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Autore: londra555    08/02/2012    7 recensioni
C’era una volta un regno dove tutte le creature vivevano in pace e tutti erano felici. La regina di quel regno aveva una figlia bellissima, con i capelli color dell’oro e gli occhi del colore del cielo nelle mattine d’estate.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a tutti voi per le splendide recensioni!!

Terza parte

I giorni passavano sempre uguali. Il principe Finn era partito immediatamente ma non aveva ancora fatto ritorno, aumentando la preoccupazione. Dopo di lui erano partiti altri cavalieri, principi e soldati ma tutti tornavano dopo poco tempo dicendo che era impossibile avvicinarsi al castello dove era tenuta la principessa, perché questo era difeso da una strana creatura parlante che pretendeva il superamento di una prova prima di lasciare il passo.
Lord Tubbington vagava nel castello sempre più preoccupato, ormai mancava poco meno di una settimana allo scadere del mese che la strega Sylvester aveva concesso per salvare la principessa Brittany. Un pomeriggio si trovava nel giardino del castello fumando la sua pipa pensando alle parole della strega. Aveva avuto la sensazione che gli sfuggisse qualcosa, qualcosa di fondamentale che le strega malvagia invece sapeva. E se non avesse capito in fretta cosa fosse, tutto sarebbe stato perduto. Ma come poteva sapere lui chi era il vero amore della principessa? La conosceva da quando era bambina è vero ma non aveva mai avuto contatti con il mondo esterno, anzi sembrava che non fosse interessata, come se avesse già tutto quello che desiderava. I suoi pensieri furono interrotti bruscamente da una persona che si lanciò verso di lui come una furia afferrandolo per la collottola e facendolo miagolare di indignazione.
-Sacco di pulci! Perché non stai facendo niente? Manca solo una settimana!
-Ma veramente…
-Tu dovevi tenerla al sicuro e invece sei qui a fumare tranquillamente mentre il tempo che abbiamo sta finendo!
-Si ma io…
-Dobbiamo andare noi! Hai visto chi hanno mandato per salvarla? Voglio dire quel principe Finn probabilmente si è perso appena ha attraversato il ponte levatoio!
-Noi non…
-Lo so che non possiamo salvarla ma non possiamo nemmeno stare qui con le mani in mano!
-Santana! Lasciami andare.
La giovane lo guardò con occhi di fuoco e poi lo lasciò cadere con poca grazia, ignorando le sue lamentele. Lord Tubbington si scosse della polvere immaginaria di dosso, poi puntò una zampa verso Santana.
-Vorresti spiegarmi dove vorresti andare tu con me? Siamo seri Santana, probabilmente finiremmo per litigare per tutto il tempo! Senza contare che io capisco che tu le sia legata, avete passato la vostra vita insieme, sei sicuramente la persona più importante della vita della principessa e non credo che possa nemmeno pensare di vivere senza di te ma, purtroppo per salvarla serve superare delle prove e solo il suo vero…
Lord Tubbington spalancò gli occhi, poi boccheggiò un paio di volte cercando di assimilare le sue stesse parole.
Santana lo guardava con le mani sui fianchi pronta a legarlo e a trascinarlo con la forza con se. Lei sarebbe andata a salvare Brittany e lui l’avrebbe aiutata. Volente o nolente.
-Aspettami alle stalle. Arrivo subito! – disse Lord Tubbington prima di correre via, a quattro zampe tra l’altro, lasciando da parte tutte le buone maniere che aveva appreso.
 

Poco tempo dopo trovò una Santana impaziente che lo attendeva camminando avanti e indietro mentre i garzoni della stalla la guardavano con terrore e si tenevano a debita distanza. Lord Tubbington sospirò, probabilmente li aveva terrorizzati con qualche minaccia.
-Cambiati! - disse lanciandoli dei vestiti.
La giovane li afferrò con sguardo schifato.
-Cosa sono questi stracci?
-Stai andando al salvataggio di una principessa o a una festa al castello? Sono pantaloni comodi e una casacca! E prendi anche questa.
-Cos'è?
-A te cosa sembra? Un mandolino per salvarla con una serenata? E' una spada!
Santana sollevò gli occhi al cielo.
