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Autore: Liquid King    07/02/2012    3 recensioni
Lo shinigami era assorto in cupi pensieri e in attesa di qualcuno.
-Chi sono?- Si chiedeva il giovane.
“Tu non hai un nome.” Rispose una voce nella sua testa.
-Che cosa sono?- Si chieste ancora la figura.
“Sei uno shinigami” rispondeva, con tono piatto, la voce.
-Qual è il suo compito?- “Giudicare le anime”.
Lo shinigami saltò giù dal palazzo con le mani coperte con guanti bianchi e un falcetto affilato pronto per il suo compito.
Che succederà? Andate a leggere! (e lasciate una recensione.)
Nota autore: Gli aggiornamenti non saranno più ogni due giorni ma a ogni fine settimana. Ringrazio per la pazienza e la comprensione.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok, prima di leggere sappiate che ho deciso di scrivere prima, considerato che nn ho niente da fare perchè la scuola è chiusa per il gelo meridionale e quindi per la gioia di molti, ho deciso di postare ora. Beh, buona lettura! Se ci sono errori fatemelo notare così correggo. 


---Si passa al punto di vista dell’autore---

-Ciel? Ciel? Riprenditi!- Cassandra cercava di riportare il bambino nel mondo dei vivi con dei colpetti al viso.

-Mmm… Elizabeth? No, lo giuro, non avevo intenzione di…- Ciel era ancora mezzo inebetito.

-Uffa! Prendi questo!- Cassandra mollò un pugno da capogiro sulla fronte del conte (rima! Nd Autore) facendolo risvegliare definitivamente.

-Ahia! Che vi prende?- Ciel aveva un bernoccolo di buone dimensioni.

-Mi prende che sono quasi stata violentata da un minorenne, che l’ho pure salvato da un’ascia a pendolo!- Cassandra si alzò in piedi e lo guardava con un ciglio severo, imbronciata e con le mani ai fianchi.

-Ah, ora ricordo tutto, vi prego di accettare le mie scuse per la spinta.- Ciel cercò di scusarsi come meglio poteva facendo pure un piccolo inchino.

-Ehi, ma ci sei o ci fai? Non hai nulla da scusarti, anzi mi hai salvata!- Detto ciò lo abbracciò, un abbraccio di ringraziamento.

-Eh, ehm… di nulla.- Ciel non era abituato a simili dimostrazioni d’affetto ma accettò comunque l’abbraccio, lo faceva stare bene.

Dopo un po’ si staccarono. Ciel restò piuttosto dispiaciuto.

-Beh, penso che sia sufficiente, non vorrei che il mio fidanzato diventi geloso.-

Ciel rifece la faccia stranita, lei era fidanzata? E con chi?

-Eh, ehm… potrei avere l’onore di sapere chi è il fortunato?- A malapena riusciva a frenarsi dalle azioni poco consone a un lord.

-Ho sempre una foto qui dentro.- Cassandra, che non sospettava di niente, cacciò dalla tasca del vestito una foto non troppo grande.

-Tsukune Aono, uh?- Borbottò il conte mentre osservava una foto di un ragazzo dai capelli e occhi marroni, indossava un abito verde presumente da scolare e dall’aria superficialmente tonta.

-Sì, lo conobbi all’accademia Yōkai. La stessa che frequento tuttora, è una scuola multidisciplinare.- Spiegò brevemente.

-Mmm… e a che razza appartiene questo giovane?- Ciel osservava la foto molto attentamente.

-Ha la tua stessa razza, è umano.- Replicò con un sorriso.

Ci furono attimi di silenzio imbarazzante.

-Cosa ha di speciale?- Ciel iniziava ad avere forti dubbi.

-Niente, ma il suo sangue è incredibilmente gustoso. Ah, è anche molto gentile e premuroso.- Continuò a spiegare la vampira con gli occhi sognanti.

-Cavoli…- Bisbigliò a bassissima voce, Ciel restituì la foto.

-Sai? È arcinoto nella scuola, ho delle pericolose rivali che cercano di strapparmi il mio Tsukune.-

-Il “suo” Tsukune?- Ciel era molto seccato dall’affermazione della ragazza.

-Già, un’altra vampira, una soccubus, una strega e una ragazza dei ghiacci.-

-Ehm, andiamo avanti… abbiamo un obiettivo prefissato.- Ciel chiuse definitivamente questa discussione.

