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Autore: MotaCarota    10/02/2012    9 recensioni
Abigail, una delle tante ragazze che devono imparare ad avere più fiducia in loro stesse, un Tomlinson insolente sarà capace di farle perdere la testa?
Madison, pallavolista popolare nella scuola, una di quelle persone che ha sempre il consiglio giusto. Ma non aveva mai pensato a come sopravvivere senza il suo Liam.
Coleen, dopo una delusione non crede più nell'amore, si è chiusa in se stessa e pensa solo allo studio. Riuscirà un riccio a farle cambiare idea?
Effie, tipica ragazza innamorata del suo principe azzurro, che lei ritiene irraggiungibile, è così impossibile farsi notare dall'irlandese più popolare della scuola?
Lux, la ragazza facile che trascorre gli intervalli nel bagno maschile, impegnata nelle sue scappatelle senza impegno. Forse il ragazzo dalla pelle ambrata avrà un altro effetto su di lei?
Cinque ragazze, un solo desiderio: la felicità.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Abigail.
 
 
La serata sembrava procedere bene malgrado ci fosse già gente ubriaca marcia, le mie amiche comprese, qualche ragazza immagine praticamente nuda, il che mi dava sui nervi, e Louis che sembrava essere presissimo dal fatto di essere insieme a me. Veramente questo era un fatto piuttosto positivo, anzi eccezionale, ma la cosa mi lasciava scettica, perché tutt’ad un tratto mi rivolgeva così tante attenzioni? Non potevo negare che la cosa mi rendeva davvero al settimo cielo, ma c’era qualcosa nel suo comportamento che mi lasciava dei dubbi.
“Vuoi qualcosa da bere?” mi domandò indicandomi il bancone col pollice, alludendo che sarebbe andato a rifocillarsi con qualche drink.
“No grazie, non bevo alcoolici stasera.” Pensavo che quella serata, così speciale per me, non dovesse essere dimenticata a causa di un’ennesima sbronza, quindi non avrei toccato alcool per quella volta.
“Come vuoi.” Disse con un sorrisetto in stile Tomlinson prima di sparire tra la folla.
“Abbie!” esclamò una ventina di minuti dopo Col che era magicamente ricomparsa. “Abbie, tu non sai cosa ho sentito!”
“Oddio, cosa sarà di così tanto grave?!” sussultai preoccupata, credevo che quella serata sarebbe stata perfetta e che nulla in quel momento potesse guastarmela.
“Ero vicino al bancone, e ho visto Louis, cioè ho sentito il suo discorso con Zayn, quello con cui Lux ha una tresca..”
“E allora?”
“Sei sicura di volerlo sapere?” Ma cosa poteva essere di così catastrofico!?
“Bah non so, è tanto brutto?” Col non badò alla mia domanda e tirò fuori una cosa che mai avrei voluto sentire.
“Zayn ha detto a Louis di non essere così dolce e carino con te, perché alle ragazze piace essere trattate male e quindi peggio lui si comporterà con te, più tu gli cascherai ai piedi, testuali parole.”
“Ma questo è coglione!” sbottai furibonda.
“Guarda, non mi far aprire bocca sui ragionamenti maschili, menomale che Harry è diverso” disse asciugandosi la fronte.
“Cosa dovrei fare adesso?!” domandai preoccupata.
“E a me lo chiedi? Non mi intendo per niente di queste cose, sai quanto sono impacciata. Ma se fossi in te forse farei finta di niente e starei ad aspettare un segno del cambio del comportamento di Louis, visto che seguirà il consiglio di essere più .. stronzo.”
“Forse hai ragione, starò ad aspettare.” Dissi ravvivandomi i capelli con una mano, la quale tramava nervosamente.
“Mi dispiace Abbie, davvero.” Mi rincuorò appoggiandomi una mano sulla spalla.
“In ogni caso grazie per avermelo fatto sapere, Col, sei una vera amica.” le risposi con un sorriso forzato sulle labbra.
Pochi minuti dopo Louis ricomparì con un drink in mano, le sue guance erano arrossate e il suo sguardo perso nel vuoto, da quello intuii che non ne aveva bevuto solo uno. 
“Eccomi qua!” esclamò tentando di rimare in piedi, i suoi tentativi non riscuotevano però molto successo. Gli sorrisi non sapendo cosa dire, ma soprattutto come mi sarei dovuta comportare.
