portava al carrello (dopo averla aperta con l’Alohomora).

            Salirono sul carrello.

Quando Ron salì, disse: - Harry, sei sicuro di come funzionaaaaaaaaaaaaaaa

            Harry aveva gia azionato una leva, e il carrello era iniziato a scendere a grande velocità. Il trio emise un forte urlo. Mentre scendevano sempre più nelle profondità della terra, Harry cercava di vedere i numeri delle camere blindate, ma era tremendamente difficile; non riusciva a vedere tutti i numeri. Poi guardò il carrello e vide una piccola pedana al centro, contrassegnata da un contatore. Harry si avvicinò e selezioni sul contatore il numero 943 e girò nuovamente la leva. Questa volta il carrello rallentò, anche se era ancora abbastanza veloce.

            - Accidentaccio – sussurrò Ron, quasi non riusciva a parlare.

            Dopo quasi mezz’ora, il carrello si fermò davanti alla camera blindata numero 943. I tre ragazzi scesero e si avvicinarono alla porta.

            - Bene – disse Harry. – Ron, ora tocca a te.

            Ron deglutì, poi prese da sotto il mantello una bottiglietta con del liquido verde all’intero. Tolse il tappo e la svuotò completamente all’interno della serratura, mentre diceva fra se e se: - Questa pozione divoratrice di Fred e Gorge funzionerà di certo.

            Quando il liquido fu scomparso del tutto nella serratura, Harry sentì l’interno della porta sciogliersi, divorato dalla pozione. Con gli occhi arzilli, potette ammirare la porta blindata aprirsi improvvisamente. I tre ragazzi si intrufolarono all’interno, Harry aveva il mantello dell’invisibilità gettato in una tasca.

            L’interno della camera era gigantesco ed inverosimile.

            - Cavoli – fu l’unico commento di Ron, mentre Harry ed Hermione osservarono ad occhi aperti: la camera sprizzava fiamme dal profondo di una rupe. Sopra la rupe, si innalzava un ponte di pietra e, in fondo al ponte, c’era la cima di un altissimo pilastro di pietra che partiva dalle fiamme. Sopra la cima del pilastro di pietra, c’era una piattaforma con sopra delle pergamene dall’aria molto vecchia.

            - Sono i manufatto dei maghi Zomei – disse Harry. – Io vado, li prendo e torno, voi restate qui. – Iniziò ad avviarsi verso il ponte il mise un piede sopra.

            - Harry – lo avvertì Hermione. – Stai attento.

            Harry si voltò e le sorrise. – Non preoccuparti. – Poi riprese il suo cammino sul ponte. Mentre camminava su di esso, si sforzò di non guardare in basso, ma più si opponeva, più la testa si abbassava. Vide le fiamme spaventose cuocere come una fornace il ponte sotto di lui. Si affrettò ad arrivare dall’altra parte, e ci riuscì. Senza degnarli di uno sguardo, afferrò i logori fogli di pergamena appoggiati sulla pedana, e riattraverso il ponte.

            Improvvisamente, come se venisse dal nulla, un urlo micidiale e spaventoso, echeggiò nella sala. Come un fulmine, una figura alata proruppe dalle fiamme e si appoggiò sul ponte, di fronte ad Harry.

            Era un drago.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Salsero