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Autore: thera    07/02/2012    3 recensioni
' “James Potter ti sta fissando di nuovo” mi disse Alice al mio fianco. A me non importava, se con quel comportamento cercava di farmi irritare non ci era di certo riuscito.'
'perfino la lezione di storia della magia era più interessante di lui.'
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Il prima'
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Galline e sguardi materni

Dedicato a BlAcK_pAnTeR_94 
che ha recensito per prima

James

Vedo Lily cadere per terra svenuta e mi assale il panico. Non si sviene per un influenza! Io non so niente di medicina! Devo portarla in infermeria. La prendo in braccio e c'è la porto subito.

“Poppy! Poppy!” chiamo un po' in aprrensione.

“Signor Potter non mi chiam... ” si interrompe appena vede le condizioni di Lily “Che cosa le è successo?” chiede guardandomi con sospetto.

“Me lo dica lei! È svenuta all'improvviso!” dico in preda all'ansia. Diamine! Quante diavolo di domande fa quella donna? Deve aiutarla, non fare conversazione!

“Si calmi signor Potter! La adagi sul lettino.” faccio subito quello che dice, in preda all'ansia, che si muova!

“Signor Potter deve uscire mentre faccio gli esami.” ordina quella gallina perentoria. Non voglio uscire, ma la faccia di quella stupida strega non me lo permette.

Esco dall'infermeria e cammino avanti e indietro davanti alla porta.

“James, qualunque cosa sia successo, continuando cosi scaverai un solco nel pavimento!” dice Remus che all'improvviso è spuntata dal nulla.

“Lily è in infermeria. È svenuta. Poppy è una gallina.” dico riassumendo i punti fondamentali.

“E da dove viene questo gentile appellativo verso l'infermiera della scuola?” chiede sorridendo.

“Poppy è una gallina.” dico non avendo voglia di spiegarglielo, che lo capisca da solo!

“È grave allora?” chiede lui con espressione preoccupata.

“Poppy è una gallina.” dico non ascoltando quello che dice.

“Ho capito, è grave. Che cosa è successo?” chiede con faccia preoccupata, come se non lo fossi abbastanza io.

E se le succede qualcosa? Perché diavolo è svenuta così? È stata colpa di un Serpeverde! È sempre colpa loro! Che cosa hanno fatto a Lily? Chi è stato? Devo squartarlo vivo! Ma come diavolo hanno fatto a farle del male?

“Signor Potter!” chiama la McGranitt con aria sconvolta, che si intensifica dopo che vede che con me c'è pure Remus “Signor Lupin?! Che cosa è successo?”

“Lily è in infermeria. È svenuta. Poppy è un...” dico interrompendomi, dopotutto è ancora con la McGranitt che sto parlando.

Lei mi guarda e inarca un sopracciglio per il mezzo-insulto alla gallina, poi riferendosi alla prima parte del discorso aggiunge: “Spero che la signorina Evans non abbia niente di grave. Inoltre, signor Potter, non è educato chiamare per nome una persona più grande di lei.”

Non le rispondo nemmeno, sto ancora cercando di capire come possa il suddetto Serpeverde aver fatto svenire Lily. La McGranitt se ne accorge e il suo sguardo assume una nota preoccupata. Forse, alla fine, ha capito che Lily è in una brutta situazione.

Finalmente vedo Poppy uscire da quella stupida stanza. Si guarda intorno e si meraviglia della piccola folla che si è formata.

“È una maledizione, magia oscura, non la conosco, e quindi non so che cosa potrebbe fare, quindi, è potenzialmente pericolosa” dice l'infermiera con espressione rassegnata e addolorata. Quel maledetto Serpeverde giuro che lo uccido, e poi lo crucio, no il contrario, prima lo crucio e po lo uccido!

“Possiamo vederla?” chiedo e mi accorgo che la mia voce trema più del dovuto.

Accidenti a quel Serpeverde del cavolo!

“No! Assolutamente no, signor Potter!” dice quella gallina che sicuramente vuole farmi incazzare ancora di più.

“Ma Madama Chips...” dico con un tono involontariamente minaccioso.

“Non se ne parla signor Potter.” dice quella megera, per poi andare via e chiudersi la porta alle spalle. Sto per spalancarla, quella stupida porta, ma sento una mano sulla mia spalla mi volto e vedo che è della McGranitt, che mi guarda con un triste sorriso dolce.

“Vada a riposarsi Potter, le prometto che domani la signorina Evans sarà sveglia” dice con una nota materna nella voce. Anche lei era preoccupata. Così decido di andare in camera, escogiterò poi un piano per venire a vedere come sta.

 

 

 

 

Angolo autrice

Buongiorno a chi che è arrivato fin qui, mi scuso, faccio schifo, ma non ho avuto l'ispirazione. Ribadisco che a chi recensisce per primo verrà dedicato il nuovo capitolo.

Thera

 

   
 
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