“Senti, perché non andiamo in un posto più tranquillo eh?” mi chiese con tono da perfetto ubriaco, il suo alito era “pesantemente alcoolico”. Mi prese per mano e mi trascinò in una stanza di cui non sapevo nemmeno l’esistenza, una sorta di sala cerimonie, addobbata con festoni e palloncini, c’era poi un grosso divano ad angolo dove ci sedemmo poco dopo. Le mie dita tamburellavano nervosamente sul ginocchio nudo, lui si era completamente spaparanzato a gambe larghe.
“Mi sto proprio divertendo questa sera, è proprio uno spasso questo ballo!” esclamò all’improvviso. Soffocai una risata, era davvero ridicolo.
“Se mai sono i drink che hai bevuto che ti stanno facendo divertire” lo ammonii.
“No, ma che dici! Io non ho bevuto nulla!”
“Si certo, Louis si vede lontano un miglio che sei ubriaco da far schifo, non inventarti scuse.” Boccheggiò per qualche istante non sapendo cosa dire per giustificarsi. Ad un tratto mi mise il braccio sulla spalla facendo finta di stirarsi, la conosco questa mossa, Tomlinson.
“Sai cosa mi manca per rendere la serata perfetta?” mi domandò col solito tono perso.
“Cosa?”
“Questo” disse poco prima di fiondarsi sulle mie labbra, non ebbi nemmeno il tempo di bloccarlo.
“Louis, ma che fai?!” protestai togliendomelo di dosso. Certo che avrei voluto baciarlo, anche per me mancava solo quel gesto per rendere la serata davvero perfetta, ma non in quelle condizioni, ubriaco e condizionato dalle stronzate di Malik no, quello non era il vero Louis.
“Avanti!”sbottò lui avvicinandosi nuovamente al mio viso e prendendomi il mento. L’altra sua mano scivolò invece sul mio fondo schiena.  Assaporai di nuovo quelle labbra acide, dal gusto forte e amaro, appena sentii la sua lingua sfiorare la mia lo levai immediatamente, dovevo farlo.
“Smettila ti ho detto.” Sbraitai incrociando le braccia e allontanandomi da lui.
“Ma cosa c’è che non va?” sbottò alzando le braccia al cielo.
“C’è che non voglio baciarti.” Risposi a tono.
“Ma perché?! Guarda che lo so che mi muori dietro da un sacco di tempo, hai finalmente la tua occasione e non la sfrutti?! Guarda che non ci sarò per sempre per te!
Quelle parole mi fecero male, mi trafissero come una spada affilata, un colpo basso che da lui non mi sarei mai aspettata. Alzai rapidamente la mano al cielo prima di sbattergliela sul viso il che provocò un rumore secco. Speravo di avergli fatto male, con tutto il cuore.
“Ahia!” piagnucolò massaggiandosi la parte colpita.
“Così impari a dire così tante stronzate tutte insieme, sei proprio un deficiente Louis, un deficiente! Anzi, quello che stasera era con me fino a mezz’ora fa era il mio amico Louis, mentre la persona che ho ora davanti no di certo! Lo zampino di Malik non ti ha di certo aiutato, come hai potuto farti condizionare da uno come lui?! Sei solo patetico, mi fai pena, impara a ragionare con la tua testa invece di ascoltare stupidi consigli di gente che si finge tua amica solo per l’influenza che hai a scuola!” sbottai alzandomi in piedi e dirigendomi verso la porta. Feci per girare la maniglia per uscire, quando me lo ritrovai addosso.
“Chi ti ha detto che ho parlato con Zayn?”
“Una mia amica, se permetti io ce le ho delle persone che mi vogliono bene e che ci tengono a me, a differenza tua che sei circondato da troiette che vengono a letto con te e poi non ti salutano nemmeno a scuola, piuttosto che palloni gonfiati che ti stanno attorno solo perché sei popolare!” Se dovevo essere cattiva lo sarei stata fino in fondo, lo odiavo, avrei voluto massacrarlo in quel momento.
“Mi dispiace, scusami.” Sussurrò con tono affranto a testa bassa. “Non volevo, davvero, ho sbagliato.”
