<Che....Diamine...?!>
Erano già passati due giorni
dall'arrivo di quella femmina al nostro appartamento, pensavo sarebbe
stato divertente, ma invece sta rendendo la mia vita impossibile.
Da quando c'è lei, tutto sembra
essere così...così...
<Ma che buon profumo!!>
Appunto...
<Non pensavo che avere una
ragazza come coinquilina comportasse tutti questi vantaggi!>
Sam si dirige verso di me, con aria estasiata <Abbiamo
un bagno
pulito, vestiti profumati, ha persino riordinato il mio scaffale dei
videogiochi! Aaah...Meraviglioso!>
In tutta risposta lo afferro per il
colletto, guardandolo scocciato <Ma la vuoi
finire?!>
<Ma che ti prende Scott?>
<Che mi prende?! Non vedi come ha
ridotto questo posto?! Non è più un covo per soli
uomini, ma una
saletta da tè per le donnine!>
<Che cos'hai contro il tè?>
Mi porto una mano al viso, ripetendomi
che ucciderlo avrebbe portato solo che guai.. Pertanto cerco di
trattenermi il più possibile <Non
è questo il punto. Quella
Zoey sta prendendo il controllo della situazione, ci rammollisce con
i suoi biscotti al forno e i film smielati per coppiette>
<Mmh...Forse sui film non hai
tutti i torti, ma quei biscotti erano davvero squisiti!>
E' inutile, parlare con Sam è come
parlare da soli..
Quel tipo è davvero un'idiota,
avrei dovuto sbattere fuori sia lui che quella ragazza..
Ad un tratto sento un rumore provenire
dalla porta d'entrata..
<Hey ragazzi, ho comprato tutto
l'occorrente per un dolce alle mele delizioso>
Meraviglioso, la ragione del mio
malumore è arrivata..
<Io passo, sta sera pizza e
patatine come ogni giovedì e niente
frutta.
Quella roba fa male>
<Se mai il contrario>
Ribatte la rossa <Se devo condividere questo
appartamento con
voi, per lo meno mangiamo anche del cibo sano, come frutta,
insalata..e..
<Cosa sentono le mie orecchie?!
Insalata? Mica siamo dei bovini! Io l'erba non la mangio!>
<L'insalata fa bene ed è
buonissima> Dice Zoey
<Per te!> Immediatamente
mi dirigo in cucina, prendendo due frutti in bella mostra sul tavolo
<Guarda!!Cosa sono queste?!>
<Si chiamano Papaye, Scott...>
Sospira, prendendomi un frutto di mano
<Papaya?! Io non sapevo neanche
esistesse una roba del genere! Non puoi portarmi in casa questo cibo
sconosciuto!>
<Congratulazioni, ora conosci una
nuova parola da inserire al tuo vocabolario> Replica
la rossa
<Ne mangiavo in quantità a casa mia..E come
vedi sono ancora
viva>
<Bhè...A me fa schifo!>
Lo ammetto, non so come obiettare, la tipa ha la battuta
pronta..
<Ti ricrederai quando preparerò
il cheesecake
alla papaya. E' delizioso>
<Evviva!!>
Esulta Sam.
<Che
cos'è
la papaya?>
Duncan si intromette
nella conversazione, ancora leggermente assonnato.
Io tiro un
sospiro, esasperato e stanco di questa inutile discussione <Meglio
che vada al lavoro, non voglio perdere altro tempo..> Mi
allontano, lasciando Zoey alle prese con le sue papaye.
Non so il
perchè...Ma sono convinto che la permanenza di questa
ragazza al
nostro “gruppo” mi causerà davvero un
gran nervoso.
….......................................................
Che tipo quel
Scott, io cerco solo di essere una brava coinquilina, tutto qui..
Dovrebbero
ringraziarmi per come ho rinnovato il “nostro”
appartamento, se
sono costretta a vivere in questo posto, per lo meno vorrei vedere il
pavimento quando cammino e non
vestiti sporchi ovunque, vorrei mangiare un po' di tutto, e non
solo pizza e dolci...
