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Autore: Light Lynx    14/02/2012    0 recensioni
I suoi amici hanno abbandonato lei, lei ha abbandonato i suoi amici.
Lei partirà con colui che ha tentato di ucciderla.
Deve trovarle, deve trovare le risposte che cerca.
Una nuova figura viaggia per le strade di Energon. Il suo nome è Gelìne, Gelìne Guidadiluce.
TRATTO DAL LIBRO
-Che farai ora?- le chiese il ragazzo poggiandole una mano sulla spalla.
Lei alzò lo sguardo increspato delle lacrime: -L'unica cosa che sono capace di fare: sopravvivere.-
Lui sorrise. -Tu non sopravvivi, tu vivi.-
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO


Uno uomo seduto nella penombra è ormai da giorni che se ne stà fermo senza mangiare e senza bere, aspettando un segno che lo spinga ad alzarsi da quella scomoda posizione.
Il giovane schiavo 24 di quel tempo lo fissa insistettemente, come se l'uomo stesse per tirare fuori una qualunque arma e utilizzarla contro un nemico invisibile.
Tre giorni.
Quatro giorni.
Cinque giorni.
E poi sesto giorno.
Gli occhi dell'uomo si spalancano d'improvviso, le mani iniziano a tremare, muove la mascela come per dire qualcosa, ma dalla sua bocca non esce nulla.
Numero 24 gli si avvicina.
-Hei? Tutto bene?-
L'uomo trema, sempre con la bocca spalancata, si gira lentamente verso lo schiavo che gli ha rivolto la parola.
Non gli parla; si limita a saltargli al petto e urlargli in faccia con il suo alito pestilenziale.
-È nato! L'ultimo è nato! Regione della terra! A maghnolia! Come gli altri 4! Dillo! Dillo a tutti! Dillo al Re!-
Le mani dell'uomo si stringono sempre di più alla tunica distrutta della schiavo. Iniziano a tremare. La presa si attutisce di botto. Morto. Luomo è morto. Lo schiavo 24 gli dà dei calcetti per accertarsene.
“È nato! L'ultimo è nato! che vuol dire?”
“Dillo al Re! Chi era quell'uomo? Perché devo dirlo al re?” solo pensando a quelle parole lo schiavo si rese conto della sua condizione sociale, tutti possono dargli ordini, e lui li deve
eseguire.
Vecchi fogli tappezzano la stanza. Lo schaivo ne prende uno.
Con un calligrafia che di certo non si addice a uno schiavo, scrive in bei caratteri:
L'ultimo è nato.
Nella regione della terra.
Insieme agli altri 4, a Maghnolia.

Prese il siglillo e blocco la smunta pergamenta con il sigillo in ceralacca.
Ora doveva solo consegnare la pergamena al suo Re.
-Signore.-
Il servo era appena entrato stringendo nella mano destra un foglio di pergamena stropicciato. Mille pensieri nella testa.
“Perché sono qui? Perché stò consegnado questa roba? Cosa significa? Perché non sono rimasto ad aiutare quell'uomo? Chi era quell'uomo?”
-Dimmi numero 24.- la voce del Re è come sempre chaira e coincisa.
L'uomo spostò pigramente la testa del comodo cuscino su qui era appoggiata.

-Signore.- il giovane ragazzo porse la spiegazzata pergamena chiusa con l'azzurro sigilo ancestrale.
La ceralacca schioccò e la pergamena si aprì srotolandosi.
Gli occhi del uomo sfrecciavano veloci e imperterriti sulla carta giallastra del documento.
Uno sbuffo annunciò la fine della lettura del documento.
Lo schiavo chiese con voce preoccupata -Tutto bene mio Signore?-
-Sì. Numero 24, quanti anni hai?-
-17 Signore.-
-Bene... Come ti chiami?-
-Numero 24 Signore.-
-Non il numero da schiavo, il tuo personale.-
-Signore, non lo ricordo. Noi schiavi non usiamo il nostro nome da i due anni in poi.- “Perché tutte queste domande?”
-Non hai un nome quindi?-
-No signore.- l'espressione dello schiavo era di pura rabbia. Perché ricordargli che anzi che nell'esercito o in una bottega era finito a lavorare come schiavo in quel lugubre posto?
Perché ricordargli che fin da bambino ha dovuto giocare e farsi menare da i biambini più grandi. Loro sempre vestiti con i più bei vestiti possibili. Lui vestito di stracci.
Perché ricordargli che la sua vita era stata distrutta in quel luogo e che la colpa risedeva solo ed unicamente sulla persona che parlava?
-Qualcosa non và numero 24?-
-Và tutto benissimo Signore.-
-Ottimo.- sempre la stessa espressione di menefreghismo stampata sul volto -Che elemento usi numero 24?-
-Aria Signore.-
-Sei capace di utilizzare il tuo elemento?
“Cosè un interrogatorio?”-Poco, molto poco Signore.-
-Ok, d'ora in avanti tutti ti chiameranno Ghilderts. Ti piace questo tuo nuovo nome, Ghilderts?
-Sì, Signore.- Donare un nome a uno schiavo era come libararlo. Era liberò! Ma perchè?
-Scusi Signore, se mi permette, perché mi ha liberato?-
-Perché? Perché?! Perché tu mi hai dato la pergamena che ha segnato l'inizio di uno nuova era! Tu sei colui che ha vissuto con me questo momento! Grazie! Grazie! Grazie davvero
Ghildertz! Ora, il mio destino pertrà compiersi! Grazie!-
Il re continuò ad urlare ringraziamenti anche dopo che Ghildertz, il nuovo Ghildertz si fù congedato
Quello era l'inizio della pazia.

   
 
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