“Non credere che basteranno delle semplici scuse per ..” non ebbi il tempo di finire che mi ritrovai di nuovo le sue labbra sulle mie. Le sue mani palpavano malamente il mio fondoschiena.
“Levami le mani di dosso, ti ho detto!” gli urlai in contro. “Non osare mai più toccarmi in tutta la tua vita, chiaro? Mi fai schifo! Te l'ho detto tre volte che non voglio fare niente con te e ancora non hai capito?! Cosa non ti è chiaro del concetto "Stammi lontano"?!” uscii sbattendo rumorosamente la porta alle mie spalle, lasciandolo solo nella sala dove non oso immaginare cosa avrebbe voluto fare.
Ma come poteva aver provato a baciarmi tre volte dopo che io gli avessi tirato uno schiaffo e detto chiaramente che non lo volevo?! L’alcool gli aveva veramente dato alla testa, e l’influenza di Malik non faceva che peggiorare le cose. Lacrime di rabbia e dolore rigavano il mio viso mentre il mascara colava sulle mie guance, mi sentivo sporca. Sentivo ancora le sue sudice mani addosso, forse mi sbagliavo su di lui, forse non era rimasto esattamente lo stesso Louis di sempre, o forse era quello che aveva bevuto che lo rendeva così. L’unica cosa positiva era che forse un minimo di attrazione fisica nei miei confronti c’era e io ne avrei approfittato per fargli passare quello che avevo passato io:dolore, lacrime amare, gli avrei fatto provare quella sensazione di sentirsi soli al mondo, di sentirsi una merda, di sentirsi evitati, schivati, abbandonati dalla persona che si ama. Presto avrebbe patito le pene dell’inferno se avesse continuato così, lo avrei condannato al dolore che avevo provato io per più di tre anni a causa sua.
 
 
Madison.
 
 
Ancora non mi rendevo conto di averlo chiamato in quel modo, di aver lasciato uscire quel sostantivo dalle labbra così, senza nemmeno accorgermene. La reazione di Liam era stata piuttosto strana e inaspettata, ma fortunatamente sembrava aver gradito la cosa. I suoi occhi avevano duplicato la loro dimensione nell’udire quella parola, la sua bocca si era spalancata come se avesse visto un fantasma o qualcosa di davvero terrificante. Da quell’istante il suo comportamento era cambiato, non era più spento, dallo sguardo perso e non esattamente entusiasta di trovarsi dove eravamo, era cambiato completamente, sembrava elettrizzato, eccitato, inebriato dall’accaduto. Afferrò saldamente la mia mano e con forza mi trascinò lontano dagli altri, forse non sapeva nemmeno lui dove, fatto sta che in quel momento mi fece un po’ paura, sembrava pazzo, il tenero Liam di sempre aveva lasciato posto ad un ragazzo effervescente, vivace, pieno di vita, forse esagerato.
“Liam! Dove mi stai portando?” domandai curiosa, lui sembrava avere già perfettamente tutto in mente, come se avesse già progettato tutto nella sua testa. Riuscimmo a sgusciare tra la folla, spintonando a destra e a manca per passare tra le persone. Ci ritrovammo nel piccolo corridoio che portava ai bagni, era interamente tappezzato di moquette rossa, il rumore sordo della musica rimbombava dalla grande sala dove tutti si stavano divertendo. Liam prese a baciarmi con foga, spingendomi lentamente contro la porta dei servizi maschili, che cigolò fastidiosamente. I suoi baci diventavano sempre più intensi, e ci ritrovammo presto nel bagno, io seduta sul piano di marmo e lui circondato dalle mie gambe. Prese a baciarmi delicatamente il collo, adoravo quando faceva così, non era affatto un tipo violento, la sua dolcezza era una delle cose che più amavo del suo carattere. 
“Come mi hai chiamato prima?” mi chiese tra un bacio e l’altro, mai staccando le labbra dalla mia pelle.
Amore.” 
“Ridillo.” Mi ordinò arrestando per un istante la sua passione.
Amore, Liam, tu sei l’amore per me.” dichiarai pronunciando più lentamente la prima parola. I suoi occhi si illuminarono, aveva uno sguardo perso, sognante, il che mi inteneriva, era ancora più adorabile. Si chinò sul mio viso, soffermandosi a fissare le mie labbra per poi darmi un bacio leggero e casto, che io approfondii in uno un po’ più movimentato. Incominciò ad accarezzarmi teneramente i capelli, assecondando i movimenti delle sue mani con quelli del busto. Divaricai le gambe per sentirlo più vicino a me, ad un tratto le sue parole interruppero quel momento che sembrava così perfetto.
