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Autore: marrymezayn    12/02/2012    14 recensioni
Storia in fase di REVISIONE. Scusate per il fastidio!
Estratto dal 3° capitolo:
Strinse di più le braccia al suo collo, e le uscì un sospiro mentre si staccava quel poco per dar fastidio alle sue labbra. «certe notti ho pensato seriamente di impazzire senza di te!» quel sussurro, appena udibile all’orecchio di qualsiasi essere umano ma non quello di Keyra, ebbe la facoltà di far bloccare il cuore della ragazza che lo guardava con gli occhioni fuori dalle orbite. Le vennero gli occhi lucidi e percepì un sorriso sulle sue labbra. «mi sei mancato!» ammise mormorando, ma sapeva che lui l’aveva sentita. Sentì la sua presa spingere la sua schiena verso di sé e si lasciò trasportare, finendo direttamente tra le sue braccia. Percepiva il delicato respiro di Zayn tra i suoi capelli, e si appoggiò al suo petto, con un sorriso. Il cuore di Zayn batteva all’impazzata. Chissà come mai. «Mi sa che l’unica cosa giusta che ho fatto in vita mia è stata quella di nasconderti la verità.»
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E' il "futuro" di questa storia.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=868289&i=1 spero che vi piaccia. Enjoy! ♥
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se non ti perdi, non trovi strade nuove.'
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Flashback –
I suoi occhi castani viaggiavano in quella che era la sala da pranzo. «ma perché?» domandò, stanca mentre guardavano la casa. «perché si! Tanto è inutile quel passaggio di affittare casa per vedere se la nostra convivenza va bene oppure no. Andrà alla grande, ne sono certo!» Keyra alzò gli occhi al cielo. «tu sei proprio sicuro eh? La compriamo, la dividiamo e poi se ci lasciamo uno dei due rimane senza casa.. Carino!» Zayn la guardò di sbieco. «ma perché devi sempre pensare in negativo? Io non voglio lasciarti, tu non vuoi lasciarmi.. perché devi fare la difficile?» domandò, mentre lei lo guardava male. «perché ti ricordo che sono io quella che tiene la coppia con i piedi di piombo. Se fosse per te saremmo già sposati e con un figlio!» lo sfotté e lui annuì, sicuro al centouno per cento di quello che aveva appena detto la sua ragazza. Zayn si girò verso il venditore, che li seguiva. «la compriamo!» Keyra si sbatté le mani sulle gambe, inviperita. «bello parlare e non essere ascoltati!» L’uomo li guardò a bocca aperta. «anche il venditore è incredulo, guarda!» Zayn si girò a guardarlo. «scusate.. è che siete molto giovani e non.. immaginano che la compraste.» ammise l’uomo e Keyra lo indicò. «vedi, pure lui non ci crede!» Zayn la guardò con un sorriso. «tanto non ci lasciamo. Tu devi sempre pensare in grande. Per favore pensi in piccolo come me?» scosse la testa. «allora facciamo così. Se ci permetti di comprarla, semmai ci lasceremo, ti lascerò questa casa con tutti i mobili. Io me ne cercherò un’altra, ok?» lo guardò di sbieco. «perché dovremmo lasciarci?» chiese, già in ansia. Zayn assunse l’aria incredula. «ma sei tu che ti stai facendo le seghe mentali!» sbottò, incredulo. «si ma perché non lasci me a farmi le mie seghe mentali e tu continui a pensare che la nostra storia continuerà per il resto dei nostri giorni? Sei tu quello che viaggia con la mente, e che mi dici certe cose mi fai stare solo più in ansia!» Zayn scoppiò a ridere. «sei strana forte, Keyra Smith! Ok, non ci lasceremo e ci compriamo questa benedetta casa!» annuì. «ok, così ti voglio!» lo sentì ridere mentre firmava i fogli per comprare casa. «prego!» guardò i fogli in cagnesco, preoccupata. «forza Keyra, non ti mangiano!» esclamò divertito, vedendola così preoccupata di comprarsi una casa con lui. Sbuffando firmò i fogli vicino al nome di Zayn e riconsegnò tutto all’uomo che sorrise con dolcezza, per poi dare le chiavi della casa a Keyra. «abbiamo una casaaaa..» urlò il moro, alzando le braccia entusiasta. Si girò a guardarlo, sorridendo vedendo tutta quella felicità.
Fine Flashback –

Chissà come vedeva la gente normale la convivenza. Tutti quelli che conosceva che convivevano avevano sempre trovato qualcosa di sbagliato nella convivenza. A lei, comunque, stava a pennello. La prima mattina che si era alzata nel loro letto, si era sentita a casa sua. Lì, in un letto comprato con i suoi soldi, e quando si era girata a guardare il ragazzo steso di fianco a lei, aveva sorriso. Vivevano insieme, e con il passare dei giorni più continuava a pensare che prima o poi avrebbero scazzato di brutto, più si doveva mangiare le mani perché in quella convivenza si stava da favola. Zayn era una favola. Lei la più scettica delle ragazze, aveva trovato un uomo adatto per una convivenza. Era ordinato, aveva gusto nei mobili e soprattutto non era rompiballe come la maggior parte degli uomini. Ed era suo. La sera prima era stato divertente. Si erano messi in salone a vedere un film, seduti uno da una parte del divano, lei dall’altra, e Zayn si era fatto un pianto su un film e lei, annoiata dal film smielato che stavano guardando, gli tirava i pop corn. «ehi.. io sto piangendo per un film, la smetteresti?» scosse la testa, mentre ridacchiava. «sei un bersaglio perfetto e sei proprio a tiro tra me e il secchio!» il moro tirò su con il naso, per poi girarsi a guardarla. Nello stesso momento, un popcorn lo beccò in piena fronte. Due secondi dopo, correvano per casa con lui che le smadonnava dietro. Alla fine la riuscì a prendere e dopo averla buttata sul letto cominciò a farle il solletico. Si stava da dio con Zayn, e ogni giorno che passava non riusciva a vederlo in malo modo, ma solo come l’uomo perfetto per la sua vita.  
