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Autore: Sefira    08/02/2012    5 recensioni
Non c'è nulla di sbagliato nell'amare qualcuno e una volta capito, la rosa si fece coraggio e decise di confessare i propri sentimenti all'oggetto dei propri desideri...
Come avrete già capito è una kakasaku ma non solo! accenni a NaruHina e InoShikaTema ! ^_^
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SEI TU
( RATING GIALLO )
 
IL TEMPISMO E’ UNA DOTE
 
Shikamaru era sempre stato uno di quei ragazzi seri e distaccati,
ma non era mai stato freddo, quando una persona aveva veramente
bisogno, lui c’era sempre;  Uno dei ninja più orgogliosi ed intuitivi
di tutta la terra del fuoco. Ultimamente, lui ed altre due “colleghe”
erano stati sulla bocca di tutti a causa del “triangolo creatosi fra loro”.
Sin dall’inizio il giovane sperò che un altro pettegolezzo altrettanto
scabroso raggiungesse le orecchie dei suoi colleghi scacciando così
quello che lo riguardava. Purtroppo per lui ci vollero mesi e, quando
finalmente le voci si chetarono, decise di farsi nuovamente avanti con
la sua amata, ormai ex fidanzata. Così, in una giornata invernale,
stranamente baciata dal sole, si fece avanti.
Aveva ritenuto quello strano clima inadatto al mese corrente e lo
interpretò come “un segno”, ed anche se non credeva in queste
superstizioni si decise, lasciando da parte l’orgoglio e l’imbarazzo
entrò nel negozio floreale a gestione familiare degli Yamanaka e con
tono fermo e sicuro disse quello che pensava a suo modo. Non aveva
il tempo per lunghi discorsi, aveva semplicemente da fare. Non era nelle
sue corde perdere tempo con inutili parole, amava arrivare subito al dunque.
 
- Vieni con me -
 
Quella frase rimbombò nella testa e nel cuore
della bionda che fino a pochi istanti prima era
impegnata con una cliente. Le sue perplessità
erano molte ma quando notò lo sguardo deciso
del ragazzo si tolse il grembiule, fece il giro del
bancone e seguì il ragazzo verso una meta che
non conosceva neanche lui.
Shikamaru voleva solo stare con lei.
 
 
 
Le ricerche proseguirono per altri nove giorni e come da parola data, la ragazza tornò al villaggio senza opporsi minimamente. Restò cheta durante il viaggio, occhi grandi e melanconici erano partecipi nel rendere la sua espressione ancor più avvilita. Fecero ritorno al villaggio verso le prime ore del mattino e lei ed i suoi compagni si separarono all’ingresso di Konoha, davanti al grande arco affacciato ad ovest.
Nessuno parlò, ognuno prese la strada del ritorno verso casa.
La rosa così si ritrovò a vagare per il villaggio e senza neanche rendersene conto le sue gambe la condussero in quel posto..
Tutto era iniziato la, nella grande terrazza sotto i volti degli Hokaghe scolpiti nella roccia. Si  appoggiò alla ringhiera ammirando lo spettacolare paesaggio illuminato da moltitudini di sfumature candide che mutavano di minuto in minuto con il levare del sole all’orizzonte.
Un vento debole soffiava costante provocandole qualche brivido e mentre la ragazza stava per affogare nel suo mare di solitudine Naruto fece capolino dal piccolo bosco poco distante.
Si avvicinò a lei e la abbracciò, a quel tocco la ragazza incominciò a disperarsi e piangente si accasciò a terra stremata, o meglio, divorata dalle preoccupazioni. Il biondo, il suo migliore amico, era la per salvarla, per salvarla da se stessa. La prese in braccio e la portò a casa sua, il crollo emotivo dell’ amica era prevedibile e per fortuna avvenne quando lui era con lei. Un terzo osservava la scena da lontano.
Yamato, così si faceva chiamare, si limitava a starle vicino nel caso Sakura ne avesse bisogno ma si rese conto che la rosa non aveva bisogno del suo aiuto quando era circondata da amici.
Sakura era fatta così, era una ragazza dolce e gentile, fragile ma decisa, che riusciva a mettere tutti dalla sua parte circondandosi di persone che le volevano un bene dell’anima.
Naruto creò un clone, delegandolo di avvisare Hinata del suo ritorno.
Nessuno al di là dei ninja si innamora dei ninja o meglio, nessuno si vorrebbe impegnare in una relazione con loro se non i propri simili.
I ninja erano combattenti, assassini, eroi .. Tutto, o quasi, fuorché amanti, possono volatilizzarsi nel nulla da un giorno all’altro, senza lasciare di loro una minima traccia.  Era un lavoro rischioso adatto a pochi.
 
