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Autore: _Lou    11/02/2012    3 recensioni
*Prima di leggere questo,dovete per forza leggere Cercami o non capirete nulla*
-Sarei pronta a seguirlo lì dove l'amore non è mai arrivato.
-Allora fai le valige,si va sull'olimpo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non lasciarmi.'
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Seguimi.

Lieto fine.

 

 

Il pavimento bianco e lucido quasi fosse nuovo che passo dopo passo diventava sempre più brillante e trasparente,lo vedevo scomparire sotto i miei piedi ma facevo finta di non accorgermene troppa presa dai miei pensieri d’importanza massima,non volevo sbagliare o non sarei potuta tornare indietro eppure una volta morti ci saremmo rivisti tutti. Gli ultimi passi,quelli più pesanti che quasi i piedi mi sembravano di piombo. Un ultimo passo e finalmente sarei arrivata,sarei arrivata da loro che con sguardo vigile mi guardavano preoccupati di quale fosse la mia scelta ma io sorrisi a mo’ di rassicurazione. E davanti a me,in tutta la loro bellezza i miei genitori,non avevo le prove vero ma sapevo che loro erano la mia mamma e il mio papà forse perché non avevo mai avuto due veri genitori ed era solo un bisogno psicologico ma dinanzi a me c’erano proprio loro,li guardai e gli corsi incontro stringendomi finalmente a loro. Un abbraccio mancato uno di quelli che quando da piccola torni da scuola e sei distrutta ti toglie tutta la stanchezza,uno di quegli abbracci che ti da la tua mamma quando fai finta di avere la febbre per non andare a scuola e lei con un sorriso titubante fa finta di crederti,e in quel momento ti senti la padrona del mondo. Uno di quei abbracci che ho sempre sognato e mai avuto.

“Mamma papà quanto mi siete mancati!” Urlai continuando ad abbracciarli. Ma mio padre,Rayan,non riusciva a stringermi sapendo già che sarei tornata indietro sapendo che non sarei rimasta con lui per sempre ma trattenendo le lacrime riuscì a stringermi un po’ allontanandomi da mia madre.

“Quando morirò ci rivedremo,lo prometto!” Singhiozzai fra le lacrime lasciando un enorme bacio sulla guancia al mio papà ritrovato e perso nella stessa ora,non volevo lasciarlo andare così ma la vita ti imponeva scelte forse facili ma da conseguenze troppo difficile troppo difficili da sopportare,muori o vivi,papà o amore?Io la mia scelta l’avevo fatta,e mi ritrovai a correre in una strada più consumata e sporca quella dell’amore che anche coperta da un cumolo di polvere continuava ad emanare una luce costante e bellissima.

“Alyce cazzo svegliati non sto scherzando!” Urlò il gattaccio stringendomi fra le sue mani,aprii un solo occhio mentre lui non mi guardava e scorsi Josh che con la testa fra le mani tratteneva il fiato per non piangere,sorrisi,non potevo far a meno ad una scenetta del genere.

“Che bella dormita!” Urlai con un sorrisone prima di essere avvolta dalle calde braccia del mio gattaccio che dopo poco mi lasciò un bacio sulle labbra che io approfondii,bacio calmo,bacio appassionato,bacio perfetto,bacio agoniato,bacio pieno d’amore,bacio senza senso un semplice bacio che seppi ci unì per sempre.

“Stupida non lo fare mai più!”Urlò il gattaccio stringendomi sempre di più a se e in un attimo tutta la freddezza che lessi poco prima nei suoi occhi sparì come un tuono fa sparire il silenzio di una casa dormiente a mezza notte.

“No,non mi morirò mai più giuro!” Urlai ridendo fra le braccia di Cloe e Simone,ora c’eravamo tutti. Io,Josh,Rio,Simone e Cloe. Non poteva andare meglio di così,ed avevo anche il pendente che subito Rio notò con un ghigno quasi felice e mi strinse ancora più forte abbandonando l’aria sempre triste e l’atteggiamento da stronzo che aveva,certo la stronzaggine gli era rimasta ma lui era perfetto così;bruto e stronzo con gli altri bruto,stronzo,e dolce con me.

“Ma che carini,chi vuole morire per primo?!”Commentò acido Zeus ridendo come un pazzo,ci girammo tutti verso di lui interrompendo un momento unico che forse non sarebbe più arrivato. Capelli bianchi folti e lunghi,fisico statuario e occhi anch’essi bianchi quasi trasparenti lui era il Dio di tutti i dei era il padrone del mondo,era Zeus.

“Portateli via.” Parlò freddo,distaccato quasi come se stesse al cinema e noi tutti fossimo solo uno stupido film da vedere coi popcorn,quanto spero che si spezzi con quei popcorn.

“Eccovi.” Fredda e risoluta come sempre la dea dell’intelligenza,Atena che ci fece accomodare al centro di una stanza circondati da Dei,sapevo che per Rio non era la prima volta.

