My Valentine - Parte 2
Le
lezioni pomeridiane però erano appena cominciate,
perciò avrei
dovuto aspettarne la fine.
Quando
fui finalmente libera da quella tortura chiamata scuola, uscii
insieme a tutti gli altri da scuola e mi misi ad aspettare vicino al
cancello.
Sapevo
che Bright se la prendeva sempre comoda e probabilmente adesso era
ancora nella sua classe a riordinare la cartella.
Finalmente,
lo vidi arrivare, camminando al fianco della sorella Altezza.
-Bright...
Posso parlarti?-, gli domandai con un filo di voce, andandogli
incontro.
Altezza
mi guardò stranita, probabilmente chiedendosi dove trovavo
il
coraggio di parlare a suo fratello dopo la figuraccia fatta in
mensa.
-Ma
certo.-, mi rispose lui tranquillamente, accennando un lieve sorriso.
-Altezza,
tu inizia ad andare, puoi portare questi con te?-, domandò
poi alla
sorella, porgendole un sacchetto pieno di scatole di cioccolata.
Chissà
che fine aveva fatto la mia?
Quando
finalmente restammo soli, io e Bright ci incamminammo a passo lento,
senza una meta precisa.
Dopo
momenti di imbarazzante silenzio, lui prese la parola.
-Allora
di cosa volevi parlarmi?-, domandò, gentile come sempre.
Forse
anche troppo.
-Ci
tenevo a chiederti scusa per ciò che è successo
oggi in mensa...-,
risposi, avvampando solo al ricordo.
-Oh,
non preoccuparti, non do mai molto peso a queste cose...-, disse lui,
continuando a sorridere.
-Beh,
ecco, avrei voluto dirti ciò che provavo di persona, senza
che Lione
lo gridasse ai quattro venti...-, sussurrai poi, in imbarazzo.
Era
imbarazzo, niente di più. Non provavo esitazione, paura o
chissà
cos'altro. Ero relativamente tranquilla, al punto che arrivai a
chiedermi: “Ma a me importa davvero se Bright ricambia i miei
sentimenti o no?” e di conseguenza: “Ma io provo
davvero qualcosa
per Bright o è stata solo una cotta da ragazzina?”
Ripensai
ai momenti passati con Shade, che mi aveva consolata, ascoltata,
fatta sentire bene. Era quello l'amore?
Che
confusione!
-Non
dire niente, Fine.-, mi interruppe Bright allora.
-Ma
cos...?
-Forse
non te lo aspettavi, ma a me non interessano i cioccolatini che mi
hanno regalato oggi, e tanto meno tutte quelle ragazze. Mi
interessano solo i tuoi veri sentimenti.-, mi disse dolcemente,
fermandosi e guardandomi negli occhi.
Il
sole stava tramontando, dipingendo il cielo di un arancione intenso.
Era
il momento perfetto che sognavo da tempo, eppure non provavo niente.
-Fine,
io ti...-, le labbra di Bright erano sempre più vicine.
-Scusami
Bright!-, esclamai, arretrando e comunicandogli con lo sguardo che
non era quello che volevo. Non era lui che volevo.
Non
gli diedi il tempo di dire niente, perchè fuggii via a gambe
levate.
Corsi
e corsi senza fermarmi neanche una volta: dovevo ritrovarlo.
Ero
convinta che probabilmente stava ancora percorrendo la strada di
ritorno verso casa, però non avevo molto tempo.
-Shade!
Shade!-, gridai più volte, cercandolo con lo sguardo in ogni
angolo
di ogni strada.
Finalmente
lo trovai che apriva il cancello di casa sua.
-Shade!
-Fine,
ma cosa...?-, sembrava stupito di vedermi lì.
-Ecco...
Io...-, avevo il fiatone per la gran corsa.
Mentre
riprendevo a respirare regolarmente, appoggiandomi al suo braccio per
reggermi in piedi, notai che teneva tra le mani il mio cuore di
cioccolata.
