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Autore: LisaAngius    09/02/2012    1 recensioni
FF liberamente ispirata al film l'ultimo dei templari. Vi prego commentateeeeeeee
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa ho visto?

 

Alice rigirava pensierosa un pezzettino di erba tra le dita, si stava annoiando, si stava annoiando da matti. Non aveva patito granchè l’essere prigioniera, tutti quelli della sua scorta la trattavano con gentilezza..beh eccetto Simòn ma Simòn in ogni caso non le aveva comunque fatto del male.  Solo che fino ad adesso a sorvegliarla erano sempre stato Jasper oppure Yan ed entrambi facevano due chiacchiere con lei finchè non si addormentava mentre invece…quella notte toccava  a Marcus e lei non aveva ancora sonno…e il monaco era lì zitto zitto che non cercava di dimenticare che la gabbia non fosse vuota. Ok, era il momento di prendere in mano le cose

“Ehm…padre?”.  Chiese dolcemente

Il prete alzò lo sguardo e assunse un espressione prossima a farsi uscire il fumo dalle orecchie

“Si signorina?”

Alice scoppiò a ridere

“Mi potete chiamare Alice  vi assicuro che non vi maledirò”

Marcus fece un risolino imbarazzato

“Oh Alice io…”

“No va bene…sul serio…insomma..capisco il vostro problema Marcus…”

“No, davvero Alice non ho nessun problema con voi…è la gabbia che mi fa impressione”

Alice aggrottò le sopraciglia guardandolo confusa

“La gabbia?”

“Si insomma….vedere un essere umano in una gabbia…è disumano”

La risata argentina della ragazza riempì l’aria

“Cosa? Invece le torture?”

Marcus assunse un’aria oltraggiata

“Io su quello non c’entro voglio precisare che non ho mai approvato quelle cose!”

Il sopraciglio della fanciulla si sollevò all’insù

“Non mi pare di avervi sentito chiedere pietà per me”

“Io ecco..io…”

Aveva sempre odiato tutti quelli che avevano a che fare con la chiesa, insomma erano stati loro a uccidere sua madre e a ficcare in quella situazione…però vedere quel vecchietto che blaterava confuso le faceva veramente compassione

“Marcus calmatevi sarà meglio cambiare argomento”

“Oh ecco io..immagino di dovervi delle scuse..”

“Marcus? Scuse? Ma di che parlate! Insomma…io dal vostro punto di vista non sarei una indemoniata?”

“No, chiunque è innocente fino a prova contraria e nel vostro caso le prove non ci sono Alice…”

La ragazza lo guardò perplessa

“Siete uno strano prete Marcus”

“Come Jasper è uno strano uomo di armi?”

Alice ci pensò un attimo. Si, Jasper era un soldato strano, di solito loro sono violenti, amano uccidere, mentre invece Jasper usava la spada solo per difendere e il suo senso di colpa ogni volta che doveva uccidere era profondo, lo sapeva, glielo leggeva dentro.

“Si, Jasper è uno strano uomo di armi”

Marcus ridacchiò

“L’ho educato io modestamente!”

La ragazza guardò il monaco sbarrando gli occhi

“Davvero?”

Chissà come era stato Jasper da bambino, era vivace come era sempre stata lei? O era serio come adesso?

“Si, l’ho educato io…Jasper fu abbandonato da neonato nel convento dove io vivo…”

Gli occhioni azzurri della ragazza si fecero sarcastici

“Da non credersi quasi che quello si qualcuno cresciuto in un convento”

Il monaco ridacchiò

“Ve lo sareste aspettata con il rosario in mano eh?”

La fanciulla annuì

“Si in effetti si…e certo non con le sue idee”

“Quelle sono merito mio!”

Alice rise

“Le sue idee? Siete sicuro di conoscerle?”

“Intendi il fatto che Jasper non approva i metodi di alcuni ecclesiastici?”

“Di tutti gli ecclesiastici”

Il monaco sorrise indulgente

“Bambina quando avrai vissuto allungo come me saprai che non è tutto o bianco o nero…la chiese non è buona o cattiva..è fatta da uomini alcuni degni altri no”

“Vero…ma voi dovreste dare l’esempio”

“In un mondo ideale bambina, ma noi non viviamo in un mondo ideale”

“Me ne sono accorta” fece Alice indicando la gabbia

Marcus la guardò serio

“Alice per quello che vale se siete innocente farò in modo con Jasper e Yan che tu esca da quella gabbia”

Alice rise ironica

“Oh andiamo Marcus Yan e Jasper possono anche credere che riusciranno a liberarmi ma voi sapete come stanno le cose…non permetteranno che io sia scagionata, il popolo è arrabbiato, ha bisogno di un colpevole e sarete voi a essere ritenuti colpevoli se io vengo liberata”

Marcus alzò le spalle tranquillo

“E’ un problema dei miei superiori non mio bambina”

“I tuoi superiori comandano anche al monastero…”

“Si ma possiamo assicurarci che…non barino”

“Non ne hanno bisogno Marcus conosco i vostri mezzi…basta un neo particolare!”

Il monaco vece un verso simile a un grugnito

“Si lo so qualcuno ci crede davvero”

“Voi no?”

“Bambina…se ci fosse qualcuno in grado di interegire con…certe forze…credi davvero che lo porti scritto addosso?”

“Qualcuno lo crede..”

Il monaco fece un gesto infastidito con la mano

“Qualcuno! Io no!”

La voce di Jasper li raggiunse da un punto alla sua destra

“Marcus vai a letto ti do il cambio”

Il monaco annuì e si sollevò andando a unirsi ai fagotti degli altri mentre Jasper si sedeva affianco alla gabbia fissando Alice

“Alice?”

“Si?”

“Ho visto una cosa strana mentre combattevamo me la puoi spiegare?”

  
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