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Autore: londra555    10/02/2012    8 recensioni
C’era una volta un regno dove tutte le creature vivevano in pace e tutti erano felici. La regina di quel regno aveva una figlia bellissima, con i capelli color dell’oro e gli occhi del colore del cielo nelle mattine d’estate.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a tutti per seguire la storia e per le splendide recensioni! Vi lascio una delle mie parti preferite...

Quinta parte

La giornata corse via rapida e senza soste. Santana si fermò solo quando era già notte, si trovavano in una zona rocciosa e riuscì a trovare un riparo naturale per la notte. Lord Tubbington dormì per tutto il tragitto. Poi la mattina dopo si svegliò, confuso e con un feroce mal di testa, non ricordava tutto ma ricordava almeno la missione che dovevano compiere. La giovane dama pensò che si fosse ripreso relativamente in fretta, probabilmente perché non aveva bevuto troppo nettare o perché era un gatto e il suo corpo reagiva in maniera diversa a quello degli esseri umani.
Quella mattina ripresero il cammino alle prime luci dell'alba, superarono una stretta valle e passarono in una zona di pantani che sembrava abbastanza tranquilla. Non avevano visto nessun essere senziente da quando avevano lasciato il regno delle fate del nord.
Lord Tubbington guardava con la coda dell'occhio Santana che, man mano che si avvicinavano alla loro meta, sembrava sempre più cupa e pensierosa. Non apriva bocca da ore. Adesso camminavano al lato del cavallo per farlo riposare dal loro peso almeno per qualche tempo. Il povero animale si era comportato benissimo nonostante la terribile fatica alla quale lo stavano sottomettendo. Lord Tubbington sospirò. Era sicuro di immaginare quali fossero i pensieri della giovane, forse era arrivato il momento di rincuorarla e di farle prendere coscienza di quello che, in fondo, era sicuro che già sapesse.
-San – iniziò usando il nome con cui la principessa Brittany era solita chiamarla. Santana sobbalzò dallo stupore, prima di irrigidirsi vistosamente.
-Non chiamarmi così sacco di pulci.
-Sei silenziosa.
-Colpa della pessima compagnia.
Lord Tubbington sospirò di nuovo. La ragazza si chiudeva a riccio non appena si sentiva in pericolo, ma questa volta non gli interessava molto, non si sarebbe fermato.
-A cosa pensi?
-A niente pulcioso animale peloso!
-Io credo che tu stia pensando al fatto che probabilmente non riuscirai a salvarla.
Santana spalancò gli occhi e cedette, aveva bisogno di parlarne con qualcuno, anche se quel qualcuno era il suo peggior nemico. Non che lo fosse davvero ma odiava il fatto che la principessa gli desse tante attenzioni, rubando tempo per lei.
-Oh fantastico! Lo sapevo che lo pensavi anche tu! Guardaci, come possiamo salvarla? Tu sei un gatto e io sono... beh sono io! Pensavo sarebbe successo qualcosa durante il viaggio, non so. Pensavo che avremmo incontrato un cavaliere con un espressione meno ebete di quel principe Finn. Pensavo che avremmo incontrato il vero amore della principessa e che l'avremmo trascinato sino a salvarla. E invece domani arriveremo li e non abbiamo niente!
-Santana! Vuoi calmarti? Io, a differenza di te, non penso per niente che non la puoi salvare.
-Adesso la devo salvare io? Pensavo fossimo insieme in questo!
-Si ma come hai detto tu io sono un gatto. E tu sei... beh sei tu! Se c'è qualcuno che può salvarla sei solo tu!
-Cosa? Aspetta stai dicendo che tu pensi che io sia...
