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Autore: Arrow    08/02/2012    4 recensioni
Quando arrivarono nei pressi di un piccolo parchetto, Jude tirò fuori dalle tasche il cellulare e controllò l’ora. Le 11.45.
« Senti Rob io de- »
« Bene! Qui sarà perfetto! » lo interruppe.
Il biondo guardò male l’altro che gli sorrise di rimando per poi avviarsi all’interno del parco.
Jude lo seguì con fare nervoso, sì, si stava incazzando. Quella mattina Robert era più strano del solito e, se inizialmente credeva che tutto fosse dovuto alla rottura con la sua ragazza, ora cominciava a pensare che fosse solo una banale scusa per dare di matto, per dare sfogo ad un qualche cumulo di frustrazione che gli si era venuto a creare dentro.
{ Il rating potrebbe subire variazioni. }
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-In my veins.

~ Capitolo 2 - Nothing stays the same .

 

Quel sabato decise di dare un party a casa sua. Sì, perché casa Law poteva ospitare un gran numero di persone e lui aveva bisogno di lasciar un po’ stare il mondo intero e divertirsi un po’. Invitò i soliti amici, ma sapeva che il maggior numero delle persone che avrebbe partecipato poteva essere classificato sotto il nome di “Imbucati”. Andava più che bene! Magari avrebbe fatto qualche conoscenza interessante. In situazioni come quelle, infatti, il suo letto al piano di sopra fremeva per essere utilizzato! Ovviamente i suoi genitori non sarebbero stati presenti e –altrettanto ovviamente- avrebbe tenuto lui le chiavi di tutte le stanze. Il lunedì mattina non voleva certo far trovare ai suoi delle spiacevoli sorpresine in giro per le camere da letto.

Invitò i fratelli Leto e il loro strambo amico, Tomo; Rachel, Cameron, Patrick, Ewan, Noomi, Kelly, Jake e altri.

« Ehi, Jude! Rob viene? » gli aveva domandato Shannon, il sabato mattina.

Il biondo non seppe cosa dire. Sarebbe stato meglio che Robert non ci fosse, ma capì che quell’ipotesi era impossibile anche perché senza di lui i fratelli Leto e Rachel si rifiutavano sempre di fare festa. A volte si chiedeva se Jared e Shannon fossero degli stalker di Robert e se Rachel avesse una cotta per lui; sapeva che erano stati a letto insieme anni addietro, ma il tono con cui la ragazza diceva che Robert era solo un cretino e che quella notte era stata una delle peggiori della sua vita, non lo convincevano più di tanto.

Una volta ne aveva parlato con l’amico, quando lui stava con Suzan, ma questi gli aveva risposto “Nah! Ma ti pare?! Rachel? Innamorata? E soprattutto… innamorata di me? Impossibile.” Ed era scoppiato fragorosamente a ridere.

« Uhm, sentilo tu per favore. Io non ho tempo. Devo organizzare la serata! » Aveva risposto al maggiore dei Leto, ma questi aveva storto il naso. Eppure aveva cercato di essere convincente, in fondo gli avevano sempre detto che avrebbe potuto benissimo fare l’attore per quanto bene sapeva recitare, e il non aver del tutto convinto Shannon lo allarmò leggermente. Quegli attimi di tensione terminarono quando il moro rispose: « Non capisco cosa ci sia da organizzare, ma ok. Avviserò io Downey. » Jude avrebbe volentieri tirato un sospiro di sollievo, ma non voleva in alcun modo creare dei sospetti intorno a sé, quindi si limitò a sorridere e dare una pacca sulla spalla all’amico per poi congedarsi con un “A stasera.”

 

*

 

« Abbiamo portato da bere! » gridò Jared fiondandosi in casa appena gli fu aperta la porta.

« Avevo detto che non c’era bisogno. » gli urlò dietro Jude.

« C’è sempre bisogno di alcool! » anche il fratello gridava, la musica era decisamente troppo alta per poter parlare normalmente ed essere sentiti.

I tre si diressero al salone principale e Shannon si buttò subito nella mischia raggiungendo Rachel e Ewan che stavano decisamente dando spettacolo ballando sopra un tavolo.

Jared posò la bottiglia di vodka alla pesca e una confezione di birre su una sedia e si avvicinò a Jude. « Ehi, stasera ho una sorpresina per te! » ammiccò.

Jude si voltò verso di lui con sguardo più che soddisfatto, avendo colto che tipo di sorpresa gli avrebbe riserbato l’amico. « Quando si tratta di regali di quel genere sei sempre il migliore, Jà! Ma come fai? » gli chiese senza riuscire a smettere di sorridere maliziosamente.

« Oh, ho i miei metodi e le mie fonti. Non posso rivelare nulla! » scoppiò a ridere e si aprì una birra.

Jude venne richiamato con un urlo da Rachel. I due avevano scommesso qualche tempo prima e Jude aveva perso miseramente. Rachel, se il biondo avesse perso, aveva esplicitamente chiesto che questi ballasse come un pazzo davanti a tutti togliendosi la maglia.

