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Autore: eppy    09/02/2012    0 recensioni
“ Allieeee!ma che sorella dormigliona che ho! dai, svegliati, c’è tanto da fare!!” Ecco, la dormigliona sono io, Alison Tomlinson, per tutti Allie, e quello che sta urlando per tutta la stanza tutto preso dall’agitazione e dall’ansia che una partenza del genere comporta, è mio fratello Louis. Ora mi spiego meglio: io, Louis e i nostri genitori stiamo per dare una svolta radicale alla nostra vita, qualcosa di cui non possiamo permetterci di pentirci, un cambiamento, un trasferimento. Se queste poche righe vi hanno incuriosito, leggetee!! =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono in una delle due cucine del ritrovo insieme a Harry, siamo appena tornati dal supermercato e ora mi tocca preparare il dolce per stasera.
Preparo velocemente l'impasto con uova, farina, zucchero e quant'altro, imburro la teglia appena acquistata, come ho visto fare molte volte a mia madre, ho tutte le mani sporche e appiccicose, la farina su gran parte della maglia e le maniche rimboccate che continuano a scendere giù e a impedirmi di continuare a pasticciare, devo ammetterlo, è divertente. Harry mi guarda sorridendo, segue ogni mio movimento con lo sguardo, ha entrambe le mani poggiate sul tavolo e ha anche indossato un cappello da cuoco che gli dà un'aria da....non so, ma è meraviglioso come sempre.
" visto che hai le mani pulite, mi passi quell'elastico per capelli?" gli chiedo gentilmente, mentre con un rapido movimento volgo la testa all'indietro e scuoto i lunghi capelli che mi cadano morbili e lucenti sulle spalle, per impedirgli di venirmi davanti agli occhi; noto che non accenna a muoversi "hai capito cosa ti ho detto?" domando un po' perplessa avvicinandomi a lui, Harry distoglie lo sguardo da me, come se si sentisse imbarazzato e lo porta verso il basso  "si..certo.." è tutto quello che ottengo come risposta. 
Pochi istanti dopo perpepisco il suo tocco tra i miei capelli, mi sfiora leggermente il collo, un brivido mi percorre la schiena ma faccio tutto ciò che posso per restare indifferente; continua a giocare con i miei capelli fin quando, un po' impacciato, li prende tutti tra le mani e tenta di legarli con l'elastico che ha al polso, a mò di braccialetto, io sto zitta, con un sorriso stampato sulla faccia, sperando vivamente che non percepisca, standomi così vicino, i battiti del mio cuore che hanno letteralmente preso il volo. Dopo aver fatto la coda, si accorge che sono rimaste fuori delle ciocche ribelli, una a destra e una a sinistra, le prende entrambe tra le mani e ci gioca un po'; quando ha finito mi rimbocca meglio le maniche della felpa, stando sempre dietro di me, e posiziona le sue mani calde sulle mie, io mi volto lentamente verso di lui, finalmente ritrovo le parole "grazie" gli sussurro "te lo avevo detto che ti avrei dato una mano!" esclama lui continuando a muovere le mani sopra le mie e le mie nell'impasto "per avermi legato i capelli, intendo" aggiungo, lui sorride "sai, così non mi sei molto d'aiuto" gli dico staccandomi da lui, anche se questo gesto va contro ogni mia volontà, lui mi guarda stupito  "anche se ti sei sporcato le mani, non sei d'aiuto tenendo soltanto le tue mani sopra le mie..." gli spiego anche se vorrei che restassimo esattamente così, lui dietro di me, il suo corpo che aderisce perfettamente al mio e le nostre mani che si muovono in quell'impasto con movimenti simmetrici..ma il dolce deve pur essere finito, purtroppo!
" ok, allora cosa vuoi che faccia?" domanda lui con un sorrisino dipinto sul volto "potresti  iniziare a mescolare tutto, mentre io monto la panna" progongo  "agli ordini!" fa lui, regalandomi uno di quei sorrisi che mi bloccano il respiro, a volte penso che lo sappia e lo faccia apposta..comunque sia, prende la ciotola contenente quel miscuglio eterogeneo di farina, latte, uova, zucchero,lievito e si allontana, poi si appoggia al muro e comincia a muovere il cucchiaio di legno secondo cerchi concentrici, ovvero "gira" come si dice nel gergo comune... prima piano, poi sempre più veloce..ho il presentimento che tra meno di 10 secondi tutto il contenuto della ciotola sarà ben amalgamato sulla sua faccia e sui suoi vestiti.