Non pensavo
che una semplice papaya potesse creare così tanto scompiglio.
Improvvisamente,
sento bussare alla porta.
Sarà
Scott
che avrà dimenticato qualcosa?
<Chi va
ad
aprire?>
Urlo ai presenti, mentre
sistemo il cibo dentro al frigo. Ovviamente le uniche risposte che
ricevo sono solo “scuse” per non alzarsi dal
divano, perciò mi
vedo costretta a muovermi io, come al solito..
Il bussare si sta
facendo più forte, apro la porta di scatto, aspettandomi
Scott con
il suo sorrisetto irritante.
<CHE C'E'
ORA?!>
Ed invece che il
mio coinquilino, mi trovo davanti una ragazza dall'aria sconvolta
<Io....Volevo
parlare con il mio ragazzo...>
<Il tuo
ragazzo? Ma qui non..>
<Bridgette,
piccola!>
Geoff raggiunge
l'atrio, abbracciando le ragazze e dandole un bacio a stampo
Non credevo
che Geoff avesse una ragazza...Che non sia l'unico?
La biondina mi
lancia un'occhiataccia, per poi spostare il suo sguardo accusatorio
verso il fidanzato <E
lei chi
sarebbe?>
<Lei? E'
Zoey! Vive con noi da due giorni>
<Vive
con...Voi?>
Ripete stupefatta
<Non mi
dirai che è “un’amica
di quel tipo…Scott giusto?>
Ancora? Ma che
razza di fama ha quel ragazzo oltre ad essere terribilmente
irritante..?!
<No!>
La fermo <Sono
la nuova
coinquilina, purtroppo c'è stato un malinteso e l'agenzia ha
confuso
me con un altro ragazzo...E...>
<Aspetta
un
secondo. Vorresti dire che tu, vivi in questo appartamento...Con il
mio
ragazzo e gli altri tre?!>
Il suo tono
sembra “leggermente” aumentato, tanto che mi sto
preoccupando per
la reazione che avrà se le confermo il fatto. Geoff ha
l'aria
tranquilla, forse per lui è normale che la sua ragazza sia
così...tremendamente
minacciosa?!
Annuisco
leggermente, aspettandomi il peggio, invece Bridgette mi porta una
mano sulla spalla, assumendo un'aria dolce e premurosa <Oh
povera ragazza, chissà come devi esserti sentita in questi
giorni>
Mi si avvicina, sussurrandomi <Geoff
e gli altri non sono molto educati, figurati che hanno fatto scappare
Dj, il loro vecchio coinquilino>
Geoff sospira,
osservando il vuoto con aria nostalgica <Preparava
dei tramezzini fantastici. Non capisco perché se ne sia
andato..>
<Gli
avete
buttato il coniglio fuori dalla finestra!>
<Mica
è
colpa mia se la gabbia era aperta!>
Bridgette si porta una mano al capo, scuotendo debolmente la testa,
ormai rassegnata.
Una voce esterna
interrompe quel momento
imbarazzante
<Per lo meno l'impatto è stato immediato, Scott
voleva farci la
cena con quel coniglio>
<E'
sempre
un piacere rivederti, Duncan..>
Annuncia la bionda, lanciando un veloce sguardo al punk, dopo di
chè
si volta verso di me, mostrandomi un sorriso <Hai
già visitato la città?>
<Solo il
supermercato..>
Dico sconsolata.
Lei mi prende a braccetto
<Allora
vieni! Ti faccio fare un giro veloce, non puoi stare tutto il giorno
in casa>
<Ma io
veramente dovevo mettere a post…>
Non faccio in tempo a finire la frase che Bridgette mi trascina via,
mandando un bacio al suo ragazzo <Ci
vediamo dopo il lavoro tesoro!>
Oh
bhè…Un’uscita non può di
certo farmi male..
…………………………………………………
Dopo quel pessimo
incontro, ho quasi tirato un sospiro di sollievo quando sono arrivato
in cantiere.
Finalmente
inizio il lavoro…E che
lavoro..
