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Autore: Marty XD    06/02/2012    6 recensioni
Cell è stato sconfitto e la pace è tornata sulla Terra. Il giovane Trunks torna nel futuro e tutti i valorosi guerrieri sono rientrati a casa....e Vegeta? Il suo pianeta non esiste più e Goku è rimasta nell'aldilà: cosa farà adesso? Tornerà a casa di quella terrestre a crescere insieme a lei il suo promettente figlio o no?
Dopo aver letto qualche ff e aver fantasticato sulla mia versione dei fatti, ho deciso di condividere con voi i miei castelli mentali :) Spero che leggendo questa storia possiate fantasticare come ho fatto io ;)
RIVEDUTI E CORRETTI TUTTI I CAPITOLI.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve salvino! Innanzitutto ci terrei a ringraziarvi per i commenti che mi avete lasciato nel capitolo precedente, soprattutto per i commenti negativi :) Grazie a voi mi sono accorta dei miei errori e sto cercando di migliorare il mio modo di scrivere...di certo questo capitolo non sarà perfetto, però penso che sia un cicinin migliore rispetto al precedente, stilisticamente parlando. 
Se avete altre critiche da farmi benvenga :) 
Vi dico già che il prossimo capitolo uscirà dopo il 14 febbraio, dato che fra due giorni parto e starò senza internet, detto ciò...buona lettura ^-^


Il giorno dopo alla Capsule Corporation tutti i nostri amati guerrieri si riunirono ancora una volta, in occasione della partenza del ragazzo venuto dal futuro.                                                                                  
Sul braccio destro ciascuno teneva una fascia nera, in memoria della scomparsa del loro amico Goku.
-fai il bravo!- disse Bulma prendendo le mani del proprio figlio, che sorridente le rispose..
-sicuro!-
Dopo aver salutato la madre, Trunks salutò un'ultima volta Gohan e Crilin, poi si voltò verso il padre che, seppur con sguardo asettico, lo salutò con un semplice gesto di mano. Il ragazzo stampò nella mente il volto sempre fiero del padre, con la promessa di non dimenticarlo mai più.
-”caro papà, grazie per avermi vendicato durante la battaglia contro Cell...non lo scorderò mai.”- pensò con un velo di tristezza: fra pochi minuti sarebbe tornato nel suo futuro, un futuro dominato ancora dalla smania di distruzione dei cyborg C-17 e C-18, un futuro senza il suo valoroso padre.
Dopo un ultimo saluto a tutti i suoi amici, Trunks salì sulla macchina del tempo e in un attimo svanì nel nulla. Mentre tutti rientravano a casa, una coppia di innamorati era invece sul procinto di partire.
-come ve ne andate??- esclamò Bulmba riferendosi al padre, che stava mettendo le ultime valige in macchina.
-era da tempo che io e tua madre avevamo organizzato una seconda luna di miele, ma tra il ritorno di Freezer e Cell non abbiamo avuto modo di farla!-
-e questa ci sembra l'occasione migliore, dato che la pace è tornata sulla terra e Vegeta è di nuovo a casa!- concluse soddisfatta la signora Brief facendo un occhiolino di ammiccamento al principe dei sayan, che subito distolse lo sguardo dalla terrestre per spostarsi su Bulma.
L'ultima cosa di cui aveva bisogno al momento era passare del tempo da solo con quella donna; molti pensieri balenavano nella sua testa e di certo la sua presenza non l'avrebbe aiutato a prendere una decisione...o sì?
-io non voglio restare da sola con quel scimmione, non sa fare nulla!! Apparte mangiare e rompere i robottini che costruisco, ovvio!!- sbottò Bulma, stizzita all'idea di doversela vedere da sola con il padre di suo figlio.
La donna sapeva benissimo che in quei giorni prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo per capire quali fossero le sue intenzioni: si sarebbe fermato a casa sua e avrebbe assunto il ruolo di padre per sempre oppure no?
-”e se ha intenzione di farmi fuori per portare Trunks con sé su un altro pianeta?”- pensò impaurita Bulma, che si sentì raggelare al pensiero di perdere il suo tanto amato pargoletto.
-”no, non oserebbe tanto”-
L'urlo e i singhiozzi disperati del piccolo Trunks la ridestarono dai suoi pensieri, mentre Vegeta iniziò a ridere di gusto e a rimproverarla dicendo..
-ma brava, l'hai svegliato!!-
Bulma si morse il labbro, ferita dalle stesse parole che gli aveva rivolto la sera prima e nel mentre, senza rendersene conto, i suoi genitori erano già saliti in macchina.
La signora Brief con le lacrime agli occhi sventolò un fazzoletto bianco dal finestrino, come se stesse per partire per un viaggio di sola andata.
-mi raccomando tesoro, comportati bene per i prossimi cinque giorni!-
-a presto Vegeta, tieni d'occhio mia figlia!- chiese innocentemente lo scienziato di casa, provocando rabbia e imbarazzo nei confronti della figlia..
-papà, so badare benissimo a me stessa DA SOLA!!-
Il diretto interessato invece si limitò a fare un ghigno di disprezzo per poi voltare le spalle alla famiglia che lo stava ospitando e rientrare in casa.
-”tsk, ma per chi mi hanno preso?! Io sono il principe dei sayan, l'essere più forte della galassia, non la balia di quella smorfiosa.”-
Il bambino continuava a piangere e Bulma si ritrovò sola in giardino, dato che i suoi genitori erano partiti.
-oh, perfetto!! Sono scappati tutti qui!- esclamò disperata la giovane madre che, dopo aver fatto qualche faccia buffa per calmare suo figlio, fece rientro a casa pensando a tutte le faccende che avrebbe dovuto svolgere in giornata.