" ei, non così fo-" non faccio in tempo a terminare la frase che si schizza, rido di gusto, "non così forte" dico ridendo ancora, Harry mi riserva uno sguardo che sognifica sfida: immerge le mani nella ciotola "ti conviene correre" annucia avvicinandosi verso di me, io cerco di scostarmi, ma riesce a sbarrarmi la strada, mi prende teneramente il viso tra le mani, spalmando per bene l'impasto sulle mie guance, io apro la bocca sorpresa, poi immergo le mani in quell'impasto e glie lo spalmo con un misto tra dolcezza e rabbia, sul mento e nello spazio che separa il naso dalla bocca, subito dopo torna alla carica, questa volta però con una tenerezza assurda, mette dell'impasto sul mio naso, io faccio lo stesso sulla sua fronte, il tutto condito da sorrisi e risate; la cosa va avanti così fin quando, faccio per andare a vedere a che punto sta la panna montata, mi stacco da lui di poco ma  il mio tentativo fallisce miseramente "eh no! Ferma!" esclama ridendo e prendendomi per i fianchi, per costringermi ad avvicinarmi ancora di più, siamo vicinissimi e ci guardiamo per qualche microsecondo negli occhi, mi cinge la vita con una sola mano e mi tiene stretta a sè, poi entrambi, nello stesso istante, come mossi da chissà quale forza, portiamo una mano sul viso dell'altro, prima gli faccio una carezza come se volessi liberarlo da tutta quella roba depositata sulla sua guancia, poi mi viene un'idea, sarà anche stupida, ma lo faccio lo stesso, disegno un cuore sulla sua guancia spargendo uova, zucchero e farina a mio piacimento; intanto perpepisco il suo tocco leggero sul mio viso...
" Che diamine fate?" esclama Zayn entrando in cucina come se niente fosse, noi ovviamente ci allontaniamo subito e cerchiamo di far sembrare la cosa naturale, meriterebbe un premio per tutte le volte che è entrato in scena esattamente nel momento più inadeguato, lo dico con affetto ovviamente. "Dovresti ricevere un premio Zayn, dico sul serio, hai una puntualità assurda... nel rovinare tutto!" sbotta Harry, poi  ride, a volte credo che mi legga nel pensiero e questa cosa mi spaventa  "come non detto" così dicendo, Zayn alza le mani in segno di resa e si allontana facendomi l'occhiolino; subito dopo arriva Louis e appena ci vede scoppia irrimediabilmente in una risata fragorosa, noi lo guardiamo perplessi  "ma cosa avete sulla faccia?" chiede senza smettere di sghignazzare; io ed Harry corriamo in bagno per guardarci allo specchio e non appena vediamo le nostre immagini riflesse, prima sbarriamo gli occhi, poi ci guardiamo negli occhi incapaci, sia di emettere un qualsiasi tipo di suono percepibile, sia di smettere di sorridere. Ecco la scena che mi si presenta riflessa nello specchio:  noi due, entrambi con la guancia destra decorata, se così si può dire , da un cuore...potrei spendere fiumi interi di parole ma nessuna parola e nessuna descrizione sarà in grado di rendere giustizia a una cosa come questa, non si può spiegare, insomma nello stesso momento, io ho disegnato un cuore sulla sua guancia e lui sulla mia...ho già detto che lo amo? Beh non importa, non posso più farne a meno.

Tre o quattro ore più tardi, finalmente iniziano i festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno, sono le 21.30 per l'esattezza e siamo tutti al ritrovo, c'è la musica ad alto volume e ci stiamo divertendo, ogni tanto facciamo un salto in  cucina e mangiamo qualcosa, ma così, in piedi, a farla da padrone in queste ore sono sicuramente le bevande...il tempo scorre e la mezzanotte si avvicina sempre di più, mi scateno assieme a Emily e Julie e anche i ragazzi, balliamo fino ad essere sfiniti. Sono quasi le 23.30 quando decidiamo di aprire il dolce, ci sediamo tutti intorno al tavolo di una delle due cicine e gustiamo il dolce che, devo amettere, è venuto davvero bene! 
" Complimenti ai cuochi..è una delizia!" esclama Zayn sorridendo, si vede che non è lucido del tutto però  "già! concordo" aggiunge Liam, Julie ed Emily lo mangiano come se non vedessero qualcosa di simile da anni, Harry mi guarda incessantemente gustando la sua porzione, Louis e Niall che sono quelli che hanno bevuto meno tra i ragazzi, si accorgono degli sguardi di complicità;  "oh ma quanto tempo non esci il venerdì sera?" domanda Niall a Harry, lui rimane un secondo perplesso come se ci stesse pensando poi  "da quand'è che sei qui a Londra?" mi chiede con tono indifferente "credo..boh un paio di mesi.." rispondo io impreparata alla domanda  "da 60 giorni esatti, Niall" esclama Harry rispondendo alla domanda che l'amico gli aveva posto poco fa, io lo fisso intenerita. Subito dopo i ragazzi, visto che mancano poco più di dieci minuti al 2012, decidono di uscire fuori e di attendere lì il nuovo anno, che certamente avrà inizio con dei fuochi d'artificio, quindi prendiamo ognuno la propria giacca e varchiamo la soglia della villetta dei nonni di Liam, ci dirigiamo verso il giardino sul retro, portiamo delle coperte e le sistemiano lì per terra, mentre camminiano mi sento tirare un braccio "Allie" Harry mi costringe a fermarmi, emette un lungo respiro, intuisco che sta per dire qualcosa di complicato "aspetta, prima che tu dica qualsiasi cosa tu abbia in mente...non sei ubriaco, vero?" domando per essere sicura che ciò che dirà non sarà frutto di bicchieri e bicchieri di chissà cosa  "no, anche se lo preferirei quasi, in tal modo mi verrebbe tutto più facile. E poi si sa che la vera essenza della vita sta nell'alcol, si sa che quando sei ubriaco fai e dici cose che non avresti il coraggio o la faccia tosta di dire e fare quando sei sobrio" comincia a dire lui  "però ti assicuro di no, mi sono ingozzato di succhi di frutta l'ultima notte dell'anno e sai che non è da me, unicamente per questo momento,e per te, perchè sapevo che quello che ti sto per dire, per te non avrebbe avuto la stessa valenza, se lo avessi detto con la mente non del tutto lucida" io annuisco come per dargli la corda per continuare, Harry emette un altro respiro profondo.
