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Autore: MardyBum__    10/02/2012    1 recensioni
« Dimmi perchè » domandò lui scuro in volto.
Nessuna risposta, non una sillaba uscì dalla bocca di lei che teneva lo sguardo fisso sul pavimento.
« Rispondimi dannazione! »
« Non lo so, diamine non lo so perchè Tom! Tu pensi che per me sia facile? Credi che non mi sia impegnata per cercare di smettere? Ci ho messo tutta me stessa ma non ci sto riuscendo e non so se mai ci riuscirò! » Urlò lei tutto d'un fiato mentre le lacrime iniziavano a rigarle il volto.
Le braccia di lui la avvolsero, la strinse a sè per poi guardarla negli occhi « Non farmi questo ti prego, significhi troppo per me e non sopporterei di perderti »
A quelle parole il suo cuore perse un battito.
« Aiutami Tom, ti prego »
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo più di un anno, ecco il capitolo successivo, cavolo ce ne ho messo di tempo per partorirlo XD Chiedo umilmente scusa per questo brusco abbandono non so cosa mi sia successo onestamente ma meglio tardi che mai! ;) Buona lettura e continuate a recensireeeee :* LE

Fourteen.


Tom aiutò Nia a scendere dalla macchina, era ancora molto debole, le disse di andare avanti senza di  lui, di proseguire lungo il vialetto che le era di fronte e così fece. Si trovò davanti una palazzina di 10 piani molto bella e dal design moderno, le piaceva davvero tanto. La voce del ragazzo la fece tornare sulla terra.
- Senti lo so che sei debole però proprio non ce la faccio a portare tutte le valige da solo! - Disse il chitarrista mentre cercava di recuperare le borse che gli scivolavano dalle mani in continuazione.
- Tranquillo, non sto poi così male! Dammi qua- rispose lei sorridendo e prendendone alcune.
Entrarono insieme nella palazzina e presero l'ascensore.
- A che piano è il tuo appartamento? - Chiese lei guardandosi intorno.
- All'ultimo, c'è anche la terrazza..cosa vuoi di più dalla vita?!- Rispose lui facendo l'occhiolino.
- Onestamente non vorrei trovarmi nella situazione di merda in cui sono ora, non per quanto riguarda te ma per tutto quello che ho fatto..- disse lei senza guardarlo negli occhi.
- Senti non posso dirti che capisco cosa provi perchè non lo so, quello che ti posso dire è che per quanto sia brutta la situazione ora, non potrà andare avanti per molto...come si dice nel film Il corvo " NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE "..quindi tranquilla, andrà tutto bene vedrai.- Rispose il ragazzo dandole una carezza e sorridendole.
Arrivati al piano dell'appartamento Tom aprì la porta e Nia rimase a bocca aperta dalla bellezza di quella casa...la cosa più spettacolare era la mega vetrata della sala, c'era una vista a dir poco spettacolare, la ragazza rimase senza fiato.
-Tom sono senza parole! E' una casa davvero stupenda...- disse lei ancora incredula.
- E non è tutto.. devi vedere ancora la parte migliore, dai vieni.- Rispose lui trascinandola per le scale.
- Ecco, questo è il posto che preferisco - disse lui entusiasta portandola sulla terrazza.
- E hai ragione Tom...è assolutamente strepitosa, guarda che vista! E c'è anche il dondolo! Io mi trasferisco qui sopra!- Disse lei ridendo.
- Ci passo molto tempo, è un posto tranquillo mi aiuta a riflettere e vengo sempre a suonarci...puoi venire qui quando vuoi, questa ora è anche casa tua.- Rispose lui abbracciandola.
- Grazie per tutto quello che stai facendo.- Riuscì a dire solo questo Nia, non aveva altre parole per esprimere la sua gratitudine. Tom non le rispose, la strinse a sè ancora più forte facendo sentire la ragazza in paradiso.


