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Autore: thera    07/02/2012    2 recensioni
'Sirius Black e Marlene McKinnon non erano amici, ma nemmeno si odiavano, si ignoravano cordialmente, Sirius, insieme alla sua banda denominata Malandrini, faceva scherzi e passava da una ragazza all'altra, Marlene era una ragazza seria studiosa e intelligente dall' aria angelica, ma di angelico non aveva niente a parte il viso ma nessuno lo sapeva. Non avevano nessun punto d'incontro se non che erano entrambi Grifondoro. Ma questo un giorno cambiò.'
'Marlene capì in quel momento di odiare a morte Sirius Orion Black.'
Correlata alla storia le origini.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Il prima'
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Dedicato a Lulla 3D

che ha recensito per prima

 

In una stanza di una torre, ad un orario indecente, si sentii il grido di una ragazza che riusci ad arrivare persino ad Hagrid, talmente forte che fece svegliare Sirius Black, e questo dice tutto. quest'ultimo si volto verso la fonte del rumore cosi acuto, che guarda caso, era proprio accanto a lui.

“Che diavolo... McKinnon?” chiese lui sbigottito vedendosela davanti. L'altra per tutta risposta lanciò un urlo ancora più acuto di quello di prima.

“Diamine, ti vuoi calmare?” chiese quello particolarmente irritato.

“No che non mi calmo!” disse quella sempre più agitata. Alice era il male! Non le avrebbe più parlato! Era successo la cosa più terribile che potesse succedere! Doveva restare calma, l'agitazione non portava a niente. Sirius era allibito, ma anche compiaciuto, la McKinnon, la notte scorsa gli aveva detto che era bello.

“Quindi, sono 'tanto bello'?” le disse citandola, al che, quella diventò rossa come un peperone e gli diede una cuscinata, non calcolando il fatto che durante l'operazione le scivolò di dosso il lenzuolo, lasciandole il busto scoperto, fatto che attirò l'attenzione del ragazzo. Notando ciò Marlene si ricoprì velocemente.

“No! Perché ti copri?” chiese Sirius con la pura malizia che aleggiava nel suo sguardo.

“Coglione.” bisbigliò la ragazza con l'intento di non farsi sentire.

“Allora non hai risposto!” disse lui con molta malizia, sapendo di torturare così la ragazza

“NO!” si affretto a rispondere lei, talmente in fretta che non convinse nessuno. Sirius allora si lascio sfuggire un sorriso beffardo e si merito lo schiaffo più forte della sua vita, perfino più forte di quelli di sua madre.

“Voltati.” ordinò lei con l'intenzione di rivestirsi per poter poi andare via. Ma il ragazzo non ne aveva proprio intenzione.

“No, non ne ho la minima intenzione.” disse lui non volendo perdersi nemmeno un minuto. La ragazza schiumò di rabbia, e ora come faceva? Se non fosse andata a quella stupida festa non sarebbe successo niente di tutto quello, non si sarebbe ubriacata, non sarebbe andata a letto con una persona che odiava e non si sarebbe ritrovata in quella situazione, si lasciò sfuggire un singhiozzo, che però non sfuggii a Sirius, che si rese conto che, forse, stava esagerando.

“Va bene, mi giro.” disse voltandosi. E Marlene capì che lui aveva sentito il suo singhiozzo, se ne vergogno un po',ma iniziò a rivestirsi.

“McKinnon?” chiese Sirius sempre voltato. “Posso almeno sbirciare?”

“NO!” disse quella lievemente divertita, anche se non l'avrebbe ammesso per tutto l'oro del mondo.

“McKinnon?” chiese Sirius deluso del fatto che non potesse sbirciare. “Era la tua prima volta?”

La ragazza non rispose e diventò rossa come un peperone e fu grata del fatto che lui fosse di spalle.

“Non mi dirai che...” disse quello con un lieve senso di colpa, ma non finì la frase perché Marlene era già fuggita via.

