Kristin (Parte I).
La notte non le è mai parsa così lunga, il buio mai così denso. 
Kristin si sfila la canotta bianca per poi portarsi una mano sulla fronte, ha esagerato quella sera. Chiude gli occhi e per un attimo la musica sembra tornare a pomparle nelle orecchie, l'odore di alcol le trafigge i pomoni, mozzandole il fiato. Accende a luce lasciando scivolare le dita lungo il muro bianco, in cerca dell'interruttore. Socchiude gli occhi, infastidita. Infondo lei aveva sempre preferito la notte al giorno, il nero al bianco e l'avventura al quotidiano. 
Ogni nuovo giorno porta con se nuove regole da infrangere, nuovi sogni da realizzare, nuove vie d'uscita, per Kristin, dalla monotona vita di una studentessa di Holmes Chapel.
Si siede sul letto sfiorando le coperte calde. Non vuole dormire.
Alza lo sguardo verso la finestra e sorride alla luna, ancora luminosa e alta nel cielo.
Perchè finire proprio ora? Kristin sente ancora l'adrenalina scuoterla mentre abbassa gli occhi sul pavimento.
Ripensa al ragazzo moro che poco prima l'aveva baciata, più di una volta. Sente ancora le labbra di lui sul suo collo, sulle spalle. Lo sente su di se e non riesce ad ignorarlo.
Si porta una mano sulla pancia, piegandosi leggermente in avanti.
«Perchè mi fai questo?» sospira «perchè, Zayn?»
Indietreggia mentre ripensa alla strana sensazione di gioia, mista alla tristezza di chi sa che non otterrà mai più di qualche bacio, che prova ogni volta che è accanto a lui.
All'improvviso si sente spaventata, colta di sprovvista da un sentimento che non è suo, che non le appartiene.
Lei non ha mai amato, non sa nemmeno cosa sia l'amore. Ma infondo, chi lo sa veramente?
La gente dice di amare, parla di farfalle nello stomaco, di notti insonni passate a fantasticare. Ma è veramente questo? Niente più di qualche parola, pronunciata sottovoce, sorridendo magari.
La verità è che nessuno può dire di provare amore, ma Kristin, lei lo desidera. Desidera poter sfiorare le labbra di lui con le sue, desidera poterlo baciare fingendo di essere l'unica che lui vuole, desidera sentirlo suo, solo per lei.
Si riavvicina al letto, prende un respiro, poi disfa le lenzuola, spiegazza il piumone e getta a terra il cuscino.
Con un gesto rapido afferra la canotta e se la infila poi scende velocemente le scale.
Svolta l'angolo e arriva in cucina. Si guarda intorno finchè non distingue, nel buio, la sagoma nel frigo. Scrive qualcosa su un post it verde e lo attacca sull'anta superiore.
"Mi sono dovuta alzare prima perchè ho il compito di trigonometria, faccio colazione a scuola. An x"


***


Eccola lì, stesso locale, stessa voglia di lui.
Lo cerca tra la folla, ma non vede altro che sconosciuti.
«Cerchi qualcuno?» Kristin si volta e incontra gli occhi nocciola di un ragazzo che deve avere pochi più anni di lei.