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Autore: Nuke    09/02/2012    2 recensioni
Seguito di Dark Steel
Molto tempo è passato dall'ultima grande catastrofe del villaggio della foglia.
L'esame per diventare Chunin non è mai una passeggiata, passato l'orale e lo scritto c'è la prova pratica e infine l'esame finale: battere altri ninja in combattimento, ma gli intoppi ci sono sempre, un'organizzazione criminale ha qualcosa a che fare con tre ragazzi, e solo una persona potrà aiutarli, o forse no?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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La foresta, gli alti pini scuri che si stagliavano nel cielo terso del tardo pomeriggio.
Era uno spettacolo che Tayuya adorava, lo stesso colore che aveva il cielo quando Nebel la baciò per la prima volta, due anni prima.
Lui l’aveva accolta quando era debole, nonostante sapesse a che terribile organizzazione appartenesse, l’aveva difesa da qualsiasi nemico, l’aveva salvata da morte più di una volta.
Le aveva insegnato come combattere senza Segno Maledetto, affidandosi solo alla sua musica.
Le aveva dato un posto nel mondo.
L’aveva amata.
Ora toccava a lei insegnare a qualcuno.
 
Maeri era davanti a lei, decisa e pronta a combattere.
-Oggi farai l’allenamento bendata- disse Tayuya dopo alcuni momenti di riflessione, si avvicinò all’allieva e le abbassò delicatamente il coprifronte sugli occhi.
-Utilizzerai la lama da allenamento anche oggi, vero?- chiese allarmata Maeri.
-No, oggi userò solo il mio flauto-
Ci furono alcuni secondi di silenzio, poi Tayuya sorrise.
-Si parte, fammi vedere le tue tecniche!- la rossa estrasse il suo strumento e lo appoggiò alle labbra, emettendo una lieve melodia, che evocò i tre demoni.
-Cos’è questa puzza?- chiese Maeri storcendo il naso, ma la maestra non rispose -Bhè, non importa, Tecnica del fuoco: Spiritello del Focolare!- intorno alla ragazzina comparvero quattro piccoli spiritelli, che presero le sembianze dell’evocatrice.
Maeri ascoltò con attenzione ogni spostamento e scattò in direzione del primo demone, che mancò di un pelo la sua testa vibrando un colpo di mazza, -Tecnica del Fuoco: Lapillo!- la ragazzina era scivolata sotto le gambe del nerboruto nemico colpendolo alla nuca con un proiettile incandescente.
La ninja della foglia non riusciva più a percepire Tayuya, quindi si concentrò sugli altri due demoni.
Gli spiritelli roteavano intorno al bersaglio di Maeri, un demone armato con delle sgraziate punte legate agli avanbracci, che la ragazzina percepì quando strisciarono sul terreno mentre il mostro trafiggeva al petto uno spiritello.
“Ora” Maeri unì le mani e scagliò un altro Lapillo al volto del bersaglio, ma questa volta uno spiritello si interpose tra il colpo e la sua destinazione, potenziando il prima e disintegrando il secondo.
Restava un solo demone da sconfiggere, poi avrebbe cercato Tayuya.
Seguita dall’ultimo spiritello la ragazzina corse verso l’ultimo demone, senza braccia, evidentemente, dato che menava solo calci, mancando goffamente l’agile ninja.
-Ora basta giocare, Tecnica del Fuoco: Lapil…- la ragazzina venne investita da un fascio di luce viola, poteva chiaramente sentire una melodia, mentre veniva scaraventata indietro di diversi metri.
Poi arrivò l’albero.
 
