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Autore: Cleppy_Ds    16/02/2012    10 recensioni
Roma.
Il sogno di ogni ragazza? Ovviamente quello di incontrare l'amore.
Ad eccezione di Ilaria. Lei l'amore l'ha già trovato ed è Leonardo, il Play Boy della scuola che apparentemente sembra non ricambiarla.
Il sogno di Ilaria è quello di riuscire a non uccidere Lorenzo, migliore amico di suo fratello maggiore. Sia lei, sia lui sono dell'opinione di non poter coesistere e cercano di evitarsi il più possibile.
Ma sì sà, il destino è imprevedibile e può cambiare le carte in tavola quando vuole, complice una festa che arriva al momento giusto. Così ad Ilaria non resta che rimboccarsi le maniche e fare i conti con ciò che prova. Soprattutto perchè il suo peggior "nemico" la attrae come nessun altro.
Perchè, come si dice: Il Signore ascolta le preghiere di coloro che chiedono di dimenticare l’odio. Ma è sordo a chi vuole sfuggire all’amore.
Dal prologo: Gli devo molte cose. Gli devo la conoscenza dell'amore. Del primo amore. Gli devo la felicità di alcuni, seppure brevi, attimi della mia vita. Gli devo l'illusione di qualcosa che non c'è mai stato. Gli devo ogni ora, minuto, secondo passato in sua presenza...Gli devo anche il fatto di avermi aiutata a non aver più paura del buio. Ora grazie a lui...ho paura dell'amore...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

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Capitolo 8

Let it snow

Il giorno mi pento d'averti incontrato,

la notte ti vengo a cercare.

[L. Tenco.]

 

 

 

 