“Che palle ancora questo,cazzo vuole uccidiamo e basta no?!”Urlò palesemente scocciato di stare lì Ares il Dio della guerra,non era per niente bello aveva il viso tutto sfregiato ed era pieno di cicatrice sulla testa.

“E’ un’idea” commentò calorosa Afrodite guardando la sorella Era che si smaltava tranquillamente le unghie,sentivo il mio gattaccio sbuffare ma io tremavo. Mi strinse la mano guardandomi con una sottospecie di sorriso-ghigno rassicurante. Non riuscii a ricambiare ma mi strinsi a lui mentre Simone teneva forte la mano del pazzo vampiro che con sorriso timido cercava di evitare lo sguardo di Cloe,quando tutto sarebbe ritornato alla normalità sarebbero successi enormi casini,me lo sentivo.

“Facciamoli morire di fame e non se ne parla più”finì Ade con un sorriso sadico sul viso,sentii Rio stringermi di più facendomi arrossire, ero tremendamente  fortunata ad avere un gatto imprevedibile e impossibile come lui circondata da amici stupendi e deficienti sempre pronti a ridere.

“Facciamo una gara.” Propose ridendo il Dio della guerra guardando dritto negli occhi Rio che sostenne lo sguardo perfettamente senza neanche chiudere per un attimo gli occhi, guardai per un secondo Josh che girò lo sguardo facendomi capire benissimo che da li a poco ci sarebbe stata una lotta. Cazzo però neanche un cazzutissimo secondo libero per restare col mio gattaccio.

“Moto o cazzotti?” Anche lui freddo ma con un tono un po’ provocatorio,ghigno sul volto occhi sprezzanti e orecchie rizzate,era tornato il vecchio fotuttissimo gattaccio selvatico che adorava far a botte.

“Aspettate però la mia Cate è sulla terra ed io non corro senza la mia moto”s’intromise il vampiro ammiccando un sorriso spostandosi i capelli rossi che non divennero più bruni una volta tornati dall’aldilà.

“Uguale per la mia Rose.”Acido e pungente il mio stronzo personale,volevo dirgli di non rispondere così male ad un Dio ma rimasi in silenzio rassicurando Simone e Cloe con lo sguardo che preoccupato per il loro vampiro si stringevano l’uno all’altra e loro due erano la prova di come l’amicizia batte i stupidi limiti che impone l’amore.

“Pensavo un’incontro di Box. Io contro il vampiro,il gatto contro papà.”Finì Ares non rendendo giustizia a me e gli altri due che dovevamo rimanere a guardare.

“Voglio combattere anche io!”Urlai interrompendo il silenzio facendo girare tutti verso di me ora avevo il pendente e avevo una dannata voglia di provarlo.

“Allora combatterai con me,insulsa sporca mutaforme.” Neutra e un sorriso pari a quella di Angelina Jolie ma fin troppo vanitosa per i miei gusti,d’altronde la dea della bellezza non poteva non esser strasicura di se stessa.

 Un attimo dopo mi ritrovai in tribuna a guardare Josh contro Ares,dopo sarebbe toccato a Rio ed infine a me mentre Simone e Cloe erano stati imprigionati da Zeus senza un perché forse per fare solo un po’ di scena.

“Ma perché io devo essere incatenato?”Si lamentò il coniglio guardando il vampiro combattere.

Schiva qualche pugno,saltella sul posto. Guarda Simone si distrae un pugno dritto in faccia impreca,si riprende. Guarda l’avversario ghigna si butta contro di lui gli sferra un pugno nello stomaco non coperto,Ares si copre il petto. Errore. Josh ride e gli sferra un pugno sotto il mento facendolo volare all’indietro ora ride non ha neanche usato i propri poteri.Ghigna sapeva di essere più forte di quel montato e come se nulla fosse ritorna in tribuna dando il cambio al gatto guardando con Aria di sfida tutti gli altri dei prima d’andare dal coniglio per liberarlo.

Rio scese in campo dandomi un lieve bacio sul dorso della mano sotto gli occhi di Zeus che s’infuriò ancora di più,non parlavano il silenzio regnava tra loro.

Zeus si scaraventò subito contro il mio gatto colpendolo duramente,ma Rio non si spostò di un centimetro guardando dritto negli occhi il suo nemico. Non si trasformò si limitava a ghignare e a schivare i colpi dell’altro assieme ai fulmini. Non sembrava preoccupato di sfidare Dio ma se riusciva a batterlo ci saremmo scampati la morte e magari anche riusciti a tornare a casa.

“Cazzo.”Imprecò il gatto correndo verso il Dio che subito con la sua folgore gli lanciò fulmini su fulmini che riuscì a superare grazie all’abilità di gatto,ad un passo del Dio dove poteva benissimo tagliargli la testa con i suoi lunghi e affilati artigli d’acciaio si limitò a dargli un pugno dritto dritto sulla guancia destra che subito si colorò di rosso. Zeus tornò indietro e fermò il combattimento dicendo d’aver perso apposta anche se non aveva ancora perso.

