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Autore: JhonSavor    18/02/2012    5 recensioni
Salve cari lettori e lettrici. Immagino che tutti conosciate Gilbert Beilschmidt, ovvero Prussia, fratello maggiore di Ludwing alias Germania, ma tutti lo conoscono come il "magnifico lui".
Ma chi è Gilbert in realtà? Conosciamo davvero poco di questo personaggio che al di là della sua "modestia" è davvero spettacolare. Volete sapere più di lui?
Mettetevi comodi allora e leggetevi questa storia che vi mostrerà aspetti inediti di Gilbert, lati della sua persona che non credavate avesse.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Hetalia: Storie di Nazioni'
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Scusate il ritardo!!!
Però, caspita! Ha fatto un certo successo questa fanfic! Forse ho centrato il genere, voi che dite? :)
Comunque avete notato che Gilbert si presenta ad Elizabetha con due cognomi? È una caratteristica della mia versione storica di Hetalia, capirete una volta letto il capitolo… XD
 
 
CAPITOLO II: Il secondo di tre fratelli
 
 
C’era silenzio nella foresta.
Gilbert avanzava piano nel folto, stringendo l’arco da caccia nella mano sinistra.
Aveva lasciato il suo seguito al limitare, non volendo essere seguito. I momenti della ricerca, dello scovare le tracce, e dell’inseguimento della preda erano i migliori e i più importanti, o almeno lui la pensava così: l’adrenalina che cresce dentro di te all’idea di essere sulla pista giusta, lo scovare la bestia, ignara del tuo arrivo… era molto più che il colpirla e abbatterla con le frecce; li contava l’abilità, nient’altro.
 
I saggi sono piuttosto chiari riguardanti la formazione della famiglia dei Rappresentanti germanici.
In origine c’era un solo uomo che ne rappresentava volontà. Nessuno dei latini sapeva come si chiamasse, era un guerriero schivo e solitario che gli stessi barbari parevano venerare e temere.
Si dice che Caio Massimo* lo avesse incontrato una volta dai campi di battaglia: osservava lo scontro dall’alto di una collina, alto e massiccio ricoperto dalla pelle di un orso come fosse un mantello. Roma lo inseguì ma questi scomparve nel nulla. Niente poteva dimostrare che fosse lui, ma aveva scorto dei lunghi capelli e una folta barba bionda che i popoli al di là del Reno gli attribuivano. Inoltre i Rappresentanti sanno riconoscersi tra loro.
 
Gilbert amava cacciare, questa era di dominio pubblico.
Nei castelli imperiali era ormai abitudine nei pranzi e nella cene cibarsi delle particolari selvaggine che lui portava come trofei, e la fama della sua abilità andava di bocca in bocca.
Ma non era certo per essere conosciuto o apprezzato dai nobili che il ragazzo lo faceva.
Lui lo amava cacciare perchè gli piaceva. Lo metteva alla prova.
 
I latini lo chiamavano il Gotico. I germani si riferivano a lui, parlando sottovoce, con la parola Geheimnis*
Anche quando i popoli germani si acquartierarono nelle province dell’Impero, non si mostrò mai con assiduità ma faceva la sua comparsa solo quando accadevano particolari avvenimenti in terra di Germania. La sua era una figura avvolta nell’ombra, di cui le persone comuni non riuscivano a capirne la mentalità.
Le cose cambiarono quando comparve quella donna: Adelheid*, la figlia del Gotico.
I saggi non sanno di preciso quando nacque si sa solo che divenne la Rappresentante di alcuni dei più importanti popoli barbari che invasero le terre dell’Europa Occidentale.
 
Infine lo aveva trovato: il cervo stava brucando dell’erba in uno spiazzo libero da alberi.
Era un maschio dalle lunghe corna e probabilmente di 370 libbre*.
Gilbert si appostò facendo il minimo rumore possibile. Doveva prenderlo alla testa o al collo altrimenti gli sarebbe scappato: quelle bestie sanno essere più veloci dei cavalli*.
Afferrò una freccia dalla faretra e la incoccò.
Tese la corda dell’arco, tirando i muscoli del braccio il più possibile.
Chiuse l’occhio sinistro per prendere la mira.
Il muso del cervo si alzò.
Il ragazzo inspirò dell’aria fresca e scoccò la freccia.
 
