Per rendere più semplice la lettura
Le parti tra “…” son i dialoghi
Le parti tra -…- son i pensieri
Le parti in prima persona tra *…*sono i commenti che fa Tonks mentre racconta
Dei passi felpati nel
silenzio della notte,un rumore sordo,una serie di
maledizioni e imprecazioni borbottate a bassa voce rivolte contro il piede del
letto.
“Bastava accendere la
luce”mormorò una voce assonnata mentre le luce della
lampadina illuminava un Sirius che saltellava su un
piede
“Non volevo
svegliarti”rispose il ragazzo sedendosi ai piedi del letto dell’amico
massaggiandosi il ginocchio
“Oh si
si vede come sei riuscito a non svegliarmi”ribattè l’altro ironico
“Scusa”sibilò in risposta “la prossima volta vedrò di avvisarti prima di
sbattere contro il tuo letto”
“Buona idea”rispose
mettendosi a sedere al centro del letto e notando che era ancora buio se non
per un debole chiarore aranciato.Doveva essere l’alba
o poco giù di lì.”Si può sapere dove credi di andare a quest’ora?!”
“Rem
inizio a credere che la vecchiaia stia prendendo il sopravvento”disse Sirius perplesso alla sua domanda”sai benissimo dove devo
andare ne abbiamo parlato fino a qualche ora fa”
“Ma…ti ci vogliono due minuti
per arrivare vuoi forse augurare loro il buongiorno e magari portare la
colazione?!”chiese sarcastico
“Si
perché no porto loro la colazione in camera”ribattè
col suo stesso tono”credi che così eviteranno di cacciarmi fuori a pedate?”
Lupin lo guardò per qualche istante per
poi lasciarsi ricadere sul cuscino con un ghigno non riusciva a
togliersi quella scena vista tanti anni prima dagli occhi”No!Anche appena
svegli di sicuro non rinuncerebbero mai a questo”
“Bene quindi perché dovrei
aspettare ancora?!Adoro essere insultato”riprese Sirius
alzandosi e dirigendosi alla porta”ci vediamo ‘sta sera”
“D’accordo cerca di non fare
troppi casini”rispose sbadigliando Lupin rigirandosi
tra le lenzuola.
Sirius si chiuse piano la porta alle spalle,passo silenziosamente d’avanti alla sua stanza e vi
appoggiò l’orecchio alla porta per assicurarsi di non aver svegliato Tonks quindi si smaterializzò.
I rumori provenienti dalla
strada si facevano sempre più fastidiosi,un paio di
clacson risuonarono assordanti,vociare confuso,rumore di piatti e di tavoli e
sedie spostate proveniente dal locale di fronte….
Tonks si girò dall’altro lato,si
mise il cuscino sulle orecchie,cambiò di nuovo posizione ma nulla…ormai era sveglia.Guardò l’orologiò,le
dieci…aveva dormito tantissimo e dire che si era riproposta di alzarsi presto
quella mattina per provare a convincere suo cugino a portarla con sé e invece…
Sistemò il letto con un colpo
di bacchetta e aprì la finestra imprecando contro il traffico mattutino,si stava dirigendo all’armadio come tutte le mattine quando
urtò contro il letto di Sirius.Si trattenne appena
dall’urlare
-Maledizione questa stanza è
troppo piccola per tutti e due-pensò imprecando
mentre dava uno sguardo alla stanzetta in cui i due letti sembravano entrarci
ad incastro tra le pareti e i mobili.
Si vestì,si
diede una rassettata e dopo aver controllato che tutto fosse in ordine al suo
posto uscì dalla stanza.
Era in cucina a fare
colazione mentre leggeva le ultime notizie sulla Gazzetta quando sentì Tonks scendere le scale.
“Ciao Remus”salutò
entrando nella stanza e sedendosi di fronte a lui
“Dormito bene?”chiese il
ragazzo dopo aver ricambiato il saluto.Ripiegò il
giornale e lo mise da parte.
La ragazza annuì iniziando a
spalmare un po’ di marmellata su una fetta di pane
“Sirius
è già uscito?”chiese anche se pensava di conoscere già la risposta
“Si è andato molto
presto”rispose mentre le versava un bicchiere di succo
“Quando
torna?Dove è andato?”