“Ora tocca a te,vinci e saremo liberi!”M’incitò Cloe liberata da Simone,guardai verso il mio gatto che con il suo ghignò mi liberò da ogni preoccupazione.

Davanti la dea della bellezza sola senza qualcuno che mi aiuti,per la prima volta il mio vero combattimento da sola. Non parlammo lei si limitava a legarsi i capelli quando riuscii ad avvicinarmi,sgranò gli occhi non smettendo di dedicarsi ai capelli infuriata per quella mancanza di rispetto gli presi una ciocca con le dita infuocate grazie al pendente riuscivo anche a decidere quali parti del corpo infuocare,ridevo vedendo i suoi capelli andare a fuoco e lei piangere cercando inutilmente di spegnere le fiamme sui suoi bellissimi capelli biondi.

“Ti aiuto io”commentai scaraventandogli contro un’enorme palla d’acqua la sentii urlare e preoccupata mi avvicinai a lei ma mi riuscì a far cadere riempiendomi di calcio nello stomaco,sussultavo ad ogni calcio sorprendendomi dopo il terzo di non sentire quasi più dolore.

“Fanculo”bofonchiai ripromettendomi di non dire più parolacce mi alzai anche se un po’ malconcia e ridendo gli segnai un pugno nell’occhio dove non se l’aspettava,non avevo usato poteri ma solo rabbia solo che lei non si fece male anzi rise mentre io mi ero completamente ripresa forse era merito del pendente.

“Comunque di a Rio che come ho fatto l’amore con lui non l’ho mai fatto con nessuno” a quell’affermazione mi vennero gli occhi lucidi mi girai subito verso di lui che mi guardava con attenzione senza però poter udire ciò che aveva appena detto la dea.

“Che fai piangi?Davvero credevi che stavate insieme?”Continuò ridendo ma subito sentii una flotta di rabbia invadermi,probabilmente diventai di fuoco o forse no. Mi avvicinai a lei con un sorriso sadico sul volto le avrei fatto molto male.

“Io e Rio STIAMO insieme!” Lo urlai facendomi sentire da tutti i presenti compreso Rio,l’accordo era di non uccidere a morte l’avversario ma era tutto da vedere. Mi scaraventai contro di lei prendendola a pugni senza sosta sentendola gemere ad ogni pugno.

“Cazzo!”Urlò il gattaccio prendendomi in spalla mentre ancora mi dimenavo portandomi di nuovo davanti tutti i Dei in attesa di un giudizio.

“Siete tutti liberi,tranne Alyce  che non ha rispettato il patto.” Finì Zeus con un sorriso smagliante sul volto,iniziai a ridere scatenando un’enorme guerra. Cloe,Simone e Josh scomparirono mentre io venni risucchiata da uno strano tubo trovandomi vicino Rio.

“Micetta svegliati!”Urlò il mio gattaccio dandomi lievi baci sul collo il miglior risveglio della mia vita. Ci ritrovammo su un letto mal fatto in una stanza buia circondati da rumori di bombe e spari subito mi accoccolai fra le sue braccia impaurita.

“Cosa succede?”Chiesi sconvolta vedendolo sorridere.

“La nostra punizione è quella di assistere alle guerre fra Dei,tranquilla domani scappiamo da qui”mi sussurrò accarezzandomi i capelli,ero confusa e non capii come ero arrivata fin li ma in quel momento il mio cervello recepiva solo il calore delle sue labbra sulla mia guancia.

Mi girai verso di lui incatenata ai suoi enigmatici occhi verdi e in silenzio sotto il suono delle bombe a chissà quale distanza per il suono sfumato che arrivava a noi iniziai a lasciargli dolci baci a stampo sulle labbra portando con me una scia di baci.

“Micetta sei una piccola pantera eh?”Ironizzò lui prendendomi fra le braccia continuando ad accarezzarmi,era stupido ma avevo paura una folle paura di sbagliare.

“Rio..” Sussurrai piano quasi per paura che sentisse attirando la sua attenzione,non so come finii sotto di lui e il suo sguardo lucido e pieno di desiderio non faceva altro che aumentare il mio amore per lui.

“Ho paura..” Continuavo a sussurrare lo vidi ghignare subito mi pentii di ciò che avevo detto.

“Fidati di me,micetta.” Dolce e sensuale mi sussurrò nell’orecchio togliendomi la maglia e sfilandosi i jeans,annuii senza che mi potesse vedere e gli stampai altri dolci baci..

 

Me: Altro che orologio svizzero io sono meglio! Cosa ne dite dell’immagine che ho messo lì sopra vi piace?E cosa ne pensate dell’andare della storia?Lo so il finale è qui a breve ma allungo sempre di più senza un senso. Finalmente però ‘sti due sono riusciti ad amarsi e alla fine la piccola Alyce ha scelto il belloccio di Rio,d’altronde come biasimarla?Grazie a voi che recensite e mi fate venire ancor più voglia di scrivere!

Al prossimo capitolo e ancora grazie Lisa.

 

  
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