-Quello
non è...?-, stavo per chiedergli, ma lui non mi diede il
tempo di
terminare la domanda.
-Sì,
il cuore di cioccolata per Bright. Me l'ha dato Lione,
raccomandandosi di restituirtelo quando ti avrei vista.-, mi
spiegò,
per poi porgermelo.
Lo
guardai imbarazzata.
Non
lo volevo quel dannato cuore di cioccolata che era passato di mano in
mano per tutta la giornata. Di sicuro faceva schifo.
-No,
tienilo. Deve far schifo.. Bright non lo avrebbe mai apprezzato.-,
rifiutai, abbassando lo sguardo.
Ora
sì che ero agitata.
Volevo
ripartire da zero e scoprire se amavo Shade davvero, ma era
così
difficile incominciare.
-Sarebbe
stato un idiota a non apprezzarlo.-, mi disse lui, sorridendomi.
Alzai
lo sguardo. Cosa voleva dire?
-Io
sarei stato felice di riceverlo da una ragazza che ci tiene davvero a
me.-, aggiunse, sempre sorridendo.
-Sì,
ma il sapore lascerebbe a desiderare e la cioccolata non sarebbe
apprezzata davvero.-, risposi, cocciuta.
-No,
perchè è fatto col cuore.-, ribattè
lui.
-Ma
se non è buono non ci si può fare niente!-,
esclamai, facendomi
andare il sangue al cervello. Avevo ragione io, dannazione.
Shade,
andando su tutte le furie come me, scartò il cuore di
cioccolata lì,
davanti a me, e se lo mangiò in due bocconi, mentre io lo
guardavo
basita.
-Delizioso.-,
sentenziò, pulendosi la bocca sporca di cioccolata e
deglutendo a
fatica. La sua faccia però era il contrario di
ciò che aveva appena
detto.
Continuai
a fissarlo basita.
Ma
che diavolo passava in quella testa bacata?
E
così in quel momento ricominciare da zero non mi
sembrò poi tanto
brutto. Anzi.
EPILOGO
-Fine,
allora? Non hai niente da darmi?-, Shade sedeva nel cortile della
scuola.
Era
il quattordici di febbraio.
-No.
Assolutamente niente.-, rispose la ragazza, in piedi davanti a Shade.
-Beh,
io sì.-, disse lui, afferrandola per la divisa e attirandola
a sé.
Fine
cadde come un sacco di patate tra le sua braccia e si
ritrovò
circondata dal calore del suo corpo.
-Di
cosa si tratta?-, domandò lei, incrociando le mani dietro al
suo
collo.
Shade
la baciò dolcemente.
-Di
questo.-, rispose lui semplicemente, soffiando sulle sue labbra.
-Uffa,
ma questo non è un regalo. Non è la prima volta
che mi dai un
bacio...-, si lamentò Fine, mettendo il broncio.
-E
non sarà neanche l'ultima.-, e Shade la baciò di
nuovo.
-Buon
San Valentino, amore.-, le disse poi, mentre lei sorrideva e gli
infilava nella tasca un minuscolo cuore di cioccolata, senza farsi
vedere.
-Anche
a te.-, rispose semplicemente.
Bright
passò di lì in quel momento, a braccetto con Rein.
-Ehi
piccioncini, non avete ancora finito di amoreggiare?-,
domandò con
una punta di ironia, rompendo l'atmosfera magica tra Shade e Fine.
Eh
sì, era passato un anno da quel S. Valentino disastroso e
quante
cose erano cambiate...
Bright
aveva cominciato a frequentare Rein assiduamente, finendo per
innamorarsene. Non se l'era poi tanto presa per il rifiuto di Fine.
Fine
e Shade invece erano ripartiti da zero, costruendo il loro rapporto
mattone dopo mattone.
Fine aveva finalmente trovare qualcuno da amare, qualcuno da amare
davvero,
prima che arrivasse un nuovo San Valentino.
FINE