«Zayn.» lo scosse. «Zayn!» prese il suo cuscino e glielo fece finire sulla faccia con violenza, facendolo finalmente svegliare. Si girò a guardarla, in malo modo. «che cazzo! Ti devi alzare. Io sto uscendo e tu sei ancora a letto. Muoviti!!» e anche vivendo insieme erano rimasti gli stessi, fortunatamente. Si piegò a dargli un bacio e lui sorrise, per poi richiudere gli occhi. «Zayn! Il tuo smoking è attaccato nell’armadio. Le scarpe sono in bagno. Mi raccomando allacciati quella cazzo di cravatta. Ti ho lasciato una spiegazione attaccata allo specchio per fare il nodo.. Zayn, mi ascolti?» lo vide annuire. «vestito, scarpe..jfdks» biascicò non del tutto sveglio. «cazzo svegliati!» sbottò, dandogli uno schiaffo leggero. «sono sveglio, gallina!» lo guardò. «quanto fa 3084 x 283?» Il moro aprì gli occhi e si girò a guardarla. «non così sveglio!» gli sorrise, guardando quanto fosse bello. Si piegò a sfiorargli le labbra carnose, per poi alzarsi. Controllò per l’ennesima volta i vestiti che doveva mettersi in quella giornata, poi prima di uscire dalla stanza si girò a guardare se Zayn era sveglio. Quando lo vide ad occhi chiusi, prese un cuscino sul divano e glielo lanciò in piena faccia. «Zayn, giuro su dio che se non ti alzi io ti lascio e ti mando a vivere sotto i ponti!» il moro si alzò brontolando, ma lo fece di fretta. Se prima usava la scusa che gli levava il sesso, ora bastava dirgli che lo lasciava e lo mandava sotto i ponti, dopo che lui stesso aveva detto che se si lasciavano, le lasciava casa.
Uscì ed entrò nella macchina, dirigendosi verso la casa di famiglia della sposa. La stessa sera, dopo la cena, sarebbero partiti per l’America, e tutto era già pronto per la partenza. In quanto alcuni mobili dovevano ancora arrivare Zayn aveva chiesto ad un suo amico – povero santo – di controllare tutto il processo e di assicurarsi che tutto veniva fatto nel giusto modo. Quindi avevano lasciato le chiavi di casa all’amico, e loro sarebbero partiti. Arrivata a casa di Eveline, dove abitavano i suoi genitori, entrò e posò tutto in salone. «Eveline?» la trovò ancora nel letto, ad occhi sbarrati. «lo sapevo!» stava avendo il momento del panico, e si sedette al suo fianco. «tesoro..» la vide girarsi verso di lei. «non guardarmi con quella faccina. Stai andando a sposarti mica al patibolo..» disse con dolcezza. «cadrò, e farò una gran figura di merda.» quando spostò le coperte, la vide con il vestito da sposa. «perché sei vestita già?» domandò, preoccupata. «perché mentre dormivo mi sono sognata che oggi provavo il vestito e non mi entrava più perché la mia pancia si era ingrossata. Allora mi sono svegliata e mi sono messa il vestito. Poi non sono più riuscita a dormire!» la guardò divertita. «così l’hai stropicciato tutto! Forza, togliti il vestito e vatti a fare una doccia. Io penso a stirarlo!» disse, e lei scosse la testa. «Eveline. Se te lo levi riuscirai a rimettertelo. Forza, andiamo!» la spinse fuori dal letto e alla fine riuscì a mandarla a farsi una doccia. Si mise a stirare le pieghe e lo attaccò sulla stampella, per non farlo rovinare. Aprì la porta alla parrucchiera/truccatrice e dopo aver rimesso il vestito ad Eveline si misero a lavorare su Eveline che stava nel panico più totale. «mi vado a vestire. Riesci a respirare?» annuì e la scrutò attentamente.  Indossò il vestito (http://cloud2.lbox.me/images/b/201103/una-linea-senza-spalline-taffett--pavimento-lunghezza-damigella-d-onore---vestito-da-festa-di-nozze--hsx036-_ymwn1299653443250.jpg NdA: solo che è marrone tendente al porpora e ha una fascia sotto al seno color rosa. I colori sono di questo vestito: - http://a3.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc1/5893_1161055796757_1538685664_30404182_7746742_n.jpg - ) e quando fu pronta rientrò nella stanza. «lo sapevo che non dovevo chiedere a te di farmi da damigella!» alzò le sopracciglia. «tutti guarderanno te!» scoppiò a ridere. «certo, come no! Eveline, sei tu il centro del matrimonio, non io! Stai tranquilla.» alla fine la parrucchiera fece i capelli anche a lei, e la truccò anche, perché a lei non andava proprio di truccarsi quel giorno. Quando finirono, ormai erano le due di pomeriggio. In perfetto orario. La sposa si faceva sempre aspettare. Aveva provato a far mangiare Eveline ma aveva lo stomaco chiuso. Tagliò il nastro di fronte la porta, fecero le foto mentre il padre le porgeva il braccio tutto orgoglioso. Entrate in macchina posò una mano su quella di Eveline che si girò a guardarla, con un sorriso. «grazie di esserci!» sorrise. «oh tu ci dovrai essere al mio.. Tutto questo non sarà niente in confronto al mio matrimonio!» La ragazza la guardò a bocca aperta. «ti sposerai?» ridacchiò. «no..era così per conversare! Ti pare che mi sposo? Con chi poi?» domandò, guardando fuori. «con Zayn!» scoppiò a ridere. «certo cinque matrimoni faccio con Zayn. Ti prego! Sono ancora troppo giovane per pensare al matrimonio!» non avrebbe detto che lei non credeva al matrimonio, perché era così. Erano solo parole dette al vento. I matrimoni di adesso era già tanto che duravano un anno. Le promesse che si facevano di fronte a Dio, venivano tutte lasciate in secondo piano quando c’era da parlare di mantenimento e cose varie. Non aveva intenzione di promettere cose, che in fondo non sapeva se poteva