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Autore: Cathy Earnshaw    16/02/2012    1 recensioni
Alcesti è una giovane donna orgogliosa e intraprendente. Vive con la madre e le tre sorelle minori nella ricca città di Darkfield grazie all'eredità lasciata loro da Sir Merthin, suo padre, Cavaliere scomparso in circostanze non accertate. Ma il vento sta per cambiare. La ragazza sta per intraprendere un viaggio sulle orme del genitore che la porterà a scoprire il potere della magia, il valore dell'amicizia e la forza dell'amore.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Alcesti va tutto bene?-
La ragazza si era alzata dal letto e dopo aver barcollato pericolosamente, era stata obbligata ad appoggiarsi al bancale della finestra. Era molto pallida. Il Principe era preoccupato. Lei lo guardò, sorpresa a sua volta, e disse, con un filo di voce:
- Mi gira la testa-.
- Siediti, prima che ti debba raccogliere da terra-.
- Va tutto bene. Ora passa. Sarà il caldo- lo rassicurò Alcesti, ben sapendo che il suo malessere nulla aveva a che vedere con le alte temperature. Si sentiva la febbre.
Kysen la guardava sospettoso.
- È meglio non muoverci per oggi-.
- Vorrai scherzare! Ora che Yurika è a un passo, non ho intenzione di perdere del tempo prezioso!-
Dicendo questo, fece un passo verso il Principe, vacillò, e si aggrappò di nuovo. Socchiuse gli occhi e aggiunse:
- Sarebbe meglio se tu proseguissi. Io ti raggiungerò entro sera-.
- No- si limitò a rispondere Kysen.
- Allora andiamo-.
Tutt’altro che convinto, il Principe acconsentì. Decisero di seguire la strada che conduceva nel bosco. Infondo, quale rapitore consapevole di essere pedinato sceglierebbe la strada più esposta?
 
Con qualche difficoltà, Alcesti riuscì a montare Chronos. La infastidiva il modo in cui Kysen la controllava. La sua sorveglianza le aveva impedito di prendere i farmaci che le sarebbero serviti. Se l’avesse vista, avrebbe capito che era malata, e avrebbe voluto sospendere il viaggio. Si addentrarono nella boscaglia. Il sentiero era ampio, ma non abbastanza da permettere il passaggio di due cavalli affiancati. Lasciò andare davanti il Principe. La testa le girava sempre di più. Il tempo passava, e non si intravedeva la fine di quella che avrebbe dovuto essere una piccola chiazza di verde. Alcesti pensava a sua madre: chissà cosa stava facendo in quel momento… lentamente tutto diventava scuro…
 
Kysen si voltò, attirato da uno strano nitrito di Chronos: il cavallo era fermo accanto alla sua padrona che era scivolata al suolo, priva di sensi.
- Accidenti!- esclamò il Principe, saltando giù da Fog velocemente e fiondandosi accanto alla ragazza.
- Bravo cavallo- sussurrò rivolto a Chronos, poi ad Alcesti – Al! Al, svegliati!-
Alcesti mugugnò. Il Principe le sfiorò la fronte e si rese immediatamente conto che aveva la febbre alta.
- … non credevo sarebbe salita tanto…- sussurrò Alcesti, che si stava riprendendo.
- Sei una sciocca- la rimproverò Kysen.
- Lo so-.
Cercò di guardarsi attorno.
- Nella bisaccia legata a Chronos c’è una scatola di legno…- disse.
Kysen la prese. Aprendola scoprì che conteneva tanti sacchetti colorati. Erano erbe medicinali.
- Quello rosso contiene una polvere. Sciogline un pizzico in acqua. Serve a far scendere la febbre-.
Il Principe obbedì. Preparando il medicinale, domandò:
- Quanto impiega a fare effetto?-
- Mezz’ora. Ed entro domani mattina la febbre dovrebbe essere scomparsa completamente-.
- È così potente?!- chiese quando la ragazza ebbe finito di trangugiare il preparato.
- In dosi sbagliate può addirittura essere letale- rispose.
Kysen sbiancò.
- Perché non l’hai detto prima?-
- Perché non l’avresti preparata. Tranquillo, ti stavo controllando. Ci tengo alla pelle…- aggiunse.
 
Attesero in quel luogo che il farmaco facesse effetto. Dopo mezz’ora, Alcesti stava decisamente meglio.
- Posso farti una domanda indiscreta, Ky?-
- Solo perché sei malata-.
- Perché non sei ancora diventato Re?-
Kysen si fece scuro in volto.
- Non lo so. Il Re è morto poco dopo la nascita di Ares, e da allora è Lady Philippa a governare. Spetta a lei incoronarmi ma… non vuole saperne. Ho smesso di insistere da anni, ormai…-
- Per quale motivo non ti lascia la Corona?-
- Non ha mai voluto darmi una spiegazione-.
Alcesti si alzò e si stiracchiò, soddisfatta per i miglioramenti del suo equilibrio.
- Se quando diventerai Re me ne sarò già andata, mi scriverai vero?- disse con un sorriso.
- Sei decisa a tornare a Darkfield, allora?-
- Per il momento si, ma… chi può dirlo!-
 
Appena lasciato il bosco, Kysen volle fermarsi, nonostante il sole fosse ancora alto. La direzione si rivelò giusta: Yurika era passata di là due giorni prima. 
   
 
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