 

 

Era ormai calata la notte e, dopo una cena modesta, Vegeta si chiuse in bagno per farsi una bella doccia gelata: quella donna pensava che un bagno caldo avrebbe potuto aiutarlo a distendere i nervi..
-"e invece al momento non posso proprio stare in panciolle"- pensò deciso più che mai mentre si levava i vestiti da terrestre che aveva indosso prima di entrare nella cabina doccia.
Cell era stato sconfitto, ma Goku non era tornato in vita perchè preferiva allenarsi nell'aldilà: questa “inaspettata” decisione aveva stizzito il principe dei sayan, che non vedeva l'ora di sfidarsi ancora una volta con lui.
-"devo diventare più forte e sconfiggere Kaaroth!"-
Il sayan strinse con rabbia i pugni e alzò gli occhi verso il cielo, come voler lanciare una sfida al suo nemico dell'aldilà.
Una cosa però continuava a non spiegarsi: sia lui che Kaaroth avevano superato il limite del super sayan, in più lui era di rango superiore..
-”dovrei essere nettamente più forte di lui, eppure..”
..eppure anche in questa battaglia Goku l'aveva superato. Doveva ammetterlo, ogni volta che si confrontava con lui sentiva di essergli inferiore e questo non poteva più sopportarlo.
Erano uguali, perchè doveva essere proprio lui il più debole, il principe di tutta la stirpe sayan?
Si massaggiò la spalla destra e gli tornò in mente il sacrificio di Kaaroth per salvare la Terra; sapeva di andare incontro a morte certa, eppure aveva rassicurato suo figlio ed era sparito nel nulla insieme a quel mostro in via di esplosione.
-"...che sia grazie a suo figlio? No, non può essere, non può un sayan abbassarsi a mettere su famiglia con una terrestre!"-
I sayan non erano fatti per “amare”, dovevano solo pensare a combattere e a divertirsi spezzando vite umane e disintegrando i pianeti che gli capitavano sotto tiro.
Eppure quel sayan di infimo livello si era abbassato a tanto, aveva messo su famiglia ed era diventato più forte di lui.
-dannato Kaaroth! La prossima volta che ci sfideremo sarò molto più forte di te e ti sconfiggerò una volta per tutte!- disse minaccioso fra sè e sè Vegeta.
Possibile che il forte desiderio di proteggere i propri cari avesse reso Goku più forte di lui?
Forse era questo il suo segreto, ma Vegeta di una cosa era certo: non sarebbe mai stato in grado di abbassarsi a tanto.
Alcune ferite ripresero a sanguinare, ma l'uomo non ci fece troppo caso, uscì dalla doccia e si coprì con un misero asciugamano legato in vita. Uscito dal bagno l'impatto con l'aria fredda del corridoio gli procurò una sensazione così piacevole da farglii sfuggire un sorriso.
-a che pensi?-
Il sayan era talmente immerso nei suoi pensieri da non accorgersi della presenza di Bulma.
-non sono affari tuoi. Piuttosto, dov'è il bambino?-
Vegeta si voltò verso di lei, che incurante del suo sguardo raggelante rispose..
-non hai visto l'ora? Il bimbo è a dormire da un'oretta ormai...oh cielo, ma tu stai sanguinando!!-
La ragazza si spaventò vedendo tutti quei rivoli di sangue scivolare lungo il suo grande petto, ma il principe dei sayan non diede molto peso all'eccessivo allarmismo della terrestre.
-tsk, non è niente, fra qualche giorno queste ferite saranno già rimarginate-
Di certo quei graffietti non erano nulla rispetto ai lividi procurati in battaglia, eppure la donna continuava a mostrare preoccupazione nei suoi riguardi.
-fra qualche giorno? Io conosco un modo per farli andare via in una notte.- affermò Bulma con tono altezzoso, incrociando le braccia e appoggiandosi al muro del corridoio, gli occhi fermi su quelli di Vegeta.
