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Autore: Medy    14/02/2012    2 recensioni
Ultimo anno ad Hogwarts,e la nostra Hermione Granger è tornata più decisa che mai a dare tutta se stessa. La vita nel mondo magico procede tranquillo, nessuna minaccia incombe sui nostri amici. Ma qualcosa è cambiato. O meglio qualcuno è cambiato. Malfoy. Cosa porterà questa trasformazione!? Un contrasto tra la ragione e il sentimento metterà in crisi l'erede purosangue e per di più il ritorno di un personaggio inaspettato metterà in crisi la dolce Hermione,che sarà costretta a fare una scelta che le cambierà la vita.
La mia prima fanfiction, con la speranza di colpire voi lettori! Grazie!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Hermione Benvenuta! È sempre bello vederti!”. Appena mise piede all’ingresso di casa Weasley, Hermione fu travolta dall’abbraccio della dolce Molly, che come sempre riservava un gran benvenuto a tutti.  Lei insieme ad Harry, Ron e Ginny Erano partito da Hogwarts quella mattina stessa. Prima di farlo Malfoy l’aveva raggiunta per salutarla, e inevitabilmente, aveva avuto un feroce scontro con Harry e Ron. Hermione aveva cercato di mettere pace tra i tre, fallendo miserabilmente.
“Se non hai voglia di andare, possiamo rimanere io e te qui.. lasciali andare a quei bambocci dei tuoi amici” Le aveva detto Malfoy, ricevendo un dolce rifiuto dalla sua Grifondoro, e a malincuore era stato costretto a lascarla andare andare con i suoi amici. Durante tutto il viaggio , Ron ed Harry la ignorarono del tutto. Non le rivolsero né uno sguardo né una parola. Ginny , non si pentì di averla invitata, ma comunque il gelo che alegiava tra gli amici metteva molto a disagio la piccola Weasley . Solo quando giunsero a destinazione, Hermione potè gettare un sospiro di sollievo.  Non appena ebbe salutato l’intera famiglia Weasley che l’accolsero con allegrai, lei e Ginny salirono le scale e iniziarono a sistemare le loro cose nella stanza di quest’ultima.
“Non credo che dovresti prendertela per Harry e Ron”. Ginny aveva notato come, quella situazione, faceva molto male ad Hermione, anche se lei aveva preferito non parlargliene, per non metterla in difficoltà.
“e cosa dovrei fare?”. le chiese Hermione, anche se la risposta era ovvia. Aveva deciso di proseguire verso una strada che già sapeva non sarebbe stata condivisa dagli amici, e quindi avrebbe dovuto caricarsi di tutte le responsabilità ed accettare le conseguenze. Ginny non sapeva cosa dire , in fondo non sapeva nemmeno lei come si sarebbe dovuta comportare l’amica.
“ignorali”. Unica risposta ovvia. Hermione sorrise amareggiata. Sapeva che sarebbe stato molto difficile ignorarli, soprattutto perché avrebbe trascorso più di 2settimane in loro compagnia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Draco… Ben tornato”. Una bella donna, con abiti lussuosi e profumo dolce accolse il principe delle serpi abbracciandolo amorevolmente. Malfoy ricambiò l’abbraccio della madre. Dopo aver lasciato Hermione , Malfoy era stato raggiunto dalla carrozza di famiglia , che lo aveva condotto a Malfoy Manor, e giungere lì, per Malfoy, non era entusiasmante.Avrebbe preferito trascorrere le vacanze nella scuola, così almeno non avrebbe dovuto sottostare alle rigide regole di casa.
“Madre, mi sono permesso di invitare anche Blaise Zabini”. Disse Malfoy, facendo notare la presenza dell’amico che entrò salutando  molto educatamente la signora Malfoy, che lo accolse con un sorriso raggiante.
“è sempre un onore averti a casa,  Blaise. Spero che anche i tuoi genitori ci delizieranno con la loro presenza”
“Saranno entusiasti del vostro invito” Rispose Blaise , sfoderando tutta la sua buon’educazione impartitagli dai genitori. Malfoy , infastidito da tutti quelle buone maniere, senza aggiungere altro si diresse verso la sua stanza, con la speranza di non incontrare il padre.
Ma purtroppo, una voce fredda, l’unica capace di far impallidire il giovane Malfoy, provenne da una delle stanze in fondo all’enorme corridoio del primo piano. Lucius Malfoy stava richiamando al suo cospetto il suo unico erede che lo raggiunse.
“Ben tornato a casa figliolo” Gli disse, cercando di mostrare la sua felicità , ma purtroppo il viso gelido non lasciava spazio ai buoni sentimenti.
“Grazie padre” Rispose Draco , rimanendo impassibile di fronte a quella figura che per anni era stata accompagnata da timore .
“Come proseguono gli studi ad Hogwarts?”. Il suo interesse era unicamente legato all’andamento scolastico. Non gli  importava della condotta del figlio , purchè portasse a casa ottimi risultati. Cosa che Malfoy aveva sempre utilizzato a suo vantaggio.  Risultati ottimi copriva le misfatte che compiva all’interno della scuola. Ma da quando aveva iniziato la storia con Hermione, il lato ribelle di Malfoy era catapultato in un sonno profondo.
“Ottimamente padre” Malfoy non aveva nulla da dire, voleva uscire da quella fredda stanza  , e voleva che Lucius lo percepisse nel suo tono.
Lucius lo squadrò con lo sguardo, come se volesse leggerlo dentro. Ma dopo averlo guardato per qualche minuto, lo congedò. Malfoy uscì dallo studio e raggiunse la sua stanza.
I bagagli erano stati sistemati dagli Elfi che popolavano Malfoy Manor, quindi Draco non perse tempo nel disfarli. Blaise era stato sistemato in una delle stanze degli ospiti.
“Il signorino Malfoy desidera qualcosa…signore?”. Un piccolo elfo fece il suo ingresso. Il naso era a pochi centimetri dal pavimento , e il tono era servile. Draco guardò il piccolo servetto e sorrise allegramente, pensando a cosa avrebbe potuto dire Hermione nel vedere una cosa del genere.  Erano così tremendamente diversi. Nulla li accumunava , eppure, lui sentiva che tra i due c’era un filo indissolubile, che li legava e che li permetteva di stare insieme. Non facevano altro che litigare, ogni giorno, ma ogni giorno ritornavano a tornavano a far pace  e ritornavano a non fare a meno dell’altro. Era una continua battaglia che si concludeva con un semplice bacio. E ogni volta assumeva un sapore più dolce di quello precedente. Congedò l’elfo, e decise che una doccia gli avrebbe fatto più che bene.
 
