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Autore: hopeless romantic    14/02/2012    4 recensioni
Mi diedero ordine di pulire come una qualsiasi altra volta il lurido cesso della caserma situato nel corridoio opposto al mio dormitorio e lì trovai un corpo morto,un uomo vi si era suicidato in quel lurido cesso impiccandosi alla lampada al neon proprio sopra la mia testa,prima di porre fine alla propria vita doveva aver inciso probabilmente con un coltello quella scritta agghiacciante sul muro opposto alla porta d’entrata ma io allora mamma non vi feci alcun caso ma incosciamente lei si aggrappò saldamente ai miei ricordi.
«Andiamo tutti all'inferno» e adesso ho capito che non c'è cosa più vera mamma,tutti qua siamo dei fottuti peccatori.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta le mie considerazioni vi annoieranno ad inizio pagina ma purtroppo devono essere fatte prima di iniziare con la storia.
Questo capitolo non avrebbe dovuto esistere nello schema che mi era prefissata ma un pomeriggio lui mi ha letteralmente imposto di essere dato al mondo,è accaduto proprio mentre ascoltavo Mama e penso di non aver mai pianto tanto nello scrivere qualcosa.
Non è stato modificato dalla sua prima stesura,solo lievi correzioni ortografiche ma desideravo rimanesse esattamente come era nato e ce l'ho fatta a mantenere questa mia promessa.
Adesso basta parlare,vi lascio alla lettura spronandovi in questo capitolo a recensire tutti voi silenziosi lettori perchè so che ci siete e anche a coloro che mi hanno sempre sostenuta perchè stavolta ci tengo forse più delle altre volte.
Grazie!  

3.
«Mama,we all go the hell!»



Cara mamma,
avrei potuto semplicemente augurarti ogni bene in questa mia lettera sprecandomi in dolci parole intrise dell’affetto più puro ma non se sarebbe stato giusto nei tuoi confronti mentirti in questo modo ma credimi avrebbe fatto meno male ad entrambi. 
Quanto tempo ci divide dal nostro ultimo abbraccio mamma,ma soprattutto ricordi ancora i miei abbracci,quelli tanto stretti di cui sempre ti lamentavi?
Mamma ma tu ricordi esattamente quanto tempo è che sono confinato in questa buia e stretta buca lontano dal mondo,lontano da te?
Quanto tempo mamma che non posso permettermi di piangere,di sfogarmi per non mostrarmi debole agli occhi di tutte quelle persone che qua hanno un fottuto bisogno di trovare rifugio in un mio abbraccio consolatorio?
Ti sarai stupita mamma facendo mente locale,magari guardando il calendario nella nostra cucina chissà,ma ti sarai comunque resa conto che sono passati undici lunghi ed infiniti mesi dalla mia partenza in cui il susseguirsi dei giorni e delle stagioni è stato scandito nient'altro che da tue lettere a cui io non ho mai avuto la forza di rispondere,spesso confesso di non essere stato in grado neanche di finire di leggerle e mi sento un pessimo figlio anche senza che tu ne lo abbia mai esplicitamente scritto. 
Ma forse,mamma,tu l'hai fatto ma quelle parole io le avevo già confinate tra le fiamme di un qualche camino. 
Ma ora non posso non scriverti quella che potrebbe purtroppo essere la mia ultima lettera,tra due giorni lasceremo l’accampamento forse per la decima volta dal nostro arrivo ma stavolta non si tratta di nessun addestramento supplementare e tanto meno verremo di nuovo usati come pulitori di una qualche vecchia caserma in disuso. 
Domani mamma io me ne vado in guerra,domani vado ad uccidere. 
Mamma sono diventato pazzo,mamma sogno la notte di impugnare un fucile e sparare al mio riflesso su di uno specchio,mamma sogno questo perché mi sono reso conto dopo una lunga vita di cecità che niente è meno importante della nostra bandiera americana e della mia stupida vita. 
Ho visto le persone da me amate più al mondo,seconde solo a te,cadere inermi dopo umiliazioni e pugni che non ho saputo loro risparmiare mamma perché io sono un pessimo figlio,io sono una pessima persona forse mamma avresti dovuto crescere una bambina e tutto sarebbe andato senz’altro meglio. 
Mamma ma tu lo sai che amo un uomo? 
Hai presente il piccolo Iero,Frank? 
Si mamma proprio il piccolo e malaticcio figlio della signora Linda,quella tua cara amica. 
Giorno dopo giorno mi sono ritrovato in questi mesi ad osservarlo sfiorire ancor prima di sbocciare,questo mondo di merda gli sta succhiando via ogni suo più prezioso attimo di vita ancor prima di lasciare che lui potesse viverlo,che potesse viverlo con me mamma. 
Lo amo e,si,sono uno di quei fottuti froci per cui la gente tira fuori dai pagliai il forcone per uccidere imbestialita all'idea dell'amore,amore diverso mamma ma non è pur sempre amore questo? 
Qua nessuno sa più cos'è,ho visto mio fratello Michael cadere sotto il peso dei pugni e dei calci inflittegli dal nostro rispettabile ufficiale che lo ha fatto solo per i suoi occhi gonfi e rossi per il pianto della notte precedente.
Picchiato per l'unica colpa di provare paura e amore per quei nemici senza volto contro cui sparerà,mio fratello l'ho visto cadere al suolo come un corpo morto senza poterlo vendicare,senza poter fare nulla se non curare poi la sera al buio le sue ferite nel nostro dormitorio. 
Da quel giorno mio fratello non piange,non ride,non si arrabbia,non mangia,non beve,non ti scrive più e ne tanto meno legge più alcunché perché mio fratello ha smesso di vivere quel giorno stesso quando la sua umanità è stata brutalmente calpestata. 
Quando partiremo mamma saremo lasciati liberi e io sarò quindi libero di fare cioè che voglio con il mio fucile e lo punterò contro quell’uomo orribile,se vige ancora la regola di una vita per una vita non sarò di certo io a non rispettarla.
Mikey,ricomincerà a vivere in un modo o nell'altro perché quei suoi occhi mamma non dovranno mai più spegnersi come lo sono ora e se sarà la vendetta di cui avrà bisogno io gliela darò. 
Se avrà bisogno invece della mia vita io gliela porgerò con un sorriso sulle labbra,cara mamma. 
Mamma io non ho bisogno di nulla,mamma mi sto lasciando a mia volta morire,mamma non sono diventato che lo spettro di me stesso. 
Mamma ucciderò con queste mie mani,con queste mie labbra io riderò al mondo il mio amore sporco e lo suggellerò con un bacio se mai sarà per mia fortuna ricambiato.
Mamma sai un giorno mi successe una cosa particolare ma eravamo appena arrivati e io a malapena ci feci caso.
Mi diedero ordine di pulire come una qualsiasi altra volta il lurido cesso della caserma situato nel corridoio opposto al mio dormitorio e lì trovai un corpo morto,un uomo vi si era suicidato in quel lurido cesso impiccandosi alla lampada al neon proprio sopra la mia testa,prima di porre fine alla propria vita doveva aver inciso probabilmente con un coltello quella scritta agghiacciante sul muro opposto alla porta d’entrata ma io allora mamma non vi feci alcun caso ma incosciamente lei si aggrappò saldamente ai miei ricordi.
«Andiamo tutti all'inferno»
e adesso ho capito che non c'è cosa più vera mamma,tutti qua siamo dei fottuti peccatori. 
Mamma sarei dovuto essere un figlio migliore,avresti dovuto crescere una bambina.  
 
Ti voglio bene,
Gerard
  
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