Purtroppo quella era la sera del giudizio, non avrebbe potuto scamparla in alcun modo; ma pensava che non sarebbe stato poi così male. Dare di matto per qualche minuto avrebbe potuto fargli scordare tutto il resto. Sì, doveva anche considerare che l’amica lo avrebbe sputtanato per tutta la vita, ma quella prospettiva –in quel momento- non gli pareva poi così catastrofica.

 

*

 

Non glielo aveva chiesto il diretto proprietario di casa; perché sarebbe dovuto andare a quella festa?

Quando si era ritrovato Shannon davanti la porta di casa con quel suo sguardo supplichevole non aveva saputo far altro che sbattergli la porta in faccia. Come reazione aveva ottenuto un “Ehi! Che cazzo fai, amico? Sei scemo?!” e subito dopo aveva riaperto con il volto ornato da due occhi spalancati. Era rimasto basito lui stesso della sua azione. Il suo corpo si era mosso da solo, come quella volta.

Purtroppo per lui i Leto abitavano proprio dall’altra parte della strada ed erano soliti organizzare bizzarri eventi un weekend al mese e il solo pensiero di essersene dimenticato e di non aver inventato una scusa plausibile, aveva fatto scattare in lui l’allarme anti-eventi in cosplay by i Fratelli Leto, che lo aveva prontamente spinto a mettere una barriera tra lui e il nemico.

« Scusami, Shà! » aveva detto sbuffando.

« Che cazzo ti prende? » Quella domanda. Non era il primo che gliela poneva in quei giorni. Sarebbe stato davvero curioso di sapere la risposta!

« Che sei venuto a fare? » Doveva soltanto ignorare tutto e tutti.

« Jude mi ha chiesto di invitarti alla sua festa di stasera. »

“Perché non l’ha fatto lui di persona?” Si trattenne dal chiedere. « Ah. Wow, figo… sì, sì verrò. » Poteva benissimo dire di no, ma non c’era riuscito e non ne capiva il motivo e ciò contribuì solo ad aumentare il suo malumore.

« Oh, fanculo! Robert Downey Junior! Tu andrai a quella festa! Smettila di fare la donnetta e vestiti! » urlò a se stesso, dandosi degli schiaffetti in faccia e dirigendosi di corsa in bagno.

 

*

 

« Jude, ti presento Sarah! » disse a gran voce Jared, dopo che il biondo era riuscito a liberarsi per un po’ da Rachel che l’aveva sfinito con la questione della scommessa.

Il diretto interessato fissò per qualche istante la ragazza che gli si parava di fronte. Capelli lunghi e mori, occhi di una bellissima sfumatura verdognola, non molto alta e decisamente sexy nel suo vestitino di pelle nero ultra-succinto.

Ma sul serio! Jared dove le andava a pescare tipe così? Aveva praticamente scritto in fronte: “Non me ne frega nulla di chi sei! Se sei figo, scopami!”

« Molto piacere, Sarah! » lanciò un’occhiata furba a Jared che –da dietro le spalle della ragazza- gli faceva l’occhiolino.

« Bene! Il mio ruolo finisce qui. Divertitevi voi due… » diede volontariamente una spallata a Jude mentre si defilava nella mischia a ballare.

« Allora… » iniziò il biondo « …come hai con- »

« Sono un’amica della sorella di un’amica del fratello di Jared. »

Probabilmente –pensò Jude- gli facevano spesso quella domanda, perché aveva risposto a velocità supersonica e non gli aveva dato nemmeno il tempo di terminare la domanda.

« JUDEEE! » qualcosa si attaccò alla schiena del ragazzo, che non ebbe nessuna particolare reazione. Sapeva benissimo chi era… Sarah, dal canto suo, era rimasta sconcertata.

« Rachel, sei ubriaca fradicia! » era solo una constatazione, nessun tono di rimprovero.

« Oh, chi è la tua amica? » lo ignorò completamente.

« Sono Sarah. » si presentò la mora.

L’altra lasciò improvvisamente la presa alla schiena di Jude e si avvicinò stringendole la mano.

« Mi sembri una ragazza molto disponibile. » sbiascicò muovendo la testa di qua e di là, in un moto davvero bizzarro. « Che ne diresti di aiutare Jude nella sua penitenza? »

Jude imprecò mentalmente. Già, solo in quel momento se n’era ricordato. Rachel poteva bere quanto voleva, ma non si ubriacava mai davvero. Tra il suo gruppo di amici, infatti, era conosciuta col nome di “Spugna asciutta”, per indicare la sua immunità a qualsiasi tipo di alcolico.

Ciò che sorprese maggiormente Jude non fu il fatto che Sarah e Rachel sembrarono andare subito d’accordo, ma che la new entry avesse accettato di buon grado di “aiutarlo” pur non sapendo minimamente quale fosse la questione nella quale avrebbe dovuto dargli man forte.

E così, senza essersene reso conto pienamente, si ritrovò sopra il tavolo, dapprima occupato da Ewan e Rachel, con appiccicata addosso Sarah.

