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Autore: So97LoveEd    14/02/2012    3 recensioni
San Valentino, giorno degli innamorati.
Una ragazza in procinto di dichiararsi, ma molto confusa sui suoi veri sentimenti riuscirà a sopravvivere ad un San Valentino disastroso?
-_"Come mai il suo cuore batteva così forte?
Sollevai lo sguardo e incontrai i suoi occhi.
Erano così belli, intensi, pieni di sentimenti.
Per un momento mi domandai se per caso quello era amore."_-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bright, Fine, Shade
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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My Valentine - Parte 2

Le lezioni pomeridiane però erano appena cominciate, perciò avrei dovuto aspettarne la fine.
Quando fui finalmente libera da quella tortura chiamata scuola, uscii insieme a tutti gli altri da scuola e mi misi ad aspettare vicino al cancello.
Sapevo che Bright se la prendeva sempre comoda e probabilmente adesso era ancora nella sua classe a riordinare la cartella.
Finalmente, lo vidi arrivare, camminando al fianco della sorella Altezza.
-Bright... Posso parlarti?-, gli domandai con un filo di voce, andandogli incontro.
Altezza mi guardò stranita, probabilmente chiedendosi dove trovavo il coraggio di parlare a suo fratello dopo la figuraccia fatta in mensa.
-Ma certo.-, mi rispose lui tranquillamente, accennando un lieve sorriso.
-Altezza, tu inizia ad andare, puoi portare questi con te?-, domandò poi alla sorella, porgendole un sacchetto pieno di scatole di cioccolata.
Chissà che fine aveva fatto la mia?
Quando finalmente restammo soli, io e Bright ci incamminammo a passo lento, senza una meta precisa.
Dopo momenti di imbarazzante silenzio, lui prese la parola.
-Allora di cosa volevi parlarmi?-, domandò, gentile come sempre. Forse anche troppo.
-Ci tenevo a chiederti scusa per ciò che è successo oggi in mensa...-, risposi, avvampando solo al ricordo.
-Oh, non preoccuparti, non do mai molto peso a queste cose...-, disse lui, continuando a sorridere.
-Beh, ecco, avrei voluto dirti ciò che provavo di persona, senza che Lione lo gridasse ai quattro venti...-, sussurrai poi, in imbarazzo.
Era imbarazzo, niente di più. Non provavo esitazione, paura o chissà cos'altro. Ero relativamente tranquilla, al punto che arrivai a chiedermi: “Ma a me importa davvero se Bright ricambia i miei sentimenti o no?” e di conseguenza: “Ma io provo davvero qualcosa per Bright o è stata solo una cotta da ragazzina?”
Ripensai ai momenti passati con Shade, che mi aveva consolata, ascoltata, fatta sentire bene. Era quello l'amore?
Che confusione!
-Non dire niente, Fine.-, mi interruppe Bright allora.
-Ma cos...?
-Forse non te lo aspettavi, ma a me non interessano i cioccolatini che mi hanno regalato oggi, e tanto meno tutte quelle ragazze. Mi interessano solo i tuoi veri sentimenti.-, mi disse dolcemente, fermandosi e guardandomi negli occhi.
Il sole stava tramontando, dipingendo il cielo di un arancione intenso.
Era il momento perfetto che sognavo da tempo, eppure non provavo niente.
-Fine, io ti...-, le labbra di Bright erano sempre più vicine.
-Scusami Bright!-, esclamai, arretrando e comunicandogli con lo sguardo che non era quello che volevo. Non era lui che volevo.
Non gli diedi il tempo di dire niente, perchè fuggii via a gambe levate.