Sirius si domandò se quella fosse stata davvero la prima volta della ragazza, se fosse stato così si sarebbe sentito in colpa. Certo la McKinnon era una che gli andava genio, però non era mica senza cuore! Il filo dei suoi pensieri fu interrotto dall'entrata in camera di James e Remus, il primo era agitatissimo e l'altro cercava di calmarlo.

“Ma non si sveglia! E se le fosse successo qualcosa di grave? E se non si svegliasse? È sicuramente colpa di un Serpeverde ignoto. Ma chi?” chiese James non smettendo di gesticolare un minuto, con la faccia più preoccupata che avesse mai visto.

“James, mantieni la calma. È in infermeria e fra poco si sveglierà. E i Serpeverde questa volta non c'entrano niente” disse Remus cercando di non far trasparite alcuna emozione dalla voce, anche se si vedeva che anche lui era preoccupato. Sirius era curioso, chi non si svegliava? Remus si voltò verso di lui e inarcò un sopracciglio.

“Sei stato con Marlene? Ma non la odiavi?” chiese lui accantonando per un attimo la preoccupazione. Aveva visto la ragazza che saliva per i dormitori femminili.

“Che importanza ha?” chiese Sirius “Chi è che non si sveglia?” chiese lui curioso. Voleva sapere se doveva preoccuparsi pure lui.

“Lily.” disse James pallido. “È svenuta durante la festa. L'ho portata in infermeria, Poppy era preoccupata, non mi ha fatto restare molto. Ma ora non so come fare! Io devo stare con lei! È una gallina!”

“Chi Lily?” chiese Sirius deluso dal fatto che ora che era riuscita ad andarci d'accordo quel deficiente del suo amico l'avesse scaricata.

“NO! Poppy. Poppy è una gallina!” disse James furioso. Remus scuotè la testa, ormai stufo di quella affermazione. Diamine l'aveva quasi detto davanti alla McGranitt

“Tralasciano il fatto che si, Poppy è una gallina e una stupida, ignobile e stronza megera, come posso entrare da Lily senza che quella mi veda??” chiese lui sempre più furioso e se possibile sempre più isterico.

“James, la tua preoccupazione annulla il tuoi geni malandrini, c'è un semplice trucco. Si chiama mantello dell'invisibilità.” disse Sirius con un espressione che sembrava calma e beffarda, si, era anche un po' preoccupato per Lily, ma le definizioni sulla cara Poppy non potevano non risollevargli il morale.

“Sirius sei un genio!” disse James, poi vedendo che l'amico iniziava a gonfiarsi come un pallone aggiunse: “Anzi, no, non lo sei affatto.”

Poi corse via. Sirius era rassegnato. I geni malandrini del ragazzo erano adati a farsi una passeggiata, poteva forse essere colpa della Evans? No, lei era malandrina al 101%, chissà che cosa le era successo.

Le riflessioni di Sirius furono interrotte dall'entrata fulminea di James in camera, finelmante quello scapestrato, si era accorto di essere uscito senza mantello dell'invisibilità. Quindi andò dritto acercarlo nel suo baule, ma neanche dopo che lo ebbe svuotato tutto sul pavimento, riusci a trovare quello che stava cercando.

“Sirius...” minacciò James e Sirius capì che voleva sapere dov'era il mantello.

Sirius era esasperato. Disse solo due parole “Accio mantello.”

James si batte una mano sulla fronte, prese la bacchetta ed pronunciò laformula magica ed il mantello schizzo fuori da sotto il letto di Peter e finì nelle mani di James, che corse subito via. E si James si stava proprio rincoglionendo. E forse questa era colpa di Lily. Bah, Sirius non riusciva proprio a capirlo.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Buongiorno. Lo so sono imperdonabile, faccio schifo. È più di un mese che non aggiorno. Dovete scusarmi, ma non avevo proprio l'ispirazione,mi era passato del tutto la voglio di scrivere. Se poi devo pensare che è stato un concorso scolastico sul silenzio a farmela tornare...

Se c'è ancora qualcuno che segue queste storie ribadisco che il prossimo capitolo sarà dedicato al primo che recensisce.

thera

P.s. non ricordo se il mantello si potesse appellare, se non si può fare scusate l'errore

   
 
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