Non sai quanto io ti desideri, Madison.” Quelle parole fecero scattare un meccanismo dentro di me per cui la voglia di diventare sua e baciarlo intensamente cresceva sempre più. Gli sorrisi prima di riappoggiare le labbra sulle sue e cominciare lentamente a togliergli la giacca dello smoking, gesto che tutto sommato mi sembrava abbastanza neutro, ma che suscitò in lui un’idea sbagliata. Le sue mani scivolarono sulla mia schiena e piano piano sentii che cercava di tirare giu la cerniera del vestito, quando ci fu riuscito le sue mani lottavano con la chiusura del reggiseno.
Mi staccai immediatamente dalle sue labbra, che provocarono un suono leggero e delicato. Io non ero certo il tipo da atteggiamenti intimi nel bagno di una discoteca, il fatto che Liam fosse il mio ragazzo e non un tipo conosciuto dieci minuti prima, non giustificava le cose. Non ero di certo una come Lux che non aspettava altro che spassarsela allegramente con più sconosciuti possibili; in quel momento sarebbe potuto entrare chiunque nel bagno, e cosa sarebbe successo se ci avessero sorpresi a fare quelle cose? No no, non se ne parla, l’intimità è sacra e un bagno non è certo il posto giusto dove farlo per la prima volta con Liam, il fatto che non fossi più vergine non cambiava nulla.
“Liam, aspetta..” lo bloccai appena ripresi il fiato da quel bacio lungo e intenso “Non credo sia una buona idea insomma.. anche io vorrei, ma non qui capisci? E’ un lurido bagno pubblico, non oso pensare cosa la gente ci abbia fatto qua dentro, non me la sento qui, non è il posto giusto.” Annuì, sembrava capire quello che intendevo trasmettergli, gli stavo parlando davvero col cuore in mano.
“Hai ragione.” osservò stringendosi nelle spalle, abbassando lo sguardo verso quelle sudicie piastrelle che pavimentavano il bagno. Gli alzai il viso con una mano.
“Ehi” sussurrai, cosa c’era che non andava?“E’ tutto a posto, Liam, è tutto come prima, cerca solo di comprendermi, ok?” cercavo di capire cosa gli era preso tutto d’un tratto.
“Hai perfettamente ragione Maddie.” Bisbigliò disegnando dei cerchi con l’indice sul piano dove ero ancora seduta. “E’ solo che non so, sono combattuto, mi sento confuso.. Solo un mesetto fa eravamo d’accordo sul fatto che tra noi non sarebbe mai esistito nulla anche se entrambi desideravamo ardentemente il contrario,” si passò nervosamente una mano fra i capelli. “E ora guardaci qui, stiamo insieme e per poco stasera non finivamo a letto insieme. Non capisco cosa devo fare, non capisco cosa devo scegliere: reprimere ciò che provo per te e far finta che non sia mai accaduto nulla o vivere ogni giorno con te come se fosse l’ultimo?” Il suo viso era sciupato, sembrava davvero affranto.
“Liam, ricordi cosa mi avevi detto il giorno che decidemmo di stare insieme? Che avremmo vissuto appieno queste poche settimane che ci rimangono, che avremmo passato la maggior parte del tempo insieme.” Gli accarezzai il viso. “Capisco perfettamente ciò che provi perché sono le stesse cose che provo anche io, anche io mi sento così, anche io non so cosa scegliere. In ogni modo sarebbe troppo tardi per me scegliere di cercare di dimenticarti, perché sono certa che non ci riuscirei nemmeno mettendoci tutto l’impegno possibile, ormai è fatta, Liam, non ne usciamo più. Quindi credo che dovremmo evitare di passare il tempo a farci paranoie o problemi, viviamo alla giornata, giorno per giorno, non pensare a quel fatidico giorno. Ora siamo qui, insieme, e non so come ma sento che lo rimarremo anche in futuro, resteremo sempre uno accanto all’altra malgrado la distanza che ci separerà.” Ci avevo messo l’anima in quel discorso, cercavo veramente di trasmettergli tutto l'amore che provavo per lui, sembrò apprezzare. Mi abbracciò forte, un abbraccio pieno di emozioni, un abbraccio che poteva essere quello di un amico, di un fidanzato, o di un fratello, un abbraccio di una persona che mi voleva far capire che sarebbe sempre rimasta accanto a me.
