Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: SummerEnd    10/02/2012    3 recensioni
E se un Angelo in punizione dovesse scontare la pena in compagnia di un Demone... anche lui in castigo? Risate assicurate
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Genere: Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drin!!!
Il campanello suonava da oltre un minuto ma nessuno sembrava volersi alzare per aprire la porta. Master guaiva e cercava di sfuggire al suono fastidioso che gli impediva di dormire. Dalla sua camera Damon disse ancora mezzo confuso: va tu-.
Grace aveva cercato rifugio sotto le lenzuola, ma niente. Rispose irritata –Stavolta tocca a te-
-NO, l’ultima volta sono andato io- si lamentò il Demone.
-Cavolate- mugugnò l’Angelo.
Un improvviso sibilo insospettì lei. Sbirciò dal suo involucro di lenzuola e vide Gwenwyn. –Aaaah!!!- strillò.
-Damon, di questo passo mi farai morire di infarto!-
Grace avrebbe voluto andare in camera del Demone per fargli una lavata di capo ma il cobra si era piazzata di fronte alla porta. La ragazza sbuffò e si infilò una vestaglia prima di andare ad aprire. Si ritrovò davanti una demone dai capelli rosso fosforescente lunghi fino alla vita, I’abito nero le strizzava il seno per poi allargarsi e coprirle interamente il corpo. La pelle bianca sembrava fosforescente a confronto con il il nero. Gli occhi ardevano di fiamme infernali, ma solo se la guardavi dritta negli occhi. Occhi che spalancò sorpresa.
-Grace?- chiese spiazzata.
-Amelié?- disse l’Angelo anche lei a bocca aperta.
-Grace?- chiese Damon alle sue spalle. –Hai fatto?- chiese assonnato lui.
-Non ci posso credere! Grace! Sei finita in punizione con Damon?- chiese Amelié allegra.
-Amelié?- chiese confuso il Demone spostando lo sguardo dall’una all’altra. -Voi due vi conoscete?-
-Certo! Abbiamo passato un po’ di tempo assieme in punizione- disse la Demonessa avvinghiandosi al Demone e mordicchiandogli il lobo.
-Abbiamo finto di essere sorelle- spiegò imbarazzata Grace vedendo i due scambiarsi effusioni.
-Già! Tranquillo che la punizione con lei durerà poco- disse Ameliè, continuando  a stare attacata al ragazzo.
-Ma non è una punizione temporanea?- chiese perplesso lui.
-Ancora non sai come funziona? La Convivenza è la punizione, finché una volta che vi siete abituati l’uno all’altra e non lo è più. Quanto non mi sei mancato!- esclamò lei.
-Okay… io esco a fare due passi, la casa è tutta vostra!- disse Grace diventando color porpora.
In un tempo da record Grace corse in camera sua inciampando su Gwen e si vestì frettolosamente mentre quei due non aspettavano nemmeno di essere in camera. Arrivata all’ingresso inciampò su Master che la guardò con sguardo implorante.
-Anche tu non vuoi essere qui, vero?-sussurrò l’Angelo allungandogli una carezza. Il segugio guaì.
-Dai, vieni!- disse aprendo la porta e aspettandolo. Master non se lo fece ripetere e corse fuori con lei.
 Gwen non arrivò in tempo e vide i due correre letteralmente fuori mentre i due Demoni facevano a pezzi la camera. Il serpente sibilò irritato.
 
Quando Grace e Master ebbero il coraggio di varcare la soglia dell’appartamento erano passate tre ore. L’Angelo socchiuse piano la porta e sbirciò all’interno, come se si aspettasse di vedere i due darci dentro in corridoio. Quando vide che non era così sospirò di sollievo e spalancò la porta. Master era alle sue spalle e uggiolò per la preoccupazione. Lei gli diede una grattatina dietro le orecchie per rassicurarlo, poi entrò e si diresse verso la cucina. Si sorprese di trovare Amelié con indosso solo una camicia di Damon, troppo larga per lei.
-Tranquilla, sto per andarmene- disse Amelié dandole le spalle.
-Già finito?- chiese l’Angelo diventando di nuovo rossa e prendendo un paio di biscotti che lanciò al Segugio Infernale.
-Già… Damon non da il meglio di se di prima mattina- commentò l’altra.
Grace sembrò voler ridere, ma si trattenne e cercò di scegliere le parole da usare con cura. –Sai vero che oltre te Damon fa entrare nel suo letto almeno altre cinque ragazze? E non sono tutte demoni- disse cercando di non far arrabbiare l’altra. Amelie si mise a ridere inaspettatamente.
-No, semmai sono io che gli permetto di venire a letto con me. È carino, ma non è l’unico.- disse ridacchiando.
-Okay, come vuoi- disse l’angelo alzando le spalle. Amelie era fatta così.
-Lui sa niente di te?- mi chiese poi con il tono gentile che usava solo con lei.
-Ovviamente no, ti sarei grata se tu non gli dicessi niente- disse improvvisamente brusca l’altra.
-No, non ti preoccupare. Piuttosto, sapevi che ha intenzione di portarti a letto?- chiese maliziosa la Demone.
-Come lo sai?- chiese sorpresa l’Angelo.
-Era nella sua lista delle cose da fare-
-Chissà perché non mi stupisce… solo che io non ne ho intenzione.- disse Grace versandosi del succo di frutta.
Amelie preferì versarsi un super alcolico. –Fossi in te ci farei un pensierino. Potrebbe sveltire la punizione… se mi consenti il gioco di parole. Per cosa hai detto che sei finita in punizione stavolta?-
-Non l’ho detto- disse Grace uscendo dalla cucina.


Hola!!!!
Eccomi qui con un nuovo capitolo... perché questi due sono in punizione? Ancora non lo sappiamo. La punizione è stare assieme, ma... cosa succederà se si abitueranno l'uno all'altra? A voi le ipotesi, a me... la conferma! Muahahaha

  
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