Lorenzo e Margherita? Margherita e Lorenzo?
No, non era possibile. Evidentemente stavo sognando. Sì, non era la prima volta che facevo un sogno così reale. Ma se stavo solo sognando...cos'era quell'insopportabilissima fitta al cuore? Perchè sentivo gli occhi bruciare e le lacrime implorarmi di lasciarle uscire?
Non poteva essere vero. Lorenzo...il "mio" Lorenzo non poteva essere il ragazzo di Margherita. Mi sentivo distrutta. Non avevo forza nemmeno di parlare. Semplicemente me ne stavo ferma lì, a guardarli mentre si tenevano per mano. E Lorenzo non era da meno. Continuava a guardarmi fisso negli occhi, con un'espressione indecifrabile. Scossi impercettibilmente la testa, ma lui sembrò accorgersene, perchè chiuse gli occhi prendendo un enorme sospiro
-E tu che accidenti ci fai quì?- Quando sentìì la voce di mio fratello, mi voltai di scatto con gli occhi sgranati
-Io devo partire. Tu cosa ci fai, piuttosto?- Risposi incrociando le braccia al petto. Cavolo, ero fritta. Avevo omesso ai miei che sarebbe venuto anche Leonardo. Se avessero saputo che veniva anche il mio ragazzo non mi avrebbero mai dato il permesso di partire
-Bhè...anche io devo partire- Mi rispose lui, abbassando lo sguardo a disagio. Quando capìì il perchè del suo atteggiamento, un sorrisetto soddisfatto si aprìì sulle mie labbra
-Ah sì? Ma non avevi detto a mamma che andavi in ritiro con i tuoi compagni di corso per dedicarti allo studio intensivo pre-esame?- Mi fissò impaurito. Se lo avessi raccontato ai miei avrebbe passato davvero dei guai seri
-Ti prego sorellina! Non dire niente, ti supplico- Cominciò a piagnucolare inginocchiandosi a terra. Avevamo lo sguardo di tutti puntato addosso. Quell'idiota! Quando gli serviva era capace anche di portarmi in braccio in ogni posto della città. Lo afferrai per un orecchio e lo costrinsi a rialzarsi
-Smettila, sei ridicolo- Dissi scuotendo la testa. Lui mi fissava implorante. Sospira incrociando nuovamente le braccia sotto al petto -Io non dirò nulla a mamma e papà ad una condizione...- Gli occhi gli si illuminarono e mi gettò le braccia al collo
-Grazie grazie grazie. Farò tutto quello che vuoi. Ti rifarò il letto per un mese, ti preparerò la colazione, ti...- Lo spinsi via, aggiustandomi il cappello di lana sulla testa
-Figurati se mangio qualcosa preparata da te. L'ultima volta che mi hai preparato la colazione ho avuto un'indegestione- Dissi continuando a guardarlo
-Va bene, allora cosa vuoi che faccia? Dimmelo e lo farò- Automaticamente guardai Leonardo che si trovava alle sue spalle. Alessandro si voltò a guardare da cosa era attirata la mia attenzione -Che guardi?- Mi chiese confuso
-Per la verità...era proprio questo che volevo chiederti- Cominciai, torturandomi il labbro -Lui è Leonardo. Il mio ragazzo- Dissi indicandoglielo con un cenno della testa. Alessandro digrignò i denti e mi afferrò velocemente per un polso, cominciando a tirarmi verso la macchina di Lorenzo
-Ma che fai?- Chiesi io confusa dal suo atteggiamento
-Ti riporto a casa. Non esiste che tu vada in vacanza con un ragazzo- Mi rispose continuando a trascinarmi
-Cosa? E Marco allora?- Alessandro si voltò a guardare Marco che a sua volta guardava me
-Marco non fa testo! Non mi preoccupa affatto- Arianna scoppiò a ridere, colpendo con un gomito il diretto interessato
-Grazie tante- Disse Marco, non molto contento per l'affermazione di mio fratello
-Alessandro smettila, stai esagerando! Io non ci torno a casa- Puntai i piedi per terra, impedendo a mio fratello di continuare a tirarmi
-Si, che ci torni-
-No. Se non mi molli chiamo mamma e papà e gli racconto la bugia che gli hai detto- Assottigliò lo sguardo sbuffando
-E va bene. Ma vi terrò d'occhio...e quando non ci sarò io, mi sostituirà Lorenzo. Vero amico?- Sussultai a quella frase. Dopo aver concesso a Lorenzo uno sguardo veloce, mi avvicinai a Leonardo e lo presi per mano. Lorenzo continuava a guardarci. Non riuscivo a sostenere il suo sguardo. Mi faceva male guardarlo negli occhi
-Certo amico, conta pure su di me- Rispose poi, puntando lo sguardo su Leonardo
-Ma smettetela! Lasciate in pace quei poveri ragazzi e pensate a salire in macchina piuttosto- Si intromise Margherita, prendendo ad accarezzare i capelli di Lorenzo. Ok, dovevo cercare di non strozzarla. Mi voltai e feci per salire nell'auto di Leonardo, ma Alessandro mi afferrò di nuovo per un polso e mi fece indietreggiare
-Figurati se ti lascio andare in macchina con questo ragazzino con gli ormoni in subbuglio- Lo guardai confusa
-E allora con chi dovrei andare in macchina, scusa?- Alessandro puntò il suo sguardo su Lorenzo, sorridendo
-Con Lorenzo- A quelle parole, anche Lorenzo si voltò a guardarci e, dopo aver sospirato annuì prendendo a camminare verso di noi
-Cosa? Un momento, io non vado affatto in macchina con lui. Alessandro, smettila di fare il cretino- Mi lagnai. Ci mancava solo che dovessi farmi il viaggio con Lorenzo
-Scegli, o vai con Lore oppure ti prendo di peso e ti riporto a casa- Sbuffai calciando un sassolino
-Va bene- Cedetti alla fine. Non potevo fare altro che accettare
-Perfetto. Saggia scelta sorellina- Alessandro mi poggiò una mano sulla spalla. Io mi scostai rischiando quasi di farlo cadere. Ben gli stava!
-Andiamo o no?- Chiesi a mio fratello, vedendo che continuava a restare immobile vicino alla macchina di Leonardo
-Tu e Lore andate. C'è posto per una sola persona. Nei sedili posteriori ci sono i bagagli. Io andrò con il tuo bambolottino- Mi rispose, afferrando Leonardo per le guancie. In altre circostanze mi sarei vergognata da morire per l'atteggiamento di quell'idiota di Alessandro, ma le parole appena pronunciate dall'idiota in questione continuavano a girarmi in testa...
"Tu e Lore andate"...
No, mi rifiutavo di fare il viaggio in macchina da sola con lui. Puntai lo sguardo su Arianna e mi avvicinai a lei
-Ari, sapevi che tua sorella si vedeva con l'amico di mio fratello?- Le chiesi sussurrando. Lei scosse la testa mortificata
-No, Marghe mi aveva accennato che si frequentava con un ragazzo, ma non avevo idea che fosse lui- Mi rispose comprensiva. Accidenti, ma perchè il mondo era così piccolo? -Tuo fratello non ne sapeva nulla?- Continuò lei puntando lo sguardo su Alessandro
-Figurati! Quel cretino neanche la conosceva tua sorella. Si sono visti di sfuggita solo una volta, nell'androne di casa mia- Risposi estremamente irritata
-Ma ti...piace anc...-
-No, per niente. Anzi lo detesto- La interruppi. Non potevo certo confessare ad Arianna che ero innamorata del ragazzo di sua sorella. Lei parve sollevata dalla mia risposta
-Mi dispiace, ora dovrai anche farci il viaggio insieme. Ti inviterei a salire in macchina con noi, ma purtroppo Margherita ha preso la Smart e ci sono solo due posti- Annuìì, cercando di sembrare indifferente
-Tranquilla Ari, posso sopportarlo per qualche ora- Dissi, aprendomi in un sorriso tiratissimo. Dopodiché mi avvicinai alla macchina di lorenzo e puntai lo sguardo sui due piccioncini che continuavano a baciarsi. Incredibile, erano già tutti in macchina pronti per partire e loro continuavano a baciarsi, facendo perdere a tutti del tempo prezioso
-Ok, ok...ora basta. Se continuate così faccio prima a farmi il viaggio a piedi- Dissi facendoli (finalmente) staccare. Margherita mi sorrise e dopo averlo baciato di nuovo raggiunse sua sorella in macchina, mentre Lorenzo si avvicinò a me con un sorrisetto soddisfatto
-Gelosa?- Mi sussurrò all'orecchio prima che salissi in macchina. Lo guardai senza trovare le parole per rispondere. Figuriamoci se io ero gelosa. Bhè.... sì, lo ero
-Di te? Ma figurati- Risposi allacciandomi la cintura
-A me sembra tutto il contrario- Disse lui stampandosi per l'ennesima volta quel dannatissimo sorriso sulle labbra
-Ti detesto- Risposi digrignando i denti. Dopodiché mi voltai verso il finestrino, decisa ad ignorarlo per il resto del viaggio.