Infatti nella stanza con il pendolo vi era anche un altare con una strana urna di dimensioni medie. Ciel lo prese senza alcuna difficoltà.

-E ora?- Ciel uscì dalla stanza seguita da Cassandra.

-Andiamo a vedere come se la cavano i due “men in black”.- Aggiunse  la ragazza.

I due men in black erano nei sotterranei e non se la cavavano tanto bene.

---Si passa al punto di vista di Dantes---

Maledizione! È la quinta volta che sono infilzato di nuovo da quel tipo con le catene.

 Werther era il nome del tipo, si muoveva in modo agile e sembrava un serpente perché riusciva a deviare i colpi del revolver con le catene.

Khopins, il bianco vampiro con lo SMG era un tiratore scelto, le sue raffiche mi avevano bucato mezzo bacino ma siccome sono immortale, non muoio, ma porca boia fa un male pazzesco!

Nemmeno Sebastian se la cava meglio di me, cerca di difendersi e di contrattaccare ma lei è più rapida come non mai. Lo ferisce continuamente con gli artigli, ormai è quasi senza vestiti (il panciotto era quasi strappato dai colpi della ragazza).

Qua se non avviene un miracolo, ci rimaniamo secchi!

Saltai per l’ennesima volta in alto per cercare un po’ di respiro.

-Francis, così non funziona. Ci rimane una sola arma.- Mi consigliò Emma.

-Lo so. Ma non posso usarlo tre volte, resterei senza energia!- Saltai su una trave.

-Come se non bastasse, ci vuole tempo per caricarlo. Non credo che loro due ci lasceranno fare.- Aggiunse Zoe.

Arrivai sul punto più alto della stanza e caricai Zoe con i colpi della ragazza che avevo incontrato all’inizio dell’avventura.

Werther con la catena mi legò la gamba e mi fece cadere con fragore al suolo.

-Dove credi di andare tu?- La sua voce era tagliente come un serpente.

-Sebastian, non ce la faccio!- Urlai con le lacrime agli occhi, ero distrutto e giacente a terra.

-Grr… vengo!- Sebastian cambiò obiettivo e si scagliò contro il mio avversario.

-Un momento, caro!- La ragazza dai capelli viola graffiò con violenza la schiena del demone.

-Non è educato voltare le spalle alle donne, sai?- Lei ridacchiò.

Sebastian cadde a terra a pochi passi da me.

-Francis… questi sono devastanti, anche il mio orgoglio ne è rimasto lesionato.- Sebastian respirava a fatica.

I tre vampiri si avvicinavano, pericolosamente, dalla nostra parte.

-Accidenti… che umiliazione per un maggiordomo, morire così.-

-Avete un ultimo desiderio?- Khopins caricò l’arma.

Sebastian sorrise: -Francis, sei stato un bravo rivale e compagno d’avventura… Come desiderio vorrei… vorrei… rivedere per l’ultima volta Greil… e dirle quello che provo per lei.-

Noi chiudemmo gli occhi.

-Bene, è ora di morire.- Khopins stava per piegare il dito.

-No, siamo noi a decidere chi deve morire! Sono uno shinigami *DEATH*! Nessuno tocca il mio Sebas_chan!- Una voce all’alto fece accapponare la pelle dei nostri nemici e in più ci fece aprire gli occhi.

Dall’alto verso il basso, con la motosega sguainata, la rossa shinigami fece a brandelli sanguinolenti la vampira.

Lei, senza badare ai due figoni (che in altre circostanze, li avrebbe stuprati selvaggiamente) si avvicinò lentamente al corpo semi nudo del demone. I suoi occhiali rossi m’impedivano di vedere la sua espressione.

Lei s’inginocchiò, prese la testa del diavolo e la poggiò sulla coscia.

-Sebastian, da quando ero il domestico di Angelina Durless, non ho mai smesso di amarti… ce ne voluto tanto perché lo capissi. –

-Greil… ero cieco, non mi rendevo conto di quello che facevo.- Sebastian sorrise debolmente.

Io cercai di alzarmi con il busto e facendomi leva con il machete mi alzai.

-Mi raccomando, non aiutarmi.- Replicai ironico in direzione di Greil.

