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Autore: meiousetsuna    10/02/2012    5 recensioni
Questa storia è stata modificata solo accorpando i capitoli due a due: nessuna parola è stata cambiata, nè alcuna recensione persa.
"Correre le dava sempre delle sensazioni nuove e piacevoli, come se da un momento all'altro, raccogliendo tutte le forze in uno scatto, avesse potuto librarsi nell'aria, libera come una creatura alata". Questa storia è un prequel della terza serie, e racconterà la vita personale di Haruka durante l'anno precedente, degli incontri che cambieranno la sua vita, della sua famiglia... la storia farà parte di una serie di tre! È stata la mia prima fiction, e probabilmente è un pò ingenua, ma spero che potrà comunque avere l'attenzione degli amanti di questa fantastica serie... se vi fa piacere, R&R!
Love, Setsuna
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Haruka/Heles, Nuovo personaggio, Setsuna/Sidia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
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- Questa storia fa parte della serie 'New wave Heroines'
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ex Capitolo 11)

Kaori scosse lievemente la testa, facendo baluginare alcune ciocche di capelli.
"Non è così... lui non si sarebbe arrabbiato con me, lo sentivo; ho usato il suo nome per farti accettare l'adorazione che nutro per te. Non detestarmi ancora, dovrai aspettare solo un poco e dopo..."
"Smetti di dire sciocchezze! Ti riprenderai - non era abile con le bugie, come convincerla di non guardare con crescente terrore l'ombra viola spandersi sotto le sue ciglia, fino alle guance, soprattutto rispondendole con la voce rotta dai singulti - e io sarò sempre con te. Non mi importa chi sia di voi, la dolcezza che emergeva da quei versi, la sicurezza che mi infondevano, non sono mai mutate. Ho amato un'anima divisa in due, lo spirito di uno, filtrato attraverso le mani dell'altra... ah, certo, la carta azzurra è molto femminile! - la ragazza rispose con gli occhi alla battuta di Haruka - Era la completezza a rendere tutto così celestiale, si può essere molto egoisti con l'oggetto del proprio desiderio, invece non chiedevate nulla in cambio dell'enorme amore che avete riversato su di me; per questo non importa che... Kaori-chan, tu mi avresti mai domandato di trovarci?"

"Forse. Ma sei stata pronta prima; quando ho trovato il tuo messaggio sono precipitata nel panico, poi ho compreso che probabilmente era l'ultima occasione, so di essere allo stremo".
"Un'ultima cosa - rinunciò a mentirle ancora sulle possibilità di salvezza, avrebbe insultato il suo coraggio - io e tuo fratello ci siamo mai..."
"Incontrati? Sì, più di una volta, l'inverno scorso e in primavera, quando gareggiavi nei duecento metri. Koijiro era sempre dietro la rete, vicino alla tua postazione, quando vincesti il campionato studentesco, si fece forza, e venne a chiederti una fotografia per l'album scolastico, ma ti rifiutasti, dicendo che non ci tenevi a finire nell'archivio di qualche maniaco. Oh, è così buffo!"
Un breve richiamo della memoria, ed eccolo lì, il ragazzo impacciato che s'inchinava profondamente, con la macchinetta fotografica in mano, però... quando rialzò la testa non c'era nessun volto, o colore di capelli, espressione, nè altezza, nè corporatura. Totalmente privo di significato, tanto da rimuoverlo all'istante. Nessuna magica scintilla.

La verità le si lanciò addosso brutalmente per annientarla, ma Haruka non ne fu ferita; aveva aperto le porte del suo cuore e la paura, la vergogna, l'incertezza, non trattenute, erano fuggite essendo inadatte a vivere con lei e attraverso quel varco, la valanga di emozioni fu libera di passare senza alcun danno. Non si era innamorata di lui, perchè nessun uomo in carne ed ossa poteva attrarla. Tutto qui.
Kaori aveva chiuso gli occhi, si stava assopendo e forse, con discrezione, l'aveva lasciata sola a combattere la sua battaglia.
"Ora hai bisogno di riposo, principessa. Ti auguro una soave notte".
E chinatasi su di lei, baciò teneramente quelle labbra ardenti.

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Il terzo mestolino d'acqua era scivolato sulla pietra liscia, formando una piccola pozzanghera dalla quale il riverbero del sole primaverile si espandeva in un breve cerchio intorno, finchè alcuni petali di un tenue rosa, piovvero ad impedire quel riflesso. Haruka attendeva ogni anno con impazienza la stagione della fioritura, ma adesso le sembrava solo un naturale complemento al suo stato d'animo, essere circondata dalla decadenza della bellezza. La tomba di Kaori era semplice, adornata da un soffice tappeto d'erba e da molti omaggi che venivano rinnovati continuamente; era lì a pregare e a celebrare il rituale, quando si accorse di aver perduto la cognizione del tempo.
Sollevò lo sguardo e pensò tra sè e sè che i ciliegi stavano piangendo. Lei invece non aveva più versato una lacrima, dal mattino che si era risvegliata nella sala d'aspetto dell'ospedale ed entrata nella stanza, senza aspettare il permesso di nessuno, aveva trovato il letto vuoto, ad eccezione di un pacchetto con degli abiti bianchi ripiegati.

