Ecco a voi l’ultimo capitolo della fic sulla festa di San
Valentino!
Tutti: Alleluia è finita!
Ma se devo ancora cominciare. Guarda te ‘sti bast…. Basta
perdere tempo. Incominciamo!
Buona lettura ^_^!
Capitolo
IV: San Valentino,…
Era all’alba
che tentava di dormire, ma sembrava che Eneru ce l’avesse con lui quella
mattina. Non aveva chiuso occhio per tutta la notte, era sfinito e per di più
aveva un mal di testa che lo faceva impazzire. Tutta colpa di quella tempesta
che lo aveva sorpreso sol prima di arrivare su quella piccola isola, dove
secondo fonti sicure si trovavano il suo fratellino, che non vedeva da secoli,
e il grande White Hunter, la sua preda più ambita. Il suo cervello gli diceva
di alzarsi, andarli a cercare e passare una bella giornata con loro, ma il suo
corpo rifiutava categoricamente di muoversi. Neanche le manette di seastone
avevano avuto un effetto così letale su di lui.
Ace era proprio ridotto uno
straccio. Passandosi una mano tra i capelli corvini posò lo sguardo sulla
sveglia appoggiata sul comodino. Segnava le sette meno dieci.
E che cavolo!
A
costo di spaccarsi la testa contro il muro avrebbe dormito almeno mezza
giornata. Appena si sistemò meglio sotto le leggere coperte si assopì quasi
subito. Meno male perché quel pomeriggio avrebbe avuto un bel problema da
risolvere.
Erano più o
meno le due e mezza quando scese per mangiare.
Ordinò quasi tutto il menù (come
al solito) e appena finito di ingurgitare il tutto pagò in contanti. Fece per
uscire a sgranchirsi le gambe e iniziare la sua ricerca, quando la proprietaria
gli porse un pacchettino tutto rosso con stampe a cuoricini.
- Buon San
Valentino, ragazzo. Porta anche questo con te, offre la casa!- disse sorridente
ad un imbambolato e stupito Ace.
- Come scusi? Che giorno è oggi?- chiese
incredulo il ragazzo.
- Ma come che giorno è? Ragazzo non dirmi che ti sei
scordato che oggi è il 14 Febbraio, la festa degli innamorati?!- mettendo le
mani sui fianchi- Se ti sentisse mia nipote incomincerebbe a urlarti in faccia
tutto quello che si farà oggi, senza tralasciare il minimo dettaglio. Sapessi ieri
quanto era su di giri!- facendogli un’enorme sorriso.
Ace guardò il pacchettino
che ancora teneva in mano e fu come fulminato.
“Non ho il regalo per Smoker!” pensò strabuzzando gli occhi.
- Grazie signora! Mi ha ricordato che ho qualcosa di urgente da sbrigare- raccattando la sua sacca e correndo fuori dalla locanda, mentre si dirigeva a grandi passi verso il porto.
Ci mise dieci
minuti buoni a trovare la nave del vecchio fumoso (E dire che non passa
inosservata -_-‘ ndK). Senza farsi notare, salì a bordo dirigendosi verso la
cabina del commodoro.
Arrivato davanti alla porta bussò e dopo un- Avanti-
seccato, entrò richiudendosela alle spalle.
- E tu che
diavolo ci fai qui?- chiese sorpreso l’argenteo mentre vedeva l’altro posare la
sacca vicino alla scrivania, per poi sedersi sul letto senza troppi
complimenti.
- Niente. Solo a fare un giro- guardando il soffitto- Sai dov’è Tashigi-chan?
Ho bisogno del suo consiglio per un regalo da fare ad una ragazza- fissandosi
intensamente le unghie.
Smoker a quell’affermazione si accigliò e gli rispose
secco.
- È tutt’oggi che è in cucina a trafficare con i fornelli- disse
ritornando ai suoi documenti da firmare.
- Grazie tante per l’informazione. Ci
vediamo più tardi Taisa!- alzandosi e sparendo nel corridoio che andava verso
la cucina.
