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Autore: just_silvia    13/02/2012    1 recensioni
***10/06/2012 - ULTIMA PUNTATA***
A cinque anni dalla nascita di Nessie, Jacob scopre che l'imprinting sulla giovane Cullen non ha funzionato. Mentre cerca di riprendere il controllo della sua vita, Leah torna a casa dopo una lunga assenza...ma perché era scappata da La Push?
(capitolo 21)
"Non ricordavo quanto fossi bello in divisa" intuì una voce femminile alle spalle, una voce che Jacob aveva aspettato troppo tempo.
"Nessie..." la bocca gli si seccò. Si sentì sprofondare in un buco temporale, come se Renesmee non se ne fosse mai andata.
"Che c'è non mi dici nemmeno...'ciao'?" Jacob rinsavì, scosse la testa ed il pensiero presente fino a poco tempo prima scomparve.
"Marmocchia, qual buon vento?" e avvertì affetto paterno, dopotutto Nessie gli aveva detto di considerarlo come un padre.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Renesmee Cullen, Seth Clearwater | Coppie: Jacob/Leah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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“E’ vero potrebbe sembrare manomessa” spiegò Jacob con la testa nel motore della Jeep di Leah. “Potrebbe però essersi rotta da sola” aggiunse uscendo dalla carrozzeria per guardarla in faccia.  Il viso della ragazza era chiaro ma mai avrebbe detto a voce alta quello che pensava.
“Mi spiace solo non esserci stata alla premiazione” gli accarezzò la schiena curva. “Ma credo che tu mi abbia pienamente perdonata” ammiccò.
“Il mio premio è stato fare l’amore con la mia futura moglie tutta la notte” si girò verso di lei per un lieve bacio sulle labbra.
“Ma nessuno ha potuto ammirare la tua fidanzata con quel bellissimo vestito che ormai non potrò mai più utilizzare” Jacob intendo a maneggiare il motore ghignò abbastanza rumorosamente. Nella foga la sera prima l’aveva strappato.
“Potresti dire che il modello porta un lieve spacco…no, meglio che lo porti dalla sarta” concluse serafico.
“Sei pazzo, non voglio che si pensi…sarebbe troppo imbarazzante. Dovrà fare la fine degli altri vestiti che mi hai rovinato” gli diede uno schiaffo sul sedere come protesta. “Volevo chiederti: cosa ci faceva Nex alla festa?” ci aveva pensato tutta la notte ma aveva evitato di parlarne per non rovinare la loro intimità.
“Chi diavolo è Nex?” Leah gli colpì di nuovo il sedere. “E’ un soprannome ridicolo.”
“Cosa ci faceva Miss Cullen lì?” ripeté paziente la domanda.
“Non ne ho idea” rispose Jacob. “Non l’ho invitata io e non ci ho parlato per tutta la serata, a parte i saluti convenevoli.”
“Però era seduta al tuo tavolo.”
“Sì, ma sono andato via appena dopo la premiazione”.
“Va bene, lo scoprirò da sola, anche se dovessi spiacevolmente chiederlo a lei.”
“Fa come meglio credi” in quel modo il ragazzo chiuse la discussione.
“Quanto tempo ci metterai per ripararla?”
“Devono arrivarmi i pezzi, al massimo tre settimane. Nel frattempo mi sa che dovrai usare la bicicletta per andare a lavoro.”
“O chiedere in prestito il pickup a Embry, no. Meglio la bicicletta prima che ‘qualcuno’ possa manomettere anche quella.”
#
Leah arrivò in bici a lavoro. Era un po’ sudata ma preferiva il sole, sperava che non avesse piovuto per le settimane in cui avrebbe dovuto usarla.
Fuori a casa Cullen, proprio all’ingresso c’era Seth che l’attendeva.
“Cosa diavolo è successo?” chiese il ragazzo indicando la bicicletta.
“La Jeep è fuori uso, qualcosa al motore mi sembra abbia detto Jake” alzò le spalle in senso di resa.
“E’ stata per caso…quella…”
“Io sono sicura di sì, ma LUI dice che forse si è rotta da sola, non voglio sembrare paranoica.”
“Non sei affatto paranoica, non fa altro che chiedere di te e Jacob, sui vostri programmi ecc. Mamma le ha detto della premiazione, ha chiesto come poteva procurarsi i biglietti della serata. Mi sa che Charlie in buona fede glien’abbia procurato uno…”
“Ecco come ha fatto a trovarsi lì, non posso dire a Charlie che sua nipote è venuta a minacciarmi di riprendersi il suo ex imprinting.”
“L’ha fatto sul serio?”
“Ieri è venuta qui, ma non dirlo in giro Seth, mi fido di te.”
“La odio. Già sta in bagno due ore alla volta, anche la mattina che devo venire a lavorare poi sembra la più intelligente di tutti, mi fa sentire così ignorante. Poi vuole fare la finta buonina ma so come sono fatte le ragazze come lei. Sorella, io sono dalla tua parte farò di tutto per metterle i bastoni tra le ruote, qualsiasi progetto lei abbia, sarò un passo davanti a lei.”
“Ti sta molto a cuore…”
“La tua felicità? Ovvio” ma Leah sospettò che ci fosse dell’altro. Seth non andava mai a trovarla al Centro ma da quando era tornata Renesmee, si era presentato già due volte. Non volle indagare oltre però. Il ragazzo la salutò, che doveva andare a lavorare, e lei iniziò la sua giornata lavorativa al quanto pensierosa.
#
Jacob era in ferie, dopo la premiazione aveva salutato i colleghi/amici della caserma di Forks e due settimane dopo avrebbe iniziato a lavorare a PortAngels. Per fortuna aveva la macchina di Leah da riparare così poteva passare un po’ il tempo ma finché non gli arrivavano i pezzi aveva poco da fare.
Decise di rimettersi a letto, nessuno gli correva dietro. Appena riuscì a riprendere sonno gli squillò il cellulare. Era così raro che qualcuno lo chiamasse di mattina, Leah era a lavoro. Billy e la gemella di solito chiamavano di sera. Lesse il display il nome di Sam.
“Sai che il mio primo giorno di ferie? Sei un rompic…”
“Jake, devi aiutarmi a trovare Harold, Cinthia sua moglie dice che è sparito da quarantotto ore.”
“Cosa? Ma come potremo aiutarla?”
“Essendo uno di ‘noi’ voglio prima cercare di rintracciarlo da solo, capisci cosa intendo?”
“Arrivo subito.”
   
 
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