Per alcune settimane era rimasta a casa, inebetita, poi un giorno si alzò, fece un bagno, mangiò qualcosa di sostanzioso e si ripresentò a scuola, senza spiegazioni e nessuno osò chiedergliele, perchè la ragazzina di prima, disposta allo scherzo, affettuosa con tutti, era profondamente cambiata, forse cresciuta, ma troppo in fretta ed in un modo che aveva lasciato il segno.
No, compiere quindici anni non c'entrava affatto. In quanto ai professori, ricevettero una lettera dalla famiglia che parlava di una malattia e d'altra parte lei recuperò il programma nel giro di un mese, lasciandoli talmente ammirati da proporla per un prestigioso liceo per l'anno seguente. Misericordiosamente era sopraggiunta la fine dell'ultimo trimestre e Haruka decise di utilizzare al meglio il tempo della vacanza.

All'ultimo momento prima della chiusura, si iscrisse nuovamente nella squadra di atletica, per la felicità delle sue compagne, poi si dedicò allo studio per la patente, o almeno, saper guidare la macchina... al diavolo, le regole degli altri non la toccavano più, se l'avessero fermata, avrebbe fatto come tutti i teppisti ricchi; un bel mazzo di banconote e il poliziotto leggerebbe la sua data di nascita meravigliosamente male. Restava una cosa da fare.
Le lunghe ciocche color castano miele caddero morbidamente sul terreno; ora la trasformazione era completa; si era liberata di qualcosa dal significato ingombrante, che la opprimeva tutte le volte che si vedeva nello specchio, impedendole di rendere palese la sua forza, la determinazione...

"E la corazza che hai costruito intorno al tuo cuore - non ebbe bisogno di voltarsi, per sapere di chi si trattava - posso comprenderti, ma non resisterà a lungo".
"Senpai... cosa vuoi da me, perchè mi sei vicina, non mi conosci neanche!"
"Io ti conosco da sempre. A suo tempo ogni cosa si chiarirà, ma finchè non sarà così non potremo più incontrarci, non me ne è data la possibilità. Non girarti, è meglio, visto che da adesso comincerai a dimenticarmi".
"Cosa?"
"Sta tranquilla, ci sarà bisogno di me e allora comparirò di nuovo... intanto avrai buona compagnia. Tu credi nei sogni, Haruka?"

L'ombra si ritirò lentamente, portando con se i primi brandelli di memoria. Per vari giorni a seguire, tutti commentavano che quella notte Tokyo era apparsa come in balia di un incantesimo; il rumore dei treni e delle interminabili code di autovetture era sparito, al contrario, suoni più flebili sembravano apparentemente amplificati; i richiami degli animali, il chiacchierio dell'acqua nelle fontane, lo strormire delle fronde.
La brezza accarezzò templi, alberi, case, si divertì ad assecondare le acrobazie di alcuni pipistrelli, poi finì per solleticare la vetrata di un elegante palazzo. Dietro quel cristallo adamantino,una camera addormentata. Il ticchettio della sveglia si fece più insistente mentre, durante quell'angosciosa visione di distruzione e rovina, tornava l'aggraziata forma della fanciulla coi capelli come il mare, incorniciata da un fumo luminoso.

Haruka abbracciò più stretto il cuscino.

OWARI

Ragazze è finita.. .ma non vi siete liberate di me! (o si? al vostro buon... Cristallo del Cuore?) Da Sabato troverete la seconda storia di questa "Trilogia di Haruka", si intitola "Take me Away" e questa volta l'ambientazione è nel pieno della 3° serie, anzi, specificatamente tutto ruoterà intorno al famoso episodio 106!)

Amiche che mi avete accompagnata fin qui! GRAZIE a tutte coloro che si sono fatte vive!

Di Julia98, consiglio la lettura di Migliore amico
Di Amaerize, Chocolate or not chocolate?
Di Yas V, 11
Di Miss_Writer, Fireflies in July
Di Fragile Guerriera, Tu sei, Tu sai
Di Skull rose, Ricordando te
Di Shadow84, Padre e figlia? Haruki e Haruka

Grazie infinite anche ad Anto62, Witch4ever, Plvssll2010, aspetto volentieri che abbiate l'ispirazione!
E naturalmente, alle 45 lettrici superstiti di tanta prova... mi piacerebbe avervi ancora con me! Baci dalla vostra Setsuna

Disclaimer: i personaggi originali di questa storia non appartengono a me, bensì all'autrice e a coloro che ne detengono i diritti, ed è stata scritta senza alcun scopo di lucro, ma esclusivamente amatoriale.

 

 

 

 

 

  
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