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Autore: AyrinL    13/02/2012    4 recensioni
Cosa succederebbe se tra l'amore di due ragazzi,tenuto ancora nascosto e al sicuro dal resto del mondo,ci fosse un male troppo forte da sconfiggere? E se l'amore fosse più forte di tutto,anche della morte?
-
[dal 2°capitolo]...si ritrovarono subito nudi,abbracciati,intenti a far brillare quell’amore,quasi a farlo bruciare più del sole,più delle stelle. Erano solo loro due quella notte ,spettatrice solamente la Luna,i quali raggi illuminavano i loro corpi;la Luna che oramai portava il segreto di tante notti passate a fare l’amore nel modo più dolce possibile,sussurrandosi ti amo, stringendosi le mani, guardandosi negli occhi,nascondendosi dal mondo. Celando sulle loro labbra tutta quella passione che la paura impediva loro di urlare al mondo intero,forse perché nessuno avrebbe potuto capire,forse perché le gente avrebbe solo parlato ,a vanvera,giudicandoli. Darren si chiedeva spesso perché molti non potessero o volessero capire: l’amore non ha sesso,l’amore è amore,incondizionatamente. Forse nessuno amava nel modo in cui lui amava Chris,nessuno poteva capire.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-           Chris!
L’urlo di Tim spezzò la bolla nei quali i due giovani erano dolcemente intrappolati. Erano rimasti in quell’abbraccio per qualche minuto,ma per loro il tempo s’era fermato,le lancette avevano smesso di girare,i secondi erano stati interrotti dai loro baci,il mondo attorno si era trasformato in un’ombra e forse  il sole sarebbe rimasto fermo all’orizzonte per sempre,lasciando New York sommersa dalla luce del tramonto. Già,chissà come sarebbe stato un tramonto infinito.
-           Chris! Vieni qui,per favore!
Suo padre urlava dall’ingresso dell’edificio. Quella maledettissima clinica. Quell’edificio ricoperto di tristezza che aveva indebolito il suo cuore,facendogli aumentare la paura,ma che allo stesso tempo gli aveva aperto gli occhi e gli aveva fatto capire cosa voleva fare.
Lanciò un’ultima occhiata a suo padre,e una flebile parola uscì dalle sue labbra : “Addio”.
L’ennesimo ossimoro: una parola così pesante e dolorosa sussurrata a bassissima voce,quasi impercettibile all’udito,con una naturalezza disarmante e lo sguardo fermo deciso,neanche la minima incrinatura in quello specchio celeste delle sue iridi.
A Darren invece quella parola sembrò un urlo.
-           A-addio? Cosa…cosa stai dicendo?
 
Chris guardava ancora fisso suo padre,per poi voltarsi lentamente verso Darren. La mascella serrata,le mani strette in un pugno. Prese un respiro profondo,chiuse gli occhi,e poi prese di scatto la mano di Darren,trascinandolo via.
-           Chris..Chris dove..dove stiamo andando?
Il soprano non gli rivolse parola,semplicemente continuava a incamminarsi velocemente,fino a superare i cancelli della struttura e ad arrivare alla loro auto. Darren vide Tim cominciare ad avvicinarsi lentamente.
-           Chris,cosa stai facendo?
-           Darren,chiudi quella bocca!Sali in macchina,ti prego.
-           Chris! Tuo padre sta arrivando! Non credi gli devi almeno una spiegazione?
Chris era visibilmente agitato,le mani tremavano e non riusciva neanche a maneggiare le chiavi della macchina. Si fermò e urlò con tutto il fiato che aveva in gola:
-           Me ne frego di mio padre! Sali in macchina , ti prego.
Darren non aveva idea di ciò che volesse fare Chris. Ma decise comunque di accontentarlo. Chris finalmente aprì la macchina. I due entrarono,e il riccioluto vide Tim cominciare a correre per raggiungerli.
-           Dove andate! Chris,vieni qui!
Darren vide il padre di Chris fermarsi vicino al marciapiede col fiatone,con lo sguardo rivolto verso il veicolo che s’allontanava.
-           Chris,adesso mi dici dove stiamo andando?
-           In un posto.
-           E quale posto,posso sapere?
 