I due vampiri ancora non si erano ripresi dalla sorpresa. Io impugnai la pistola e il coltellone e sorrisi.

-Emma, Zoe, siete pronte?- Io ero pronto a usare l’arma suprema dello shinigami.

Insieme gridammo:- Soul Resonance!!!!-

Le mie armi divennero una sola, una gunblade.

Era una spada con la lama unita alla canna della pistola.

Con un taglio netto, uccisi Werther mozzandogli il petto.

Io svenni per lo sforzo (l’arma era pesantissima!).

---Si passa al punto di vista dell’autore---

Dopo lo svenimento dello shinigami, rimaneva solo Khopins.

Lui era sopravissuto per pura fortuna e quindi decise di sfruttare la sua occasione per vendicare i suoi compagni uccisi.

-Maledizione, se non fosse intervenuta quella forsennata, noi avremmo vinto! Ma non è troppo tardi!-

Stava per fare fuoco con lo SGM ma una voce lo bloccò.

-Fermo!- La voce era di Ciel Phantomhive.

Sì, lui e Cassandra avevano fatto in tempo a bloccare l’ultimo vampiro.

Cassandra corse in direzione di Francis Dantes per aiutarlo.

-Francis!- Lei prese dalla tasca un piccolo medicinale e stava per somministrarlo per via orale.

-Non te lo permetterò!- Il vampiro si scagliò addosso alla ragazza.

Ma un’asta munita di forcine bloccò l’insano gesto.

-Voi non siete nella condizione di comandare, secondo il regolamento e i sacri libri delle anime custodite nella biblioteca del dipartimento, non dovreste proprio esistere!- Tutti erano testimoni dell’intervento di William T. Spears, lo shinigami custode.

-Signorina Cassandra, vogliate mettere al sicuro il nostro serviente.- William si sistemò i suoi occhiali e poi si rivolse a Greil:-Come al solito sei andata contro gli ordini del dipartimento per salvare un’inutile feccia. Dunque, prendilo e portalo al sicuro e… no, non mi baciare!- Greil era molto riconoscente a Will per il suo grande cuore.

-Will! Vuoi fare il duro ma sei molto amabile.- Greil voleva ringraziare a modo suo il povero shinigami che stava lentamente perdendo la sua figura.

-Cassandra, aiuta prima Sebastian. Voi quattro andatevene di lì!- Ciel aveva in mente qualcosa.

Cassandra somministrò la medicina al demone Sebastian.

-Sono pronto per voi.- Sebastian fece il suo inchino pronto a obbedire a qualunque ordine del piccolo lord.

-Procurami due spade!- La richiesta lasciò spiazzati tutti.

-Come desidera.- Sebastian andò ai piani superiori e prese due stocchi che si trovavano appesi nel salone dell’entrata e ritornò in un secondo e tre decimi.  

-Dai l’altro al mio avversario.- Ciel impugnò la lama sottile e si tolse la sopraveste e il cappello.

-Ah Cassandra, prendi il vaso.- Ciel lanciò il vaso alla ragazza.

-Che vuoi fare?- Cassandra cercava di convincersi che quello che stava facendo il giovane non fosse vero.

-Non preoccupatevi sinché ho il mio maggiordomo al mio fianco, niente mi può succedere.- Ciel era pronto: avrebbe affrontato l’ultimo vampiro a colpi di schema!

-Sebastian, è un ordine: non intervenire per nessun motivo!- Ciel sorrise.

-Yes, my lord.- Il mero maggiordomo rivolse poi uno sguardo a Greil.

-Non morire, dobbiamo ancora sposaci!- Urlò la rossa prima di lasciare la stanza con gli altri.

-Cosa vuoi fare, tappetto? Ti è dato di volta il cervello?- Khopins si mise in posizione.

Il conte e il maggiordomo non risposero, poi…

-In guardia!!- Ciel scattò in avanti.

La battaglia di un umano contro un vampiro, con un unico spettatore, era iniziata. Chi vincerà? Molti voi diranno: il vampiro. Ma non dimentichiamoci che l’avversario non è un umano qualunque ma è Ciel Phantomhive!  


Eccoci alla fine. Il prossimo capitolo: il 12/02, sarà la battaglia di Ciel. Come si svolgerà? A presto!!
   
 
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