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Autore: just_silvia    06/02/2012    2 recensioni
***10/06/2012 - ULTIMA PUNTATA***
A cinque anni dalla nascita di Nessie, Jacob scopre che l'imprinting sulla giovane Cullen non ha funzionato. Mentre cerca di riprendere il controllo della sua vita, Leah torna a casa dopo una lunga assenza...ma perché era scappata da La Push?
(capitolo 21)
"Non ricordavo quanto fossi bello in divisa" intuì una voce femminile alle spalle, una voce che Jacob aveva aspettato troppo tempo.
"Nessie..." la bocca gli si seccò. Si sentì sprofondare in un buco temporale, come se Renesmee non se ne fosse mai andata.
"Che c'è non mi dici nemmeno...'ciao'?" Jacob rinsavì, scosse la testa ed il pensiero presente fino a poco tempo prima scomparve.
"Marmocchia, qual buon vento?" e avvertì affetto paterno, dopotutto Nessie gli aveva detto di considerarlo come un padre.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Renesmee Cullen, Seth Clearwater | Coppie: Jacob/Leah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Le ‘attenzioni’ che Jacob dedicava a Leah da quando era tornata Nex (aveva saputo da Sue che si faceva chiamare così ora) non potevano non rassicurarla. Il risultato però era che di mattina era davvero stremata. Ma non se ne lamentava.
Salutò il fidanzato con velocità quel giorno, lui dormiva placidamente avendo il turno di pomeriggio, mise il caffè nella tazza da asporto e si diresse a lavoro.
Purtroppo fuori il Centro di Accoglienza, trovò una brutta sorpresa.
“Mi sa che ero l’unica che non ti aveva ancora incontrata” dichiarò con poco entusiasmo.
“Non volevo farti venire un infarto quindi ho preferito ti avvisassero…” Renesmee rispose con sarcasmo.
“Non è un problema che tu sia qui” cercò di mantenere la calma.
“Allora rendi le cose più facili per me, visto quello che ho da dirti” la guardò di sottecchi. L’unica cosa che Leah riuscì a pensare fu che era proprio carina. “Insomma a te posso dirlo che sono tornata per riprendermi Jake.”
A Leah andò di traverso il caffè che stava sorseggiando e iniziò a tossire convulsamente. Renesmee le si avvicinò e le colpì delicatamente la schiena. “Non voglio ottenere ciò che desidero facendoti fuori però…” sorrise tra i denti.
“E’ assurdo, l’imprinting è andato. Lui adesso ama me, non farti illusioni” le disse riprendendo fiato.
“Jacob Black E’IL MIO IMPRINTING e ingaggerò qualsiasi strega sulla terra per ripristinare tutto come prima.”
“Mia cara, c’è stato un momento in cui Jacob ti amava anche se non era più legato da quella cosa, ma tu sei scappata a Londra, sai cosa ti dico? Tornaci, qui non c’è più niente per te.”
“Io non vado da nessuna parte ANZI io starò qui buona buona ad osservare ogni tua mossa, sarò dolce e mansueta con tutti che penseranno che tu non sei altro che una paranoica del cavolo” rise alla fine della frase come se pregustasse gli eventi.
“Sai cosa, Nex? E’ così che ti fai chiamare adesso perché sei un’adulta, ma io ti considero sempre una mocciosa con il latte alla bocca e se tocchi IL MIO FIDANZATO, hai capito bene stiamo per sposarci, ti prenderò a calci in culo da qui all’aeroporto e ti rispedirò a Londra con un biglietto di sola andata.”
“Non mi fai paura zietta, vedrai che mi riprenderò ciò che è mio. Divertiti stasera alla premiazione” detto questo ammiccò e si diresse verso il taxi che la stava aspettando.
La giornata di Leah era rovinata, non aveva proprio voglia di lavorare, voleva raccontare tutto a Jacob ma aveva timore che lui la credesse davvero paranoica. Prese un permesso di un paio d’ore, uscì prima da lavoro e decise di andare da Tuwa Weeko responsabile della rottura dell’imprinting di Jacob e Renesmee, per chiederle se era possibile ripristinarlo in qualche modo.
“Assolutamente no” disse la vecchia sicura di sé. “Un incantesimo spezzato va via per sempre bisognerebbe farne un altro ma l’imprinting non si fa, si eredita. Bisognerebbe fare incantesimi d’amore ma di solito sono da quattro soldi e momentanei, ti danno il tempo di far innamorare di te l’individuo su cui lo fai, se non ci riesci è finita…” mentre dava questa spiegazione cercava qualcosa. Tornò da Leah con un quaderno.
Era un vecchio diario, impolverato e scritto a mano.
“Cos’è?”
“Il mio Grimorio, ehm il libro degli incantesimi.”
“Credevo fosse più grande, cioè…”
“Dipende dall’epoca in cui la strega nasce. Le streghe dell’800 avevano grossi libroni scritti a mano, io e le altre di questo secolo abbiamo dei diari.”
“Capisco, cosa cerchi?”
“Qualche incantesimo sull’amore.”
“Non mi serve, anzi Tuwa… devo chiederti un favore…”
“Qualsiasi cosa mia cara.”
“Se dovesse venire da te una certa Nessie, Renesmee o Nex…una mezza vampira insomma, e ti chiedesse di ripristinare il suo imprinting con Jacob, ti prego di non farlo. So che mi hai detto che non è possibile ma non far nemmeno nessuna pozione amorosa.”
“Conosco già la piccola Cullen e ti giuro che non farò nulla, Billy Black non me lo perdonerebbe.”
“Grazie Tuwa, non sarò mai in grado di ripagarti” guardò l’orologio, “oh cavolo, devo scappare che c’è la premiazione di Jake.”
“Leah, prima di andare volevo regalarti questo” cacciò un mazzo di carte grandi. “Sono Tarocchi, esercitati per un po’, leggili a qualche amica. Per prima cosa fai scegliere quattro carte del mazzo, poi prova a dar un senso a quello che vedi”disse “e poi mi fai sapere.”
Leah stranita accettò il regalo e scappò via, non se ne curò molto anzi in quel momento era il suo ultimo problema. Era in  grossissimo ritardo. Chiamò Jacob un paio di volte prima e dopo la doccia promettendogli di arrivare in tempo almeno per la premiazione.
Mise il bellissimo vestito scelto alla fine, che Jake avrebbe sicuramente gradito, e uscì di casa ripromettendosi di truccarsi in macchina appena arrivata al ricevimento. Prese la sua Jeep ma qualcosa non andava. Non si accendeva. Provò più volte imprecando sulla sfortuna. Telefonò a Jacob per avvertirlo, avrebbe chiamato un taxi, ma non rispose. Le squillò il telefono e suppose fosse il fidanzato che la chiamava.
“Amor…”
“Jacob, sta ricevendo il premio” il suo primo istinto fu quello di guardare al cellulare per vedere se era effettivamente Jacob che la chiamava. No era un numero sconosciuto.
“Chi parla?”
“Peccato te lo sia perso” sentì ridacchiare di gusto.
Maledettissima Nex.
   
 
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