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Autore: Miley chan    15/02/2012    0 recensioni
Sally è una ragazza molto insolita che ama fare cose insolite. Vive con il padre e ama la libertà. A lei non importa di piacere alla gente. Ama i suoi libri e si rifugia in essi quando la realtà inizia a diventare troppo complicata.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente Sally venne svegliata da un urlo del padre.
«SALLY! Svegliati sennò farai tardi a scuola! »
«Uhm, altri cinque minuti. » sbadigliò lei girandosi a guardare l’orologio a pendolo sulla parete: erano le 7:15.
Si stiracchiò, e dopo 15 minuti scese tutta pronta in cucina.
«Buongiorno. » mormorò assonnata.
«Buongiorno dormigliona. » le sorrise il padre.
«Guarda qui, ti ho preparato già il latte con i biscotti. » fece lui tutt’impettito.
«Grazie. »

*
Alle 7:50 si incamminò verso la scuola.
Percorsa con la macchina, la strada non era troppo lunga; tuttavia, a piedi era un bel tragitto.
Sally arrivò davanti il cancello della sua scuola verso le 8:05.
«Ciao! »
«Hey, Sally. »
«Tutto bene, Sally? »
Venne salutata da alcune sue compagne mentre si avviava verso il suo armadietto.
Dopo aver messo la combinazione (5823) venne salutata allegramente da due ragazzi: uno era Ryan, e l’altro ancora non lo conosceva.
«Ehilà, ci si rivede, eh? »
Sally rimase davvero sorpresa vedendo Ryan, tanto che esclamò: «Tu non mi avevi detto che venivi in questa scuola! »
«Tu non me lo avevi chiesto. » fu la risposta.
«Ma.. io non ti ho mai visto qui! »
«Perché sono un tipo molto studioso, quindi non ciondolo in giro per i corridoi. Sono sempre in classe: in prima fila. »
Sally non sapeva se stava scherzando o meno, fatto sta che non l’aveva davvero mai visto.
«Non ci credo. » gli puntò un dito accusatore contro «Tu non hai proprio la faccia da primo-della-classe. »
Ryan rise.
«Beh, si è vero. Stavo solo scherzando. Comunque neanche io ti avevo mai vista. »
«Credo tu la stia solo confondendo. »
Sally aveva proprio dimenticato che con loro c’era un altro ragazzo.
«Piacere, io sono Daniel. »
Gli tese la mano e lei l’afferrò un po’ confusa.
«Non è che per caso voi due- »
«Sì, per mia sfortuna siamo fratelli. » conclusero all’unisono.
«Comunque ti ha un po’ confusa. È vero che abbiamo sempre frequentato questa scuola, ma non qui. In un paese qui vicino c’è una scuola che dirige lo stesso preside di questa. In pratica è un’altra sede di questo istituto, solo che è più piccola. » aggiunse guardandosi intorno «molto più piccola. »
«Ah » esclamò stupita Sally «ora capisco. Non sapevo ci fosse un’altra sede di questa scuola. »
«Ora lo sai. Bene, puoi presentarci ai tuoi amici? Oppure farci fare un giro per vedere com’è? » disse Ryan con l’aria di chi vuole fare cento cose in un secondo.
«Mi hai preso per una guida turistica per caso? » s’infiammò Sally.
«Oh, guarda. C’è Angelo! » disse Daniel.
«Chi è Angelo? »
«Angelo è quello lì giù. Quello con la maglietta nera. È un ragazzo simpatico. » affermò Sally con aria pensierosa.
«Come mai quella faccia, eh brontolo? »
«Come mi hai chiamata? Ripetilo se hai il coraggio! » mormorò Sally infuriandosi.
 «Non è che per caso è il tuo fidanzatino? » chiese con aria sospetta.
Mentre Sally e Ryan discutevano, il ragazzo di nome Angelo si avvicinò a Daniel.
«Hey, Dan! Ti cercavo. Come va? »
«Ciao Angelo! Ti presento Ryan, mio fratello, e… »
«Lo so già chi è lei. » disse imbarazzato Angelo prima che Dan potesse finire di presentarla.
Ryan scoccò un’occhiata piena di divertimento a Sally, e mormorò a labbra strette: «ah, ah! Ho indovinato allora. »
«Come dici, scusa? » gli chiese Angelo.
«No! Niente, ha detto una cosa a me. Niente di importante. Ryan, andiamo! Non volevi vedere la scuola? Bene, vieni, te la mostro. Tu potresti far vedere il campetto a Dan, eh Angelo? » Sally tirò Ryan via da quella piccola comitiva.
«Ma non avevi detto che non eri la guida di nessuno? »
Sally intravide una scritta sulla mano sinistra di Ryan: 5823.
«Hey! Ma questo è il codice del mio armadietto. Fermati ladro di codici! » soggiunse Sally quando Ryan scappò via. Lo inseguì.
Per non conoscere affatto la scuola, quel ragazzo se la stava cavando bene ad evitare vicoli ciechi.
Fecero il giro della struttura e finirono per arrivare al campetto. Ryan si bloccò all’improvviso e Sally gli saltò addosso. Una volta acciuffato il furfante alzò lo sguardo e trovò di fronte a loro Angelo e Daniel.
Si voltarono entrambi, e Sally si rese conto che la scena a cui stavano assistendo quei due era alquanto buffa.
Cercò si scendere dalle spalle di Ryan, ma si accorse che questo aveva una forte presa sulle sue gambe.
«Forse noi abbiamo interrotto qualcosa, Dan. »
«Oh, no no. Non avete interrotto proprio niente. »
«Io credo, invece di sì. »
Angelo aveva una strana espressione.
«Andiamo. »
«Mi lasci andare? » sibilò Sally all’orecchio di Ryan.
«Aveva un’aria sconvolta il tuo amico, eh? »
«Ma che dici, te lo sarai immaginato. »
«Che c’è tra di voi? » chiese Ryan incuriosito.
«Niente, niente! Siamo solo amici. »
Sally stava arrossendo visibilmente.
«Bugiarda. » la accusò Ryan.
«E va bene, va bene. »
«Parla, brontolo. »
«Angelo mi ha detto che gli piaccio. » disse Sally con un filo di voce. Era diventata rossa dalla testa ai piedi.

  
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