Ok, prima di leggere sappiate che ho deciso di scrivere prima, considerato che nn ho niente da fare perchè la scuola è chiusa per il gelo meridionale e quindi per la gioia di molti, ho deciso di postare ora. Beh, buona lettura! Se ci sono errori fatemelo notare così correggo.
---Si
passa al punto di vista dell’autore---
-Ciel?
Ciel? Riprenditi!-
Cassandra cercava di riportare il bambino nel mondo dei vivi con dei
colpetti
al viso.
-Mmm…
Elizabeth? No, lo giuro,
non avevo intenzione di…- Ciel era ancora mezzo inebetito.
-Uffa!
Prendi questo!-
Cassandra mollò un pugno da capogiro sulla fronte del conte
(rima! Nd Autore)
facendolo risvegliare definitivamente.
-Ahia!
Che vi prende?- Ciel aveva
un bernoccolo di buone dimensioni.
-Mi
prende che sono quasi
stata violentata da un minorenne, che l’ho pure salvato da
un’ascia a pendolo!-
Cassandra si alzò in piedi e lo guardava con un ciglio
severo, imbronciata e
con le mani ai fianchi.
-Ah,
ora ricordo tutto, vi
prego di accettare le mie scuse per la spinta.- Ciel cercò
di scusarsi come
meglio poteva facendo pure un piccolo inchino.
-Ehi,
ma ci sei o ci fai? Non
hai nulla da scusarti, anzi mi hai salvata!- Detto ciò lo
abbracciò, un
abbraccio di ringraziamento.
-Eh,
ehm… di nulla.- Ciel non
era abituato a simili dimostrazioni d’affetto ma
accettò comunque l’abbraccio,
lo faceva stare bene.
Dopo
un po’ si staccarono.
Ciel restò piuttosto dispiaciuto.
-Beh,
penso che sia sufficiente,
non vorrei che il mio fidanzato diventi geloso.-
Ciel rifece la faccia stranita, lei era fidanzata? E con chi?
-Eh,
ehm… potrei avere l’onore
di sapere chi è il fortunato?- A malapena riusciva a
frenarsi dalle azioni poco
consone a un lord.
-Ho
sempre una foto qui
dentro.- Cassandra, che non sospettava di niente, cacciò
dalla tasca del
vestito una foto non troppo grande.
-Tsukune Aono, uh?- Borbottò il conte
mentre osservava una foto di un
ragazzo dai capelli e occhi marroni, indossava un abito verde
presumente da scolare
e dall’aria superficialmente tonta.
-Sì,
lo conobbi all’accademia Yōkai.
La stessa che frequento tuttora, è una scuola
multidisciplinare.-
Spiegò brevemente.
-Mmm…
e a che razza appartiene questo giovane?- Ciel osservava la foto molto
attentamente.
-Ha
la tua stessa razza, è umano.- Replicò con un
sorriso.
Ci
furono attimi di silenzio imbarazzante.
-Cosa
ha di speciale?- Ciel iniziava ad avere forti dubbi.
-Niente,
ma il suo sangue è incredibilmente gustoso. Ah, è
anche molto gentile e
premuroso.- Continuò a spiegare la vampira con gli occhi
sognanti.
-Cavoli…-
Bisbigliò a bassissima voce, Ciel restituì la
foto.
-Sai?
È arcinoto nella scuola, ho delle pericolose rivali che
cercano di strapparmi
il mio Tsukune.-
-Il
“suo”
Tsukune?- Ciel era molto seccato dall’affermazione della
ragazza.
-Già,
un’altra vampira, una soccubus, una strega e una ragazza dei
ghiacci.-
-Ehm,
andiamo avanti… abbiamo un obiettivo prefissato.- Ciel
chiuse definitivamente
questa discussione.
Infatti
nella stanza con il pendolo vi era anche un altare con una strana urna
di
dimensioni medie. Ciel lo prese senza alcuna difficoltà.
-E
ora?- Ciel uscì dalla stanza seguita da Cassandra.
-Andiamo
a vedere come se la cavano i due “men in black”.-
Aggiunse la ragazza.
I
due
men in black erano nei sotterranei e non se la cavavano tanto bene.
---Si
passa al punto di vista di Dantes---
Maledizione!