I giorni passarono contro la volontà della ragazza, più essi volavano via e più la sua speranza s’indeboliva.  Il grande vuoto che ora si prestava ad ampliarsi nel suo cuore venne colmato dalla compagnia di Yamato.
Solitamente l’uomo preferiva guidarla e proteggerla da lontano ma si sentiva in dovere di tenere compagnia alla ragazza non ostante lo scontro costante tra il suo volere e la sua coscienza.
 
Avevano preso a vedersi quasi tutti i gironi, il team 7
era momentaneamente sciolto;
Naruto continuava i suo allenamenti in compagnia di Lee,
Sakura fu forzata a riposarsi da Tsunade si era praticamente volatilizzato ne nulla.
Quel ragazzo pallido dai  capelli corvini e dagli occhi color carbone spariva dalla circolazione ogni qualvolta potesse per ritirarsi a vita privata. Passava i suoi giorni di “ferie” a dipingere e a leggere stupidi libri sul comportamento umano. Naruto e Sakura, come molti altri, si meravigliavano di come non solo, ci fosse qualcuno che scrivesse libri del genere, ma di addirittura altri che gli leggevano impegnandosi seriamente nella comprensione di tali testi!
 
Nello stesso pomeriggio piovoso nel quale Tenzo
rivelò il suo vero nome alla rosa, egli le confessò i
propri sentimenti.
Erano nell’appartamento di lei.
Sakura era stata sola e triste per troppo tempo così
si concesse senza rifiutare all’uomo.  Provare un po’
di fisiologico piacere l’avrebbe fatta stare meglio,
e diciamolo, Tenzo fremeva al pensiero di poter finalmente
consumare quel pasto carnale per il quale faceva finta di
non provare attrazione ma che in realtà bramava.
Il moro si ritrovo a condividere la donna del migliore amico
nello stesso letto nel quale loro avevano consumato le prime
notti di passione, lo stesso letto nel quale la stessa Sakura
che adesso stava ansimando al suo tocco, si era trasformata da bozzolo
in farfalla, da ragazza a donna.
 
Il tempismo era una dote che pochi possedevano e Kakashi di certo non ne aveva mai avuto. La notizia del suo ritorno a casa giunse troppo tardi alle orecchie dell’amata.
Così, alle 5 del mattino del 28 Gennaio, i due si risvegliarono ancora abbracciati svegliati dall’impetuoso bussare di una donna.
Senza pensarci troppo andò lui ad aprire, ancora in biancheria.
Sarà stato per il sonno o per altro, che si fece scovare in pieno. La mora dal volto sudato ed il respiro affannato, rimase sorpresa anzi, sbalordita dalla presenza di tenzo nell’appartamento  della rosa, ma non fece domande poiché non era il momento. Dalla sua bocca uscirono tre parole, una frase che avrebbe distrutto tutti i progressi del ninja ottenuti in questi giorni con la sua “bramata“.
 
Shizune disse - Kakashi è tornato. -
 
 
 
FINE CAPITOLO!
Grazie per aver letto questo capitolo!
Spero che sia stato di vostro gradimento,
arrivederci al prossimo!
  
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