Corsi e corsi senza fermarmi neanche una volta: dovevo ritrovarlo.
Ero convinta che probabilmente stava ancora percorrendo la strada di ritorno verso casa, però non avevo molto tempo.
-Shade! Shade!-, gridai più volte, cercandolo con lo sguardo in ogni angolo di ogni strada.
Finalmente lo trovai che apriva il cancello di casa sua.
-Shade!
-Fine, ma cosa...?-, sembrava stupito di vedermi lì.
-Ecco... Io...-, avevo il fiatone per la gran corsa.
Mentre riprendevo a respirare regolarmente, appoggiandomi al suo braccio per reggermi in piedi, notai che teneva tra le mani il mio cuore di cioccolata.
-Quello non è...?-, stavo per chiedergli, ma lui non mi diede il tempo di terminare la domanda.
-Sì, il cuore di cioccolata per Bright. Me l'ha dato Lione, raccomandandosi di restituirtelo quando ti avrei vista.-, mi spiegò, per poi porgermelo.
Lo guardai imbarazzata.
Non lo volevo quel dannato cuore di cioccolata che era passato di mano in mano per tutta la giornata. Di sicuro faceva schifo.
-No, tienilo. Deve far schifo.. Bright non lo avrebbe mai apprezzato.-, rifiutai, abbassando lo sguardo.
Ora sì che ero agitata.
Volevo ripartire da zero e scoprire se amavo Shade davvero, ma era così difficile incominciare.
-Sarebbe stato un idiota a non apprezzarlo.-, mi disse lui, sorridendomi.
Alzai lo sguardo. Cosa voleva dire?
-Io sarei stato felice di riceverlo da una ragazza che ci tiene davvero a me.-, aggiunse, sempre sorridendo.
-Sì, ma il sapore lascerebbe a desiderare e la cioccolata non sarebbe apprezzata davvero.-, risposi, cocciuta.
-No, perchè è fatto col cuore.-, ribattè lui.
-Ma se non è buono non ci si può fare niente!-, esclamai, facendomi andare il sangue al cervello. Avevo ragione io, dannazione.
Shade, andando su tutte le furie come me, scartò il cuore di cioccolata lì, davanti a me, e se lo mangiò in due bocconi, mentre io lo guardavo basita.
-Delizioso.-, sentenziò, pulendosi la bocca sporca di cioccolata e deglutendo a fatica. La sua faccia però era il contrario di ciò che aveva appena detto.
Continuai a fissarlo basita.
Ma che diavolo passava in quella testa bacata?
E così in quel momento ricominciare da zero non mi sembrò poi tanto brutto. Anzi.

EPILOGO
-Fine, allora? Non hai niente da darmi?-, Shade sedeva nel cortile della scuola.
Era il quattordici di febbraio.
-No. Assolutamente niente.-, rispose la ragazza, in piedi davanti a Shade.
-Beh, io sì.-, disse lui, afferrandola per la divisa e attirandola a sé.
Fine cadde come un sacco di patate tra le sua braccia e si ritrovò circondata dal calore del suo corpo.
-Di cosa si tratta?-, domandò lei, incrociando le mani dietro al suo collo.
Shade la baciò dolcemente.
-Di questo.-, rispose lui semplicemente, soffiando sulle sue labbra.
-Uffa, ma questo non è un regalo. Non è la prima volta che mi dai un bacio...-, si lamentò Fine, mettendo il broncio.
-E non sarà neanche l'ultima.-, e Shade la baciò di nuovo.
-Buon San Valentino, amore.-, le disse poi, mentre lei sorrideva e gli infilava nella tasca un minuscolo cuore di cioccolata, senza farsi vedere.
-Anche a te.-, rispose semplicemente.
Bright passò di lì in quel momento, a braccetto con Rein.
-Ehi piccioncini, non avete ancora finito di amoreggiare?-, domandò con una punta di ironia, rompendo l'atmosfera magica tra Shade e Fine.
Eh sì, era passato un anno da quel S. Valentino disastroso e quante cose erano cambiate...
Bright aveva cominciato a frequentare Rein assiduamente, finendo per innamorarsene. Non se l'era poi tanto presa per il rifiuto di Fine.
Fine e Shade invece erano ripartiti da zero, costruendo il loro rapporto mattone dopo mattone. 
Fine aveva finalmente trovare qualcuno da amare, qualcuno da amare davvero, prima che arrivasse un nuovo San Valentino.

FINE




  
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