Ogni giorno che trascorreva a casa Weasley ,Hermione rimpiangeva Hogwarts e Draco. Ogni giorno si scrivevano per informarsi delle loro rispettive giornate. Anche se Hermione tralasciava il particolare di Harry e Ron, anche per non far adirare ulteriormente Malfoy, che sicuramente al rientro a scuola, avrebbe trovato il modo di fargliela pagare.
Oltre allo scambio di lettere, il passatempo di Hermione, era quello di aiutare la signora Weasley nelle faccende di casa, cosa che non la entusiasmava molto, ma almeno l’avrebbe tenuta occupata.
“Quest’anno i tuoi genitori ci raggiungeranno?” le domandò la signora Weasley una mattina, mentre cercavano di cacciare i maledetti gnomi , che da sempre popolavano il loro giardino.
“Certo! Vostro marito si è offerto di accompagnarli fin qui!”Rispose Hermione, che pochi giorni prima aveva mandato la lettera ai genitori, per ricordargli dell’annuale festa di Natale dei Weasley, e loro come ogni anno, avevano accettato più che volentieri di farne parte, e come ogni anno , Arthur Weasley si era offerto di prelevarli lui stesso.
 
 
 
“Harry, credo che adesso sia il momento di perdonare Hermione”. Harry  e Ginny passeggivano tra la neve. Mancavano pochi giorni a Natale, e sia Ron che Harry , non avevano nessuna intenzione di perdonare il comportamento dell’amica.
“Non credo che sarà possibile. Frequenta Malfoy, e questo è un motivo più che sufficiente per non rivolgerle la parola” . Harry non sopportava di vederli insieme. Non era certo geloso di loro, anche perché per Hermione nutriva solo un profondo bene, ma Malfoy ne aveva fatte tante, a lui e soprattutto a lei, e vederli insieme non gli andava a genio.
“Non puoi giudicarla, solo perché è innamorata della persona sbagliata, anzi.. dovremmo starle vicina, per farle capire che nonostante le sue scelte sbagliate noi le staremo sempre accanto” . Ginny voleva far capire ad Harry che non era giusto punirla. Erano amici da tanto tempo, e dovevano stare insieme, nonostante tutto.
“Non riesco a capire come sia potuto accadere….Krum era il suo destino…Lei doveva stare con Krum!” Harry aveva sperato, come d’altronde anche Ginny e Ron, che Hermione, avrebbe seguito Krum in capo al mondo. Ma lei aveva delusi tutti rimanendo ad Hogwarts, e ancora di più, quando avevano saputo della storia con DRaco.
“Rassegnati Harry… Non si scrivono nemmeno più…lui ha smesso di starle dietro…. Quando una persona non si accorge di te, non c’è motivo per cui rimanerle accanto” Ginny guardò il giovane Potter camminarle accanto. Quelle parole , forse valevano anche per lei. Hermione le aveva assicurato che Harry ricambiava i suoi sentimenti. Eppure, più volte erano rimasti da soli, e lui continuava a trattarla come sempre. E Lei continuava a non voler far nessun passo verso di lui. Forse sarebbero rimasti amici per sempre, forse Hermione si sbagliava su di loro. Mentre Ginny si tormentava la testa con questi pensieri, ad Harry ne vennero altri, completamente diversi e un tantino malvagi.
 
