CAPITOLO 2: Our Life

Sentivo le guardie urlare.. Mamma mia che pizza... quelli strillano sempre ogni mattina... comprarci una sveglia no?! Ok che siamo macchina, ma anche noi abbiamo delle emozioni e non ci piace svegliarci sentendo delle urla assatanate di energumeni scontrosi!

-Su, Alzati! Solo perchè sei brava non vuol dire che hai il diritto di poltrire!- Il tono di voce della guardi era alquanto alterato.. e anche molto fastidioso!

-Lo so... fammi solo sistemare un po'..- Al contrario, la mia voce era cosi pacata e stanca...

-Muoviti però..- Il tizio girò i tacchi e se ne andò. Sapeva che ero la Gladiatrice.. nessuno si è mai messo contro di me, al di fuori dal gioco ovviamente.

Mi misi in piedi lentamente, mentre dei robot accompagnati da qualche guardia, passavano dinnanzi la mia stanza. In realtà era più una cella... ma "stanza" o "camera" era più accogliente!

Guardai il riflesso del piccolo specchio che Chris, il mio creatore, mi aveva donato il giorno del mio compleanno.

Le folte orecchie tigrate bianche e nere... e sopra, d'un color oro acceso, due Quadri (il simbolo del poker N.D.A.), la coda, color arancione acceso ma con la parte superiore metallica, con quello strano marchio a forma di Fiori verde, si muoveva all'impazzata; iniziai a muovere le braccia per controllare se funzionavano a dovere e notai, anche li, un simbolo che vedevo anche troppo spesso... due Cuori rossi risaltavano sui miei avambracci marroni, anche le cucitura che li univano alle mie spalle si notavano molto... e poi, la maglietta azzurra a maniche corte che portavo non aiutava. Da essa s'intravedeva anche il mio petto leopardato.

Poi c'erano le gambe, invidiate spesso da molte delle altre robot che lottavano contro di me; sopra di esse c'erano delle calze nere, abbinate agli stivali in pelle del medesimo colore; a coprire il mio fondoschiena c'era una gonnellina fucsia, anche troppo corta per i miei gusti... ma Chris mi aveva dato solo quei vestiti! Infine osservai il mio viso... il musetto bianco, gli occhi azzurro scuro, che spesso confondevano con una strana tonalità di grigio.

I bei capelli neri tutti scompigliati dopo quella bella notte di "sonno" (noi robot non dormiamo veramente!). Me li sistemai al volo,mettendo in ordine il ciuffo che mi copriva l'occhio sinistro... Stranamente alcune ciocche dei miei capelli avevano una tonaltà simile alla mia gonna, solo più scura.. Poi osservai i Picche blu sotto i miei occhi... Li sfiorai con la mano coperta dai miei guanti neri.

-Poker!!! POKER!!!-

-Oddio...- Mi sistemai più velocemente possibbile e cercai di uscire, ma lui era gia sulla soia della porta.

-Poker!! Sei in ritardo!! Stanno aspettando te per una partita!- Chris era furioso... odiava che arrivassi in ritardo ad una partita...

-Scusami..- Abbassai lo sguardo, come farebbe ogni bravo robot davanti al proprio creatore.

-Ti aspetto al tavolo 31, tarda e giuro che ti smonto!- I suoi occhi azzurri erano freddi come due schegge di ghiaccio.

-Si..- Lui se ne andò, lasciandomi sola nella stanza vuota. Odiavo farlo arrabbiare.. odiavo vedere i suoi occhi che mi guardavano in quel modo..

Chris non era cattivo come sembrava.. sotto sotto era buono con me! E, onestamente, era anche carino! Era una volpe argentea, indossava sempre un camice bianco, aveva gli occhi d'un azzurro stupendo e il suo fisico era invidiabile. Ci tenevo a lui, nonostante mi trattasse spesso male.

-Meglio sbrigarsi...- Corsi verso la sala del Casinò il più velocemente possibbile. Mentre mi avviavo verso il tavolo vedevo cosi tanti robot lottare l'uno contro l'altro.. C'erano macchine con sembianze maschili e con sembianze femminili... la maggior parte mi fissavano mentre passavo... alcuni con ammirazione, altri con odio... spesso m'invidiavano... ero una dei pochi ad essere sopravvissuta per quasi 5 anni! Altri non arrivavano nemmeno a 5 giorni..

-Sbrigati Poker!- Disse Chris urlandomi contro. Era in piedi accanto ad una sedia vuota che probabilmente era la mia.

-Eccomi..- Mi misi subito seduta. Non volevo far arrabbiare ulteriormente Chris.

Guardai i miei avversari... uno era un lupo e aveva una decina di fish, poveretto... di sicuro non ce l'avrebbe fatta. Era un novellino, si vedeva; dietro di lui, come di norma, c'era il suo creatore... una giovane gatta nera. Novellina pure lei, era sicuro pure questo. Un altro robot era una spece di hedgehog, molto mal ridotto... solo che aveva un bel poì di fish. Strano, solo due sfidanti... o, bè, meglio di niente.

-Scusate il ritardo.- Presi le mie innumerevoli fish al volo tirandole fuori da una sacca specifica che Chris mi aveva impiantato nel petto.

