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Autore: Natalie__    07/02/2012    5 recensioni
Questa e' la mia prima storia in questo sito.
Questa storia parla di Natalie, una ragazzina che non vede suo fratello Louis da dieci anni. Scoprira' in seguito che lui fa parte di una band chiamata One Direction, e li rincontrera' il ragazzo che ha scontrato in aereo.
Recensite ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina come tutte le mattine ormai da 5 mesi mi svegliai con il capo sul petto nudo di Zayn e il suo profumo meraviglioso addosso, non potevo credere che ormai era passato così tanto tempo da quel giorno al parco, e ancora di piu’ da quando il ricciolino dagli occhi verdi mi scontro’ in aereoporto. Zayn dormiva appena e mi concentrai a guardarlo mentre spostai una ciocca dei suoi capelli per poter ammirare il suo volto in tutta la sua bellezza, poi gli baciai dolcemente la fronte, e gli sussurrai un: -Cazzo Malik sei bellissimo anche quando dormi!- anche se non mi sentii, aveva il sonno molto pesante, lui.
Così mi alzai, tolsi il pigiama  e misi una felpa e i miei leggins blu, e scesi giu’ per fare colazione, stavano svegli soltanto mio fratello Louis e Niall che era arrivato da poco. “Buon giorno scemi!” dissi ridacchiando,quando i due non mi diedero conto, mi sembravano strani, non erano proprio di buon umore. “Buon giorno” risposero in coro, agitando da una parte all’altra il cucchiaio nella loro tazza di latte caldo.
“Certo che siete proprio di buon umore!” dissi ironizzando qualcosa per rompere il silenzio.
“Senti Nat forse non e’ il momento delle tue battute, ok?” disse Louis serio. “Ma mi spiegate che succede?” dissi versando il latte nel pentolino che stava sopra il gas, e così accesi la fiamma. Non ricevetti risposta da mio fratello che subito se ne scappo’ piangendo nell’altra stanza, a questo punto, l’unico che doveva decidersi a parlare era Niall. “Niall che cazzo e’ successo?” dissi con voce molto alta, per farlo parlare.
“Hei signorina, non parlarmi così perche’ se lui sta così adesso e’ solo colpa tua!” disse, lasciando che qualche lacrima le rigasse il viso, e poi continuando a parlare: -Lui e’ disteso in quel letto, solo per colpa tua.!” Disse facendo scendere altre lacrime, l’unica persona che poteva venirmi in mente, non era certo Liam, e nemmeno Zayn che dormiva beato nel mio letto, e Louis era qui con noi. Oh merda Harry.
Harry.
Harry.
Harry.

Il suo nome comincio’ a rimbombarmi nella mente, presi le chiavi della macchina di Louis, e mettendomi il cappotto tirai Niall per un braccio.
“Voglio andare da lui, guida e non fare storie!” dissi agitata salendo in macchina e porgendogli le chiavi. Niall prese le chiavi dalle mie mani e si accorse che stavo tremando, ma non ci fece caso, accese il motore, e una volta messo in moto la macchina sfreccio’ verso l’ospedale dove c’era Harry.
“Che cosa gli e’ successo?” chiesi a Niall che era intento a guidare mentre delle lacrime gli rigavano il viso.
“Ieri notte, dopo che gli hai praticamente detto che fra voi non ci poteva mai essere qualcosa, lui si e’ incavolato ed e’ uscito senza dirci niente prendendo la macchina di Louis, sai che ha preso la patente da poco e mentre correva.. “ disse soffermandosi a gettare altre lacrime “E? ti smuovi Niall? dimmelo!” dissi io con voce alta.
“e’ andato a sbattere contro una via senza uscita, la macchina e’ inrecuperabile e lui, beh lui non ha molte speranze di continuare a vivere.” Disse mentre le lacrime lo avevano fatto diventare rosso, e gli avevano corrugato il viso.
“Oh cazzo, non e’ possibile!” misi a sbattere contro i vetri della macchina, a piangere, e a gridare. “Cazzo Niall voglio andare da lui, sbrigati!” dissi, piangendo. Non riuscivo a credere che potevo essere la causa di tutto cio’, la causa di tutto quello che era successo a Harry l’altra notte, non ce la facevo a sopportare un dolore così grande, era tutta colpa mia, e non c’era piu’ niente da fare ormai che sperare in suo risveglio.
Arrivammo all’ospedale e dietro i vetri della sala c’era Liam,  che lo guardava sperando che dopo quella notte aprisse gli occhi.
“Devo entrare, lasciami passare Liam” dissi cercando di schivare Liam che al momento che stavo per aprire la porta mi fermo’.
“Ho bisogno di vederlo, di parlargli cazzo, lasciami andare ti prego!” dissi io facendo scendere lacrime amare, ma vere, per paura di perderlo.
Un infermiera si accosto’ a noi dicendo che solo una persona poteva vederlo. “Lasciate entrare me, vi prego!” chiesi spazientita a Niall e a Liam che lanciandosi uno sguardo mi lasciarono andare.
  Entrai in quella stanza, sembrava una di quelle stanze dove da li, c’e’ un confine che segna la morte se lo attraversi.
Harry stava li, inerte come corpo morto, imbottito da flebbo che erano attaccate al suo braccio tramite aghi, aveva sul suo viso una mascherina che gli permetteva di respirare a malapena. Accanto a lui stava una macchinetta che evidenziava i battiti del suo cuore, che sembravano stabili, poi gli presi la mano.
Hei tesoro come ti senti? Uno schifo vero? Mi dispiace che tu stia così soltanto per colpa mia, forse quello che provi per me e’ qualcosa che va oltre la cotta che avevi all’inizio, e mi dispiace di non essermi accorta subito di te. Adesso sei qui e so che mi senti, ti prego accetta le mie scuse, perdonami, non so che farei senza quel Riccio scassapalle che va facendo lo stupido per casa ogni giorno.” Dissi facendo cadere una lacrima nella sua mano soffice, che causo’ un movimento del suo dito. Feci un sorriso, poi continuai.
“Sapevo che mi avresti ascoltato, ho paura Harry, ho paura di perderti. So che magari non te l’ho mai dimostrato, ma sei importante per me. Non l’ho detto neanche a Niall che e’ diventato il mio confidente ormai, ma quando mi hai abbracciata mi sono sentita morire di piacere, mi sono sentita bene, desideravo continuare, e scusami se ho pensato che fosse stato Zayn ad abbracciarmi. E ti svelero’ un altro segreto, nessuno mi ha mai abbracciata come lo hai fatto tu.” Dissi sperando che sentisse le mie parole, che le tenesse salde al cuore, e che un giorno potesse svegliarsi e venire ad abbracciarmi di nuovo. Baciai la sua mano calda, e lasciando scorrere un oceano di lacrime, appoggiai il mio viso sulle sue coperte accanto al suo corpo, che non si muoveva e che stava li, senza dare segni di miglioramento.