 Mancavano solo tre giorni a Natale e i preparativi per l’attesa festa erano in corso. A casa Weasley non si fece altro che preparare cibo, addobbare la casa e sistemare le stanze per gli ospiti, anche se di stanze ne erano poche riuscirono comunque ad ospitare tutti. I genitori di Hermione arrivarono la mattina della vigilia, e con loro anche Billy e Charly con le rispettivi mogli. Fred e George raggiunsero la famiglia nel pomeriggio, e con l’arrivo di Hagrid, Lupin, Tonks e Sirius, la famiglia potè definirsi davvero completa.
 
 
 
A Malfoy Manor le cose proseguivano diversamente. Gli Elfi si preoccuparono di addobbare la suntuosa villa per la festa, circondando la casa di addobbi regali e scintillanti. Lucius Malfoy era sempre rinchiuso nel suo studio, mentre la signora Malfoy, era sempre ad oziare beatamente con le amiche e a preparare gli eleganti inviti per la festa natalizia, di cui tutte le famiglie magiche sarebbero stati i partecipanti. Draco e Blaise perdevano tempo con gli allenamenti di Quidditch, di cui Blaise, non era tanto appassionato, oppure si rinchiudevano nella stanza di Draco a consumare la pipa di mogano di Quest’ultimo.
“Mi sto rincretinendo…” Malfoy era poggiato ai piedi del letto e guardava il soffitto con aria sognante.
“Perché mai?” domandò Blaise passando la pipa a Draco che la prese per farne un tiro .
“Mi manca la mezzosangue” Disse lui , ripassando l’oggetto all’amico.
“Normale… ne sei completamente innamorato” Esclamò Zabini Ridendo animatamente. Malfoy lo guardò disgustato.
“solo stronzate sai dire?”. Malfoy si strofinò gli occhi e ritornò a guardare il soffitto. Rifiutava quella parola,per lui l’amore non esisteva. Era solo una favola che le ragazzine sciocche si raccontavano per giustificare le loro azioni da vere stronze. Lui non amava, aveva solo il piacere di stare con Hermione. Stava bene con lei, adorava il suo profumo, il suo corpo, la sua voce, i suoi capelli…Ma no amava tutto questo.
“Io non amo….” Disse lui, trasformando i suoi pensieri in parole.
“No?... non posso mica crederci tanto” Zabini stava stuzzicando l’amico per fargli ammettere una cosa ovvia come era ovvia la loro esistenza.
“Se ci credi è bene..se non ci credi, Fottiti” . i due amici si guardarono e in un attimo scoppiarono a ridere. Perdere il tempo in quel modo era stupefacente.
 
 
 
 
 
 
 