« Ewy! Metti la miglior canzone che c’è! Jude Law sta per esibirsi! »

Nemmeno fossero ad un talent show, pensò Jude.

« Dimmi una cosa… a che tipo di scommessa hai perso? » chiese con fare provocante Sarah, iniziando a muoversi a ritmo della musica che cominciava ad aumentare di volume e a rimbombare sempre di più tutt’attorno.

« Cose del genere è meglio non saperle. » rispose Jude sorridendo e cingendo la schiena della ragazza con le braccia, cominciando a rilassare i muscoli.

Era piacevole; nonostante tutti gli occhi puntati addosso, le risate… Si sentiva bene; la mente completamente svuotata.

Si riscosse da quello stato di benessere quando Sarah si avvicinò ancora di più a lui, premendo contro il suo petto i seni piccoli, ma dannatamente sodi.

Sorrise facendo un’espressione di finta sorpresa e la ragazza parlò: « Non dovresti toglierti la maglietta, adesso? » Passò la punta dell’indice sui pettorali del ragazzo, leccandosi le labbra. Il biondo notò che aveva gli occhi liquidi. Che si stesse già eccitando? Bene! La notte prometteva faville!

« Sì, hai ragione. » le disse, staccandosi. Si portò le mani ai fianchi e cominciò a tirare su pian piano l’indumento, esibendosi in quello che sembrava più uno spogliarello da locale a luci rosse che un semplice ballo.

Muoveva il bacino a ritmo di quella canzone, che oramai gli era entrata nel cervello, e –inconsciamente- aveva tirato fuori la lingua.

Appena si fu liberato della maglia, Sarah tornò su di lui e iniziò a baciargli il collo. Lui la lasciò fare. Era piacevolmente inebriato da tutto. La musica, l’atmosfera, la consapevolezza di star facendo tutto quello davanti ai suoi amici e anche a degli sconosciuti. Non aveva nemmeno bevuto granchè e aveva persino declinato l’offerta di un tipo per un po’ di droga, ma si sentiva come se fosse ubriaco e strafatto! Super-bene!

« Wuuuuhuu! » gridò, appropriandosi poi delle labbra di Sarah e posandogli le mani sul sedere.

 

*

 

Era strano che Shannon e Jared non l’avessero chiamato chiedendo a gran voce dove fosse; di solito quando era in ritardo lo facevano sempre.

Decise di non badarci, anche perché in quel momento era occupato a percorrere a gran velocità quella strada che conosceva fin troppo bene.

Si era messo a correre solo quando, a metà percorso, si era accorto di quanto tardi fosse. Ebbe paura. Rachel l’avrebbe certamente preso a pugni!

Dopo nemmeno un paio di minuti arrivò a destinazione.

Quando il baccano proveniente dall’interno iniziò a vibrargli nelle orecchie, tutta la poca voglia che aveva di partecipare se ne volò via.

Un momento. Che cazzo gli prendeva?! No! Non doveva fare l’asociale depresso!

Bussò energicamente più volte e –miracolo dei miracoli!- al terzo tentativo qualcuno gli aprì.

Era Tomo, con stampata in faccia la sua solita espressione di apatia, che –vedendolo- gli fece un cenno col capo. Per non essere scortese gli sorrise e varcato l’uscio sentì un coro provenire dal salone principale.

“Vai Juuuude!”

Tese i muscoli, bloccò i passi e la sua vista sembrò calare all’improvviso. Gli occhi gli si appannarono e temette di diventare cieco tutto d’un tratto. Ma quello, in tale frangente, rappresentava il problema minore.

Lui era lì, sopra quel dannato tavolo, senza maglietta, con una puttanella appiccicata addosso ed era… felice.

Una scossa gli attraversò la schiena. Era il segnale. Ciò che lo avvertiva che doveva sparire da lì; prima che qualcuno s’accorgesse di lui.

Scoppiò fragorosamente a ridere quando si rese conto di star correndo di nuovo, dopo soli pochi minuti che s’era fermato, soltanto in senso opposto.

Rideva, rideva da solo. Sì, aveva decisamente bisogno di dormire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ssssssalve a tutti! :3 Wow, non credevo di ricevere così tante recensioni! °---° E poi ri-wow, 12 persone mi seguono! Incredibile! .___.'' Thank you so much <33 Beh, che dire? Spero che anche questo capitolo vi inciti a volerne sapere di più... Diamine, mi ci sto impegnando sul serio, come credevo che MAI avrei fatto! Meglio così, no? XD Comunque grazie per l'attenzione e al prossimo capitolo! ;3

Gli amici di Rob e Jude che ho menzionato sono:

-Jared, Shannon e Tomo dei 30stm;

-Rachel Mcadams;

-Jake Gyllenhaal;

-Patrick Dempsey;

-Kelly Reilly;

-Ewan Mcgregor;

-Cameron Diaz;

-Noomi Rapace.

In più troviamo Sarah Michelle Gellar mora!

   
 
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