Passarono altre tre settimane, ma lui era li, dormiva beatamente, ma soffriva, soffriva maledettamente e tutto a causa mia.
Ero disperata, non dormivo e non avevo fame, i ragazzi cercavano di darmi il cambio o di farmi mangiare, ma l’unica cosa che riuscivo a sopportare sul mio corpo erano le lacrime che versavo senza sosta, per quello che Harry stava passando.
“Forse e’ meglio che torni a casa” disse mio fratello porgendomi un bicchiere con del caffe’ dentro.
Io non me ne vado finche’ Harry non esce insieme a me.” Dissi io sorseggiando il mio caffe’ e fissando incessantemente la stanza del ragazzo.
“Ma non dormi da giorni, guarda come sei ridotta, credo che se vai a casa starai meglio, ascoltami!” disse lui carezzandomi la spalla.
Io staro’ meglio quando Harry uscira’ da quell’orribile stanza che lo tiene in gabbia, e sorridera’, solo in quel momento mi sentiro’ felice.” Dissi.
“Ma c’e’ Zayn che ti aspetta a casa, dice che gli manchi, e che vuole passare del tempo con te.” Disse lui credendo di convincermi.
Cazzo Louis, ti ho gia’ detto che finche’ Harry non esce da quella fottutissima stanza io non me ne vado. Hai capito? O ci vuole un microfono?” Dissi gettando con violenza il bicchiere del caffe’ ormai vuoto nel cestino e uscendo nel balcone per cercare di prendere un po’ d’aria, ero troppo nervosa.
E’ davvero importante per te non e’ vero?” disse lui avvicinandosi a me e abbracciandomi permettendo alle mie lacrime di penetrare nella sua maglietta e di bagnarla completamente affogando su di essa.
Si Louis, e me ne sono accorta solo adesso che non posso dirgli cosa provo per lui.” Dissi, aggrappandomi nuovamente a mio fratello, abbracciandolo piu’ forte che potevo.
Non voglio perderlo, non adesso che mi sono accorta di amarlo.” Sussurrai come se avessi un nodo alla gola, e come se non potessi gridarlo a causa di un problema.
“E con Zayn come farai?” chiese accarezzandomi i capelli.
“Zayn e’ l’ultimo dei miei problemi adesso, mi dispiace soltanto che mi sono accorta proprio adesso di amare la persona che mi ha sempre amato e che non l’ha mai svelato a nessuno, se non a me. Ho voglia di riabbracciarlo, ho voglia di passare i  miei prossimi giorni insieme a lui, dimmi che ritornera’ Lou, promettimelo!” dissi disperata.
“Non dipende da me, ma te lo prometto, e lo prometto a me stesso, sorellina.” Vidi mio fratello piangere, un’altra volta e il mio cuore si spezzo’ nuovamente. Eravamo tutti tremendamente afflitti da quel che era accaduto, soprattutto io, che mi ero accorta solo in quel momento di amarlo veramente.

   
 
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