 
“Auguro un buon Natale a tutti!” Il signor Weasley alzò il calice di finto vetro, e rivolgendo ai presenti un enorme sorriso, diede un augurio generale e di conseguenza diede il via libero ad abbuffarsi con le migliori pietanza preparate dalla signora Weasley. Hermione sedeva tra Fred e George , che cominciarono a prenderla sotto tiro. Avevano saputo della sua storia con Malfoy tramite Ron.
“Quindi possiamo definirti una purosangue? Non sei più la Sporca Mezzosangue Granger” George iniziò a tormentarla non appena lei iniziò a mangiare.
“Parla come si deve George, adesso abbiamo una di sangue reale” Aggiunse Fred, e insieme, scoppiarono a ridere, raggiunti dalle risa di Hermione e Ginny. A lei le faceva piacere che almeno loro ci scherzassero su questa faccenda, non come Harry e Ron , che furono gli unici ad accogliere la notizia in mal modo. I due gemelli, approfittarono anche di questa situazione, per mettere i tre ex amici in difficoltà.
“Harry, perché non passi l’insalata ad Hermione… o hai paura che possa tagliarti una mano?”
“Ron , perché non accompagni Hermione a fare un giro sulla nuova scopa che ti abbiamo regalato. Collaudi un po’ le prestazioni”. Solo lei era divertita da quell’atteggiamento dei gemelli, mentre gli amici, si infastidivano ogni volta che sentivano pronunciare il suo nome. Non appena la cena fu terminata , ognuno si rifugiò nelle proprie stanze, ormai stanchi dal troppo cibo e dall’atmosfera rigida che si era creata. Hermione si chiuse in camera con Ginny, e non appena lei si fu addormentata, lei iniziò a scrivere una lunga lettera a Malfoy. Gli mancava tanto. Aveva voglia di stringerlo a  sé. Aveva voglia dei suoi baci e del suo profumo. Quello che scrisse nella lettera preferì non leggerlo perché se lo avrebbe fatto, non l’avrebbe mandata. Lì racchiuse tutto ciò che sentiva. Tutti i suoi sentimenti, e incurante delle conseguenze, legò la  pergamena al piccolo Leo e lasciò che il messaggio arrivasse a destinazione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Musica leggera , abiti scintillanti, bicchieri di cristallo, componevano il tipico natale a casa Malfoy.  Lucius, accompagnato dalla moglie Narcissa e dal figlio Draco, salutarono uno ad uno i presenti quella sera. Personaggi illustri parteciparono a quella serata, cosa che annoiò molto Draco. Rivedere sempre gli stessi visi ogni anno ormai era diventata una vera e propria scocciatura. Fingersi interessato ai discorsi di politica che il padre intratteneva con i membri del Ministero della Magia, rendeva Malfoy ancora più nervoso e la voglia di ribellarsi cresceva sempre di più.
“Se  non riesco a bere per i prossimi 5 minuti , inizio a fracassare qualcosa o qualcuno” aveva sussurrato Draco a Zabini, che in un angolo dell’enorme sala addobbata per quella sera, assisteva divertito, alla commedia che l’amico era costretto a recitare.
“Non credo che a tuo padre faccia piacere vederti con un bicchiere di Wisky incendiario o con altro” disse lui mantenendo un sorriso cordiale, riservato ai passanti.
“Fanculo anche lui” . Draco era davvero stufo di stare lì, di stare con quelle persone alla quale importava solo il tuo titolo. Voleva andare via. Voleva stare ovunque tranne che lì. Avrebbe tanto voluto andare da Hermione.
“Io vado via” Disse Draco d’un tratto. Avrebbe preso la carrozza del padre e sarebbe andato da lei. Non gli importava del padre e soprattutto di tutti quei bambocci ben vestiti. Ora l’unica cosa che voleva era incontrare gli occhi della Granger e gettarsi con lei nella passione dei loro corpi.
“Oh Draco, dove cazzo vai? “ Blaise gli si parò d’avanti.
“Vado via … non posso restare un solo minuto tra questi stronzi! Mi fanno solo schifo. Voglio andare tra persone vere, no tra questi bambocci che si fregano tra di loro! “ Malfoy era deciso ad abbandonare la sala, e Zabini era più deciso di lui a non farlo andare via.
“Non farlo… “ Zabini sperava che quella scena non stesse attirando l’attenzione dei presenti,  e per sua fortuna, non fu così. Era sempre pronto a difendere il suo amico e a non lasciarlo sbagliare , e quindi non poteva permettergli di lasciare la sala.
Improvvisamente i due ragazzi furono raggiunti da Lucius Malfoy, accompagnato da un uomo, alto e pelato , e da una ragazza, dai lunghi capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo.
“Cassius, voglio presentarti mio figlio Draco” Il viso di Lucius si illuminò di gioia non appena vide il figlio. Cosa che parve strana al giovane Malfoy.
“Molto lieto figliolo ! Lucius davvero complimenti, hai un figlio meraviglioso” esclamò l’uomo di nome Cassius non appena lo vide. Malfoy guardò l’uomo con sguardo torvo. Poi si voltò verso la ragazza che gli rivolgeva uno sguardo ammiccante.
“ Lei è mia Figlia, Leonide. “ Presentò Cassius. Malfoy le baciò elegantemente la mano, e in quel momento dimenticò ogni cosa. La sala non gli fu tanto restia , le persone non gli furono tanto male, e quella ragazza apparve più interessante di quanto potesse sembrare.
“ Laciamo i giovani soli…noi occupiamoci d’altro” Lucius prese l’amico sottobraccio e si allontanarono per lasciare soli i tre. “ Allora tu sei il famoso Draco Malfoy” disse la ragazza con voce soave. Zabini dovette ammettere che era davvero bella, ma questo non giustificava il comportamento dell’amico, che sembrò non ricordare più che avesse una fidanzata e che pochi minuti prima aveva cercato di scappare da li, per raggiungerla.

“In persona…” Rispose lui , ritornando il Malfoy di tre mesi prima. Il Malfoy incurante dei sentimenti altrui. Zabini cercò più volte di tirarlo fuori dalla trappola di quella ragazza, ma lui,  cacciò l’amico, che rassegnatosi si allontanò. Li guardò sparire tra la folla, e una gran delusione si impadronì di lui. Sapeva che l’amico non sarebbe mai cambiato. Anche l’amore non avrebbe cambiato mai Draco Malfoy
 
  
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