-Allora, come va con il tuo ragazzo?- Mi chiese lui dopo una decina di minuti. Gli lanciai un'occhiataccia
-Affari miei- Risposi tornando a guardare fuori dal finestrino
-Come siamo scontrose. Ti sei svegliata male stamattina?- Sbuffai senza rispondere. Io mi ero svegliata benissimo, era lui che mi aveva rovinato la giornata
-Possibile che sei ovunque?- Sbottai alla fine. Non riuscivo a stare zitta e ad ignorarlo, perchè nonostante fossi innamorata di lui...continuava ad irritarmi come nessun altro
-Cosa? Quella sarai tu, casomai. Come potevo immaginare che l'amica della sorellina della mia ragazza fossi tu?- Lo guardai spalancando la bocca?
-Sorellina? Guarda che Arianna ha la mia età- In tutta risposta lui scoppiò a ridere
-Appunto, è la sua sorellina- Assottigliai lo sguardo e sbuffai
-Fammi una cortesia, non mi rivolgere la parola per tutto il viaggio-
-Come vuoi, piccola mia- Mi voltai a guardarlo
-Non mi chiamare così. Primo, perchè non sono piccola e secondo, perchè non sono tua- Anche lui si voltò a guardarmi e per un istante, per un
piccolissimo microscopico istante mi sembrò di leggere nei suoi occhi qualcosa di molto simile alla...delusione
-Scusami. Hai perfettamente ragione- Mi rispose tornando a guardare la strada. Avevo un nodo in gola. Non sapevo se sarei riuscita a resistere per otto lunghissime ore accanto a lui, da sola. Presi un respiro e tornai a guardare fuori dal finestrino.
Il silenzio era talmente fitto che pesava sul cuore.
Cercavo in ogni angolo della mia mente qualsiasi parola che fosse in grado di spezzarlo, ma non sapevo cosa dire. Non riuscivo a parlare. Così mi limitai a gurdare la strada...in silenzio.