permetterle. Certo, le piaceva l’idea di essere sposata. E magari si sarebbe anche sposata, ma prima doveva essere sicura al centouno per cento che l’uomo che le era al fianco era davvero degno di essere suo marito. Che al primo ostacolo non si sarebbe tirato indietro. E poi si sapeva che il matrimonio rovinava tutto. Arrivati di fronte alla chiesa, Keyra si girò verso la sua sposa. «vai tranquilla, nessuno ti mette fretta! In caso, ci sono io che ti tengo da dietro e tuo padre che ti tiene. Ok?» la vide annuire. «Keyra..» si girò mentre apriva la portiera. «tu sei sicura che sono giusta per Julian?» la guardò con dolcezza, sfiorandole la guancia. «mai nessuna donna è stata così perfetta per mio fratello. Non te lo dico perché stai per sposarlo, ma perché se non era così, mio fratello non ti chiedeva neanche di sposarlo, fidati!» si sorrisero e l’aiutò a scendere. Salirono le scale di fronte la chiesa, e sotto la marcia nuziale, incominciò la passeggiata verso l’altare. Keyra teneva il vestito, controllando che tutto nella chiesa fosse come aveva deciso insieme ad Eveline. Un leggero profumo di rose alleggiava in tutta la chiesa, dando un po’ alla testa. Non tanto da provare fastidio, ma abbastanza per renderti inebriato dal profumo. Arrivati di fronte all’altare, il padre di Eveline fece il simbolo storico che si fa tra un padre e il futuro marito, donando la mano della figlia e dando un bacio al futuro genero. Sorrise, e si mise dietro Eveline, sorridendo quando suo fratello si girò a guardarla, in ansia. Per tutto il matrimonio li guardò, vedendo solo suo fratello e la sua futura moglie. Era sempre stupendo vedere due persone sposarsi, poteva odiare il matrimonio ma la cerimonia in sé era commuovente. Soprattutto se quello che si stava sposando era tuo fratello. Una persona in quella chiesa non stava seguendo il matrimonio, ma fissava insistentemente la damigella d’onore. Non l’aveva mai vista così bella, forse perché erano in una chiesa, lei vestita divinamente e circondati dall’amore più puro che una coppia può richiedere. In quella chiesa, nessuno stava pensando cose cattive, ma tutti erano addolciti dalla cerimonia. Zayn fissava Keyra, che non aveva altro che occhi per suo fratello, e la piccola creatura che stava crescendo in Eveline. Spostò lo sguardo sui partecipanti, e poi guardò Zayn, trovandolo già a guardarla. L’aveva notato il suo sguardo addosso, ma non ci aveva poi fatto così caso, sotto i sorrisi che stava facendo Julian a Eveline. Solo in quel momento si rese conto quanto diavolo era bello Zayn quel giorno. Sorrise, e lo vide ricambiare con un sorrisone stupendo. Tornò alla cerimonia, e guardò lo scambio delle fedi con dolcezza infinita. Quando il prete disse che poteva baciare la sposa, vide Eveline versare qualche lacrima mentre Julian prendendo delicatamente il suo volto, la baciò. Si mise ad applaudire con gli altri, per poi andarsi a congratulare con suo fratello ed Eveline. «benvenuta nella nostra famiglia!» Eveline la strinse forte, abbracciandola con dolcezza. Diede un abbraccio a suo fratello e sorrise con una lacrima che le solcava la guancia. Julian la cancellò e le diede un bacione sulla guancia. «ti voglio bene!» lo sentì sussurrare al suo orecchio e si abbracciarono. «anche io, fratellone!» ci furono abbracci e baci ovunque nelle due famiglie che si erano appena unite, per poi il famoso lancio del riso. Mentre i sposi facevano qualche foto, lei si avvicinò per salutare sua sorella che era tornata apposta per il matrimonio e poi andò verso il gruppo di amici, saltando addosso a Mary. «dio.. quanto mi sei mancata!» disse, abbracciando stretta la sua migliore amica, che ricambiava. «anche tu.. sei uno schianto! Niall, sto per tradirti con la tua migliore amica!» scoppiò a ridere, dandole un bacione sulla guancia. Si strinse al fianco di Zayn, che le passò un braccio sui fianchi. «com’è andato il volo? Sono arrivati puntuali? Dimmi che non sono arrivati in ritardo, sennò so chi devo ammazzare di botte.» Mary si lasciò andare in una risata. «sono arrivati in ritardo, ma ho avuto il tempo di cambiarmi in aeroporto.» si girò a guardare male Zayn, che incassò la testa nelle spalle. Era per lui che facevano sempre ritardo. «io giuro che prima o poi rompo tutti gli specchi di casa!» il moro ridacchiò ma fece una smorfia impaurita. «porta sfiga, non te l’hanno detto?» chiese, guardandola con un sorriso. «io sono già sfigata.. Ho te come ragazzo!» tutti scoppiarono a ridere, mentre loro due si guardavano in cagnesco. Si girò quando venne richiamata per le foto, insieme ai due sposi. Lasciò i suoi amici, passando di fianco a sua sorella che sorrideva con quel sorriso come per dire “ma cosa ci fai a questi uomini?” e la guardava male. Si mise al fianco di Eveline, insieme alle altre damigelle e scattarono qualche foto. «bene.. ci possiamo trasferire nella villa! Lì ci ritroveremo per altre foto.» guardò male il fotografo, poi si girò verso Eveline. «il vestito mi sta stretto!» la guardò con un sopracciglio alzato. «devi sopportare. Appena arriviamo, ti puoi mettere il vestito che abbiamo comprato. Forza, vai!» disse con dolcezza. Salutò i suoi amici dicendo che doveva andare in macchina con la famiglia dello sposo e che si sarebbero visti alla villa dove avevano preso il salone e il giardino per