-Lo sai anche tu cosa sei! Adesso noi arriviamo li e tu supererai le maledette prove perché sei l'unica che può farlo! E sarà un gioco da ragazzi per te!
-Ma l'incantesimo...
-L'incantesimo non ha messo regole di nessun tipo e se non provi non puoi sapere se abbiamo ragione.
-Si ma...
-Damigella! Damigella! Aspettami!
I due si voltarono contemporaneamente per vedere un ranocchio che saltellava rapidamente verso di loro.
-Cosa? - chiese confusa Santana.
-Si tu! Damigella con un orribile gusto per i vestiti! Prendimi!
Il ranocchio fece un balzo più lungo dirigendosi verso le mani della damigella, che si spostò all'istante facendolo finire sulla faccia di un confuso Lord Tubbington.
-Cosa vuoi? Ne ho abbastanza di animali parlanti!
-Non sono una rana! Sono un principe!
I due lo guardarono scettici.
-Si, vi dico! E' un incantesimo e tu, damigella, devi salvarmi! Guardami! Il verde non è nemmeno di moda quest'anno!
-Io? Cosa vuoi da me, anfibio!
-Baciami!
-Io... cosa?
-Si! Baciami, baciami, baciami, baciami – disse saltellando a ogni “baciami”.
-Non ci penso nemmeno!
-Mi serve una dama che mi baci!
-No! Vai a cercare un'altra dama! Lasciami in pace!
-Guardati intorno! Siamo nel bel mezzo del nulla! Dove la trovo un'altra dama?
Santana portò gli occhi al cielo esasperata, non aveva nessuna intenzione di baciare quella creatura viscida.
-Principe Kurt! Principe Kurt! Eccoti! Ti avevo detto di non allontanarti!
I tre si voltarono verso un giovane cavaliere dalle sopracciglia triangolari che correva verso di loro, rosso in volto.
-Sir Blaine, non è il momento! Ho trovato una damigella che mi bacerà e spezzerà l'incantesimo!
-Ehi quale parte di “non ci penso nemmeno” non hai capito, viscido essere verde?
-Damigella chiedo scusa a nome del mio principe. Io sono Sir Blaine e il viscido essere verde è il principe Kurt. E' un po' alterato da quando è stato trasformato in ranocchio, solitamente è molto più educato!
-Sir Blaine! Ti sembra il momento! Questa dama mi bacerà adesso!
-No!
-Su baciami! Cosa ti costa!
-Ho detto di no!
-Solo un piccolo bacio!
-Smettila!
-Uno solo, ti prometto che...
-Oh basta! - gridò Sir Blaine che non ne poteva più di quella situazione mentre contemporaneamente si inchinava per afferrare il ranocchio -Vuoi un bacio? Eccotelo!
Poi avvicinò le labbra e gli diede un bacio. Si sentì un rumore forte e una nuvola bianca li avvolse. Quando si diradò, davanti a una sorpresa Santana e a un incredulo Lord Tubbington, apparve un giovanotto dagli occhi azzurri e una perfetta messa in piega. Il principe Kurt, tornato alle sue fattezze umane, guardava negli occhi Sir Blaine che ricambiava lo sguardo con un sorriso. Dopo un attimo di esitazione i due si buttarono di nuovo uno sulle labbra dell'altro.
-Bene, noi... si insomma... noi andiamo! - iniziò la giovane dama lentamente – E' stato davvero un piacere conoscervi. Davvero! Ci vediamo.
Ma i principe e Sir Blaine non si staccarono nemmeno un attimo. Santana e Lord Tubbington fecero qualche passo camminando all'indietro per aspettare un saluto ma, quando si accorsero che era inutile, semplicemente si voltarono e ripresero a camminare sulla loro strada.
Dopo un centinaio di metri di silenzio Santana sollevò lo sguardo e domandò ancora sorpresa.
-Hai visto anche tu quello che ho visto io?
Lord Tubbington sollevò lo sguardo e fece il sorriso più grande che la dama avesse mai visto.
-Oh si!
Santana si portò le mani alle tempie, massaggiandole, ma con un piccolo sorriso sulle labbra.
-Questo regno sta andando a rotoli!
  
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