All'incirca quattro ore dopo decidemmo di fermarci in un paesino completamente innevato, per pranzare. Io e Lorenzo avevamo passato tutto il tempo in silenzio. Non mi piaceva quella situazione. Se non altro prima discutevamo sempre, ma non eravamo mai stati nello stesso posto senza rivolgerci la parola. Come eravamo arrivati a quella situazione?
-Ila?- La voce di Leonardo mi fece riprendere dai miei pensieri. Alzai la testa e gli sorrisi. Allacciò la sua mano calda alla mia, completamente ghiacciata. Chiusi gli occhi per il sollievo e presi a camminare insieme a lui verso il ristorante
All'interno sembrava di essere in una vera e propria grotta. Quando arrivammo al tavolo io e Leonardo ci sedemmo istintivamente negli unici due posti liberi vicini
-Che illusi che siete- La voce di mio fratello ci fece sobbalzare per lo spavento -Coraggio ragazzino, siediti accanto a me- Istintivamente guardai verso la parte del tavolo dov'era seduto Alessandro e incrociai gli occhi di Lorenzo. Mi affrettai ad abbassare lo sguardo, sentendomi bruciare fin dentro l'anima. Anche un solo sguardo da parte sua mi faceva stare male
-Cosa?- Leonardo era a dir poco irritato e non mi sarebbe dispiaciuto se avesse dato un pugno in faccia a quell'idiota di mio fratello
-Hai capito bene, mocciosetto- Questo ragazzo cominciava ad esagerare -Lore, ti dispiace fare a cambio di posto con il bebè?- Nonostante mio fratello fosse un perfetto cretino, non riuscìì a trattenermi dal ridere.
Leonardo invece non sembrava apprezzare quel soprannome e...un momento? Non c'era proprio niente per cui sorridere. Lorenzo si sedette accanto a me, continuando a tenere lo sguardo in basso. Sbuffai cercando di allontanarmi di qualche millimetro da lui, ma era praticamente impossibile visto quanto eravamo stretti a quel tavolo. Inevitabilmente avevo il gomito che sfiorava il suo e questo bastava per dare vita a quegli inutili insetti nel mio stomaco.
Nonostante Alessandro avesse provveduto a spostare Leonardo dall'altra parte del tavolo, era comunque seduto di fronte a me. Concessi una veloce occhiata a Lorenzo, ma quando mi accorsi che Leonardo mi stava guardando in modo strano, mi affrettai a puntare lo sguardo sul contenuto del mio piatto ancora stracolmo. Non avevo neanche toccato cibo. Di questo passo sarei diventata un'acciughina. Il solo stare nella stessa stanza con Lorenzo mi faceva passare l'appetito
-Amore? Non mangi?- Alzai gli occhi e mi accorsi che a parlare era stata Margherita. Quello era il colmo. Amore? No dico, amore? Erano già a quella fase?
Istintivamente posai lo sguardo sul piatto di Lorenzo e mi accorsi che anche lui aveva mangiato pochissimo. Anzi, non aveva praticamente toccato cibo. La forchetta era ancora perfettamente pulita
-No, non mi sento tanto bene- Le rispose. Dopodiché si alzò in piedi, poggiando il tovagliolo sul tavolo -Vado fuori a prendere una boccata d'aria- Aggiunse muovendo qualche passo, prima di puntare lo sguardo su di me. Sussultai, ma decisi di sostenerlo. Mi fece un cenno con la testa, invitandomi a seguirlo, prima di scomparire dietro le porte a vetri.
Attesi qualche secondo, dopodiché mi scusai e fingendo di dover andare in bagno lo raggiunsi.
Mi guardai intorno ma di lui nemmeno l'ombra. Mi insultai mentalmente, pensando per un attimo di aver frainteso il suo gesto. Quando mi voltai per rientrare una mano si avvolse alla perfezione al mio polso, facendomi voltare. Incontrare quegli occhi mi provocava sempre l'accelerazione dei battiti cardiaci
-M-mi hai spaven...- Mi interruppi, quando mi lasciò andare bruscamente. Lo guardai confusa, mentre mi massaggiavo il polso indolenzito grazie alla sua stretta
-Mi spieghi cosa accidenti pretendi da me? Cosa vuoi?- Mi chiese con un tono di voce più freddo di un iceberg
-Cosa? Ma di che parli?- Mi concesse un'occhiataccia, prima di allontanarsi di qualche passo e voltarsi, dandomi le spalle. Non riuscivo a capire cosa gli fosse preso
-Perchè continui a fissarmi? Possibile che non capisci che così mi...- Si interruppe sgranando gli occhi. Dopodiché si strinse i capelli tra le dita nervosamente
-Io volevo semplicemente...- Non riuscivo a terminare la frase. Non riuscivo a parlare. Avevo un nodo in gola che mi impediva di farmi uscire la voce. Una lacrima mi rigò la guancia e notai per un secondo un'espressione dispiaciuta nel volto di Lorenzo. Mi asciugai la lacrima con un gesto secco della mano. Lui sospirò e mosse qualche passo avvicinandosi a me
-Mi dispiace piccola, io non...- Si interruppe quando mi allontanai da lui
-Ti ho già detto che non devi chiamarmi piccola- Dissi alzando la voce -Io torno dentro- Continuai abbassando lo sguardo sul polso arrossato, prima di rientrare nel ristorante raggiungendo gli altri.