*A due miglia dal Villaggio dell’Acciaio*
-Fa un caldo dannato, fratello-
-Lo so, Ivan, lo so-
Nikolai e Ivan Reznov erano in viaggio da ore, diretti al Villaggio dell’Acciaio, decisi a riprendersi il loro rotolo.
-Io odio il caldo…-
-L’hai già detto, Ivan-
-E odio quei ragazzini-
-Anche questo l’hai già detto-
Ivan digrignò i denti, -E odio quei due piccioncini-
-Come sopra- sbuffò Nikolai senza smettere di camminare.
Ivan si fermò.
-Si è preso il mio fottutissimo braccio!- urlò mettendosi in ginocchio e guardandosi la protesi meccanica.
-Hei, questo non l’hai mai…- cominciò Nikolai, ma venne interrotto da un potente calcio nella schiena dal fratello.
-Basta con le stronzate, rimettiamoci in viaggio- Ivan superò il dolorante consanguineo, che provò a puntualizzare sul fatto che era stato lui a fermarsi, ma l’altro lo zittì con un’occhiataccia.
-Nik, pensi che siano forti come dice il capo?-
-Nell’arena ci hanno colto di sprovvista, ma ora siamo noi ad attaccare, e il capo può dire quel che vuole, a parer mio-
Ivan ripensò al combattimento al Villaggio della Foglia; quei tre ragazzini non sarebbero stati un grave problema, ma quel ragazzo e quella ragazza del Villaggio dell’Acciaio erano tosti, e avendoli colti di sorpresa avevano anche un largo vantaggio, ma ora, come diceva Nikolai, sarebbero stati loro ad avere l’aiuto della sorpresa.
Ad un tratto Nikolai si fermò.
-Guarda, fratello…- Ivan guardò dove il fratello gli aveva indicato, poteva intravedere un valico con delle piccole torri di guardia davanti.
L’accesso per il villaggio era vicino.
 
*Nella foresta*
Una volta aveva sentito che in quella regione crescevano gli alberi con la corteccia più dura al mondo, resistenza dovuta, secondo la leggenda, ai giacimenti di ferro.
Avevano ragione, la corteccia era dura come l’acciaio, ma in un certo senso avevano torto, perché la piccola Maeri sfondò senza problemi due strati di essa prima che la tecnica della Melodia in Re minore di Tayuya finisse.
La sua schiena, stranamente, aveva resistito, ma le sue gambe e le sue braccia erano andate e il coprifronte era volato chissà dove.
Ci vedeva di nuovo.
-Non eri abbastanza concentrata-La voce di Tayuya le arrivò all’orecchio, risvegliandola dal leggero torpore in cui era caduta.
-Ero bendata e stavo affrontando un energumeno di due metri e mezzo, come potevo pensare anche a te?- rispose tra l’impaurito e lo stizzito Maeri.
Tayuya non sorrideva, -Risponderai così a Nikolai, Ivan, o chiunque troveremo?-
Maeri non seppe cosa rispondere.
-Su, alzati, andiamo avanti-
-Ho gli arti spezzati-
La rossa rimase ferma per qualche secondo, -Allora attacco io-
Il demone alzò una gamba e calpestò la ninja della Foglia, ma questa riuscì a rotolare via dall’albero, che si spezzò cadendo fra lei e il mostro.
Maeri fece un segno con la testa e lo spiritello rimasto incendiò la chioma dell’albero caduto, spaventando il demone.
-Brutta storia…- mormorò Tayuya portandosi il flauto alle labbra; una leggera melodia calmò il bestione, che saltò con un solo balzo il tronco mezzo carbonizzato che si frapponeva tra lui e l’avversaria.
Ma la ragazzina non c’era, Maeri era strisciata e rotolata dietro un grosso masso, non era riuscita ad appoggiarvisi, quindi era stesa a terra, respirando affannosamente.
-Respiri troppo forte…-
Maeri sbarrò gli occhi, trovandosi Tayuya sulla spalla del demone davanti agli occhi, quando erano arrivati?
-Maestra non posso combattere…- la ragazzina cominciò a piangere.
Di tutta risposta il demone le calpestò lo stomaco.
La ninja della foglia sputo della saliva, ma non poteva contrattaccare, -Fa male, non posso continuare…-
Un'altra pestata.
Ancora una volta Maeri sputo della saliva, ma era mista a sangue.
-Sto, sanguinando…- pianse la ragazzina, sempre più disperata.
Quando il terzo pestone la raggiunse, Maeri svenne.
 