Il sayan cominciò a sentirsi a disagio per la fermezza della donna, così inarcò un sopracciglio e spostò lo sguardo al soffitto mentre la ragazza si avvicinava sempre più a lui, fino a picchiettare il dito sul suo petto.
-vai in sala, ti raggiungo fra poco-
La ragazza gli fece un occhiolino nel tentativo di tranquillizzarlo e invece quel semplice gesto lo imbarazzò ulteriormente: da quando in qua un sayan doveva prendere ordini da una terrestre qualsiasi?
-”non è una terrestre qualsiasi, è la madre di tuo figlio”- lo ammonì una fastidiosa vocina interiore.
Vegeta squadrò quella donna da cima a fondo: lo faceva apposta a vestirsi in modo dannatamente sensuale? La terrestre indossava una maglietta di un colore simile alla sua tuta da combattimento, monospalla e con degli schizzi di colore bianco e rosso in basso a sinistra. Lo sguardo scese ulteriormente fino a raggiungere l'estremità di una gonna jeans appena sopra il ginocchio: se la maglietta non dava risalto alle sue curve la gonna rimediava a ciò.
Più stava in quella casa più sentiva di essere in balia di quella donna, a stregarlo i suoi grandi occhi azzurri.
-”devo calmarmi”- pensò l'uomo, che con tono ironico domandò..
-tsk, e cosa ti fa credere che io voglia farmi curare da te?-
Era sicuro di averla “sconfitta”, sicuro che dopo questa ennesima frecciatina l'avrebbe lasciato in pace, e invece la vide entrare in bagno e uscirne un secondo dopo con del cotone e un flacone di acqua ossigenata. Vegeta aveva scoperto quegli strani oggetti terrestri esattamente tre anni fa, quando per la prima volta aveva fatto una doccia in quella casa e subito dopo si era messo a frugare fra i flaconi presenti nei mobiletti.
Non avrebbe mai immaginato che fra tutti quei flaconi plastificati potesse esserci qualcosa in grado di curarlo.
-che c'è, hai paura di me?-lo richiamò la ragazza guardandolo con aria di sfida.
-scherzi, eh donna??-
-e allora fatti tamponare quelle ferite!-
-neanche per sogno!-
-allora sappi che conciato così non ci entri nel tuo letto!! Macchieresti tutte le lenzuola di sangue e io di certo non mi metto a fare il bucato per la tua testardaggine!!- concluse Bulma, che gli diede le spalle e camminò verso il salotto.
Vegeta rimase inchiodato nel corridoio, i rivoli di sangue scendevano copiosi fino a macchiare l'asciugamano bianco legato in vita.
-”quella donna, io...” pensò furioso.
Notando di non essere seguita da Vegeta, Bulma gli intimò dall'altra stanza di raggiungerla se non voleva dormire all'aperto e digiunare il giorno seguente. Il principe dei sayan obbedì alla ragazza, scocciato di avergliela data vinta.
Con passo pesante raggiunse Bulma, seduta comodamente sul divano con in mano già il cotone imbevuto di quello strano liquido terrestre.
-siediti vicino a me...tranquillo, non mordo- esclamò annoiata, stufa dello scetticismo del suo convivente.
Il sayan sbuffò, poi si mise accanto alla donna mostrandole il pettorale sporco di sangue.
-hey, v-vacci piano! Anzi, aspetta un attimo, dammi tempo di vestirmi!- farfugliò imbarazzato Vegeta.
In effetti il sayan era ancora nudo, ma alla ragazza non sembrava importargliene più di tanto; appoggiò delicatamente una mano sulla sua spalla, come se avesse paura di procurargli anche lei un ematoma e, prima di iniziare a medicarlo, sussurrò a bassa voce..
-stai tranquillo, ci vorrà solo un secondo...e poi, se non te lo ricordi ti ho già visto nudo una volta, non mi scandalizzo mica-
Bulma non lo guardò negli occhi mentre richiamava alla mente l'unica notte in cui i loro colpi si erano amati, affamati l'uno della carne dell'altra, stravolti da un uragano di passione.