Arrivato alle
cucine non si premurò neanche di bussare. Ci si fiondò dentro quasi in lacrime!
-
Tashigi-chaaaan! Sono disperato!!!- disperato Ace, aggrappandosi alla ragazza
un po’ stordita dal suo comportamento da ragazzina.
- Ace-san, si calmi-
facendolo sedere su uno sgabello li vicino- mi spieghi con calma cosa è
successo- disse gentile porgendogli un fazzoletto usa e getta.
- Oggi è san valentino-
incominciò lui, asciugandosi una lacrimuccia- e io……me ne sono completamente
dimenticato!- depresso.
- E quindi sei venuto a chiedermi un consiglio su cosa
regalare a Smoker Taisa, perché conosco i suoi gusti, vero?- ricevendo un cenno
d’assenso dal moro- Allora mettiamoci al lavoro!- affermò alzandosi dalla
sedia, iniziando a tirare fuori vari stampini per dolci sotto lo sguardo
incuriosito del ragazzo.
- Che stai facendo?- chiese ora confuso Ace, mentre
vedeva la vice di Smoker aprire un sacchetto di gocce di cioccolato.
-
Semplice- sorridendogli- ti aiuterò a fare del “Cioccolato di San Valentino”
fatto in casa! Così la prossima volta se non farai in tempo saprai come rimediare,
no?- porgendogli un grembiule pulito- E ora al lavoro! Non c’è molto tempo-
incominciando a dosare gli ingredienti.
- Grazie mille, Tashigi-chan-
mettendosi il grembiule, ascoltando le indicazioni della ragazza.
Erano quasi
le otto quando Ace torno nella cabina del commodoro a controllare se stava
ancora lavorando.
- Taisa, lavori ancora?- chiese entrando, trovando Smoker
intento ad infilarsi la giacca- Dove stai andando di bello?- chiese il pirata
sorridendo curioso.
- Fuori a mangiare- rispose secco.
- Allora posso venire
anch’io? Facciamo a metà col conto- prendendo la sacca, precedendolo fuori dalla
cabina.
- Fare a metà? Tu che di solito fai pagare tutto a me? Questa mi è
nuova- disse stupito raggiungendolo.
- Oggi mi va così, quindi siine grato-
voltando leggermente la testa di lato per non mostrare all’altro la sua
espressione imbarazzata.
Non ci misero
tanto a trovare un tavolo alla locanda dove aveva alloggiato Ace, anche perché la
padrona aveva immaginato che il ragazzo sarebbe tornato con qualcuno. Quando il
ragazzo si avvicinò per ordinare un altro boccale per lui e l’argenteo di birra
non si trattenne dal chiedergli- Così quello è il tuo ragazzo. Davvero niente
male- facendogli andare di traverso la birra, facendolo arrossire.
- Ma…Oba-san-
esclamò spalancando gli occhi.
- Non ti preoccupare, da queste parti siamo
molto discreti e non arrossire così tanto! Dovrebbe essere lui quello più in
imbarazzo, no?- indicando con un dito il marine seduto al tavolo. Ad Ace venne
da sorridere- Già forse hai ragione, Oba.san- ritornando al tavolo coi
bicchieri.
Dopo la cena,
fecero un giro per il paesino fermandosi poi davanti alla nave del marine.
-
Allora alla prossima, moccioso- risalendo sulla banchina.
- Aspetta- disse ace di botto, arrossendo leggermente, facendo voltare l’altro.
- Che vuoi ancora?-
togliendosi l’unico sigaro, ancora acceso, dalle labbra per poi grattarsi la
nuca.
Allora Ace chiudendo gli occhi e arrossendo ancora di più gli porse il
pacchettino che aveva messo nella sacca prima di uscire- Questo è per te! L’ho
fatto oggi pomeriggio con l’aiuto di Tashigi-chan. Anche se un po’ scontato da
parte mia, ecco…- alzando lo sguardo- …buon san valentino!- spiazzando del
tutto l’uomo.