*Al valico*
-Ok fratello, fai come me- Nikolai spuntò da dietro una roccia e si avvicinò al posto di guardia.
-Io mercande di roba bela e presiosa, tu compra?- disse con un orribile accento del lontano villaggio del Sole di Fuoco mischiato al suo accento del Villaggio della Neve.
-No, io fa saldare dua bigola tesdolina se muove ancora un paso- rispose Teyl con lo stesso accento puntandogli alla testa il suo fucile.
-No, no, du no esere colaboradivo! Mi combare adeso porta roba bela e presiosa- Nikolai fece cenno al fratello di uscire.
Ivan prese dei sassi, li mise in una sacca e si avvicinò al consanguineo.
-Questo è il “Duo combare?” E come mai avete i tratti delle Regioni Fredde se siete del villaggio del Sole di Fuoco?- chiese Teyl pronto a sparare.
-Questo non ci casca, tra poco ci spara- mormorò Ivan sempre più preoccupato.
-Dammi due secondi e passiamo- lo rassicurò il fratello, poi si rivolse al ninja dell’Acciaio, -Ecco, du vede nosdra mercansia? Noi pasa?-
-Fammela vedere- ordinò severo Teyl senza schiodare la canna dalla testa dell’impostore.
Nikolai esitò e il fratello lo guardò per indicargli di lasciar perdere, ma il primo svuotò il sacchetto per terra.
-Pietre? Voi… commerciate… pietre…- il guardiano del valico era indeciso tra sparare senza pietà a quei due squilibrati o picchiarli a sangue e fargli ingoiare le pietre, o magari picchiarli a sangue, fargli ingoiare le pietre e poi sparargli senza pietà.
Purtroppo fu lento, e Ivan, spazientito calciò il sasso più grande verso Teyl, facendogli scappare di mano il fucile.
-Dannazione! Date l’allarme!- gridò, poi saltò dalla torre di guardia e si frappose tra i fratelli Reznov e il valico, pronto a combattere.
 
*Nella foresta*
Maeri riaprì gli occhi.
Era ancora stesa a terra e aveva avuto un incubo, Kerima la prendeva in giro e lui ed Heru la abbandonavano, sola, al freddo…
No.
Lei odiava il freddo, lei amava il fuoco, e in quel momento pensava al fuoco.
Finché non sentì il fuoco intorno a sé, letteralmente.
Maeri si rialzò, un sottile velo di fiamme la circondava, gli arti erano guariti.
-Tecnica Suprema del Fuoco: Calore Rigenerante- mormorò ansimando.
Tayuya quando la vide sorrise, sapeva che la ragazza aveva un fattore rigenerante quando attivava quella tecnica, aveva parlato con Shikamaru, prima di partire.
-Sei di nuovo in piedi, combatti!- la rossa soffiò nel flauto e il demone senza braccia si schiantò su Maeri, che rimase ferma.
Il mostro di frantumò contro il velo di fiamme dell’avversaria, che avanzò lentamente verso la maestra.
-Sei determinata eh? Bene!- Tayuya soffiò più forte nel suo strumento emettendo un fischio acuto che traforò i timpani dell’allieva.
“Funziona sempre, lo usavo per far star zitto Nebel quando la notte parlava nel sonno” pensò fra sé e sé la ragazza.
Approfittando della distrazione di Maeri, Tayuya saltò su un ramo, -Tecnica del Suono: Melodia in Re Minore…- un fascio di luce violacea accompagnata da una melodia malinconica investì con successo la ragazzina, ma quest’ultima interruppe il raggio spostando una mano di lato.
“E’ molto più resistente…” Maeri spiccò un grande saltò verso la maestra, colpendola in pieno ventre con un pugno rovente.
Tayuya balzò indietro poggiandosi la mano sulla pancia, fortunatamente non aveva ustioni, poi contrattaccò, -Tecnica del Suono: Trillo- diverse lame di energia raggiunsero Maeri, che venne colpita su più lati. Provò ad alzare una mano per scagliare un Lapillo, ma, stremata, spense le fiamme e si inginocchiò.
-Scusa, Tayuya… Sono una frana- si scusò la ragazzina, ma tutto quello che ricevette fu un abbraccio.
-Sei stata straordinaria- la rassicurò la maestra, poi la prese per mano, -Andiamo a casa?-
Maeri sorrise e le due si incamminarono verso il villaggio dell’Acciaio.
 
Fine del quindicesimo capitolo!
Ringrazio Anna e Lily per le recensioni troppo buone.
:Stefano Nuke Nusperli:
  
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