festeggiare. Appena entrò in macchina, vide sua sorella guardarla. «togliti quel ghigno dalla faccia, Georgia.» esclamò, posando il mazzo di fiori dietro e sistemandosi il vestito. «stasera lo conoscerò!» disse con tono contento. «tu non conoscerai proprio nessuno! Avvicinati a lui, e giuro che non vivrai abbastanza per raccontarlo ai tuoi figli!» disse, mentre suo padre e sua madre ridevano, insieme a Thomas e Stefan. «inoltre se lo guardi con insistenza non è che si gira a guardarti, Georgia. E’ abituato a stare sotto gli sguardi della gente!» spiegò, stirando con la mano il vestito. «non ci avevi pensato che portarlo al matrimonio significava farlo conoscere alla famiglia Smith?» alzò lo sguardo, e la trucidò con esso. «primo: non sono stata io ad invitarlo, ma Julian e Eveline. Secondo: Non presenterò Zayn a nessuno. Terzo: lo conoscete già!» Georgia le diede delle piccole gomitate maliziose. «lo conosciamo ma come Zayn, non come il tuo ragazzo!» si sporse verso i sedili davanti. «Dad.. quanto cazzo manca alla villa?» domandò, già esausta. «tesoro, dovrai pazientare! Manca ancora molto!» sbuffò e si rimise seduta comoda. «io già ho il mal di testa. Non potevate mandarmi con loro?» tutti risero, Georgia fece la faccia malandrina. «così potevi stargli attaccata come una cozza allo scoglio?» la guardò male. «ma tu, una sana scopata no, eh?» tutti scoppiarono a ridere fragorosamente. «Keyra!» la ribeccò sua madre, ma con il sorriso. «mamma quando ci vuole, ci vuole!! E’ stressante!» la donna si ritrovò ad annuire. «Georgia, lascia stare tua sorella!» ringraziò sua madre con lo sguardo. «ma in fondo però a ragione. Ce lo presenti?» cominciò a sbattere le mani sul finestrino e cominciò a dire “aiutatemi..”
Quando uscì dalla macchina, due lunghissime ore dopo, quasi volò via tutta contenta con entrambi i vestiti per il dopo cena. «basta, non ti sopporto più!» urlò, e tutti quelli nel parcheggio si girarono a guardare una damigella d’onore incazzata come una biscia. «se non me lo presenti tu, ci vado da sola!» le urlò dietro, e Keyra passando vicino ai suoi amici cominciò a blaterare stronzate, guardando in tralice Zayn che si chiese come mai fosse così incazzata. Aspettò la sposa insieme alle altre damigelle, e quando arrivò attesero il fotografo, facendo delle foto con gli sposi. Quando il fotografo disse che le damigelle potevano andare, si avvicinò al moro che se ne stava appoggiato ad un tronco d’albero, con le mani nelle tasche dei pantaloni. Bello da far paura. La cravatta era slacciata, e i primi due bottoni della camicia erano aperti, lasciando intravedere quella pelle abbronzata che tanto le piaceva. La guardava con dolcezza, chissà a cosa stava pensando. «ehi bellezza.. me lo lasci il tuo numero?» chiese Keyra, fermandosi di fronte a lui che sorrise. «mi dispiace, sono fidanzato e la mia ragazza è tremendamente gelosa!» Keyra alzò le spalle. «allora visto che la tua ragazza è gelosa, ma non la vedo in giro, che ne dici di farci una sveltina al bagno?!» Zayn scoppiò a ridere di cuore. «perché prima stavi urlando?» chiese, togliendo una mano dalle tasche e posandola sul suo fianco, attirandola a sé. Si adagiò tra le sue braccia appoggiando la guancia sul suo petto, e sospirando. «sarà una giornata lunga, molto lunga!» lo sentì ridacchiare. «sono le sei di pomeriggio. Tanto lunga non è!» le fece notare, accarezzandole la base del collo. «forse per te, ma per me che ho una famiglia di curiosi, vedo il mettermi a dormire un traguardo ancora lontano.» altra risatina da parte di Zayn. «tua sorella è curiosa, vero?» annuì. «me ne sono accorto. Per quello sbraitavi?» annuì ancora, questa volta con un sospiro di accompagnamento. «mi dispiace.. mi ero proprio dimenticata che ci sarebbero stati anche loro. Scusa per tutto quello che succederà!» Zayn si abbassò a darle un bacio sulla guancia. «ti scuso! Come mi devo comportare?» chiese un po’ stranito. «come vuoi!» sussurrò, nascondendosi nell’incavo del suo collo. «posso toccarti, parlarti e baciarti?» crollò il silenzio. «puoi anche rapirmi se vuoi, e portarmi in una delle tante stanze. Non protesterei!» lo sentì ridacchiare. «non hai paura?» lo guardò accigliata. «beh.. sei tanto restia a farmi conoscere la tua famiglia.. Mi sembra strano che mi permetti di darti baci..» si morse il labbro inferiore. «non sono restia, è che.. cioè non c’è nessun problema che mi vedono con te! Sanno che stiamo insieme, che non ci guardiamo di certo negli occhi quando stiamo insieme.. Sono le presentazioni ufficiali che mi mettono ansia!» lo vide sorridere. «ok. Allora posso baciare la damigella d’onore più bella dell’universo?» arrossì leggermente e per la timidezza gli diede uno schiaffetto sul petto nello stesso momento che lui ridacchiava e si piegava a baciarla. Ad un tratto sentirono urla e qualche chicco di riso li colpì in piena faccia. Si staccarono e si girarono a guardare quei cinque deficienti, compresa Mary che se la ridevano allegramente. «AUGURI! EVVIVA GLI SPOSI!» urlò Louis, facendosi guardare malissimo da Keyra. «ti sto per stampare l’impronta del mio tacco sulla fronte!» sussurrò ancora abbracciata a Zayn. «no davvero.. Sareste davvero belli come..» lo sguardo che lanciò a Liam bastò a farlo azzittire. «ecco, sta zitto Liam, che moltooo meglio!» tutti risero, compresi loro.   