Il popolo di Odoacre divenne l’esempio più celebre. Dopo la sua caduta, si ritirò in Germania come se avesse semplicemente svolto un ruolo temporaneo. Paritario fu il suo ruolo per i Burgundi e medesimo il suo distacco al crollo della loro discendenza. Successivamente toccò alle genti di Alboino* ricevere la sua rappresentanza e sembrò che questa fosse stata la sua ultima scelta, finchè Re Carlo non annesse la penisola alla giurisdizione franca. Caduto l’ennesimo regno di germanica stirpe, Adelheid tornò nelle sue terre come ogni volta, venendo accolta dal padre Geheimnis che la rese sua portavoce.
Fu allora che la storia ebbe modo di assistere ad una grande svolta. Re Carlo per mettere fine ad una guerra centenaria portò i suoi eserciti in Sassonia e in Frisia.
 
La freccia fendette l’aria, sibilando raggiunse il suo obbiettivo.
Il cervo fece alcuni passi poi stramazzò al suolo: Gilbert lo aveva centrato nel mezzo del cranio.
Ancora una volta il suo nome si era dimostrato azzeccato.
Il ragazzo gli si avvicinò e mise mano al suo corno, soffiandoci dentro per dare il segnale ai suoi.
 
Dopo numerosi scontri e sommosse i Franchi ebbero ragione delle genti germaniche e Adelheid divenne una sottoposta di Re Carlo,
Del padre invece non si seppe più niente; c’è chi dice che si sia ritirato a vivere gli ultimi anni della sua vita in solitudine dopo aver affidato tutte le responsabilità e poteri alla sua figlia prediletta. Geheimnis scomparve come molte volte aveva fatto in passato, con la differenza che nessuno lo avrebbe mai più rivisto
Erano avvenuti e seguirono anni importanti i cui eventi avrebbero forgiato i secoli a venire…
 
-Gran bella preda mio signore-
Gli scudieri al seguito del giovane caricarono su un carretto il corpo del cervo abbattuto e non la finivano di congratularsi.
-Davvero un bel colpo, padroncino- gli disse con molta reverenza il cocchiere, un uomo anziano e canuto.
Gilbert lasciò arco e frecce sul carretto e montò sul cavallo che gli venne portato –Figuriamoci, ho preso anche bestie più grosse in passato! È solo l’occasione di quest’oggi che mi ha obbligato ad accontentarmi. La prossima volta ne vedrete anche di più impressionanti!-
Gli uomini gli fecero un cenno entusiastico d’assenso e non appena il giovane nobile fu pronto a partire, si incamminarono verso casa.
 
Nell’anno del Signore 800, a Roma, nella notte di Natale, re Carlo venne nominato Imperatore dei Romani* e Franciscus ricevette l’investitura come fu di suo padre e del padre di suo padre  prima di lui*.
Dopo quella notte si potè dire con certezza che un nuovo sovrano era salito sul trono imperiale d’Occidente.
Ma qualcosa doveva essere ancora compiuto: l’impero aveva si un suo Rappresentante designato ma i popoli che lo componevano erano radicalmente divisi a metà.
Il regnum Langabardorum e il regnum Francorum da una parte e le terre tedesche dall’altra. Se l’Italia era tenuta per dovere fraterno* alla reverenza al nuovo Imperatore e a Franciscus, la stessa cosa non era detta per i Sassoni.
C’era bisogno di un legame più forte, di più saldo, che avrebbe evitato ogni possibile futura controversia.
In altre parole c’era bisogno… di un erede.
 
-Forza portatelo nelle cucine, fate in fretta!-
Gilbert non aspettò neanche di ricevere una risposta e si fiondò all’interno del palazzo.
I suoi passi rimbombavano nei lunghi corridoi di pietra, ma non più di quelli di tutti i servi, maestri delle cerimonie, cortigiani e guardie che in quello stesso momento stavano passando con una fretta tale che dovevano fare dei veri e propri salti mortali per salutarlo come conviene e al contempo non interrompere la propria marcia.
Erano tutti molto impegnati e il ragazzo non poteva dar loro torto.
Si diresse nelle sue stanze e vide che sul suo letto erano già stati preparati e ben distesi degli abiti da parata, di quelli delle grandi occasioni.
Gilbert li stava rimirando per bene, avendo fatto caso che erano fatti con una stoffa del suo colore preferito, quando la porta all’improvviso si aprì.
Voltandosi e riconosciuto chi aveva di fronte Gilbert potè solo dire –Fratello-
 