***

- Chissà se sono già arrivati e sopratutto come sta Nia..- disse Beatrice torturandosi le dita delle mani.
- Non ne ho idea ma qualcosa mi dice che stare un pò lontana da qui le farà bene - continuò Nicla.
- Uffa già mi manca! - Disse Camilla piagnucolando.
Nia mancava a tutte loro, la casa senza di lei sembrava vuota dopotutto era lei l'anima del gruppo, ma le altre non riuscivano ancora a capacitarsi di quello che era successo ma sopratutto non si davano pace all'idea di non essersi mai accorte di niente prima e di non aver potuto aiutare in tempo la loro amica, questo le faceva davvero sentire inutili perchè le amiche capiscono sempre quello che non va in una di loro, quali sono i poroblemi e loro stavolta non ci erano riuscite.
Nel frattempo la casa delle ragazze era completamente circondata dai paparazzi che, pur di avere qualche notizia riguardo l abassista si erano accampati lì anche per la notte.
- Sembrano degli avvoltoi, giuro che se non se ne vanno sono capace di sparare a tutti quanti!- Sbraitò Nicla.
Mentre pensavano furono riportate alla realtà dal suono del campanello, Camilla andò ad aprire, era Adrian.
- Adrian! Entra subito prima che quei pazzi ti mettano le mani addosso - disse preoccupata Camilla accompagnandolo.
Il ragazzo raggiunse le altre che erano in cucina a sorseggiare un the, aveva palesemente un'aria molto preoccupata, anche perchè non vedeva la sorella da quando l'aveva portata in ospedale.
- Ragazze io ho bisogno di sapere perchè..- iniziò a dire il ragazzo.
- Perchè lo ha fatto, perchè non mi ha mai detto niente io l'avrei aiutata, è mia sorella, la amo più della mia stessa vita e lei non si è fidata di me, non mi ha detto niente la odio, la odio cazzo!- Continuò iniziando a piangere istericamente.
- Non è vero Adrian, tu non la odi! Sei solo scosso come tutte noi, anche noi non sappiamo perchè non ci ha mai detto nulla, e ci sentiamo ancora più in colpa per non avere intuito niente, ma non dire che la odi, non dirlo più nemmeno per scherzo.- Gli disse Beatrice con voce ferma tenendogli il viso fra le mani e guardandolo fisso negli occhi.
Adrian crollò in un pianto disperato continuando a parlare.
- Mi sento una merda, una persona inutile.- Disse infine.
A sentire queste parole tutte si strinsero intorno al ragazzo abbracciandolo, e non riuscendo a trattenere le lacrime.

 

***

- Chris? Sono io, Peter.-
- Ehi amico, allora dov'è lei?-
- La troietta è con quel deficente di chitarrista nel suo appartamento.-
- Tienila d'occhio Peter, sai cosa fare conto su di te.-
- Non preoccuparti bello, non le rimane molto ancora.-


- Ehi Tom! Vado a fare una doccia ok?! - Urlò Nia dal piano di sopra.
- Fai pure! Io ordino la cena, ti va bene una pizza?!- Rispose lui sempre urlando.
- Si va benissimo! Prendila come la prendi tu, una pizza vale l'altra!- Ribattè lei per poi chiudersi in bagno.
Aprì l'acqua calda e nel frattempo che arrivava alla giusta temperatura si sfilò i vestiti e si guardò allo specchio, non era più lei, quegli occhi spenti e stanchi, l'espressione del volto non era più quella di una volta, pensò ai suoi genitori, sua sorella e le sue amiche ma sopratutto a suo fratello, non lo aveva nemmeno avvertito di dove fosse andata, voleva stare via e guarire, voleva che  la rivedesse come era una volta, ma quando sarebbe successo?!. Riemerse dai suoi pensieri ed entrò nella doccia cercandosi di rilassare il più possibile, l'acqua le scorreva addosso e per un po' sembrava si portasse via tutti i brutti pensieri, fosse stato per lei, pur di non soffrire più sarebbe stata lì sotto per sempre. Nel frattempo il suo telefono iniziò a squillare, uno squillo, poi due, tre, quattro, poi ancora un messaggio.
Nia uscì dalla doccia vide lo schermo del cellulare illuminato e andò a controllare.
Era suo fratello, l'aveva cercata. Aprì il messaggio:

Nia, so che ora non vorrai parlare con nessuno però
ti prego, ho bisogno di sapere come stai, dove sei e cosa hai intenzione di fare.
Non so se dire tutto a mamma e papà, Lea sa già tutto, ti prego fatti sentire
non farmi stare in pena, sappi che mi sento molto in colpa e non ce l'ho con te
voglio solo aiutarti. Ti voglio bene.


Ed eccole di nuovo quelle cazzo di lacrime, ripresero a scendere copiosamente sul volto della ragazza.
-Ma perchè si sente in colpa? Lui non ha fatto niente non deve stare così.- Ppensava la ragazza.
Non ci pensò due volte, premette il tasto rispondi e iniziò a scrivere:

Adrian spero che tu possa capirmi se sono andata via per un po'.
Io sto bene almeno per ora, sono in Germania ad Amburgo insieme a Tom
che si è offerto di aiutarmi e starmi vicino. Vorrei tanto che tu fossi qui ma è meglio
che per adesso io stia da sola. A mamma e papà non dire niente, voglio farlo io quando sarò pronta.
 Ti prometto che quando tornerò sarò la vecchia Nia, quella di sempre,
 è una promessa. Ti voglio bene.


Ma subito dopo un altro messaggio, stavolta però non era di Adrian, ma un messaggio anonimo:

Non sai a cosa stai andando incontro, stai giocando col fuoco
sappi che non ti conviene.


- Chi sei, chi cazzo sei?! - Urlò disperata Nia scaraventando il telefono per terra.
Si accasciò sul pavimento e riprese a piangere. Perchè i problemi la inseguivano? Non era al sicuro neanche lì.
   
 
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