 
 
«me lo concedi un ballo?» alzò lo sguardo e vide Julian, con una mano posata sulla pancia e l’altra che aspettava la sua. Con un sorriso si alzò e prese la mano di suo fratello, seguendolo poi in pista. Lo sentì passare le mani sui suoi fianchi e lei passò le braccia intorno al suo collo. «sei bellissima!» arrossì e lo guardò con dolcezza. «sei tu il più bello! Stasera le stelle brillano solo per voi due! Io resto in un angolo.» disse, muovendosi a ritmo lento con il corpo di Julian. «ti stai divertendo?» domandò suo fratello, con dolcezza. «si, molto!» ammise, guardandosi intorno. Rimasero in silenzio per alcuni minuti, ognuno perso nei suoi pensieri. «mi fa così strano.. mi verrai a trovare?» alzò la testa dal suo petto, e lo guardò divertita. «guarda che ti sei sposato tu, mica io! E certo che ti verrò a trovare.. Sono o no la madrina di vostra figlia?» lo vide sorridere felice. «è come se avessi paura di perderti, sapendo che sono sposato!» scosse la testa. «appena torno a Londra sarò subito a casa tua, promesso!» disse, con dolcezza. Poi capì che in effetti non aveva paura che non lo andasse più a trovare perché lui si era sposato, ma perché viveva con Zayn. «Julian!» lui posò lo sguardo su di lei, ansioso. «stiamo solo sistemando la nostra storia.. Non ho intenzione di fare bambini o sposarmi con Zayn! Semplicemente volevamo dello spazio tutto nostro. Non mi dimenticherò di te, non mi dimenticherò di nessuno della famiglia, ora che vivo con lui!» lo vide mordersi il labbro e gli sfiorò la guancia. «ma se vi..» scosse subito la testa. «No. Per favore non pensare in negativo. Siamo forti io e quel moro, lo sai? Tu ti preoccupi troppo. Non ci abbattono le fan che sono delle vere bastarde a volte, dai media che cercano sempre un modo di rovinare la coppia e pensi che ci facciamo abbattere dalla convivenza? Io ci sto a pennello nella convivenza con lui!» suo fratello la guardò preoccupato. «fidati Julian.. Perché non ti vuoi fidare di lui?» domandò, preoccupata. «perché..» lo vide girarsi a guardarlo, e poco dopo lo fece anche lei. Stava abbracciato a Mary, ridendo per la faccia di Niall, geloso come la morte. «non sembra innamorato. Lo è ma non sembra! E se stesse prendendo in giro te, e me?» si girò di nuovo a guardare Julian. «Juju.. conosco Zayn meglio di me stessa. Sono la prima che è restia da queste cose.. Ma come hai detto tu, non sembra ma lo è. Poco mi interessa se la gente intorno a me pensa che non siamo innamorati. Lo siamo, è questo che conta. Non cosa vedete voi. Io non potevo avere miglior ragazzo e lui..» si girò a guardarlo, vedendolo menarsi giocosamente con Niall, e sorrise. «lui è lui.. tanto scontroso, tanto duro ma in fondo è felice. Almeno lo spero!» si girò a guardare di nuovo suo fratello con un sorriso. «Julian.. Ti assicuro che c’è da entrambe le parti l’amore.. siamo praticamente inseparabili. Lui mi ha convinto a comprare casa e non prenderla in affitto. Lui è venuto in Italia per passare il san Valentino con me. Lui mi ha portato due rose color pesca. Lui è quello forte della situazione. Lui pensa sempre in grande, mai in piccolo! Lui è quello giusto. Non so fra vent’anni, ma per adesso è lui.. Dietro quella corazza c’è tanto. Fidati di me!» Julian annuì, con dolcezza. «voglio solo il meglio per te, piccola!» sorrise arrossendo leggermente. «lui è il meglio, te lo posso assicurare!» si piegò a sfiorare le labbra della sorella, in un gesto fraterno. «ti voglio bene.. non mi dimenticherai vero?» sorrise e quasi si commosse. Julian era preoccupato che Zayn prendesse il suo posto. «sei tu il mio primo uomo, ricordatelo sempre. Lo sarai sempre!» solo con lui si lasciava andare ad una dolcezza veramente smielata.. Ballarono finché Zayn stesso non chiese a Julian se poteva ballare con lei. Se lo guardò male, facendo ridere suo fratello. «buona fortuna. Attento, pesta i piedi!» disse, e lei spostò lo sguardo bruto su Julian che rise prima di abbassarsi a darle un bacio sulla guancia. Lo guardò andare verso Eveline mentre sistemava le mani al posto giusto sul corpo di Zayn, e sospirò. Ad un tratto si rese conto che stava ballando con Zayn, in mezzo alla pista e sotto gli occhi di tutta la sua famiglia. Tornò a guardare Zayn, e lo vide a guardarla. «mi snervi quando mi guardi con quello sguardo.» sussurrò, guardandolo male. «come ti sto guardando, scusa?» chiese, tornando a sorridere. «come un allocco!» ammise, fissando quelle belle labbra dove c’era disegnato un sorriso stupendo. «ma perché con me non sei dolce come lo sei stata con tuo fratello?» alzò un sopracciglio e spostò lo sguardo nel suo. «in che senso?» Zayn sorrise di nuovo. «si nota lontano un miglio che sei stra innamorata di tuo fratello!» lo guardò e sorrise. «si vede che lo ami a prescindere. E’ come un padre per te!» sorrise, e abbassò lo sguardo sul bottone della camicia di Zayn. «perché so che lui non mi farà mai