Si un erede. Un nuovo Legalizzatore per quello che era un rinnovato Impero.
E c’erano pure le condizioni per farlo: Franciscus avrebbe sposato Adelheid e in questo modo le due stirpi si sarebbero fuse in una sola.
Una cosa del genere era già stata tentata quasi quattro secoli prima ma si comprendeva che non era una cosa certo facile.
Un matrimonio di quello stampo sarebbe dovuto essere consenziente da entrambe le parti, sarebbe dovuto essere preceduto da un lungo periodo di fidanzamento ufficiale e da una assidua frequentazione… non poteva essere trattato come un qualsiasi tipo di matrimonio politico o di convenienza, che sono soliti essere compiuti anche ai giorni nostri*, proprio per il fatto che i due sposi non erano un normale uomo e una normale donna e si sarebbe trattato di un legame eterno e inscindibile… una cosa davvero seria*
Purtroppo re Carlo non ebbe la possibilità di veder realizzato questo suo progetto, e suo figlio Ludovico non se ne diede mai troppa preoccupazione.
Poi accadde ciò che accadde…
 
Di fronte a Gilbert fece al sua comparsa uomo elegantemente vestito e dai modi composti –Fatta buona caccia, fratello?-
Gilbert lo guardò duro ma rispose cortesemente –Ho preso un cervo di almeno trecento libbre… dovrebbe andare bene come portata principale-
L’uomo avanzò verso di lui. Era di poco più alto e i suoi capelli castani entravano in contrasto con la chioma argentea.
-Hai fatto un buon lavoro Gilbert… me ne compiaccio, ora però cambiati e tieniti pronto, il banchetto avrà inizio tra poco…-
Detto questo gli voltò le spalle e stava per andarsene quando la voce del fratello lo fermò –Roderich, aspetta-
 
Adelheid si sposò.
Una volta che la frattura imperiale si formalizzò a pieno, Adelheid si sposò con un nobile teutone, di cui non è stato riportato il nome. Da questa unione nacquero tre figli e si formò il casato degli Edelstein-Beilschmidt; fu la stesso Rappresentante a dar loro il nome.
Il primogenito lo chiamò Rodericus… Ricco di Gloria.
Il secondogenito lo chiamò Gilbertus… Famoso lanciatore di frecce.
Il terzogenito lo chiamò Lodovicus… Celebre guerriero
Dopo il terzo parto, la donna passò ancora parecchi anni insieme ai figli, ma lasciò definitivamente questa valle di lacrime quando Lodovicus era ancora un bambino.
Negli anni si sentiva sempre più stanca ma non aveva paura di morire; disse che era pronta ad andare incontro a Dio senza rimpianti perchè aveva compiuto il suo destino… aveva lasciato tre figli che avrebbero compiuto il dovere a cui erano tesi… tante furono le ipotesi su quale fosse il vero significato delle sue parole.
Circolano tuttora delle voci sostenenti che le ultime volontà di Adelheid siano state riferite ad una persona in particolare… ad uno dei suoi figli…
 
-Roderich, se mi è concesso esprimermi ti vorrei parlare di…-
-Avrai tutto il tempo dopo al banchetto, ora ho molto da fare-
Sembrava che la discussione dovesse terminare con quelle parole , quando Gilbert lo richiamò ancora una volta –Per me avete commesso un errore-
Roderich lo guardò stupito –Di che parli?-
-Parlo di quello che avete fatto tu e il nostro re* a Roma, prendere il titolo imperiale*… il Privilegium*… sento che è sbagliato… non dovremmo immischiarci in queste faccende e…-
-Se avessi tempo- Roderich si passò una mano sugli occhi –ti spiegherei tutte le motivazioni che abbiamo trovato per giustificare tale atto… è fine politica e tu non ne sei avvezzo…-
Gilbert non volle raccogliere la provocazione –Ma associare nostro fratello alla Rappresentanza! È troppo giovane, è troppo…-
A quel punto il moro lo guardò con occhi di ghiaccio –Ah, è questo il motivo-
Gilbert deglutì e volle come replicare ma suo fratello lo afferrò per il bavero e lo guardò dritto negli occhi -Vedi di stare al tuo posto Gilbert. Io sono il capofamiglia, prende le decisioni che più mi aggradano! Tu sei solo un cadetto* che non ha alcun diritto di immischiarsi!-
Lo mollò con uno strattone -Ora muoviti a darti una ripulita e a vestirti-
Si allontanò verso la porta e fece per uscire  quando si voltò verso l’albino –Il perchè di quello che faccio non è affar tuo, ma sappi che ho sempre un motivo preciso. Ed è sempre buono-
Una volta che Roderich uscì, Gilbert non potè che stringere i pugni dalla rabbia, tanto forte da renderne bianche le nocche.
 