Verso le sei del pomeriggio arrivammo a destinazione. Quel posto era a dir poco favoloso. Le uniche due cose che facevano da paesaggio erano la neve e gli addobbi natalizi. Senza contare la piazza completamente innevata e allestita per la festa di Capodanno di quella sera.
Io stavo andando letteralmente fuori di testa. Non ero mai stata in montagna, quindi era più che logico che fossi letteralmente entusiasta.
Leonardo mi fissava con un sorriso sulle labbra. Dovevo sembrargli davvero una perfetta idiota. Sorrisi anche io e abbassai lo sguardo diventando più rossa di un peperone
-Ehi, non devi imbarazzarti. Trovo molto tenero questo tuo lato da....bambina sorpresa- Disse accarezzandomi i capelli. Mi chinai in avanti
e gli stampai un bacio a fior di labbra. Quando mi sciolsi il bacio, notai che Lorenzo non ci aveva tolto gli occhi di dosso nemmeno per un secondo. Oltretutto sembrava anche parecchio arrabbiato. Quello era il colmo. Io sarei dovuta esserlo, visto come mi aveva trattata al ristorante. Senza contare che poi avevamo dovuto passare il resto del viaggio in macchina da soli dove gli unici rumori presenti in auto erano quelli provenienti dall'esterno.
Mi voltai dandogli le spalle e presi a camminare affiancata da Leonardo.
Avevo voglia di andare da lui e dirgli di fermarsi solo per un secondo. Di fermarsi un secondo e di osservarmi. Di accorgersi di quello che mi stava succedendo...
"Perchè continui a fissarmi?"...
Se si fosse fermato a guardarmi solo per un istante di sicuro si sarebbe accorto del perchè continuavo a fissarlo. Del perchè le mie mani tremavano quando mi parlava. Del perchè il mio cuore aumentava i battiti quando mi guardava. Del perchè quando guardavo tra la folla...era sempre lui che cercavo. Se solo si fosse fermato un secondo ad osservarmi...si sarebbe accorto che...tutto quello che facevo, lo facevo perchè...ero innamorata di lui.