“Sta sera a cena,aveva dei colloqui di lavoro”disse normalmente non gli
piaceva mentire però era sempre stato bravo nel farlo,dopotutto a scuola era
molto utile-Beh e poi di sicuro non è lì per piacere-
-Lavoro?!-pensò sorpresa Tonks-Sirius che va a dei colloqui
di lavoro?-tutto poteva immaginarsi tranne suo cugino seduto dietro una
scrivania agli ordini di un capoufficio.
Guardò il
ragazzo perplessa pensando che avesse mentito ma quando incrociò il suo
sguardo così tranquillo e sorridente fu certa che quella fosse la verità.
Era da poco l’alba quando Sirius si rimaterializzò d’avanti
a quella che poteva essere considerata una piccola reggia.Anche
se si trovava all’estero del cancello riusciva a
vedere le tende tirate nelle stanze al secondo piano,dovevano essere ancora
tutti a letto
-in fondo è l’alba dovrei
essere a letto anch’io-si disse contemplando quell’imponente struttura dall’altra parte della strada.Fin da quando era piccolo aveva sempre odiato quella casa,troppo grande,troppo sfarzo,troppe cose inutili e poi era
inquietante.Anche in quel momento guardandola così in
quella luce soffusa,ancora in penombra ebbe la
sensazione che quella casa avesse un’aria sinistra.
Si chiese cosa avrebbe fatto
in quelle ore aspettando che si facesse giorno,che
cosa avrebbe detto loro e soprattutto perché era andato a parlargli.Non vedeva i suoi zii da anni e con suo grande
piacere finita la scuola aveva persino potuto evitare di incontrare le sue
cugine eppure, ora, era lì fermo di fronte alla loro casa sperando che loro
accettassero di riceverlo invece di sguinzagliargli contro i cani.
Finita la colazione
i due si spostarono nel piccolo salottino.La
ragazza dovette ammettere che Remus era un’ottima compagnia,era gentile,premuroso sapeva fare di
tutto e soprattutto riusciva a distrarla.
Ora lui era
seduto dietro la scrivania di nuovo immerso in quelle scartoffie proprio
come la sera del suo arrivo.La ragazza si alzò e gli
si avvicinò sbirciando quei fogli da dietro la sua spalla
“Le rivoluzioni
socio-politiche di fine ottocento nelle civiltà occidentali?!Storia della
Magia?!”chiese leggendo il titolo che spiccava sulla sommità della
pagina”credevo che avessi finito di studiare”
“Magari”rispose
lui alzando gli occhi dai suoi appunti a bordo pagina”mi sembra di
essere tornato a scuola col professor Ruf.Devo
presentare un tema di tre pergamene entro dopodomani”
“Storia della Magia è
noiosa”esclamò la ragazza ripensando al fatto che le lezioni di Ruf erano utili solo per chiacchierare in fondo bastava che
solo uno,a turno, prendesse gli appunti e li passasse
ai compagni;il professore era così preso che neanche se ne accorgeva.”Tutte
quelle date,quei nomi strani…”
“Ma
hai avuto anche tu Ruf?”
“Ehi ma che credi abbia cent’anni?!”rispose il ragazzo colpito
alla sprovvista dalla domanda”Sono così vecchio?”
Tonks lo guardò un attimo”Umh…si”
“Ma
come si?!”rispose fingendosi offeso
“Sembro così vecchio Nimphadora?!”chiese punzecchiandola mentre le faceva il solletico
Molti chilometri più a nord,mentre i due erano intendi a prendersi in giro,e a
scherzare Sirius continuava a fissare il grande
cancello.Le tende erano state tirate,il sole era alto nel cielo e lui per la ventesima volta
faceva avanti e indietro indeciso se bussare o meno.
Alla ventunesima volta si
decise,oltrepassò il cancello e suonò al campanello
aspettando che qualcuno gli aprisse-Magari non va
tanto male-pensò scetticamente
-mah…tanto ormai-qualcuno
dall’altra parte stava aprendo la porta
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Verrà mandato via a calci o magari gli scaglieranno contro qualche bella maledizione…cosa vuole dai suoi zii?Forse sono loro a tenere prigionieri i genitori di Tonks?se così perché?E Lupin e Tonks…non potranno certo studiare tutto il giorno…o si?
Grazie a tutti quelli che leggono e a tutti quelli che recensiscono J
Eh si mi piace troppo lasciare le cose a metà così ognuno può cercare di immaginare cosa accadrà
Bluking sei proprio sicuro che Sirius li troverà?!