Sapete, se un robot perde tutte le sue fish, muore... viene ucciso e smontato. Purtroppo in ogni partita devi Sempre giocare tutte le tue fish.

La partita non durò molto, giusto il tempo di quattro manches... quei due non erano molto forti e, purtroppo, questa, seppur facile, partita non mi ha portato molte fish..

-Poker.... uccidili.- La voce di Chris era ferma e non ammetteva repliche.. ogni tanto voleva che fossi io ad uccidere qualche robot, in modo tale che tutti si ricordassero di chi ero.

-Subito..- Tirai fuori le mie carte, che non erano normali... riuscivano a tagliare anche i diamanti, bastava prenderle in modo sbagliato per mozzarsi un dito... ci ho messo molto ad imparare come maneggiarle e, ormai, ero molto brava.

Presi l'asso di cuori, la prima carta che mi capitò in mano, e la lanciai sulla gola dell'hedgehog lacerandola... per gli umani vedere i circuiti interni, i cavi lacerati, l'olio che fuoriesce dal corpo di un robot, non è niente... ma per noi è orribbile... sopratutto per me.. mi dava un senso di angoscia e tristezza. Ma non potevo lasciar trasparire le mie emozioni, come quando giocavo.

-Per favore!! Non uccidetemi!!- Il lupo implorava pietà e mi guardava urlando; stava attirando su di noi anche troppa attenzione...

-Mi dispiace..- Sussurrai prima ti "ucciderlo" tagliandogli la testa con il Jack di quadri.

-Poker, hai venti minuti di pausa.- Disse Chris mentre raccoglievo le due carte accanto ai corpi ormai senza vita dei robot.

-Si Chris..- Mi allontanai sospirando... era orrendo dover uccidere.

Non appena riuscii a trovare un posticino appartato (un tavolo da gioco fortunatamente vuoto) mi sedetti e iniziai a contare le mie fish.

Wow, grazie al cielo, erano davvero tante! Avrei passato ancora un bel po' di tempo in questo posto... non so se era una fortuna o una sfortuna...

Che dire... questa è la vita di noi macchine, rinchiuse in questo inferno senza uscita.

Molti di noi hanno provato a fuggire, ma non appena sono stati trovati, li hanno torturati (anche noi robot proviamo dolore!!).. ho spesso pensato di scappare... sopratutto quando Chris mi picchiava.. lo faceva quando non mi comportavo in maniera "adeguata" o quando mi rifiutavo di uccidere una macchina come me...

Il mio desiderio più grande è quello di riuscire a fuggire... di poter scappare... di potermene andare via, libera... anche noi macchine desideriamo la libertà, spesso anche più della vita.

Mentre giocavo con le mie fish sentii una voce maliziosa e piena di perfidia che chiamava il mio nome.

-Poker.. non giochi?-

-Va via Strange.. Non sono in vena.- Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi neri; come sospettavo, si era spostato dinnanzi a me e mi guardava ghignando.

-E a me che me ne frega?- Tramutò quel suo ghigno in un amabile sorriso. Una cosa che Strange era bravissimo a fare, purtroppo, era proprio mentire, recitare e ingannare la gente.. Mai fidarsi di un tipo come lui.

Raccolsi le mie fish e le misi a posto...oltre a essere un doppio giochista, quella dannata iena era anche un ladro. Nonostante tutto, era "carino" (anche se odiavo dirlo!). Occhi neri come la pece, pelo marrone scuro con riflessi grigiastri...Portava sempre una giacca in pelle sbottonata e dei pantaloni in pelle scuri.

-Che c'è? Sai che non oserei mai rubare a te, My Lady..- E, cosa peggiore, era cotto della sottoscritta! Mi ha sempre fatto il filo e ha provato in tutti i modi a farmi innamorare di lui..Ma un tipo come Strange non potrebbe mai piacermi!!!

-Non mi chiamare "My Lady"...sai che non lo sopporto!- Urlai alzandomi e andando via, ma la sua mano che mi cingeva il braccio, mi impedii di andare via.

-Stai dando spettacolo...- Disse Strange sussurrandomi quelle parole come se mi stesse dicendo un segreto.

-Lasciami o chiamo le guardie.- Risposi alzando il tono di voce e mostrando i lunghi denti affilati da lupo che Chris mi aveva "donato" proprio per queste situazioni.

-Ok ok..ma calmati pupa.-

-Mi calmerò solo quando ti leverai dalla mia vista!-

-Va bene..allora, See you at the next challenge..- Mi diede (purtoppo) una pacca sul sedere e si allontanò.

"Ci vediamo alla prossima sfida"... proprio non vuole capire che il giorno in cui lotteremo, probabilmente, non arriverà mai. Noi robot "migliori", insomma, che vinciamo ogni sfida, non lottiamo mai l'uno contro l'altro...sarebbe uno spreco, dato che uno deve comunque morire. E' raro che due campioni lottino senza motivo.

-Poker, vieni, c'è un'altra sfida.- La voce di Chris mi riportò alla realtà.

-Vengo..- Mi avvicinai al tavolo dove si sarebbe svolta la mia nuova sfida. Prima di sedermi notai uno strano Robot...Con un'enorme bullone metallico impiantato sulla sua testa...

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Commentate e ditemi se vi piace il mio metodo di scrittura o la mia storia ;D <3
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