È la quinta volta che sono infilzato di nuovo da quel tipo
con le catene.
Werther
era il nome del tipo, si muoveva in modo agile e sembrava un serpente
perché riusciva
a deviare i colpi del revolver con le catene.
Khopins,
il bianco vampiro con lo SMG era un tiratore scelto, le sue raffiche mi
avevano
bucato mezzo bacino ma siccome sono immortale, non muoio, ma porca boia
fa un
male pazzesco!
Nemmeno
Sebastian se la cava meglio di me, cerca di difendersi e di
contrattaccare ma lei
è più rapida come non mai. Lo ferisce
continuamente con gli artigli, ormai è
quasi senza vestiti (il panciotto era quasi strappato dai colpi della
ragazza).
Qua
se non avviene un miracolo, ci rimaniamo secchi!
Saltai
per l’ennesima volta in alto per cercare un po’ di
respiro.
-Francis,
così non funziona. Ci rimane una sola arma.- Mi
consigliò Emma.
-Lo
so. Ma non posso usarlo tre volte, resterei senza energia!- Saltai su
una
trave.
-Come
se non bastasse, ci vuole tempo per caricarlo. Non credo che loro due
ci
lasceranno fare.- Aggiunse Zoe.
Arrivai
sul punto più alto della stanza e caricai Zoe con i colpi
della ragazza che
avevo incontrato all’inizio dell’avventura.
Werther
con la catena mi legò la gamba e mi fece cadere con fragore
al suolo.
-Dove
credi di andare tu?- La sua voce era tagliente come un serpente.
-Sebastian,
non ce la faccio!- Urlai con le lacrime agli occhi, ero distrutto e
giacente a
terra.
-Grr…
vengo!- Sebastian cambiò obiettivo e si scagliò
contro il mio avversario.
-Un
momento, caro!- La ragazza dai capelli viola graffiò con
violenza la schiena
del demone.
-Non
è educato voltare le spalle alle donne, sai?- Lei
ridacchiò.
Sebastian
cadde a terra a pochi passi da me.
-Francis…
questi sono devastanti, anche il mio orgoglio ne è rimasto
lesionato.-
Sebastian respirava a fatica.
I
tre vampiri si avvicinavano, pericolosamente, dalla nostra parte.
-Accidenti…
che umiliazione per un maggiordomo, morire così.-
-Avete
un ultimo desiderio?- Khopins caricò l’arma.
Sebastian
sorrise: -Francis, sei stato un bravo rivale e compagno
d’avventura… Come
desiderio vorrei… vorrei… rivedere per
l’ultima volta Greil… e dirle quello che
provo per lei.-
Noi
chiudemmo gli occhi.
-Bene,
è ora di morire.- Khopins stava per piegare il dito.
-No,
siamo noi a decidere chi deve morire! Sono uno shinigami *DEATH*!
Nessuno tocca
il mio Sebas_chan!- Una voce all’alto fece accapponare la
pelle dei nostri
nemici e in più ci fece aprire gli occhi.
Dall’alto
verso il basso, con la motosega sguainata, la rossa shinigami fece a
brandelli
sanguinolenti la vampira.
Lei,
senza badare ai due figoni (che in altre circostanze, li avrebbe
stuprati
selvaggiamente) si avvicinò lentamente al corpo semi nudo
del demone. I suoi
occhiali rossi m’impedivano di vedere la sua espressione.
Lei
s’inginocchiò, prese la testa del diavolo e la
poggiò sulla coscia.
-Sebastian,
da quando ero il domestico di Angelina Durless, non ho mai smesso di
amarti… ce
ne voluto tanto perché lo capissi. –
-Greil…
ero cieco, non mi rendevo conto di quello che facevo.- Sebastian
sorrise
debolmente.
Io
cercai di alzarmi con il busto e facendomi leva con il machete mi alzai.
-Mi
raccomando, non aiutarmi.- Replicai ironico in direzione di Greil.
I
due vampiri ancora non si erano ripresi dalla sorpresa. Io impugnai la
pistola
e il coltellone e sorrisi.
-Emma,
Zoe, siete pronte?- Io ero pronto a usare l’arma suprema
dello shinigami.