del male. Con lui tutte le barriere cedono, si abbassano senza neanche volerlo.» spiegò, con un sorriso. «e quanto tempo ci vuole per farti abbassare anche da me, le barriere senza accorgertene?» domandò curioso. «sei sulla buona strada!» ammise, perdendosi in quegli occhioni. «quanto?» domandò ancora, facendola sbuffare. «tanti anni, troppi anni!» disse, tornando a guardare il bottone della camicia, in ansia. Non rispose, mentre continuavano a ballare, lui a pensare a quella cosa lei invece a studiare per bene quel bottone. Si girò a guardare sua sorella, e la trovò a guardarli. Sbuffò sonoramente, e la vide sorridere perché si accorse del suo sbuffo. «ti prego portami a farmela conoscere almeno ti lascerà in pace!» tornò a guardare Zayn, anche lui girato verso sua sorella. «no! Non vincerà così facilmente. Voglio farle capire che non può aspettarsi che ti presento a lei, visto che lei è stata la prima a presentarmi Thomas dopo mesi e mesi!» Zayn ridacchiò. «certo che la vostra famiglia è proprio strana!» ridacchiò. Louis si mise a ballare vicino a loro, ridacchiando. «ehi piccioni!» si girarono a guardarlo male. «Keyra un po’ più stretta a lui, fra poco vi fondete tra di voi!» cercò di dare un calcio a Louis ma non lo prese. Vi dico tutto, stava ballando con Harry. «ma perché non ti vai a buttare da un dirupo? Faresti felice tante persone, me in primis!» Louis e Harry scoppiarono a ridere, Zayn gli tirò un pugno giocoso. «e pensi che vi libereste così facilmente di me? Vi torturerei anche nel sonno!» le uscì un sospiro. «sparisci microbo!» ringhiò facendolo ridere a crepapelle.
«Keyra!» si girò e si ritrovò suo padre. «Hola padre! Dimmi!» lo vide sorridere e Zayn e poi tornare a guardare lei. «è il momento del discorso!» oh no. Annuì e si girò a guardare Zayn. Si perse nei suoi occhi, e prese un profondo respiro. «posso farcela!» lo vide annuire per poi abbassarsi a sfiorarle le labbra. Si staccò da lui e sicura si avvicinò al palco dove c’era la piccola orchestra. Suo padre prese un bicchiere e un cucchiaino, richiamando l’attenzione di tutti. Ci fu il commento di Stefan, testimone di Julian e poi quello di suo padre, secondo testimone. Salì sul palco e suo padre le lasciò il microfono. «Hola famiglia!» tutti risero, facendo sorridere lei. «vi vedo belli allegrotti! Sono felice di questo perché beh.. almeno non vi ricorderete di questo discorso!» tutti risero ancora. «Julian e Eveline.. Julian e Eveline..» e allungò le “e” come se non sapeva cosa dire.. Sapeva bene cosa dire. «sono Julian e Eveline.. Mio fratello non poteva trovarsi ragazza, scusatemi moglie migliore. Appena ho conosciuto Eveline ho subito capito che erano fatti per stare insieme. E la piccola creatura dentro Eveline ne è la prova vivente del loro amore! Questo matrimonio è la prova del loro splendido amore.» si morse il labbro, fissando suo fratello. «ed Eveline non poteva dare padre migliore a quella bambina. Sembra tanto cattivo, perché ha quello sguardo incazzoso..» Sua madre la ribeccò dal suo tavolo, facendo ridere tutti. «è vero! E’ tuo figlio mica è il mio.. Da qualcuno avrà pur ripreso, no? So pure da chi!» tutti si fecero una risata. «comunque.. sembra cattivo ma in fondo è un amore di uomo. Sa donare amore come nessuno sa fare! Quella bambina avrà un padre che l’amerà con tutto se stesso, la tratterrà come una reliquia. Oddio dovrei parlare della sposa, ma.. diciamo che sono la damigella un po’ di tutti e due..» li vide sorridersi. «comunque ringrazio Eveline per rendere felice mio fratello ogni giorno, e ringrazio Julian per amare Eveline con tutto se stesso! Comunque ti chiedo di trattarmelo bene, come se tra le mani hai la cosa più delicata del mondo, perché Julian non si merita del male..» la vide annuire e suo fratello si alzò e andò verso di lei, salì sul palco e l’abbracciò con le lacrime agli occhi. Si fecero un piantarello, entrambi sotto gli applausi di tutta la gente. Quando Julian si staccò da lei, Keyra si asciugò i lacrimoni, ridendo. «questo non era previsto, ci scusiamo! Comunque credo di aver detto tutto. Quindi proseguite a bere e buon divertimento.» Lasciò il microfono al bassista e scese dal palco aiutata da suo fratello. Si diedero un altro abbraccio, poi andò a dare un bacio ad Eveline che come loro due, si era fatta un pianterello. Quando arrivò al tavolo condiviso con i ragazzi per la cena, Louis le sorrise e lei ricambiò. Prese il bicchiere di acqua e sorseggiò la bevanda in silenzio, sotto lo sguardo stranito di tutti e quattro. Zayn la guardava dolcemente, sapendo già quanto fosse dolce con suo fratello. «sai piangere!» se ne uscì Niall, incredulo. Mary gli diede uno schiaffo sul petto, guardandolo male. «certo che sa piangere! Che cazzo di domande fai?» Keyra sorrise. «non l’avevo mai vista piangere!» si girò verso Niall, divertita. «Cugina!» si girò a guardare chi l’avesse chiamata, e si ritrovò sua