"La vedi quella stella? E' troppo lontana dal Sole e brilla poco..ecco, io sono come quella stella, quando non sei al mio fianco, non brillo. Tu sei il mio Sole" queste parole mi colgono di sorpresa, fanno breccia nel mio cuore già troppo sensibile al suo tocco, in questo momento è come se il resto del mondo non fosse che un lontano ricordo, qualcosa di inverosimile, tutti gli altri sono a una ventina di passi da noi ma adesso non esistono, ancora una volta ci siamo soltanto noi due e nostri cuori che se potessero uscire dal petto, lo farebbero senza troppo indugio e provocherebbero qualcosa di simile all'esplosione primordiale, al Big Bang o a una folla in delirio a San Siro... avete presente l'attimo perfetto? Quello che cercano tutti e che rincorrono senza sosta nel corso della vita? Quell'attimo ora è solo nostro, ci appartiene.
"Avevo timore di non saper gestire un rapporto serio, e forse ce l'ho ancora... ma  non mi importa più, mi sono reso conto che non mi basta, non mi basta stringerti a me e per farlo, dover trovare una specie di scusa o pretesto, non mi basta baciarti sulle guance, sono stanco quando ogni volta che ti cingo i fianchi e arriva qualcuno, chiunque sia, devo allontanarmi da te; è come se fossi soltanto un proprietario abusivo del tuo cuore e io voglio esserne quello legittimo. 
Ti dico questo perchè ho capito, anzi, in reltà l'ho sempre saputo, è che non sono mai stato capace di ammetterlo a me stesso, ma per te Allie, e solo per te ne vale la pena, vale la pena di lottare e di tentare il tutto per tutto. E ricordi quanto ti ho detto che si poteva archivare quest'anno? Beh, mi sbagliavo di grosso.." prende le mie mani tra le sue e come nel più romantico dei film  "Vuoi essere la mia ragazza?" pronuncia queste parole guardandomi intensamente negli occhi nocciola, come del resto ha fatto fino ad ora "si! certo! mi piacerebbe tanto..." continuo a ingarbugliare parole che non sanno esprimere la mia felicità in questi attimi, tutto ciò che mi ha detto è come se lo avessi registrato con un ripetitore invisibile e mi rimbomba nella testa, non ci posso credere e quasi non ci speravo più che potesse accadere ma è stato mereviglioso, bellissimo, emozionante, travolgente e assolutamente perfetto. 
Quasi piango dalla felicità, e non sto esagarando, non mi sono mai sentita così bene in vita mia, mi ha parlato con il cuore in mano, l'ho sentito, era agitato e gli tremava la voce;  in lontananza sentiamo i nostri amici iniziare a fare il tipico conto alla rovescia, siamo ancora in piedi uno di fronte all'altro ma vicinissimi, le mie mani nelle sue, i nostri volti a pochi centimetri di distanza "10..9..8..7..6..5..4..3..2..1" facciamo anche noi il nostro conto alla rovescia ma sembra che sia un conto alla rovescia per qualcos'altro, perchè nell'esatto istante in cui tutti gli altri urlano euforici, le distanze tra di noi si annullano definitivamente, un bacio tenero e dolce ma atteso a lungo, si ode uno scoppio nel cielo stellato, ci stacchiamo un istante e mentre i fuochi d'artificio squarciano il cielo e lo rendono simile a un dipinto "questi sono solo per noi" sussurra Harry senza però degnarli di uno sguardo, gli occhi fissi su di me, mi prende il viso tra le mani e mi bacia, questa volta senza più timore, ora c'è solo la voglia di appartenere l'uno all'altro,la felicità che sprizza da tutti i pori e la passione travolgente di un bacio che ci rapisce ancora una volta dal mondo.
    
  
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