Il soprano continuò a non rispondere.  A quel punto,Darren s’arrese,appoggiò la schiena completamente al sedile e sospirò,arrendendosi.
Seguirono dieci minuti di silenzio,in cui Darren cominciò ad entrare nel panico,cercando di capire in quale razza di posto lo stesse portando. Chris guidava con lo sguardo fisso sulla strada,accelerando sempre di più.
Il cellulare di Chris iniziò a squillare.
-           Non rispondi?
-           No.
 
Alcuni minuti dopo,cominciò a vibrare anche il cellulare di Darren.
-           Non rispondere.
-           Perché Chris?
Il soprano tolse velocemente il cellulare di Darren chiudendo la chiamata.
-           Questo lo tengo io.
-           Chris,diamine,calmati!
-           No,non mi calmo Darren! Io e te scappiamo.
-           Cosa?
-           Io e te scappiamo.
-           Sei impazzito.
-           E ci sposiamo.
Darren non riuscì a replicare. Cosa voleva fare? Scappare dove? E sposarsi? Così,all’improvviso?
Dopo un paio di minuti,nel più totale silenzio,Chris accostò. La strada era deserta,non vi erano abitacoli nei dintorni e la clinica ormai era lontana.
Si slacciò la cintura e poggiò la testa sul manubrio,sospirando rumorosamente. Tutta quella situazione era assurda,ma Darren cercò di tranquillizzarlo,posandogli una mano sulla schiena e accarezzando il tessuto della giacca.
Chris si ricompose,coccolandosi nel sedile e fiondò i suoi occhi in quelli di Darre.
-           Dar,sono serio.
-           Cosa?
-           Scappiamo.
-           Non capisco.
-           Darren,ti prego.Io te l’ho detto,non ho intenzione di restare un altro minuto qui,ok? Io e te ci sposeremo.
-           Amore,voglio sposarti anch’io. Ma perché vuoi scappare?Non vuoi farlo qui?Con le persone che ti vogliono bene?
-           Si,ma non capisci che è tutto inutile?La gente continuerà a commiserarmi,mio padre mi starà addosso e chissà chi altro cercherà di fermarci.Ed io non voglio passare così i miei ultimi giorni.
-           Chris,cazzo smettila!Non..parlare così.Io non ti dirò addio. Mai.
Come calava la sera,così a quelle parole calò il buio sul cuore di Chris.Perchè lui viveva solamente per vedere ogni mattina spuntare sulle labbra di Darren un sorriso.E il pensiero che forse quel sorriso non ci sarebbe stato più,era una prospettiva ancora più terribile della morte stessa.
-           Ti prego,Dar,non piangere.
-           Come,Chris,dimmelo.
-           Ti prego,fallo per me.
Nonostante le lacrime pizzicassero già gli occhi del riccioluto,egli prese un lungo respiro,corrugò la fronte e ricacciò le lacrime.Tuttò ciò che poterono fare fu solo continuare a guardarsi,perché non c’è nulla di più intimi e profondo di due occhi che si cercano e s’incatenano tra loro,decisi a non mollare la presa.
*
Tim guidò per ore. Dove potevano essere mai finiti? Dove? Non potevano essere così lontani. Aveva visto perfettamente le labbra di suo figlio mormorare la parola ‘addio’. Perché? Quella parola continuava a  fare eco nella sua testa,non riuscendo a trovare un motivo valido,una spiegazione plausibile. Addosso aveva solamente tanta paura.
-Dove ti sei cacciato,Chris?
*
All’aeroporto di NY, due giovani cercavano di nascondersi nella folla. 
Gli occhi azzurri di uno di loro scrutavano il tabellone di marcia.
L’altro comprava due biglietti di sola andata per Roma.
 
 
 
Note dell’autrice:
LO SO,SONO IN RITARDO. SCUSATE ç_ç
UNA RECENSIONE?(:
   
 
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