-E cosa dovrei farci io? Lo sai che non la so usare!
Lord Tubbington tremò ricordando quando aveva provato a insegnarle a usarla, qualche anno prima. Non sapeva nemmeno lui come c'era riuscita ma aveva infilzato una gigantesca botte di birra appena arrivata dal vicino villaggio. Il cortile per l'allenamento delle reclute era stato impraticabile per quasi una settimana.
-Non devi usarla! Ma non sappiamo cosa possiamo incontrare, una spada è sempre un deterrente per malintenzionati che possiamo incontrare.
Santana decise di non discutere, si cambiò rapidamente mentre Lord Tubbington prese un cavallo e l'attese davanti al ponte del castello.
Santana arrivò maledicendo nella lingua natia del suo regno guadagnandosi un occhiata divertita da parte di lord Tubbington e uno strano nitrito dal cavallo. Decise di ignorare il cavallo per dirigersi solo verso il gatto.
-Questo sarebbe un cavallo? Assomiglia a un mulo!
Il cavallo nitrì, indignato.
-Si perché tu sei il miglior cavaliere del regno! Sali una volta per tutte!
Santana si mise in sella con agilità e si concesse un breve sorriso. Poi guardò in basso dove Lord Tubbington la guardava con le zampe sui fianchi.
-Cosa stai facendo ancora li? - chiese Santana sollevando un sopracciglio.
-Mi vedi? Sono un gatto! Credi che possa cavalcare solo?
-E cosa si suppone che devo fare io?
-Viaggiare insieme! E io sto davanti.
Santana sollevò gli occhi al cielo. Pensò alla principessa Brittany, perché solo quel pensiero poteva farla andare avanti in quell'impresa disperata. Allungò la mano per afferrare Lord Tubbington e sistemarlo davanti. Lui fece un cenno al soldato di guardia che abbassò il ponte.
Seguirono la grande strada che conduceva verso il vicino villaggio, lo superarono in fretta tra gli sguardi stupiti dei cittadini, attraversarono i campi dove i contadini alzarono lo sguardo al loro passaggio e finalmente raggiunsero il bosco. Scesero per riposare qualche minuto in una radura, vicino a un piccolo rigagnolo. I nostri eroi si ignoravano da quando erano partiti. Improvvisamente un forte rumore che sembrava sempre più vicino li fece saltare in piedi. Un'immensa ombra passò sopra le loro teste. Il cavallo impazzì vedendo un gigantesco drago nero che volava a pochi metri, nitrì prima di correre verso la foresta. Santana provò a fermarlo, doveva farlo perché quell'animale era la loro unica speranza per arrivare in tempo alla prigione della principessa, ma non riuscì ad afferrare le redini.
-No! - urlò disperata.
Fu allora che si sentì un frastuono di zoccoli e, nella radura, apparve un enorme cavallo bianco. Il cavaliere, con l'armatura dorata che brillava al sole, sull'elmo una cresta nera, le passò al lato fermandosi un attimo.
-Mia dama non temere! Fermerò io il tuo destriero!
E si lanciò all'inseguimento. Torno dopo pochi minuti tenendo ben strette le redini del secondo cavallo. Scese dal suo destriero con un sol balzo. Si avvicinò alla giovane che seguiva i movimenti del cavaliere con un sopracciglio sollevato e a Lord Tubbington che invece sembrava infastidito.
Lo videro sfilarsi l'elmo.
-Oddio quella cresta ce l'hai anche in testa? - domandò Santana.
-Sir Puck, per servirti damigella!
-Chiamami ancora damigella e te la farò mangiare quella cresta! Io sono Santana.
-Santana è un nome incantevole che fa giustizia a una dama così bella!
La ragazza non riuscì a nascondere del tutto un sorriso per il complimento, quel cavaliere riusciva ad essere affascinante, nonostante tutto.
-E questo deve essere il tuo animale di compagnia! Come si chiama, Fuffy?
-Io sono Lord Tubbington primo! - rispose indignato, mentre Santana scoppiava a ridere.
-Chiedo perdono, Lord! - disse ironicamente -E cosa fa una così meravigliosa dama in un bosco accompagnata da un gatto?