Cosa faccio?
Sono un operaio, guido una ruspa e contribuisco a creare zone dove
costruiranno nuovi palazzi.
Non ho mai
pensato a continuare gli studi, è già tanto aver
finito le
superiori.
A mio padre
non importava, non gli è mai importato niente di
me…Per fortuna a
16 anni sono andato a vivere dai miei zii, e devo ammettere che un
pochino mi hanno raddrizzato.
Ma non sono
cambiato, mi hanno solo “spronato” a terminare per
lo meno la
terza superiore.
Dopo
di chè ho iniziato una serie di lavori, ed
ora…Eccomi qui! Pronto
a distruggere un inutile bosco.
Poiché
fin da
piccolo avevo la tendenza di “distruggere” tutto
quello che mi
capitava a tiro, ho voluto sfruttare questa mia piccola
abilità.
Ormai ho il posto fisso e lavoro già da due anni..
Raggiungo con
tranquillità i miei colleghi al cantiere, quando noto che
nessuno
sta lavorando, li vedo riuniti in un cerchio, a quanto pare qualcuno
sta dando spettacolo…
<Hey
ragazzi, che succede? Di solito sono io quello che inizia tardi con i
lavori..>
<E per
concludere…Non è questo che vorrebbe la nostra
madre terra, io so
che siete buoni, e lascerete in pace questi poveri alberi dalla
crudeltà perversa di queste folli macchine di
distruzione!>
Cosa-cosa?
Folli macchine? ….Crudeltà perversa?
…Madre terra?!
Ci mancano
solo questi discorsi…
E per giunta
gli altri si stanno bevendo tutto!
Devo
assolutamente fare qualcosa, e all’istante!
Mi faccio spazio
tra il gruppo, trovandomi davanti una ragazza abbastanza piccola di
statura, bionda, con carnagione chiara. Forse troppo per i miei
gusti, ma diciamo…Carina.
Perché
una
ragazza così, vuole mettermi i bastoni tra le ruote?! Le
avrei fatto
vedere io cosa penso della sua “madre terra”.
Mi avvicino a
lei, squadrandola dal capo ai piedi.
<Ciao,
fiorellino…> Sghignazzo tra me
e me
<Vedo che ti sei gentilmente
“offerta di intrattenere i miei compagni”, in
questo modo non
sarò l’unico ad aver iniziato
tardi…>
Improvvisamente il mio sorrisetto scompare, sostituendolo con
un’espressione altamente seccata <..Ma
ora sparisci, abbiamo del lavoro da fare alle tue adorate
piantine>
<Sai che
questa zona è protetta?!>
<Se il
mio
boss ha detto di disboscarla, significa che non lo è
più. E in
quanto a voi..>
Faccio un veloce
cenno col capo agli altri
<Muovetevi,
razza di creduloni..>
<No
aspetta!! Tu non capisci!!> La
ragazza mi afferra per un braccio, tentando di fermarmi
<Tzè…Se
bastasse solo questo> Mi libero
facilmente dalla presa, voltandomi verso di lei <Hai
finito di farci perdere tempo? Non ho voglia di giocare…Non
sei il
mio tipo..>
Ma lo ammetto,
ci avrei fatto volentieri un pensierino..
Se non
fosse
una fissata della natura, intendo.
<In
questo
bosco ci vivono degli animali, dove andranno se..>
<Non
è un
mio problema, l’importante è dove andrò
io dopo aver distrutto
questa foresta, ovvero a casa mia…>
Alzo un sopraciglio <…A
mangiare
un piattone di carne alla griglia>
In tutta risposta
la ragazza si porta una mano alla bocca, borbottando un: <Tu…Sei
un mostro!>
Tzè…Lo
immaginavo, tipico dei vegetariani: Mangi la carne e boom! Sei un
assassino!
Tanto sono
già
morti, che problema c’è in fondo.
Convinto di aver
ottenuto la meglio, faccio dietrofront per tornare sulla ruspa, ma
proprio mentre sto per salire sul mezzo, una schiera di hippie
svitati e salutisti fuori di testa assale me e i miei compagni.
