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Autore: 1direction_    12/02/2012    6 recensioni
Si alza e si avvicina a me. Deglutisco e faccio dei passi indietro, sentendo un brivido quando la schiena tocca il muro freddo. Mi sorride e mi accarezza il viso, ma io mi scanso e vado verso la porta.
“Come ho detto, non sono una di quelle. Adesso scusa, ma devo vestirmi.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Seduta sulla finestra, guardo con la coda dell’occhio Harry sdraiato sul letto, che nervosamente tamburella con le dita sul comodino. Socchiudo gli occhi dando delle piccole testate alla finestra.
“Dovremmo parlare.” Harry ripete per la centesima volta, guardando il soffitto.
“Di cosa?” mi alzo e incrocio le braccia al petto, guardandolo.
“Lo sai.” guardandomi si mette seduto.
“So cosa?! Se pensi che ti legga nella mente, sbagli!” sbotto nervosa.
“Hai il ciclo?” mi chiede confuso.
“HARRY!” mi innervosisco ancora di più, per la sua battutaccia.
“Scusa, scusa.” alza le braccia e si avvicina a me, prendendomi per i fianchi.
“E’ solo che… Lo sai, ho paura di perderti. Ho paura che tu possa tornare da lui.”
“Harry…” mormoro, accarezzandogli il viso. “Io voglio te, amo te. Amo solo ed esclusivamente te. E la cosa non cambierà mai.”
Mi bacia dolcemente il collo, alzandomi la maglietta. Gli butto le braccia al collo, stringendomi a lui.
“Lo devo prendere come un ‘ti amo anche io’?” sussurro sarcasticamente, prima che lui mi sdrai sul letto.
“Uhm, sì, puoi prenderlo come un ti amo anche io.” continua a baciarmi il collo.
“Harry… che stai facendo?” continuo a sussurrare, sentendo dei brividi correre lungo la schiena.
“Voglio farti mia. Ancora.” Mi guarda negli occhi.
Esito un momento, distogliendo lo sguardo.
“Non vuoi?” mi guarda con aria interrogativa.
“Sì, che voglio. Ho solo paura che tu…” deglutisco fermandomi.
“Cosa? Che io voglia solo fare questo con te?” domanda.
“No… cioè sì… Cioè.. Sai, diciamo che la mia prima volta non è stata esattamente bella. Ero piccola, e non lo volevo veramente… Quindi, ho sempre paura che possa essere come quella volta.” replico, esitante.
Si mette seduto con me sulle gambe, mentre mi accarezza la schiena.
“Che vuoi dire?” mi sorride.
“Ehm… Beh, avevo 15 anni, nemmeno li avevo compiuti. Ero ad un ricevimento alias conferenza di quelli che interessavano soprattutto a mia madre, sai, del genere che come ti giri vedi tutti signori con la puzza sotto al naso. Ricordo come se fosse ieri. C’era un ragazzo, aveva diciasette anni, che mi si avvicinò mentre ero seduta in disparte, quando i miei parlavano con non so chi.” faccio una pausa per cercare le parole giuste, con i suoi occhi puntati addosso.
“Andammo al bagno… e… insomma, hai capito. Non è stata la prima volta che tutte le ragazze sognano. Non la sognavo neanche io. L’ho fatto perché… non lo so nemmeno io, in verità. Forse per ribbellarmi ai miei, che volevano una figlia perfettina. Lui è stato così aggressivo e io non capivo più niente. E’ stato veramente brutto..” mi blocco, guardandolo.
Lui rimane in silenzio a riflettere, credo.
“Non so perché te l’ho detto.” Ammetto, per riempire il silenzio che si stava creando.
“No, invece dovevi dirmelo. Te l’ho chiesto io, poi. E mi dispiace di quello che ti sia capitato… Non lo meritavi.” mi abbraccia e mi accarezza la gamba.
“Tutti facciamo degli errori e…”
“No, non dire le solite frasi fatte, per favore. Piuttosto, sta zitto.” lo guardo.
Senza dire niente, solleva il piumone e ci copriamo. Socchiudo gli occhi, le mie palpebre stanno per andare in sciopero.

Lo svegliarmi di colpo durante la notte ormai è diventata un’abitudine. Harry apre leggermente gli occhi e mi accarezza il braccio.
“Piccola, tutto ok?” mormora guardandomi.
“Sì.”
“Sicura?”
“Sì.” ripeto, avvicinandomi a lui che mi stringe di nuovo fra le sue braccia.
“Non è la prima volta che ti svegli di notte. C’è qualcosa che non va?”
Scuoto la testa. “No, certo che no.”
“Uhm, sarà. Sai che in questo periodo non stai mangiando niente? Stai diventando scheletrica. E tra le altre cose, ogni tanto hai come dei mancamenti. Sei stanca.”
La luce della lampada che aveva accesso gli illumina il viso, ha un’espressione severa e mi guarda negli occhi.
“Non è vero?” domanda ancora.
“Sì. Ma è lo stress. Passerà presto. Tranquillo, adesso dormiamo. Buonanotte.” gli stringo la mano e chiudo gli occhi.
Lui si allunga per spengere la lampada e sospira.
“Buonanotte. Ti amo.” mi da un bacio sulla testa.
Riesco a prendere di nuovo sonno in poco tempo. Ha ragione, sono stanca. Ma non è vero che sto diventando scheletrica! Ce ne vorrà di tempo, uhhhh.

Yeah buddy!
Ciao :3 
Io lo so che voi volete uccidermi, ma non fatelo c.c
Questo capitolo fa schifo, lo so, ditemelo! Peeeeerò, non sapevo che scrivere in poco tempo, dato che mi è mancata la corrente per tipo un giorno o più. 
E quindi il mio pc si è scaricato con poco. 
Spero di postare domani è.é 
Tanto ho moolto tempo, dato che la scuola mia è chiusa Lunedì e Martedì, ancora.
Vabbè, non interessa a nessuno :3 
Tanto amore, xx
  
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