Quando arrivammo allo chalet che avevamo scelto, io, Arianna e Margherita raggiungemmo Giuliana, la loro cugina nel ristorante dell'hotel
-Giuly!- Gridò Margherita quando la vide seduta ad un tavolo poco lontano da noi. Giuliana si alzò in piedi e si gettò praticamente tra le braccia di Margherita
-Marghe e Giuliana sono molto unite- Mi sussurrò Arianna. Le sorrisi annuendo, dopodiché anche noi ci avvicinammo alla futura sposa
-Ari, come ti sei fatta grande- Arianna fu letteralmente spiaccicata da sua cugina contro il suo petto, mentre Margherita mi passò un braccio attorno alle spalle stringendomi a sè. Era davvero un bel problema. Il solo esserle così vicina mi provocava un immenso fastidio. Ma perchè di tutte le
ragazze che ci sono nel mondo, Lorenzo aveva dovuto scegliere proprio la sorella della mia migliore amica?
-Tranquilla Ila, cercherò di tenere tuo fratello lontano da te. Così almeno tu e il tuo bellissimo ragazzo potrete godervi la vacanza- Disse sorridendomi. Ricambiai con un sorriso tiratissimo
-Grazie- Risposi con un tono abbastanza scocciato
-Mi è sembrato di capire che...tu e Lorenzo vi conoscete da molto tempo- Sussultai nel sentire quel nome. Margherita mi fissava profondamente. Merda, ci mancava solo che capisse qualcosa
-Sì, lui e Alessandro sono amici da anni ed è...per questo che anche io conosco Lorenzo- Mi affrettai a rispondere rivolgendo il mio sguardo su Arianna e Giuliana che continuavano a rinvangare i vecchi tempi
-Capisco- Margherita mi sorrise, prima di abbracciare di nuovo sua cugina
Ero nei guai. Di questo passo Margherita avrebbe di sicuro capito qualcosa. Dovevo cercare di tenermi il più lontano possibile da Lorenzo.

 

Dopo aver salutato per bene le sue cugine, Giuliana ci condusse verso le nostre rispettive camere. Dal momento che si sarebbe sposata la settimana dopo aveva deciso, in quanto noi eravamo invitati al suo matrimonio, di prenotare delle camere anche per noi. Io e Arianna condividevamo la stanza. Marco, con suo enorme disappunto era stato costretto a condividere la camera con Leonardo. Mio fratello aveva una camera tutta per sè. Per finire Margherita condivideva la camera con...Lorenzo
-E' bellissima questa stanza, vero?- Mi chiese Arianna sdraiandosi sul letto
-Sì- Risposi mentre svuotavo i bagagli. Ero parecchio irritata dal fatto che Lorenzo e Margherita dovessero condividere la camera, ma in fin dei conti non potevo fare nulla per evitarlo
-Stai bene?- La mano di Arianna si posò sulla mia spalla e per un attimo mi sentìì tremendamente in colpa per i brutti pensieri che il mio cervello rivolgeva a sua sorella. Mi affrettai ad annuire, prima di ricominciare a sistemare i vestiti nell'armadio.
Era una situazione tremenda. Non vedevo l'ora di fare questo viaggio per
cercare di togliermi dalla testa Lorenzo, ma togliermelo dalla testa mentre lui si trovava a tre camere di distanza dalla mia era parecchio complicato.


Dopo esserci concesse una bella doccia, io e Arianna ci preparammo per la festa di Capodanno che si teneva nell'hotel. Margherita aveva insistito per prestarmi un suo vestito e io alla fine ero stata costretta ad accettarlo.
Avevamo appuntamento con gli altri nella sala principale, dove si sarebbe svolta la festa
-Allora io comincio a scendere. Ti aspetto di sotto- Mi disse Arianna. Io rimasi in camera ad aspettare Leonardo. Ero parecchi tesa. L'idea di rivedere Lorenzo non mi entusiasmava di certo.
Ad un tratto sentìì aprire la porta della stanza. Ero voltata di spalle, ma visto che ero convinta fosse Leonardo non mi voltai
-Sono quasi pronta, prendo il cappotto e andiamo- Dissi continuando a rimanere di spalle. Poco prima di voltarmi sentìì due mani ghiacciate cingermi la vita. Mi voltai sussultando per quel contatto assolutamente ben gradito e mi ritrovai occhi negli occhi con Lorenzo
-Che ci fai quì?- Sussurrai. Ero a dir poco terrorizzata. Ero terrorizzata da quello che sarebbe potuto accadere vista la mia scarsa forza di volontà.
Lorenzo non mi rispondeva. Si limitava a guardarmi con un'espressione indecifrabile sul viso.
Quando lo vidi sporgersi in avanti, la porta della stanza si spalancò di colpo. Leonardo ci fissava a metà tra il sorpeso e l'arrabbiato. Deglutìì cercando di riacquistare lucidità. Mi allontanai di qualche passo da Lorenzo, che a sua volta fissava abbastanza irritato Leonardo
-Sono pronta. Possiamo andare- Dissi avvicinandomi a Leonardo che mi precedette ad usicre dalla stanza. Prima di seguirlo concessi un'ultima occhiata a Lorenzo e scossi la testa confusa e delusa dal suo atteggiamento. Dopodiché uscìì richiudendomi la porta alle spalle.



