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Autore: Piattels    09/02/2012    5 recensioni
Quello che nasce come il giorno più bello della loro vita, porterà Castle davanti a una scelta assai difficile da prendere.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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MI SCUSO IN ANTICIPO PER IL "RITARDISSIMO" E PER IL NOME PENOSO DEL CAPITOLO! :D



CAPITOLO 3, ENTRIAMO SI!

 
Castle, incurante dei medici che tentarono in ogni modo di bloccarlo, raggiunse il lettino dove era adagiata la SUA Kate.
La guardò in faccia e pensò che niente e nessuno potesse portargliela via, la voleva ancora stringere fra le braccia, baciarla, sussurrarle che l’amava, coccolarla e sì, anche fare l’amore con lei.
Le accarezzò i capelli, la fronte, gli occhi chiusi, il naso, la bocca, il braccio e poi anche la pancia e come risvegliatosi da un sogno si ricordò del perché lui era lì, e la scelta a cui doveva andare incontro, quella scelta che gli avrebbe portato via una delle cose più importanti della sua stessa vita.

Se questa fosse stata una scelto, lui l’avrebbe senz’altro scelta, dare la sua vita per salvare le sue donne.
Indugiò più del dovuto sul pancione di Kate.

“Kate…Kate ascoltami…se riesci a sentirmi…stringimi la mano”

E così Kate fece, strinse la mano di Castle.

“Kate…io…io…io ti amo…e…io…non so cosa devo fare…io…ho paura della mia scelta che farò…”
Disse ormai piangendo

Non fu chiaro il motivo o la causa, sa solo che la sua Kate aprì gli occhi e che erano pieni di lacrime.

Con uno sforzo enorme, mise la propria mano sulla pancia e mimò con le labbra un flebile “lei”

Castle stava piangendo e Kate fece poggiargli la testa sul suo petto e lui poté sentire il cuore battere e pensò che non ci fosse rumore più bello, il cuore della sua Kate che batteva.
Sentire la sua Kate viva.
Kate che intanto gli accarezzava i capelli, cominciò a cambiare espressione.

Da un “tranquillo” che poteva essere in quel momento, cominciò ad avere un espressione molto più sofferente.
“Ehi, Kate…Kate…che ti succede? Stai male? Ti senti male?”

”Ho solo avuto una contrazione…chiama il dottore!”

Rick preso dal panico, corse per cercare un medico nei paraggi.
“Dottore, mi ascolti, Kate lì dentro non sta bene…sta avendo dei problemi…la vada ad aiutare!”

“Arrivo subito, ma mi dica, ha già fatto la sua scelta?”

“Io…ehm…veramente, volevamo far in modo che le cose vadano per il loro verso, perciò non ho, non abbiamo fatto nessuna scelta!”

“Abbiamo? Mi scusi ma con chi avrebbe fatto la scelta?”

“Con Kate! Lei è in sala ed è sveglia…Noi… ehm noi abbiamo parlato…”

“La paziente si è svegliata e lei non è corso immediatamente da me?” sbottò il medico.

“mi dispiace…io…io…non ci ho pensato…ero così preso da lei…mi dispiace!”

“Uhm…Bene…adesso mi lasci andare a controllare!”

Castle intanto era andato a parlare con chi era fuori in sala d’attesa da non si sa quanto tempo ormai.
Raccontò che Kate era sveglia, avevano parlato, e che però non avevano fatto scelte,anche se lui egocentricamente avrebbe scelto la sua Kate, ci sarebbe stato tempo per avere dei bambini.

Poi però un dottore uscì dalla sala:
“Signor Castle vuole assistere al parto o aspetta qua?”

non se lo fece ripetere due volte che corse dalla sua Kate.

“aspetti! Prima deve indossare questo”
Mentre gli diceva così gli porgeva con la mano destra un camice verde che avrebbe dovuto indossare.
“Mi dica dottore, cosa sta succedendo? Chi perderò?” chiese con voce rotta, non del tutto convinto che voleva sapere la risposta.

“Nessuno! Le avrà tutte e due. Non si sa il motivo ma stanno bene tutte e due…adesso che facciamo entriamo?”
Preso dall’emozione Castle abbracciò fortissimo il dottore.
“Entriamo si!”
 
 
 
 
 



Non ricorda molto di ciò che è successo dopo la conversazione con il dottore.
 
Sa solamente che ora è in una camera d’ospedale e che la sua Kate ha un sorriso enorme sulla sua faccia che guarda all’altezza del petto quel piccolo fagottino rosa che tiene fra le braccia e non puoi fare a meno di pensare a quanto sia bellissima.
 
A quanto da adesso in poi si meriti una vita felice senza brutte cose a cui pensare. Senza morti e senza assassini.
 
Almeno ancora per un po’.
 
Sa che è il suo lavoro e che non lo lascerà mai anche se potrebbe benissimo farlo. Ora ha una bambina bellissima a cui pensare, ora deve pensare a fare la mamma e lui con il suo lavoro può benissimo pensare a mantenerle entrambe.
 
Piano si avvicina al letto e Kate fa un po’ di spazio vicino a lei.
 
Si siede e con un braccio cinge la schiena di lei e con l’altra comincia ad accarezzare la testolina, poi le manine, il pancino e anche i piedini di quella creaturina tra le braccia della donna che ama. Una donna bellissima che lo sta guardano con quei bellissimi occhi. E allora con la mano che prima le cingeva la schiena, comincia ad accarezzarle una guancia per poi avvicinare sempre di più i due volti, fin quando non poggiò le sue labbra su quelle della donna in un bacio da togliere il fiato.
 
Un bacio ricco di amore, di passione, ma anche liberatorio per la paura che hanno passato che qualcosa potesse non andare bene; paura che hanno avuto di non poter vivere il finale che si meritavano, paura che avrebbero dovuto soffrire ancora.
 
Lacrime di felicità si mischiarono ai loro sapori.
 
Si, perché il loro amore aveva vinto di nuovo.
 
Ora erano finalmente pronti ad affrontare quella vita che gli si prospettava davanti.
 
Quella vita di una famiglia che ne ha passate tante ma che ora è finalmente felice.
 
Quando si staccarono dal bacio per mancanza di ossigeno, i loro occhi caddero sulla piccola tra le braccia di Kate.
 
“Vuoi tenerla un po’? Va fuori, va da loro e falla conoscere a tutti!”
Castle uscì dalla piccola camera con il frutto del loro amore tra le braccia e la fece conoscere a tutti.
 
A nonno Jim e nonna Martha, alla sorella maggiore Alexis e gli zii del distretto. Anche a Victoria “Iron” Gates!
 
“Ciao a tutti! Vi presento mia figlia Joahnna Castle!”
 
Tutti che corsero vicino al neo papà congratulandosi per quella meraviglia che ora stringeva tra le braccia. 

 









*ANGOLINO MIO*
Lo so, lo so…non aggiorno mai in maniera regolare ma vi prometto che per il prossimo capitolo dovrete aspettare di meno… non so se sarà uno (l’epilogo) o più di uno comunque sarà molto presto…già da questa sera la mia mente lavora frenetica.
Volevo intanto ringraziare chi ha già recensito la storia e chi la ha aggiunta tra le preferite o ricordate.
Vi vorrei chiedere inoltre un minutino del vostro tempo per lasciare anche in questo capitolo una recensione.
A presto
Chiacchia6

   
 
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