cugina di secondo grado. «ehi Alexandra! Come stai?» si abbracciarono. «bene.. Scusate per il ritardo!» sorrise. «ma di cosa, è già tanto che sei qui!» La ragazza sorrise ai ragazzi poi tornò a guardare lei. «vado a salutare gli sposi! Una sigaretta prima di andarsene come la vedi?» guardò l’orologio. «si, ma ti vengo a cercare io perché poi mi aspetta un aereo!» la ragazza annuì e dopo un altro bacio sulla guancia se ne andò. «figa.. chi è?» domandò Harry, guardandola andare via. «tu saresti fidanzato, se te ne sei dimenticato!» gli fece notare, divertita. «agli occhi la loro parte! Chi è?» domandò ancora, mordendosi il labbro. «mia cugina di secondo grado!» Harry si alzò. «credo che andrò a farmi una passeggiata verso il tavolo di tua cugina!» rise, e lo guardò andare verso Alexandra. «non si smentisce mai quel ragazzo!» sentì Liam sussurrare, scuotendo la testa. «stiamo parlando di Harry Styles, mica di pizza e fighi!» scoppiarono a ridere fragorosamente mentre si metteva di nuovo seduta, con un sospiro. Guardò Harry chiacchierare con sua cugina, e scosse la testa divertita. Spostò lo sguardo per tutta la sala, e vide sua sorella camminare verso di lei. «sorella ad ore dodici.. Sparisci Malik!» il moro rise e si alzò, scappando via. «sei una stronza!» disse arrivando da lei. «lo so grazie tesoro! Che vuoi?» lei indicò il vuoto. «mi dispiace è roba mia, non te lo cedo!» si guardarono in cagnesco. «lo voglio conoscere!» sbottò, inviperita. «tante persone lo vorrebbero conoscere.. e lui no, sennò non scappava non trovi?» tutti risero, e lei se li guardò con il broncio. «non te lo faccio conoscere sotto quel punto di vista, sparisci!» disse, tornando a bere l’acqua. «stronza!» sorrise angelicamente. «faccio stronza di terzo nome: Keyra Mary Stronza Smith! Ci sta da dio!» tutti si fecero una risata, mentre loro si guardavano in cagnesco. «addirittura papà è riuscito a starci a due centimetri, io sono l’unica che ancora non ci ha parlato!» annuì e mandò giù il sorso d’acqua. «ringraziando il cielo! Sai che figure di merda mi faresti fare?» Georgia se ne andò sbattendo i piedi per terra, incazzata. Il lanciò del bouquet arrivò poco dopo, deciso da Eveline di portare il gesto simbolico alla fine della serata e non dopo la messa. Lei non partecipò, ma Louis e Harry si! Quasi lottarono con la ragazza che prese il bouquet e ci rimasero anche abbastanza male, di non essere riuscito a prenderlo. Quei due erano irrecuperabili, bisognava dirlo. La serata continuò tranquilla, finché non arrivò il momento della partenza degli sposi, per il viaggio di Nozze.
«brutta stronza!» si girò a guardare Alexandra, entrata nella stanza come un tornado, mentre aiutava Eveline a mettere il vestito per il viaggio. «cos’ho fatto?» domandò, divertita. «non dirmelo che uno di quei cinque fichi è il tuo ragazzo!» ridacchiò. «era tanto importante?» la vide annuire. «non dirmelo che quei cinque sono persone famose.» disse, frustrata. «era tanto importante?» ripeté, tirando su la lampo del vestito. «beh si! Me la sono fatta con una persona famosa!» si girò a guardare Alexandra con un sorriso a labbra strette, poi scoppiò a ridere. «il fascino Styles ha colpito ancora! Mitico!» ridacchiò. «metto lei sulla macchina, e poi ci fumiamo la sigaretta! Poi dobbiamo correre via, mi dispiace!» la vide annuire. Accompagnò Eveline di fronte la porta dove sarebbero usciti di nuovo, sotto il lancio – di nuovo – del riso. Li guardò passare sotto il lancio del riso non prima di aver abbracciato entrambi e avergli augurato buon viaggio di nozze. Li guardò entrare in macchina e si appoggiò allo stipite della porta con un sorriso. Louis le lanciò altro riso addosso e lei prese quello in mano di Zayn per ricambiare la lotta. «sei uno stronzo Tomlinson! Mi stai sulle palle!» sbottò, dandogli un calcio nel sedere, mentre lui se la rideva perché l’aveva praticamente lavata di riso. Aveva il riso ovunque. Incazzata come una biscia, scostò pure Zayn che – cercando di non ridere della scena visto che sembrava un pulcino pieno di riso con quell’espressione – le toglieva il riso tra i capelli. «vai un po’ affanculo Malik!» Non si trattenne e scoppiò a ridere in faccia a Keyra, che bestemmiando in aramaico antico prese sua cugina e la portò in un punto nascosto, dove si fumarono la loro sigaretta. Si fece raccontare quello che era successo con Harry, e non si stupì che c’era rimasta così shockata. Ci fu un interrogatorio su di lei, su Zayn su quei cinque. Dopo aver risposto a tutte le domande, la salutò velocemente e raggiunse gli altri. «mi mancherai!» disse saltando addosso a Mary. «susu, ci vediamo presto! Tu mi raccomando controllamelo!» annuì con dolcezza, poi salutò tutta la sua famiglia. Dovevano correre all’aeroporto perché di lì a poco sarebbe partito il loro aereo per New York, per poi prendere da lì un aereo per Las Vegas, dove iniziava il loro tour americano.
