Erano ormai passati 4 mesi, Lanzani, e tu perchè continuavi a pensarla?

Perchè continuavi ad immaginare la tua pelle sulla sua?

Perchè continuavi a sognare le vostre due bocche unite, così come lo scalpitare dei vostri ormai separati cuori?

Euge: Amore mio, che fai? Non vieni a letto? - Disse guardandoti negli occhi. I suoi occhi celesti si illuminarono alla tua vista, ma tu non volevi perderti nel mare, ma nelle tenebre. Nelle tenebre nascoste negli occhi color nocciola della tua piccoletta, Peter. Che stavi facendo? Perchè eri lì e perchè al posto di stringere a te la tua Lalita ti trovavi a stringere la sua migliore amica? - “ Perchè aspetta un figlio da me idiota!” Rispondesti ai tuoi pensieri con una certa voglia di sbarazzarti della tua vita, con una voglia di ricostruirla che ormai ti divorava.-Amore non rispondi?- Ed ecco ancora lei, che aspetta che reagisca ai suoi modi di renderti suo.

Peter: Euge, sono stanco adesso, e' stata una lunga giornata di lavoro, ho voglia solo di riposare.- Dicesti e, senza aspettare la sua risposta, spegnesti il lume posizionato sul comodino accanto alla tua parte di letto e chiudesti gli occhi. Sognandola, di nuovo.

Il giorno dopo ti svegliasti.

La casa era vuota, Euge non c'era.

Scendesti al piano di sotto, il brontolio del tuo stomaco si faceva ormai sentire.

Il frigorifero era completamente vuoto, quindi decidesti di andare a fare la spesa. Arrivasti presto al supermercato, era vicinissimo a casa tua.

Piano ti addentrasti tra i vari scaffali: Pasta, pane, biscotti, merendine... Riempisti il tuo carrello in un attimo, ed anche il tuo cuore, che sobbalzò alla vista di uno spettacolo meraviglioso, alla SUA vista.

Non era sola, quella specie di scimpanzé la accompagnava e rimpiangesti i momenti in cui eri tu a farlo.

I momenti in cui eri tu a prenderla in braccio per permetterle di arrivare a prendere la roba posta sugli scaffali più alti, i momenti in cui tu la prendevi in giro dicendo che mangiava troppo e sarebbe ingrassata, anche se era sempre stata un figurino...

 

FLASHBACK

 

“No, Pitt, non ho voglia di pizza stasera! Con te è sempre la stessa storia, io devo crescere, eh? Mica posso andare avanti a pizze, diventerò così!” Disse allargando le braccia in modo da farti capire la stazza che avrebbe raggiunto. “E poi anche tu non scherzi, stai mettendo su un bel panciotto, coniglietto bianco!” Aggiunse con una linguaccia.

Tu la guardasti e con un sorriso malizioso in volto le dicesti: “Mmm, ti piaccio anche così! Ammettilo, Mariana, su!” E quella fu l'unica volta in cui la chiamasti con il suo nome intero, oltre al giorno del vostro litigio.

“Beh..” Abbassò lo sguardo, imbarazzata. “Rimani sempre l'uomo più sexy dell'universo, Juancito!” E si lanciò verso gli scaffali delle merendine, scappando dalle tue braccia che già richiedevano di stringere il suo corpo.

L'abbracciasti da dietro, perdendoti nel suo profumo ad essenza di rose.

“Che c'è, Pedro, carenza di affetto?” Ti domandò lei, visibilmente contenta di quelle attenzioni.

“Voglia di te, piuttosto...” E ti gettasti sulle sue labbra famelico, desiderando di sentirla tua.

 

FINE FLASHBACK

 

Non si era accorta di te, continuava a camminare sorridendo, mentre stringeva la mano a quella di Benjamin.

Vedendola così felice una morsa di calore ti strinse il cuore, fino a farti mancare l'aria.

Ti mancava lei, Lanzani, l'amore della tua vita. La tua donna. La tua bambina. Il tuo tutto.

Non ne potevi più, era evidente.

Approfittasti del fatto che il suo 'fidanzato' dovesse scappare in bagno, per stringerla al tuo petto, ancora.

All'inizio non capì che eri tu, ma poi alzò i suoi occhi che, ancora una volta, suonarono una dolce melodia incrociando i tuoi.

Sembrò non capire quasi nulla di ciò che stava accadendo, solo che le tue braccia erano tornate a stringerla. Si lasciò andare per qualche minuto, poi tornò ad essere la Lali fredda e dura che ormai non era più tua. Dovevi fartene una ragione, Peter!

“Che cosa fai qua, Juan Pedro?” Ti domandò tigrignando i denti. Era in evidente stato “sono incazzata, quindi ti conviene sparire dalla mia vista!”, ma sapevi come ammansire quel leone furioso.

Sporgesti un po' il labbro, amava quando lo facevi.

“Mi mancavi tanto, Là.” E la vedesti trasalire al dolce suono del suo soprannome.

“Non chiamarmi così, e non dire cazzate Pet... Juan Pedro! Sai bene che fra noi è tutto finito.” All'ascoltare quelle parole il tuo cuore sembrò spezzarsi in due, ma ciò sembrò darti la forza per pretenderla di nuovo. Ti avvicinasti pericolosamente a lei, fissandole le labbra. Quelle labbra che avresti di nuovo voluto baciare. Per un attimo i tuoi occhi superarono il corpo della tua amata e notarono che Benja stava per tornare.. Non c'era tempo per fare ciò che avresti voluto.

“Sarai mia di nuovo, Mariana, costi quel che costi!” Le sussurrasti prima di sparire, prima di vederla di nuovo stretta da quell'essere che era riuscito a rubartela.

Ma era lui che tel'aveva rubata o eri tu che l'avevi persa, Peter?

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Immagino che siate tutti incazzatissimi con me, e vi capisco.
Sono mancata davvero tantissimo e mi dispiace, ma eccomi qui, dopo aver pubblicato il 1 Capitolo. Non uccidetemi, vi prego ! u.u
Allora, dato che non ho nulla da dirvi, vi auguro una buona lettura.
E recensite u.u

-Evelinge.