Sei solo un cadetto… non hai alcun diritto di immischiarti… ho sempre un motivo preciso…
 
Doveva sfogarsi in un qualche modo, doveva farlo o sarebbe esploso.
Prese il pugnale che teneva alla cintola e con un urlo forsennato lo scagliò contro un arazzo appeso al muro, centrando il viso di un cavaliere in posa e armato di lancia.
Ansimando ripensò a quelle parole e sentì male non appena gli risuonarono nella mente
 
…Sei solo un cadetto.
 
 
 
* Non sapete chi è? Filate subito a leggere la fanfic Hetalia: la storia! XD
* Mistero in tedesco
* Figlia Nobile in tedesco
* Ragazzi qui si va a spanne (XD) dato che per calcolare la libbra si va addirittura con i decimali ancora oggi, figuriamoci in pieno Medio Evo dove il suo valore cambiava di regione in regione addirittura! Comunque dovrebbero essere circa 170 chili: un cervo europeo maschio adulto va dai 150 ai 250 chili anche se ci sono casi maggiori.
* Gilbert è il solito esagerato: in realtà un cavallo spinto alla corsa può raggiungere i 90 km/h mentre un cervo “solo” sui cinquanta…
* Longobardi
* Il titolo completo con cui il re fu incoronato è “Carlo Augusto, grande e pacifico Imperatore dei Romani
* Francis Bonnefoy, è figlio di primo letto di Impero Romano d’Occidente, e quindi nipote di Impero Romano.
* Feliciano e Lovino sono i figli di secondo letto di Impero Romano d’Occidente e quindi fratelli minori di Francia (eeeh vi sto tirando fuori una bella dinastia! XD).
* Ovviamente per giorni nostri si intende il periodo in cui Gilbert agisce in questa storia; la parte in corsivo è infatti una narrazione di un contemporaneo di questo giovane Prussia.
* E già, a quei tempi certe cose le si facevano, almeno in teoria, seriamente, non come quella burletta che è diventata oggi! XD
* Ottone I detto il Grande (23 novembre 912 - 7 maggio 973)
* Il 2 febbraio 962 Ottone si fece incoronare Imperatore dei Romani in San Pietro da Papa Giovanni XII, dando una svolta ai rapporti tra i regni di Germania e Italia. In questo capitolo ci troviamo poco dopo gli eventi dell’incoronazione, in quel periodo di tregua prima che la faida con Berengario II d’Ivrea si riaccendessero e scattassero i dissensi con il Papa stesso.
*Privilegium Othonis
* Roderich fa riferimento al fatto che essendo Gilbert il secondo figlio gli è inferiore come status sociale.
 
 
Okay devo darmi una regolata se no qui finisce che nessuno mi legge più la parte successiva alle note…
Va bè, ben ritrovati cari lettori e lettrici! Sono riuscito a concludere anche questo capitolo e spero che vi sia piaciuto XD
Ci siete rimasti, eh? È proprio così, Gilbert è un secondogenito e questo in età medievale aveva il suo significato, un significato che influenzerà non poco le scelte di Gilbert.
È una famiglia complicata la sua come avete letto, vedremo come essa si svilupperà con il passare degli anni… ma non voglio dirvi di più per il momento!
Eh, eh, eh, come sono malvagio! XD
 
Bon rispondiamo alle recensioni:
 
Sokew86: Grazie per i complimenti sulla cura storica! È una delle cose a cui tengo di più. Si beh, essendo un prologo non ho voluto essere troppo lungo anche perchè è questo il primo capitolo vero e proprio, che ne pensi?
 
Chaska: Se è una storia intricata che cercavi l’hai trovata! XD Ci saranno un sacco di personaggi, sia storici che hetaliani, capitoli integrativi, momenti seri, divertenti, drammatici, romantici ed epici perfino! Aspettati tante cose non tanto scontate XD
 
Cosmopolita: La premiata ditta JhonSavor non tradisce mai! E Ungheria avrà la sua fetta di partecipazione, non ti preoccupare! Grazie per seguire anche questa serie e tra poco potrai sentire ancora parlare del tuo amato inglese! A risentirci! XD
 
Historygirl93: Un’altra fan di Elizabetha! È di certo un personaggio che mi ha colpito molto e le farò fare un figurone, anche se ovviamente il personaggio principale sarà il nostro Gilbert! Grazie per la recensione è sempre un piacere! Ciao XD
 

  
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