 
«ma voi non vi stancate mai?» domandò Keyra, guardando Louis e Harry che giravano sul carrello dell’aeroporto, mentre facevano controllare i loro biglietti e imbarcavano le valige. «ti vorrei far notare che appena arriveremo in America, lì sarà giorno!» disse Louis, strillando e lo guardò male. «io partirò comunque anche senza di voi! Siete voi che dopodomani avete un concerto, non io!» disse, appoggiata mentre aspettavano che la ragazza caricasse tutte le valigie. «quindi non ci seguirai per tutto l'aeroporto per farci salire su quell'aereo?» scosse la testa. «non con questo vestito, non con queste scarpe!» esclamò, divertita. Ripresero i loro biglietti, e si diressero verso il metal detector. Dopo i vari controlli, loro rimasero seduti a morire di sonno, lei si andò a cambiare perché non aveva intenzione di farsi tutto il viaggio con quel vestito addosso. Ritornò vestita con una maglietta a mezze maniche e un Jeans, con sotto comode scarpe da ginnastica. Mise il vestito a posto, e si sciolse finalmente i capelli fatti in modo impossibile, togliendo tutti i fermagli. Quando sciolse i capelli, i capelli erano totalmente boccolosi dall’intreccio che le aveva fatto la parrucchiera. Si mise seduta al fianco di Zayn, che si appoggiò a lei già stanco morto. Attesero l’apertura del loro gate, e Keyra dovette lottare con se stessa per non addormentarsi appoggiata sulla testa di Zayn. Finalmente chiamarono il loro volo e svegliò tutti, che si erano addormentati. «forza ragazzi, venti passi e potete tornare tutti a dormire!» disse, cominciando a camminare verso l’hostess che controllava i biglietti, seguita da cinque morti di sonno. «avete qualcosa da dichiarare?» Louis alzò la mano. «che ho un gran sonno..» la Hostess cominciò a ridere e dopo aver ridato tutti i biglietti a Keyra, li spinse uno ad uno verso il pullman che li avrebbe portati al loro aereo.
Sentire il proprio sedere appoggiarsi al sedile morbido della prima classe, era qualcosa di divino. Sospirò e si appoggiò al sedile di fronte, mugugnando. «Key?» ad occhi chiusi si girò verso Zayn, che l’aveva richiamata. «non parlare ti prego. Non ho la facoltà mentale di risponderti. Voglio dormire!» lui ridacchiò in modo stanco. «volevo solo chiederti..» annuì, come a dirgli di continuare. Non aveva la forza però di farlo, così la prese per il braccio, dopo aver alzato il bracciolo che divideva i loro sedili e se la schiacciò al fianco. Lo sentì sospirare. «oh.. ora si ragiona. Notte!» disse lui, passandole un braccio sulle spalle, e giocando con i suoi capelli. Ridacchiò, e il tempo di decollare, crollò a dormire anche lei, stanca per quella giornata stressante. Praticamente erano partiti con l’ultimo volo da Londra. Keyra e Zayn dormirono per tutto il tragitto, finché verso le sei di mattina non vennero svegliati per la colazione. Ringraziarono, ad occhi mezzi aperti fecero colazione e poco dopo si rimisero a dormire. Praticamente stavano sdraiati nei loro due posti. Con la testa verso il corridoio e le gambe verso il finestrino, Zayn aveva fatto mettere Keyra tra lui e i sedili, ma fortunatamente ci entravano tutti e due, nello spazio. Con i due cuscini sotto la testa se ne stavano accoccolati cercando di dormire il più possibile prima dell’arrivo, con le teste che si sfioravano come due bambini. Zayn per tutto il viaggio tenne la mano affondata nei suoi capelli, e quando Keyra si girò verso i sedili, accovacciandosi tutta, Zayn prese la stessa forma sua, volendo solo quel calore corporeo vicino. Lei aveva le gambe piegate in posa fetale? Lui lo stesso. E quando si svegliò con il comandante che diceva che tra meno di venti minuti sarebbe cominciato l’atterraggio, si rese conto che Zayn se ne stava con il naso affondato nei suoi capelli. Come se fossero da soli su quell’aereo, si girò di nuovo verso di lui e cominciò a svegliarlo con tutti baci delicati sul volto. Scesero dall’aereo, e si diressero a prendere l’altro, che fortunatamente coincideva perfettamente con il loro arrivo. Sull’altro aereo, fecero la stessa cosa, dormirono praticamente per tutto il volo che durò altre sei o sette ore. Praticamente si fecero quasi 12 ore di sonno, tutti e sei, stanchi per il matrimonio e anche per il viaggio. Ma quando arrivarono, praticamente quasi alle loro 11 di sera, uscendo dall’aeroporto erano belli carichi. Loro si fecero le foto con le fan, mentre lei raggiungeva Paul che l’accolse a braccia aperte. E lì, cominciava il suo lavoro, in America incominciava, e non poteva essere più felice. 


Ecco il capitolo, ragazzuole. Praticamente ho gli occhi che mi bruciano dalla stanchezza, ma tutto ok! ♥ Alle recensioni rispondo domani perché ora non voglio più vedere EFP per il resto della mia serata. So stanca fracica! Ah.. vi volevo far vedere alcune cose:
1. I ragazzi sono vestiti così: Belli belli belli! *___* Quanto li amo.


2. La casa di Keyra e Zayn la posterò la prossima volta, devo fare un lavoretto dove le metto tutte insieme le foto, perché sarebbero troppi link e non mi va di caricarle.
3. Keyra si metterà un altro vestito a metà della serata (e in aeroporto ha questo vestito) ed è questo:
 


                                                                     Continuo ad amarvi per le recensioni, per i complimenti che mi fate.. ♥ vi amo, a tutte. ♥♥ grazie grazie grazie. xD

   
 
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