<Non vi
permetteremo di distruggere il nostro bosco!>
<Siete
degli assassini!>
<Tornatevene
a casa!>
Quelle urla mi
stanno spaccando i timpani, mi volto verso il gruppo, notando la
ragazza tra di loro.
Un piccolo
sorrisetto mi si forma sul volto.
Allora vuoi
davvero giocare…Non è così?
Bene…
Giochiamo
fiorellino, ma sappi che questa partita la vincerò
io.
………………………………….
Che mattinata,
devo ancora finire di sistemare la valigia, ma la consapevolezza di
entrare nuovamente in quella stanza tutta rosa mi blocca.
Le ragazze
sembrano essersi abituate della mia presenza, tranne Heather, sembra
avercela ancora con me per il “malinteso”
dell’altro giorno..
-Flash
Back-
<Sono
tornato con la spesa!>
Dakota mi
raggiunge nell’atrio <Grazie
mille Trent! Sei davvero un gentiluomo!>
<Gentiluomo
un corno…Era compito TUO fare la spesa!>
Heather la fulmina con lo sguardo <Almeno
dimmi che non gli hai fatto prendere…>
Ma proprio in
quel momento la ragazza vede dentro al sacchetto il pacchetto di
assorbenti, arrossisce di botto, sfilandomi gelosamente la spesa di
mano <Come
hai osato comprarmi
quelle cose?! Chi ti ha dato tutta questa confidenza?!>
<Ma
veramente è stata Dakota che..>
<Argh!!
Vivo con un branco di idioti!!>
Dopo di chè si allontana alla sua camera, sbattendo
violentemente la
porta.
Dakota mi lancia
un piccolo sguardo, portando le mani ai fianchi
<Ora capisci perché è
così nervosa?>
<Veramente…Heather
è sempre così> Aggiunge
Courtney, prima di dirigersi in cucina.
-Fine
Flash
Back-
Non mi ha
più
rivolto la parola. E pensare che le ho fatto solo un favore.
Mi dirigo al
negozio di musica dietro l’angolo, sperando che sia aperto.
Avevo
sentito dire che cercano un commesso, il lavoro mi sarebbe servito
per guadagnare qualche soldo in più, non voglio dipendere
tutta la
vita dai miei genitori, anche per quanto riguarda gli studi.
Appena entro al
negozio, mi avvicino ad un ragazzo, intento a sistemare una pila di
Cd <Salve,
sono qui per il lavoro>
<Spiacente
amico, ma abbiamo appena assunto una ragazza proprio ieri>
Che disdetta,
è solo un giorno di distacco. Chissà chi
è la tipa che mi ha
soffiato il posto..
<Tu sei
il
“tipo degli assorbenti”>
Volto lo sguardo,
vedendomi davanti la ragazza dell’altro giorno, con la quale
abbiamo avuto uno strano incontro, associato ad
un’imbarazzante
chiacchierata.
<E tu
sei…Ehm…> Non
credo mi abbia ancora detto il suo nome..
<Gwen>
Giusto…Ora
lo so.
<Lavori
qui?>
<Sono la
tipa che ti ha fregato il posto di lavoro, giusto ieri>
Mi mostra un piccolo sorriso <Ti
ho sentito mentre parlavi con Fred>
<Però..Questa
si che è una coincidenza>
Una fantastica
coincidenza direi, quella ragazza è
così…Diversa rispetto alle
altre, e non parlo del suo look, c’è qualcosa di
lei che mi attira
incredibilmente.
<Vorrà
dire che cercherò un altro lavoro>
Sposto velocemente lo sguardo in un gruppo dei Cd dei Maroon 5.
<Ti
piacciono?>
Mi domanda lei.
<A dire
il
vero ascolto un po’ di tutto, ma è grazie a questo
gruppo che ho
iniziato a prendere lezioni di chitarra>
Lei mi mostra un
sorrisetto <Però...Allora
sei un
musicista. Suoni da molto?>
<Sette
anni>
<Perché
non cerchi lavoro al locale giù in centro? Serve qualcuno
che suoni
alla sera per intrattenere gli ospiti, potresti essere perfetto.