-Avrai sentito parlare della principessa Brittany, stiamo cercando di salvarla.
-Naturalmente, tutto il regno non parla d'altro!
-Bene, quindi Sir Puck, è stato un piacere conoscerti e grazie mille per recuperare questo cavallo, se così si può chiamare, ma adesso dobbiamo proprio andare – continuò Santana risalendo sul cavallo e abbassandosi appena per afferrare Lord Tubbington.
-Lasciate che vi accompagni! Sono un cavaliere errante cacciatore di draghi! La mia spada è al tuo servizio giovane dama.
La giovane fu tentata di rifiutare la proposta ma vide il suo compagno di viaggio che negava fermamente con la testa. E cosa ci poteva essere di più divertente che fare il contrario di quello che voleva Lord Tubbington?
Perciò il viaggio riprese con un nuovo compagno. Cavalcarono attraverso il sentiero che portava al nord e Santana si rese conto che Sir Puck era una piacevole compagnia, raccontava storie di battaglie ed avventure e continuava imperterrito a fare complimenti per niente velati a Santana e battute ironiche nei confronti di Lord Tubbington. E questo alla giovane dama piaceva.
Si fermarono quando il sole era basso all'orizzonte e Sir Puck accese un fuoco per passare la notte. Lord Tubbington andò a dormire subito dopo aver mangiato qualcosa.
-Allora Puck, com'è cacciare draghi?
-Faticoso, lady Santana, sono creature forti e veloci. Bisogna essere in forma per poter lottare con loro! - disse colpendo il petto con il pugno chiuso.
-Puoi anche smettere di chiamarmi lady, non lo sono e anche se lo fossi un bosco non è il luogo migliore per seguire il protocollo. Deve essere interessante. Quanti ne hai catturato?
-Catturato? Nessuno per il momento ma il mese scorso ci sono andato vicino!
-E tu ti definisci cavaliere errante cacciatore di draghi?
-E' letteralmente quello che sono! E poi è solo questione di tempo!
Santana sbuffò, ma poi un brivido di freddo la scosse. Sir Puck si alzò per prendere il suo mantello e avvolgere la giovane, approfittando per avvicinarsi.
-Sai Santana? Ho avuto tante avventure e visto tanti luoghi. Ma mai i miei occhi si sono posati su una creatura meravigliosa quanto te.
La dama sollevò un sopracciglio, quel cavaliere era un po' sbruffone ma davvero aveva qualcosa di affascinante. Aveva una cresta quanto mento discutibile in testa, ma lei non aveva mai ricevuto tanti complimenti in vita sua. Lo vide piegare appena il volto e farle un sorriso malizioso. Santana vide come quel volto si avvicinava lentamente e aprì gli occhi come piatti. Voleva forse baciarla? In fondo non era male, aveva un bel fisico e un bel sorriso, lei non aveva mai baciato nessuno prima, escludendo quel piccolo bacio sulle labbra che lei aveva dato alla principessa Brittany quando l'aveva vista piangere. Ma quello non contava, era successo pochi mesi prima ed era stato un semplice gesto d'amicizia per consolarla. E aveva funzionato perché le lacrime erano sparite immediatamente e la principessa le aveva regalato un lieve sorriso che l'aveva fatta arrossire fino alla punta dei capelli. Era dovuta correre via dalla stanza inciampando e brontolando veloci e incomprensibili scuse. Ma quello era diverso e non capiva perché le fosse venuto in mente in quel momento. Quel cavaliere era attraente, non sarebbe stato male come primo bacio. Chiuse gli occhi quando ormai le sue labbra erano a pochi centimetri. Ma allora vide nella sua testa due occhi azzurri come il cielo delle mattine d'estate. Strinse il pugno con forza e colpì violentemente la mascella del cavaliere che perse l'equilibrio e cadde all'indietro.
-Au!- urlò poco virilmente.
-Buonanotte Sir! A domani mattina!
Santana camminò a passi rapidi verso la sua tenda e si chiuse dentro. Sospirò. Non capiva perché la sua mente le avesse giocato quello scherzo. Si buttò sul suo giaciglio prendendo la testa tra le mani. L'avrebbe salvata. Fosse stata l'ultima cosa che faceva.
   
  
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