Le decorazioni erano un qualcosa di meraviglioso. Nell'immensa sala
spiccavano in gran parte i colori argento, oro e rosso. Al centro della sala c'era un enorme albero di Natale che arrivava a sfiorare l'altissimo soffitto.
Io e Leonardo ci sedemmo accanto ad Arianna e Marco, che viste le loro faccie dovevano annoiarsi a morte. Guardai Leonardo che continuava ad aggiustarsi nervosamente la cravatta. Non aveva detto nulla riguardo quanto era successo nella mia stanza
-Tutto ok?- Gli domandai accarezzando lentamente la sua mano destra. Lui puntò i suoi occhi nei miei e improvvisamente mi sentìì malissimo. Gli occhi di Leonardo sarebbero dovuti essere gli occhi che più preferivo ma...non erano quelli di Lorenzo
-Non capisco cosa ci faceva il ragazzo di Margherita così vicino a te- Mi rispose voltandosi completamente verso di me
-Hai ragione ad essere arrabbiato, ma ti assicuro che non è come pensi. Perfavore credimi...io e lui non...- Non potei continuare la frase perchè mi ritrovai le labbra di Leonardo sulle mie. Sorrisi sollevata, ricambiando il bacio. Quando lo sciogliemmo notai che al nostro tavolo si erano aggiunti Lorenzo e Margerita. Abbassai lo sguardo imbarazzata. Ci mancava solo quella.
-Potresti passarmi l'acqua, perfavore?- Chiesi guardando Leonardo, ma prima che lui potesse afferrare la bottiglia, Lorenzo lo precedette e me ne verso un bicchiere continuando comunque a guardare Leonardo con aria di sfida
-Forse non ti sei reso conto che lo stava chiedendo a me- Disse Leonardo stringendo i pugni. Lorenzo di limitò a scrollare le spalle
-Io ero più vicino- Fu l'unica cosa che disse
-Si, bhè...- Leonardo mi afferrò una mano -Però Ilaria è la mia ragazza e se c'è qualcuno che deve provvedere a lei sono io- Vidi Lorenzo irrigidirsi. Aveva i denti stretti e stava letteralmente stritolando la tovaglia
-Ma io la conosco da più tempo- Disse puntando lo sguardo su di me. Io lo sostenni imbarazzata al massimo. Sembrava che stessero...discutendo per me
-Però io potrei essere il suo futuro marito- A quelle parole quasi mi strozzai con l'acqua. Come eravamo arrivati a parlare di matrimonio ora?
-Sì certo, come no. Dalla reazione che ha avuto lei nel sentire la tua frase io non ci conterei troppo- Lorenzo si poggiò allo schienale della sedia, stendendo un braccio sulla sedia di Margherita e uno su quella di Marco
-Ma io...- Mi alzai in piedi, afferrando Leonardo per un braccio e lo costrinsi ad alzarsi. Ero davvero stufa di quel battibecco senza senso
-Andiamo a ballare- Dissi. Dopodiché io e Leonardo ci allontanammo dal tavolo sotto lo sguardo indecifrabile di Lorenzo.

-Quello è proprio un coglione- Io e Leonardo stavamo ballando già da dieci minuti e non c'eravamo rivolti la parola. Sorrisi stringendomi di più contro di lui
-Già, sono completamente d'accordo con te- Risposi prendendo ad accarezzargli i capelli
-Non mi piace come ti guarda- Sussultai, immaginando il suo sguardo. Chiusi gli occhi sospirando
-Non...non c'è motivo di preoccuparti. Io non...non..- Accidenti. Perchè dire una bugia mi risultava così difficile? -Io non provo niente per lui- Dissi in fine, con una stonatura nella voce -E lui non prova niente per me- Continuai stringendomi ancora di più a lui
-Io non ne sarei tanto sicuro- Rispose Leonardo. Presi un bel respiro e lo guardai negli occhi, prima di concedergli un bacio a fior di labbra -Mi piace il tuo modo di rassicurarmi- Scherzò lui mordendomi le labbra
-Ah sì?-
-Sì, decisamente sì- Mi rispose staccandosi da me -Vado un secondo in bagno- Continuò sorridendomi. Guardai l'ora sul grande orologio appeso in cima alla scalinata centrale della sala
-Ok, ma sbrigati. Mancano sei minuti a mezzanotte- Lui annuì baciandomi una guancia, dopodiché si diresse verso la toilette.
Mi guardai intorno e vidi che tutti gli invitati si stavano dirigendo fuori dalla porta della sala che conduceva al giardino. Mi avvicinai al tavolo ormai vuoto e presi il cappotto, dopodiché mi diressi anche io all'esterno.
Mi guardai intorno alla ricerca degli altri, ma non riuscivo a vedere nessuno. Presi a camminare e mi ritrovai in una parte del giardino completamente deserta. Mi sedetti su una panchina e mi strinsi nel
cappotto. Era uno spettacolo bellissimo. L'hotel si trovava in cima ad una piccola montagna e dal posto in cui mi trovavo io si vedeva il paese sottostante completamente illuminato. Sorrisi alzandomi in piedi per godermi ancora meglio quel meraviglioso panorama
-E' bellissimo, vero?- Sobbalzai per lo spavento e mi voltai lentamente alle mie spalle. Lorenzo se ne stava appoggiato contro il muro con le braccia incrociate
-Già- Risposi con un tono serio. Mi voltai di nuovo dandogli le spalle
-Anche tu...sei bellissima stasera- La voce mi arrivò più vicina questa volta. Ad un tratto la sua mano si avvolse alla perfezione attorno al mio polso e mi fece voltare. Eravamo talmente vicini che il suo respiro si infrangeva contro la mia fronte. Mi costrinse al alzare lo sguardo verso di lui e mi sorrise accarezzandomi la guancia con il pollice. Deglutìì imbarazzata al massimo, prima di abbassare nuovamente lo sguardo, ma lui mi costrinse nuovamente a rialzarlo
-Non ha senso- Mi sussurrò sfiorandomi le labbra. Deglutìì guardandolo negli occhi
-Cosa non ha senso?- Sussurrai. Non ero neanche in grado di parlare in quel momento
-Scappare ancora...non ha senso- Mi rispose, prima di far aderire alla perfezione le sue labbra sulle mie. Chiaramente ricambiai il bacio. Gli allacciai le braccia attorno al collo tirandogli i capelli di tanto in tanto. Dischiusi le labbra per permettere alla sua lingua di unirsi alla mia, mentre lui mi cinse la vita con le braccia e mi fece avvicinare maggiormente a sè. Mi alzai di poco sulle punte, nonostante avessi i tacchi rimanevo comunque più bassa di lui. Mi avvinghiai letteralmente a lui e in quel preciso istante una leggera neve cominciò a cadere dal cielo scuro come la pece. Non c'era nient'altro. D'un tratto le luci, il Capodanno, la mezzanotte, Leonardo, Margherita avevano cessato di esistere nella mia vita. Esistevamo solo io e Lorenzo. Probabilmente non appena ci fossimo resi conto di ciò che stavamo facendo ci saremmo sentiti malissimo, ma non importava in quel momento. Non importava niente in quel momento, esclusi noi due. Il resto non era importante. C'eravamo solo io, Lorenzo e la neve e andava benissimo così.

        ______________________________________________________________________________
Salve a tutti!!!

Finalmente si sono baciati, direte.

Purtroppo le cose non si risolveranno tanto facilmente.

C'è però da dire che le cose cambieranno radicalmente tra loro due. Chi può dire se in meglio o in peggio :D

Grazie mille per aver letto anche questo capitolo.

Più in basso ho inserito il vestito di Ilaria.

Grazie ancora :D

Alla prossima!!!!

Ringrazio come sempre 

_Renesmee Cullen_ FedeKiryu  saketta  Jonas_sister

e  loveis4ever

per le splendide recensioni che mi lasciano :D

(Vestito)

  
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