“Ecco adesso mi darà del moccioso e mi darà dell’idiota di sicuro. Scemo, scemo, scemo!”
Sentì i passi avvicinarsi a lui, una mano posarsi sulla testa ad accarezzargli lievemente i capelli e infine un- grazie- sussurrato dolcemente all’orecchio. Due dita sotto al mento gli fecero alzare il viso, facendogli così incontrare le labbra del marine in una carezza lieve e dolce, mentre con le braccia gli circondava il collo approfondendo il contatto con il corpo massiccio dell’altro.
- La prossima volta non metterci così tanto a darmi la cioccolata, stupido
moccioso- disse Smoker a bacio terminato.
- Allora la prossima volta preparati
perché ti farò aspettare un bel po’ prima di dartela- sfoggiando quel sorriso
dolce che ormai riservava solo a lui, richiedendo così di nuovo l’attenzione
dell’altro sfiorandogli le labbra con un altro dolce bacio.
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Mini
capitolo extra: Eru e il risveglio
- Driiin~….driiin~…drii-crash!-
- Chi è
stato quel bastardo che mi ha messo la sveglia?- disse con tono lugubre e
incazzato Eru, ritirando il pugno che aveva inesorabilmente distrutto la piccola
sveglia, rigirandosi un paio di volte nel letto per poi alzarsi bestemmiando a
destra e a manca.
Dopo essersi infilata un paio di jeans scese a fare colazione al ristorante della locanda dove aveva preferito alloggiare la notte precedente.
- Se trovo quel
mentecatto che mi ha fatto questo scherzo lo trucido- mettendo piede nella
grande sala da pranzo, sollevando poi lo sguardo bloccandosi nell’istante
successivo- Ma che ca…-
Va bene che era ancora mezza rincoglionita dal sonno ma
questa doveva essere per forza un’allucinazione bella e buona.
Poco distante da
lei, ad un unico tavolo, erano seduti Ace che parlava tranquillamente con Rufy
e Trafalgar intento a sorseggiare caffè, Smoker e Kidd si squadravano
sorseggiando anche loro caffè nero e infine Sanji e Zoro che ascoltavano in
silenzio il discorso del moro. Avvicinandosi poi sconsolata al tavolo, si
sedette dando il buongiorno a tutti e chiamò il cameriere per ordinare.
-
Allora prendo uova, bacon, pane integrale con prosciutto e insalata, brioche
integrale con miele e marmellata, bombolone crema e cioccolato, crostata di
frutta e per finire cappuccino con tanta schiuma- disse senza batter ciglio
sbadigliando con la mano davanti alla bocca. - Eru, non cambi mai- disse Law
accarezzandogli la testa.
- Non fare lo gnorri- disse addentando un toast- guarda
che so che sei stato tu a mettermi la sveglia a questo orario assurdo- mandando
giù l’ultimo pezzo rimastole in mano- Tanto prima o poi te la faccio pagare,
quindi aspettati di tutto- incominciando a mangiare quello che il cameriere
aveva iniziato a portare. - Comunque grazie- suscitando l’attenzione di tutti-
tutto sommato non è stato un cattivo risveglio- disse sorridendo sorseggiando
il cappuccino fumante.
- Comunque lo dico e lo ripeto. San Valentino è e rimane la festa di ogni cretino!-
The End.
È finitaaaaaaaa!!
Piaciuto? Spero tanto di si ^_^. Anche se i personaggi mi
sono venuti un po’ OOC……….ma chissene! È San valentino no? Un po’ scemi lo si
diventa, giusto?
Saluto tutti quelli che mi hanno seguito in questa
odissea che ormai è durata quasi un anno, ringrazio anche chi ha recensito i
precedenti capitoli e chi recensirà anche questo.
E con questi ultimi saluti mi congedo fino alla prossima
volta. BWAAHAHAHAHAH! BUON SAN VALENTINO A TUTTI ^_^!