Appena arrivarono in spiaggia, si misero tutte e tre gli occhiali da sole.
 Era incredibile, poiché a Londra non c’era molto sole, invece in questa piccola cittadina c’era.
In confronto a Londra, in quella piccola cittadina vi era molto sole.
Charlotte cercava Britney e Jessica, mentre Juliet e Chanel erano intente a cercare i ragazzi, più che le ragazze. Da lontano Charlotte scorse dei capelli ramati tendenti al biondo e dei capelli castani. Britney e Jessica non erano cambiate di un miglio.
-Eccole là giù!- Disse Charlotte. Iniziava a correre nella loro direzione, anche se poco dopo si fermò. Insieme a loro c’erano cinque ragazzi, ed erano quelli là che la stavano per mettere sotto. Charlotte iniziava a balbettare, mentre le due amiche la guardavano come se fosse un alieno venuto da Marte.
-Non ci credo! Quei cinque ragazzi sono quelli che mi stavano per mettere sotto questa mattina!- La castana iniziava ad avere un passo abbastanza svelto, mentre Juliet e Chanel cercavano di rallentarla, senza riuscirci. Capirono subito quali erano le intenzioni della ragazza. Quando succedeva qualcosa a Charlotte, iniziava a sputare veleno dappertutto.
Ormai erano troppo vicini. Juliet e Chanel diventarono rosse per l’imbarazzo, sia per quello che stava per accasare sia a causa della bellezza dei ragazzi.
Salutarono con un abbraccio Britney e Jessica.
-Ciao Jess, Britney.- Disse Charlotte, cercando di sorridere ma invano. Abbracciò tutte e due per poi rivolgere lo sguardo verso quei ragazzi. Sembrava sputare rabbia dai tutti i pori della sua pelle. I ragazzi gli fecero dei sorrisi nervosi, quando videro che era la ragazza avevano quasi investito.
-Ciao, io sono Harry Styles, lui è Zayn Malik, lui Niall Horan, lui Louis Tomlinson e infine Liam Payne.- Disse Harry indicandogli uno per uno. Charlotte tese la mano a Harry.
In quel momento la ragazza era piuttosto tranquilla, fatta eccezione che con il ragazzo riccio, il quale non si era ancora scusato.
-Piacere, Charlotte Jones! Charlie per gli amici.- Disse sorridente. Harry mostrò un sorriso abbastanza smagliante, pensava di volerlo uccidere; nonostante ciò, dopo poco si liberò dalla sua stretta, terminando la frase.
-Ma per te Charlotte.- Disse con disgusto e odio. Non ci credeva che era quello che l'aveva quasi messa sotto. Harry ritornò serio e scostava la sua frangetta da davanti agli occhi. Per poco alle sue amiche non cedettero le gambe. Charlotte fece un giro d’occhi e tese la mano agli altri ragazzi, essendo più affettuosa, lasciando Harry guardare quella scena come uno stoccafisso.
 -Britney, Jess! Quest’anno stesso Hotel?- Chiese Charlotte, togliendosi gli occhiali. Per una frazione di secondo notò che Harry era diventato scarlatto, e fu in quel momento che la sua espressione divenne ancora più dispregiativa. Britney e Jess annuirono assieme.
-Stanza 413, già vi ho preso le chiavi, dovete mettere solo i vostri bagagli. I ragazzi stanno n…- Jessica non finì la frase che Harry la continuò, cercando di stringerci amicizia, odiava essere ignorato, o disprezzato.
-Noi stiamo nella stanza 415!- Disse Harry mettendo una mano in mezzo ai suoi capelli. Charlotte inarcò un sopracciglio, per poi prendere la chiave da Britney e rivolgere lo sguardo ad Harry.
-Qualcuno te l’ha chiesto?- Si diresse verso l’hotel vicino alla spiaggia, passando per il centro della piccola città con Chanel e Juliet.
-Uuuh, mi è arrivato un messaggio da Jessica, dice che stasera andiamo tra le bancarelle della città.- Disse Juliet sorridente, lei adorava le bancarelle… vendevano le cose più immaginabili ma belle e formidabili. Appena entrarono nell’Hotel, si diressero verso la propria stanza. Era grande ed abbastanza luminosa, e sul fondo vi erano tre letti con tre grandi armadi in legno.
-Bene, iniziamo a disfare le valigie, vi devo far vedere una cosa!- Disse Juliet con un sorriso a trentadue denti, aprendo il suo bagaglio, e cominciando a sistemare qualche maglietta sugli scaffali che la spettavano. Le altre due la imitarono e per la stanza si vedevano vestiti eleganti, normali, da spiaggia.. uscire da tutte le parti. Charlotte era quella che delle tre aveva più bagagli, due piene di vestiti, e una di sole scarpe.
