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Autore: Magic_Life    15/09/2006    4 recensioni
Non chiamate il medico perchè pensate di avere le allucinazioni. Sono davvero io in penna e inchiostro che vi posto un nuovo chap. Finalmente ritorno all'attacco.

Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Draco,

Caro Draco,

E’ con profonda costernazione che mi vedo costretta a riferirti gli ultimi avvenimenti presentatisi a Malfoy Manor. Tuo padre ha preferito anteporre la sua incolumità a tutto ciò che possedeva, compresa la sua famiglia. Non posso riportare qui di seguito informazioni così preziose quanto la meta della sua fuga, nel caso la lettera venga intercettata.

Ti chiedo soltanto di prestare più attenzione del solito a chi e a cosa ti circonda.

 

                                                                                                   Con affetto,

                                                                                                         Narcissa Black

 

 

Queste poche parole scritte di fretta con grafemi minuti ed eleganti spiccavano nero su bianco su carta da lettere accartocciata e dimenticata sul letto ricoperto da preziose coperte smeraldine ricamate d’argento.

Il ricevente di tale missiva sedeva sul davanzale di una sparuta finestra con una gamba penzoloni e l’altra stretta al busto. Lo sguardo, di solito freddo e inespressivo, tradiva la sua…debolezza?!? Si, in quel momento una dolorosa frattura si stava facendo spazio sulla maschera di finzione, odio e disprezzo accuratamente plasmata sull’anima dell’arrogante Draco Malfoy; gli occhi, lucidi, minacciavano lacrime che il suo orgoglio non avrebbe mai permesso rotolassero lungo le sue guance nivee. D’un tratto un lieve ticchettio contro la vetrata lo riscosse dai suoi tormentati pensieri e, voltandosi, incrociò un paio di sporgenti occhi gialli. Con un rapido e fluido movimento scese dal parapetto e aprì la finestra cosicché il maestoso barbagianni poté planare all’interno della stanza e appollaiarsi sulla scrivania, destreggiandosi abilmente tra pergamene e boccette d’inchiostro. Ben assicurato ad una zampetta artigliata spiccava un involto scuro, fermato da un nastro rosso e oro. ”La mezzosangue”  ricordava bene quell’incontro “Come scordarlo?”  gli occhi di lei esprimevano un turbinio di emozioni contrastanti ma il dolore spiccava su tutte. “Già…così distanti….eppure…così simili”  accantono quel pensiero in un cantuccio della sua mente e tornò a prestare attenzione all’oggetto. Sciolse il fiocco e cominciò a dispiegare il mantello così da poterlo riporre nel guardaroba, ma proprio in quel momento una scia dorata sprizzò dall’indumento e si fermò a mezz’aria componendo un “Grazie” a lettere chiare e sottili. Colto di sorpresa il ragazzo arretrò di un passo finendo con l’inciampare nelle frange del prezioso tappeto che ricopriva il parquet della stanza. Seduto per terra guardò torvo la cappa ancora stretta tra le sue mani e solo allora s’accorse della presenza, nella tasca interna, di un piccolo libricino consunto: a macchiarne i fogli un infinito numero di poesie scritte a mano. Facendo scorrere le pagine sotto le dita ne scovò una segnata da una foglia di magnolia secca e screpolata dal tempo a cui corrispondevano i versi di una certa Fiore D’Aprile, o almeno questo era scritto in cima alla pagina:

Fuggire via di Fiore D'aprile

Lo sguardo mio perso nel vuoto infinito, un profondo silenzio m'allontana, ed il tutto di concreto scompare.
Non vedo nulla, la malinconia m'assale divorandomi come un lupo affamato.
Il silenzio è mio padrone,la tristezza mi ha reso schiava.
Ritorno al fuggire, fuggire via, prigioniera del vento, persa in un immenso vuoto ,negli abissi oscuri del mare.
Violentemente mi libro libera nell'aria come invisibile, nessuno riuscirà solo minimamente ad intravedere il mio volto ,racchiuso nell'io camaleonte.

 

Cosa voleva trasmettergli la mezzosangue? Forse era davvero questo ciò che il suo animo stava provando? Se davvero fosse stato così, per lui non sarebbe stata una sorpresa. In fondo era da quel loro casuale incontro ad Hogsmeade che il dolore nascosto dietro quelle spente iridi color miele gli aveva trasmesso uno stato d’animo così affine al suo. E infatti quei pochi versi dicevano di lui più di quanto qualcuno avesse mai detto…

 

 

 

Ma ciao! Visto? Sono di nuovo qua XD

Ho seguito il consiglio di quelle sante che hanno avuto il coraggio di leggere questa schifezza che altro non è che la mia storia e che hanno persino commentato. Un grazie speciale a loro, per avermi fatto decidere a imbarcarmi in quest’impresa impossibile :D ma un grazie anche a chi ha letto senza lasciarmi un commentuccio. So che vista la lunghissima attesa per questo secondo chap  la lunghezza di quest’ultimo è davvero scarsa, ma mi serviva come passaggio per delineare anche l’animo di Draco. Comunque tranquille, ho già cominciato a scrivere il terzo chap, che spero verrà più lungo ( ^-^’’)

Alla prossima. Baci baci

 

  
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