"Dai, andiamo o ci daranno per dispersi." lo incitai scendendo dal piano in marmo.
"Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, Madison." mi sussurrò lui all'orecchio, quasi per non farsi sentire, come fosse un segreto tra me e lui.
Gli stampai un leggero bacio sulle labbra, prima di prenderlo per mano e uscire dal bagno.
 
 
Coleen.
 
 
Lasciai la povera Effie da sola, Harry continuava a camminare tra la folla, non lasciava andare la mia mano. Raggiungemmo un angolino leggermente meno affollato, dove si riusciva almeno a respirare. Partì un altro lento: Lego House di Ed Sheeran. Adoravo quella canzone, l'avevo inserita nella playlist "Relax", era davvero capace di farmi dimenticare ogni mio cattivo pensiero e schiarirmi la mente anche solo per quei pochi minuti che durava. Vidi il viso di Harry avvicinarsi al mio, i suoi ricci mi accarezzavano le guance.
"Te l'ho mai detto che sei bellissima?" mi sussurrò all'orecchio. Risposi donandogli un lieve e casto bacio sulle labbra, che lui cercò di approfondire in uno più passionale, non lo rifiutai. Quando riaprii gli occhi potei constatare che avevamo gli sguardi di tutta la gente puntati addosso. Ma cosa avevano da guardare?
Non era una cosa normale baciarsi, dimostrare il proprio amore ad una persona? Forse erano sorpresi nel vedere Harry, Harry Styles che per una volta non stava baciando la ragazza più ambita della scuola, ma una normale, una che indossava felpe e converse invece di minigonne e calze a rete.
"Harry, io devo andare." gli dissi dopo aver notato che l'ora del mio coprifuoco era ormai giunta.
"Ti accompagno fuori." sussurrò per poi accarezzarmi la schiena e dirigermi verso l'uscita.
Arrivammo alla sua macchina nuova di zecca, aveva appena preso la patente. Mi sedetti nel sedile accanto al guidatore, tamburellando con le dita sul cruscotto, in attesa che lui mettesse in moto.
"Col." mi chiamò appena si fu seduto.
"Dimmi."
"Baciami." disse per poi buttarsi sul mio viso e stringermi tra le sue braccia. Lo baciai con tutta la dolcezza che avevo in corpo, percepii che quello non era un bacio come tutti gli altri, voleva trasmettermi qualcosa, qualcosa che forse desiderava che io sapessi da tempo e che si era trattenuto finora, pensando che fosse giunto il momento giusto. Cercai di staccarmi dalle sue labbra, ma appena lo feci lui riattaccò le sue sulle mie, ancora non gli bastava.Portò le sue mani sul mio collo, facendole scivolare poi sulla nuca e tra i capelli, accarezzandomi dolcemente. Questa volta si staccò lui, mi guardò negli occhi, sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi e spostò lo sguardo sulle mie labbra.
"Coleen, voglio fare l'amore con te, adesso." disse secco.
"Oh." fu l'unica parola che riuscii a dire, l'unica che riuscì a scapparmi tra le labbra che erano rimaste socchiuse dalla sorpresa. "Harry, io.."
"No no, aspetta, non dire nulla, è colpa mia, sono proprio uno stupido, mi sono fatto prendere dall'enfasi del momento, che sciocco! E' ovvio che è ancora troppo presto, non dovevo permettermi, sono soltanto uno stup.."