-Avete visto che belli quei ragazzi?- Sussurrò Chanel, avvicinandosi alle due amiche. Charlotte fece un sorriso, poiché tutti erano simpatici e belli, tranne Harry, che era solo carino.
-Sì. Harry è solo bello però, per niente simpatico.- Bisbigliò Charlie, mentre le altre due si rabbuiavano.. era il più bello, o almeno questo era quello di cui loro erano convinte.
-Comunque sia, per me fra Brittany e Niall c'è qualcosa!- Disse Charlotte, cercando di non litigare per la questione 'ragazzi'.
 -E Jessica? Per me sta con Liam!- si espresse Chanel, ma un urlo interruppe il discorso. Juliet tirò fuori tre vestiti, uno blu abbastanza lungo, senza bretelline, poi uno rosso attillato e lungo, sempre senza bretelline.. infine, un abito nero a maniche lunghe abbastanza attillato, con delle decorazioni in pajette nere abbastanza piccole, da creare dei rombi piuttosto eleganti.
-Ragazze, sono queste le cose che vi devo far vedere!- Le ragazze guardarono quei vestiti, erano stupendi. Letteralmente stupendi. Juliet prese l’abito blu in disparte, mentre quello rosso lo diede a Chanel e infine quello nero a Charlotte. Tutte e tre si abbracciarono affettuosamente, Juliet ogni volta gli faceva qualche regalo. Ci teneva parecchio a loro.
-Grazie Juls! Quando smetterai di viziarci?- Disse Charlotte, ridacchiando. Quell’abito lo avrebbe messo quella sera, la faceva letteralmente impazzire.
-Me lo metto stasera Julie. Mi piace da morire. Ah, voi se volete andate.. io resto qua in albergo, il viaggio mi ha stancato.- Nonostante le parole di Charlotte, le altre due rimasero a farle compagnia in quella meravigliosa stanza d'albergo.
La sera, iniziarono a farsi il bagno una per uno, decise di sistemarsi i capelli. Charlotte delle tre, era quella che non sopportava farsi bella o dover essere al centro dell'attenzione; fatto sta che, con l'aiuto delle altre due ragazzi, fu praticamente costretta a rendersi quanto più decente possibile. Lasciò i suoi capelli castano chiari sciolti, aggiustandosi quei suoi bei boccoli sulle spalle, lasciando che una molletta di Swarovski le reggesse la sua frangetta. Si mise l’abito che gli aveva regalato Juliet (http://i1199.photobucket.com/albums/aa467/Umbrella2812/tumblr_lxyiz1FHlK1qcoiv2o1_500_large.jpg), e optò per indossare le sue adorabili Loubotin nere, tacco a spillo. Si guardò per un attimo di fronte allo specchio. Erano mesi che si conciava così, da quando Daniel l’aveva lasciata; sembrava che Charlotte avesse passato un momento di lutto e depressione improvvisa. Ci teneva troppo a Daniel, pensava che in futuro sarebbe diventato suo marito, poiché erano molto uniti. Fece un sospiro, per poi uscire dalla stanza e cercare di prendere un po’ d’aria ,ma il suo orecchio andò a fine nella camera 415, ovvero quella dei ragazzi: “-E’ antipatica quella ragazza, lo dico io. Si crede chissà che cosa!-“ Sentiva Charlotte la voce di Harry. La ragazza si rabbuiava di colpo. “-Harry, lo dici solo perché non hai stretto amicizia con lei, e l’hai quasi messa sotto e neanche le hai chiesto scusa.-“ Disse Louis, cercando di farlo riflettere, senza risultati. “-Oh, sì certo. Tanto voi date ragione sempre alle ragazze.-“ Charlotte si allontanò appena sentì la porta della loro stanza aprirsi. Si trovava davanti Harry con la camicia bianca e dei jeans abbastanza casual. Harry la fissava, temeva che avesse sentito tutto. Charlotte era scarlatta in faccia, per l’imbarazzo e per la rabbia.
-Ciao.- Disse Charlotte freddolosamente, mentre si allontanava da Harry.
//Spazio autrice.
Macciao a voi che mi sopportate nel secondo capitolo. Devo dire che il capitolo all’inizio era una stupidata, o almeno credo.. ma, alla fine (spero) è significativo*-* Okey, dopo questo voglio essere una gentlewoman (?) che vi farò vedere una foto di come mi immagino io Charlotte. Non dovete per forza immaginarvela così, se l’avete già immaginata in un modo non voglio rovinare i vostri sogni! Già mi rovino i miei (??) Okey, dopo queste stupidate vado C: