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Autore: Haylei    16/02/2012    2 recensioni
Può un'amicizia durata 15 anni trasformarsi in amore?
Leggete per scoprirlo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fine Pov

Due giorni di sovrappensiero, due giorni di completa assenza con il mondo esterno. I miei genitori stavano seriamente pensando di portarmi dalla psicologa!
-Fine, tesoro- sentii la voce di mamma entrare in camera mia -ti ho portato un pò di pasta, non hai fame?-
Feci un cenno della testa in senso di rifiuto -no, oggi no-
-Tesoro, se hai qualche problema puoi parlarne con noi- disse comprensiva poggiandomi una mano sul ginocchio
Certo! Certo che avevo un problema! Il suo nome era Shade!
Ma che potevo fare? Ehi mamma sai che Shade, il nostro vicino di casa mi ha baciato! Ma dai!
Ma ero seriamente tentata sul da farsi, il problema mi tormentava ormai da giorni.
Mamma si alzò e si diresse verso la porta, ma ebbe un capogiro e cadde a terra, prima di arrivare alla maniglia.
-Mamma!- gridai alzandomi di scatto
-Che succede?!- chiese Rein seguita da papà
Appena videro mamma a terra, papà rimase in mobile e Rein, beh penso che gli sia mancato il fiato per un pò
-Forza, fate qualcosa!- continuai disperata
Rein si risvegliò dai suoi pensieri e prese il cellulare componendo sicuramente il numero del medico, mentre papà la portava a letto

-Mamma- sussurrai portandomi la sua mano sulla guancia, la guardai spaventata quando sentii la mano rovente
-Ecco la pezza- disse Rein tornando con una stoffa bagnata
-Ci vorrà del ghiaccio, brucia- constatò papà con un filo di tristezza dipinta sul volto
Il campanello suonò e, come una furia, mia sorella andò ad aprire. Dopo qualche secondo sull'uscio della porta comparve il medico di famiglia, non perse tempo e subito la esaminò.
Ogni tanto lo sentivo borbottare qualcosa, annuire o fare cenni con la testa, ma non diceva nient'altro
-Allora- esordii dopo un pò voltandosi -Elza non ha nulla di grave, un normalissimo virus. Come ho già detto questa è stagione, Elza e Fine devono avere la tendenza ad ammalarsi spesso in questo periodo, ma state tranquilli che non è nulla di più, tra qualche giorno starà meglio-
Il mio cuore riprese a battere regolarmente, che sollievo!
-Intanto voi, assicuratevi che non si muova dal letto, che mangi caldo e dategli questa medicina almeno una volta al giorno, vedrete non vi accorgerete neanche che sarà guarita- disse con un sorriso
-Grazie dottore- lo ringraziò papà accompagnandolo all'uscita

L'indomani mi svegliai prima per controllare come stava mamma. A prima vista sembrava tutto regolare. Feci per andarmene ma la sua mano mi bloccò
-F-fine- mugugnò stordita
-Si, sono qui. Non ti affaticare troppo- la confortai baciandogli la mano
-Fine ascolta, devi chiamare il numero del mio capo per digli che oggi non ci sarò all'asilo- mormorò respirando a fatica
-Ehm.. V-va bene, ma tu stai tranquilla e non pensare a queste cose. Fatti una bella dormita, ci vediamo dopo-
Chiusi la porta, ma non avevo nessuna intenzione di chiamare quella sotto specie di altoparlante che apriva bocca solo per dare ordini, che mamma chiamava gentilmente il "suo capo". Sicuramente dopo questa l'avrebbe licenziata, conoscendo il suo umore da orco
-Rein- la chiamai piano svegliandola
-Mh.. anch'io ti amo Bright- mugugnò abbracciando il cuscino e sorridendo
Quanta pazienza con questa ragazza! E' proprio un caso perso!
-Rein, sono Fine, torna sulla terra- continuai dandogli piccole pacche sulla spalla
-Accidenti Fine! Per una volta che mi sforzo di sognare Bright tu mi rovini il sogno!- si lamentò sedendosi sul letto infuriata
-Ma che m'importa di Bright, ora c'è mamma a cui pensare! Ascolta, ho un piano-
Lei si massaggiò le tempie esasperata -quando tu hai un piano sono sempre guai-
-Fidati che questo non sarà male!-

-COME!?- urlò Rein quando fu al corrente del mio piano
-Non è una meraviglia? Così mamma potrà salvarsi il posto di lavoro!-
-A me sembra una porcheria! Fine, diamine! Vuoi cacciarti proprio nei guai vero?-
Roteai gli occhi, parlare con Rein equivaleva a parlare con mamma o con qualcuno che non vuole che ti cacci nei guai -è un piano perfetto! E non ho intenzione di mollare!-
Lei sospirò rassegnata -so già che me ne pentirò-
L'abbracciai forte -grazie!-

Arrivate all'asilo una bidella ci fermò
-Scusate voi chi siete?- chiese diffidente
Rein stava per prendere la parola ma gli tappai immediatamente la bocca -ehm.. noi. Noi siamo le supplenti, perchè Elza è molto malata. Eh già, signora, vedesse come sta! Starnutisce muco per tutta casa, tossisce catarro sui mobili e per non parlare del vomito..-
-D'accordo, d'accordo. Ho capito, mi risparmi i particolari- mi interruppe disgustata -l'aula di Elza è di là-
-Grazie- dicemmo in coro dirigendoci verso la porta decorata di tanti disegni fatti da manine inesperte
-Dai, non sarà così male- rassicurai mia sorella prima di aprire la porta. Ma appena entrate mi rimangiai subito le parole: bambini che saltavano di quà e di là come molle, appesi ai mobili, a distruggere ogni cosa. Insomma, dei piccoli demoni!
-Ricordami di ammazzarti se torniamo a casa vive- mi sussurrò Rein facendo un finto sorriso
-Dov'è Elza?- chiese un bambino biondo avvicinandosi
-Elza oggi non c'è, ma state tranquilli baderemo noi a voi- sorrisi e subito mi beccai in faccia un orsetto di peluche
Ma certo! Mi sembra più che normale, tu gli dai dolcezza e gentilezza e loro ti trattano come zerbini! Ma robe da matti!
-Beh questo te lo sei proprio meritata- ridacchiò Rein
-Senti hai intenzione di fare scena muta tutto il giorno?!-
-Ora stai a vedere come si comporta una vera maestra d'asilo- disse con fare altezzoso dirigendosi verso un gruppetto di bambini che giocavano in cerchio
-Ciao, che cosa state facendo?- sorrise gentilmente inchinandosi per vedere
-Non sono cose che ti interessano!- gridò uno tirandogli in faccia un secchio di vernice gialla, con cui prima stavano dipingendo
Per un momento pensai che per quel bimbo fosse arrivata la sua fine, ma Rein rimase immobile senza muovere un muscolo, poi si alzò di scatto adirata e si diresse a grandi passi verso la sua borsa
-Non ho intenzione di ridurmi come spazzatura oggi!- borbottava spaventando qualche bimbo
-Pronto Lione? Si, sono Rein. Ascolta chiama Bright, Mirlo, Sophie, Altezza, Auler, Shade e Milky e digli di venire immediatamente all'asilo dove lavora nostra madre! Prima che commetto un omicidio!-
Riattaccò senza nemmeno salutare e si sedette sul tavolo a braccia incrociate. Eh, già. La pazienza non era un pregio che mia sorella possedeva, anzi gli mancava proprio.
Mi pietrificai ricordandomi delle sue parole:
Auler, Shade e Milky
Oh, no! Il mio cuore aveva ripreso il suo battito accellerato, possibile! Solo a pronunciare il suo nome! Ma che mi prendeva?
Non vai così male a baci
Ah! Basta! Non voglio impazzire a 15 anni!
Una bambina dagli occhi verdi smeraldo mi tirò la gonna -scusa, mi aiuteresti a costruire una piramide con quelle costruzioni laggiù?-
Annuii sorridente, la presi per mano e mi diressi verso le costruzioni
Dopo una bella sudata nel costruire quel castello potei tirare un sospiro di sollievo. Finalmente avevamo finito
-Ti piace?- chiesi
Lei annuii -si, magari dentro ci vivono un principe e una principessa-
-Oh, non ci sono dubbi! E ti dirò di più!- dissi facendogli segno di avvicinarsi -qui ci vivono anche le fate! Fate buone che proteggono il castello-
Lei mi guardò perplessa e poi sorrise -mi piacciono le fate!-
Il nostro discorso fu interrotto da un bambino dai capelli castani e gli occhi neri, che arrivò rompendo l'atmosfera serena che si era creata
-Che schifo! Non ho mai visto un castello più brutto! Ma l'avete costruito con i piedi?- chiese dispettoso mentre buttava giù qualche pezzo
-Smettila!- gridò la bimba sul punto di piangere
Lui la spinse via. Decisi di intervenire ma venni preceduta da un bimbo che arrivò come una furia per fronteggiare il diretto interessato
-Chiedigli scusa!- disse chiaramente infuriato riferendosi alla bimba
-Non ci penso neanche!- si impuntò
-Invece ora gli chiederai scusa- mi intromisi
Lo sentii sbuffare -scusa- mugugnò andandosene
Ma che razza di educazione danno ai figli! Di comportarsi da attaccabrighe? Bah!
Notai con grande piacere che il bimbo biondo si avvicinò alla bambina ancora per terra, porgendogli la mano
-Come stai?- chiese gentilmente
-Bene, grazie-
-Figurati, gli amici si comportano così- gli sorrise dolcemente
-Già. E noi saremo amici per sempre non è vero?-
-Ma sicuro! Nulla e niente al mondo ci separerà!-
Il cuore mi mancò un battito

-Shade?-
-Mh?-
-Noi saremo sempre amici non è così?-
-Sicuro! Niente ci separerà! Neanche un tornado o un terremoto! E se venisse un drago io ti proteggerò!-
-Grazie, ti voglio tanto bene-
-Anch'io-


Sussultai a quel ricordo
Amici per sempre
Cosa stava cambiando?



Nota Autrice: Ehii! Questa si che è una sorpresa no?! Bene, ora vi saluto e aspetto con ansia le vostre meravigliose recensioni! Un bacio!!
  
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