Certo…Sempre che tu sia davvero bravo>
<Non
mi piace vantarmi, ma me la cavo.> Passa
qualche secondo di silenzio, finchè mi viene
un’idea <Perché
non me lo dici tu? A casa ho alcune canzoni che ho composto io
stesso, saresti la prima ad ascoltarle>
Lei alza un
sopraciglio, un po’ perplessa.
<Intendevo…Per
il lavoro, così se non è il genere che stanno
cercando avanzo di
andare a chiedere un colloquio>
Mostro un leggero sorriso. Non voglio di certo passare per il tipo
che non sono..
Lei risponde al
sorriso, facendo le spallucce <Lo
avevo intuito. Ma non posso andare a casa di uno sconosciuto, non so
neanche il tuo nome..>
<Mi
chiamo
Trent>
<D’accordo,
Trent>
Volta un poco lo sguardo,
controllando che il suo capo non sia nelle vicinanze <Per
me va bene…Ho la pausa pranzo tra una trentina di minuti,
tanto
oggi non si vedono molti clienti>
<Posso
aspettare>
Dopo circa
mezz’ora, Gwen esce dal negozio e mi raggiunge, insieme ci
incamminiamo verso casa mia, ma mentre stiamo per entrare
nell’edificio le squilla il cellulare.
<Sì?>
Improvvisamente il suo viso mostra un’espressione cupa e
seccata
<Senti,
ne parliamo più
tardi..Ora devo andare..> E
riattacca il telefono senza neanche salutare, chissà
perché tutta
questa arrabbiatura.
<Va tutto
bene?>
Le domando, un po’
preoccupato.
<Sì..Niente
di importante..>
Risponde acida,
avanzando di qualche passo.
Mentre cerco
dalla tasca le chiavi dell’appartamento, noto che lo sguardo
di
Gwen sembra perso nel vuoto, sarà per la telefonata di poco
fa..
<Sicura
di
stare bene? Posso farti sentire i miei pezzi un’altra
volta>
<Sto
benissimo>
Sospira rassegnata <E’
solo…Che … Insomma ho..>
In
quell’istante
si apre improvvisamente la porta, Courtney la spalanca, lanciandomi
un veloce sguardo <Ah…Sei
tu. Io
devo uscire e Dakota ha perso le chiavi come al solito, hai fatto
bene a rientrar…>
Si blocca di
scatto non appena vede al mio fianco Gwen, anche lei tuttavia sembra
non essere al settimo cielo.
Non sono
sicuro…Ma in quell’istante è sembrato
come se l’atmosfera
prendesse davvero “un’aria pesante” .
Che sia solo
una mia impressione?
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ANGOLO AUTORE:
SCUSATE
il ritardo, la settimana scorsa c'erano gli esami e
bhè....Ero abbastanza occupata ^^'
Spero
di rimediare con questo nuovo capitolo!
Ringrazio
tutti coloro che mi seguono, chi ha messo la storia tra i preferiti e
le seguite e chi ha commentato il capitolo precedente (mi
impegnerò a rispondere a tutti entro questi giorni, ora devo
proprio andare a studiare). Scusate se rispondo sempre tardi,
è che mi mette meglio rispondere alle recensioni appena
aggiorno i capitoli dopo ^^' non sò il
perchè...Ma sono fatta così XD
Non ho potuto ricorreggere tutto con attenzione, se notate degli errori ditemelo pure che cercherò di correggere il prima possibile!^^
Comunque grazia e tutti, davvero...Stavo inziando a pensare di non essere tanto portata a scrivere storie
Non ho potuto ricorreggere tutto con attenzione, se notate degli errori ditemelo pure che cercherò di correggere il prima possibile!^^
Comunque grazia e tutti, davvero...Stavo inziando a pensare di non essere tanto portata a scrivere storie
Un
bacio a tutti!