Insieme
gridammo:- Soul
Resonance!!!!-
Le
mie armi divennero una sola, una gunblade.
Era
una spada con la lama unita alla canna della pistola.
Con
un taglio netto, uccisi Werther mozzandogli il petto.
Io
svenni per lo sforzo (l’arma era pesantissima!).
---Si
passa al punto di vista dell’autore---
Dopo
lo svenimento dello shinigami, rimaneva solo Khopins.
Lui
era sopravissuto per pura fortuna e quindi decise di sfruttare la sua
occasione
per vendicare i suoi compagni uccisi.
-Maledizione,
se non fosse intervenuta quella forsennata, noi avremmo vinto! Ma non
è troppo
tardi!-
Stava
per fare fuoco con lo SGM ma una voce lo bloccò.
-Fermo!-
La voce era di Ciel Phantomhive.
Sì,
lui e Cassandra avevano fatto in tempo a bloccare l’ultimo
vampiro.
Cassandra
corse in direzione di Francis Dantes per aiutarlo.
-Francis!-
Lei prese dalla tasca un piccolo medicinale e stava per somministrarlo
per via
orale.
-Non
te lo permetterò!- Il vampiro si scagliò addosso
alla ragazza.
Ma
un’asta munita di forcine bloccò
l’insano gesto.
-Voi
non siete nella condizione di comandare, secondo il regolamento e i
sacri libri
delle anime custodite nella biblioteca del dipartimento, non dovreste
proprio
esistere!- Tutti erano testimoni dell’intervento di William
T. Spears, lo
shinigami custode.
-Signorina
Cassandra, vogliate mettere al sicuro il nostro serviente.- William si
sistemò i
suoi occhiali e poi si rivolse a Greil:-Come al solito sei andata
contro gli
ordini del dipartimento per salvare un’inutile feccia.
Dunque, prendilo e portalo
al sicuro e… no, non mi baciare!- Greil era molto
riconoscente a Will per il
suo grande cuore.
-Will!
Vuoi fare il duro ma sei molto amabile.- Greil voleva ringraziare a
modo suo il
povero shinigami che stava lentamente perdendo la sua figura.
-Cassandra,
aiuta prima Sebastian. Voi quattro andatevene di lì!- Ciel
aveva in mente
qualcosa.
Cassandra
somministrò la medicina al demone Sebastian.
-Sono
pronto per voi.- Sebastian fece il suo inchino pronto a obbedire a
qualunque
ordine del piccolo lord.
-Procurami
due spade!- La richiesta lasciò spiazzati tutti.
-Come
desidera.- Sebastian andò ai piani superiori e prese due
stocchi che si
trovavano appesi nel salone dell’entrata e ritornò
in un secondo e tre decimi.
-Dai
l’altro al mio avversario.- Ciel impugnò la lama
sottile e si tolse la
sopraveste e il cappello.
-Ah
Cassandra, prendi il vaso.- Ciel lanciò il vaso alla
ragazza.
-Che
vuoi fare?- Cassandra cercava di convincersi che quello che stava
facendo il
giovane non fosse vero.
-Non
preoccupatevi sinché ho il mio maggiordomo al mio fianco,
niente mi può
succedere.- Ciel era pronto: avrebbe affrontato l’ultimo
vampiro a colpi di
schema!
-Sebastian,
è un ordine: non intervenire per nessun motivo!- Ciel sorrise.
-Yes,
my lord.- Il mero maggiordomo rivolse poi uno sguardo a Greil.
-Non
morire, dobbiamo ancora sposaci!- Urlò la rossa prima di
lasciare la stanza con
gli altri.
-Cosa
vuoi fare, tappetto? Ti è dato di volta il cervello?-
Khopins si mise in
posizione.
Il
conte e il maggiordomo non risposero, poi…
-In
guardia!!- Ciel scattò in avanti.
La battaglia di un umano contro un vampiro, con un unico spettatore, era iniziata. Chi vincerà? Molti voi diranno: il vampiro. Ma non dimentichiamoci che l’avversario non è un umano qualunque ma è Ciel Phantomhive!
Eccoci alla fine. Il prossimo capitolo: il 12/02, sarà la battaglia di Ciel. Come si svolgerà? A presto!!