Vegeta arrossì violentemente al ricordo di quella notte che ancora non era riuscito a togliesi dalla testa: quella donna oltre a essere prepotente era anche sfacciata!
-stringi i denti, brucia un pochino..- bisbiglio la donna che, per stare più comoda, si era seduta tranquillamente sulle gambe del sayan.
-”strano che non mi abbia ancora cacciato e insultato...aaah, dev'essere davvero stanco per non voler attacare briga”- pensò la ragazza dai capelli turchini mentre prendeva un altro batuffolo di cotone imbevuto d'acqua ossigenata per tamponare le ultime ferite rimaste.
Vegeta si sentiva pietrificato e uno strano bruciore lo avvolse completamente.
L'atmosfera che si stava creando lo stava mettendo troppo a disagio, quel silenzio che li aveva sopraffatti era insopportabile. Per tutto il tempo era riuscito a non guardarla, cercando un minimo di fingere che lei non fosse seduta sopra di lui, ma poi le successive parole di lei lo sorpresero..
-dev'essere stata molto dura la battaglia contro Cell..-
Bulma continuava a non guardarlo negli occhi, Vegeta non rispose, spiazzato ma nonostante ciò con uno sguardo asettico.
-guarda che ferite...ci hai dato dentro con quel mostro, eh?-
Il sayan questa volta le sorrise, fiero di poter raccontare la sua impresa.
-certo, che domande! D'altronde sono il..-
-principe dei sayan, lo so....posso dirti una cosa?-
La ragazza buttò via il cotone usato e tornò a sedersi accanto a lui; peccato, la posizione di prima cominciava a non dispiacergli.
-tsk, tanto se ti dicessi di no parleresti comunque- rispose con tono accusatorio.
Lei rise, provocando ulteriore imbarazzo nel sayan, che volse subito il capo dall'altra parte.
-mi conosci troppo bene! Volevo dirti che...prometti di non arrabbiarti?-
In qualsiasi altra occasione l'avrebbe spinta via da lui, l'avrebbe insultata per essersi permessa di parlargli con quel tono confidenziale, ma adesso...si sentiva stanco e non gli dispiaceva affatto lo sfiorare del suo braccio contro quello esile e inerme di lei, per non parlare del profumo dei suoi capelli che gli annebbiava il cervello.
Sospirò, cercando di mantenere un tono di voce freddo e distaccato.
-parla-
Lei lo guardo dritto negli occhi e con il cuore in mano gli disse..
-tuo padre sarebbe fiero di te...sei il degno principe dei sayan!-
Vegeta era rimasto sorpreso per quella confessione: era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato di sentirsi dire.
Da un lato era furibondo: come si era permessa quell'infima umana a nominare suo padre, il re dei valorosi guerrieri sayan? D'altro canto però si sentì il cuore scaldarsi ancora di più fino a sciogliersi: quella donna lo aveva stregato, ma la cosa iniziava a non dispiacergli.
-hai combattuto con tutte le tue forze, sei diventato anche tu il leggendario super sayan! Forse è vero, non hai sconfitto Cell con le tue mani, ma se non fosse stato per te forse a quest'ora la Terra non esisterebbe più.- concluse orgogliosa Bulma.
-sia chiaro donna: non l'ho fatto per salvare questo stupido pianeta, ma soltanto perchè devo essere io il primo a sconfiggere Kaa..-
Le parole gli morirono in bocca: Bulma gli diede un bacio sull'ampia fronte e, sebbene anche lei fosse in imbarazzo per quel gesto, sussurrò a bassa voce..
-volevo solo dirti che siamo tutti fieri e orgogliosi di te.-
...
La ragazza si alzò, dando le spalle al sayan..
-buona notte Vegeta, sogni d'oro- disse un po' timorosa al sayan.
Vegeta non disse nulla, ancora impietrito per quel casto bacio così inaspettato..
-"...sciocca terrestre, se credi di poter andare a dormire adesso ti sbagli di grosso!"-



 

   
 
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