"Smettila." lo zittì severa. "Se è questo quello che vuoi, io lo farò, perchè sono davvero disposta a tutto pur di renderti felice, hai capito?" i miei occhi lo scrutavano come per rimproverarlo, ora aspettavo soltanto la sua reazione. Ponendo l'indice sotto al mio mento portò il mio viso vicino al suo, facendo combaciare le nostre labbra. "Capito." sussurrò poi serio, ancora sulle mie labbra. L'enfasi del momento cresceva sempre più, a poco a poco cominciammo a spogliarci aiutandoci l'un l'altro. Ad un tratto mi suonò il cellulare, mia mamma mi stava chiamando disperatamente, scommetto che era già in pensiero per me, malgrado avessi sforato il coprifuoco solo di una manciata di minuti. Mi staccai dalle sue labbra, iniziai a smanettare col telefono, ignorando la chiamata, Harry afferrò il mio cellulare e lo gettò sui sedili posteriori. Riprese a baciarmi con passione, iniziando a sfilarmi il vestito, con un'abile mossa si liberò anche del reggiseno. In poco tempo ci ritrovammo nudi, una nelle braccia dell'altro ad amarci e a fare l'amore. I gemiti mi uscivano spontaneamente dalla bocca, non riuscivo a trattenerli.
Harry era stremato, si accasciò al mio fianco sudato e col respiro affannato prima di sussurrarmi le parole più belle che potesse pronunciare, quelle che una ragazza come anche una donna attendono di udire per settimane, mesi, se non anni.
"Ti amo." Scoppiai in una risata liberatoria assolutamente non per deriderlo, ma perchè non riuscivo più a trattere le emozioni e la gioia che si erano accumulate in quei giorni, tutto per merito di Harry.
"Anche io ti amo, Harry."
 
Scesi dall'auto dopo avergli dato un ultimo lungo bacio, non sapevo come avrei fatto a resistere senza averlo vicino tutta la notte, non sarei di certo riuscita a 
dormirci su così facilmente. Si sporse dal finestrino per darmi un'ultimo tocco leggero con le sue labbra. Mi osservò allontanarmi dalla macchina e suonare il campanello di casa. Mi voltai un'ultima volta verso di lui.
"Ti amo, Coleen." mimò con le labbra facendo il labbiale. Gli sorrisi ed entrai, sentii il viso andarmi in fiamme, e il sorriso indelebile sulle labbra, non riuscivo a cancellarlo in nessun modo.
"Col, cos'è quella faccia sognante?" mi domandò mia madre appena mi vede entrare.
Probabilmente se te lo dicessi sverresti qui all'istante, stecchita sul pavimento. Non puoi neanche immaginare cosa mi è successo stasera, forse la cosa più bella di tutta la mia vita, forse l'attimo più intenso della mia intera esistenza. Mi ama, mi ama! Harry Styles è innamorato di me. Non so come gli sia venuto in mente, non so come abbia potuto formulare quelle due paroline in un modo così perfetto, non so cosa gira nella sua testa, o nel suo stomaco. So solo che lo amo anche io, più di ogni altra cosa al mondo.
"Niente mamma, niente..."
 
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Carota's Moment.
 
Questo capitolo è stato un vero parto imminente (?)
Anzi, imminente mica tanto visto che mi ci sono voluti 3 giorni per la scrittura
e un sacco di altro tempo per le idee, in ogni modo spero che vi piaccia.
Non sono molto brava nelle descrizioni delle dimostrazioni di AMMORE, ma
spero che Up all night a tutto volume mi abbia aiutato.
Nel momento di Liam E Maddie mi è pure scappata una lacrimuccia perchè c'era 
Stole my heart che crea l'ambiente discoteca e sentire la voce di Liam non so come rendeva
la scena quasi reale, me lo immagino benissimo con Lud.. ehm ehm Madison :)
Detto ciò, auguro una buona morte a Harry'sBuba ma anche a Luds xx.
Ringrazio tutti per le recensioni, grazie davvero siete fantastiche :3
Anticipazioni:
ossi care, ho deciso di anticiparvi qualcosina, la pizza mi rende buona (?)
Effie: l'istante con Niall si capirà meglio nel prossimo, non illudetevi che sia tutto rose e fiori però.
Lux: con l'ennesima scopata si è cacciata in grossi guai, pregate per lei.
Madison: nel prossimo capitolo racconterà alle amiche della sua partenza, ma con Liam va tutto a gonfie vele, per ora!
Abigail: sembra aver finalmente tirato fuori le palle, metterà Louis in riga, ma occhio, il Tommo non è così docile! ahah
Coleen: Harry è stato forse capace di renderla una persona nuova? Mah
Detto ciò mi sento un annunciatore dell'oroscopo, volete sapere come finirà?
Tutto nella prossima puntata (?)
Un Horan Hug a tutte.
MotaCarota :)
  
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