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Autore: xXx Veleno Ipnotico xXx    18/02/2012    3 recensioni
Questa storia è nata puramente per caso, in seguito ad una scommessa con una mia amica! Chi ma avrebbe detto che sarebbe finita su EFP?!
La storia narra principalmente di due due personaggi: Fred Weasley e Elizabeth, un nuovo personaggio (che avrebbe la stessa età di Ginny, per intenderci ^^).
Si svolge brevemente in sei dei sette anni di scuola di Elizabeth, anche se più particolarmente nel suo quarto anno (Ordine della Fenice) e nel suo sesto (Doni della Morte).
Elizabeth è una ragazza silenziosa, di poche parole.. Ma presto conoscerà l'unica persona che sarà in grado di farla sorride, divertire e scherzare! L'unica peronsa che amerà con tutta se stessa. Dal primo momento, fino a l'ultimo. Ma il male, purtroppo, sta sorgendo nuovamente..
-Storia revisionata fino al capitolo 3-
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Gli allarmi di una convocazione straordinaria risuonarono in tutta la scuola. Stava iniziando. Il momento che molti avevano sperato e che altri, invece, avevano temuto, stava iniziando.

Con parecchio timore raggiungemmo senza discutere la Sala Grande. Eravamo tutti allineati in modo compatto, come facessimo parte di una scuola militare. I tavoli erano stati tolti. Piton e i Carrow in piedi sul rialzo dove in genere sorgeva il tavolo dei professori. Piton stava parlando: sapeva che Harry era stato avvistato ad Hogsmead. Più che altro ci stava minacciando: voleva sapere dove lo stavamo nascondendo e chi lo stava facendo. Avremmo fatto tutti una brutta fine se non avessimo parlato! Ma nessuno aprì bocca, anche se in quel momento un coro di “ooh” si levò nella sala, particolarmente dalla fila compatta dei Serpeverde: Harry si era fatto avanti! La porta della Sala Grande si aprì quasi contemporaneamente e sulla soglia sorsero tutti i membri dell’ordine.

<< Racconti come è andata quella notte! >> stava dicendo Harry << Racconti come lo ha guardato negli occhi! Un uomo che si fidava di lei... E lei lo ha ucciso! >>

In quel momento Piton, che era rimasto ad ascoltarlo in silenzio per tutto il tempo, gli scagliò una qualche sorta di maledizione contro, ma prontamente la professoressa McGranit si mise davanti ad Harry, parandola. Seguì immediatamente un potente scontro di bacchette, dal quale la McGranit uscì vincitrice. Piton si smaterializzò, mentre qualcuno gridava << Codardo! >> e i Carrow cadevano in terra svenuti.

Nella sala si innalzarono potenti grida di acclamazione, mentre la McGranit, con un semplice colpo di bacchetta, faceva in modo che ogni luce del castello ritornasse a splendere.

Io, da accanto a Luna, mi agitai con parecchia enfasi. Eravamo di nuovo la scuola di un tempo! Ormai le file compatte si erano sciolte, ed ogni minimo studente stava acclamando agitandosi in maniera agitata.

<< Mi serve tempo! >> Harry stava correndo verso la grande porta aperta. Evidentemente già sapeva dove avrebbe potuto trovare il diadema di Priscilla Corvonero!

La confusione festosa, poco a poco calò, e divenne solo un’altra confusione spaventata. La gente correva in ogni direzione della scuola come non aveva mai fatto. Addirittura gli studenti sembravano essersi triplicati. Non avevo mai pensato che potessero essere così tanti!

<< Liz! >> mi voltai sorridente avendo riconosciuto quella voce.

<< Fred! >> gli buttai le braccia al collo con il cuore che batteva troppo velocemente. Avevo una scarica di adrenalina. Volevo gridare, muovermi, fare qualunque cosa, ma il suo abbracciò mi calmò, anche se dal tono particolarmente veloce e acuto delle mie parole, si capì perfettamente che ero piuttosto nervosa << Io...Oh! Come stai? No, non c’è tempo. Dio quanto mi sei mancato! Cos’è quella ferita? No, non me lo dire.  Fred...! >>

Lui mi guardò scettico, mentre la gente correva attorno a noi particolarmente agitata, poi mi sorrise comprensivo << Dimmi! >>

Mi avvicinai al suo volto e lo baciai << Ti amo! >> esclamai poi, molto più calma.

Lui rimase particolarmente sorpreso, poi però continuò sorridere << Anche io, Elizabeth! Qualunque cosa accada, non dimenticarlo! >>

Avevo il respiro accelerato << Mai! >> lo lasciai andare con riluttanza << Fai attenzione! >>

<< Anche tu! >> esclamò lui mentre raggiungeva il resto dell’ordine.

Io lo guardai andar via con un grande peso che mi gravava sul cuore. La Sala Grande si era particolarmente svuotata, ora, ma io potevo sentire benissimo la presenza di distruzione che aleggiava nell’aria! Quella presenza che sembrava far divenire affollato perfino un luogo deserto!

La McGranit si stava dirigendo fuori assieme a gli altri professori e Molly Weasley, tutti con le bacchette alle mani.

Rimasi a fissare la scena che seguì, a lungo, prima di rendermi conto che come tutti gli altri, dovevo sgomberare la Sala Grande. La McGranit puntò la sua bacchetta verso le statue di pietra che sovrastavano l’entra della scuola << Piertotum Locomotor! >> esclamò con aria seria. Una ad una, statue massicce di antichi guerrieri, presero a cadere dall’alto, con grossi tonfi << Hogwarts è in pericolo! >> stava dicendo con aria grave << Presidiate i confini. Proteggeteci! >> le statue iniziarono a marciare con passo militare fino al confini del castello.

<< Liz! Che stai facendo lì? >> Ginny prese a correre verso di me preoccupata << Avanti, vieni! >> mi prese per un polso e mi trascinò proprio dove alcuni secondi rima le statue animate dei guerrieri avevano marciato fiere << Neville e Seamus faranno crollare il ponte in caso di attacco. Tu te la cavi con gli incantesimi di esplosione, non è vero? >>

Era tutto troppo svelto. Il tempo stava correndo ad una velocità triplicata. Era come se qualcuno avesse fatto una qualche sorta di fattura di accelerazione!

<< Si. Credo di si. >> risposi correndole dietro, sempre trascinata per il polso. Lo sguardo mi andò momentaneamente sulle barriere che tutti gl’insegnati stavano creando. Erano magie molto potenti. Sarebbe stato molto difficile superarle!

<< Di qua. >> disse Ginny finalmente lasciandomi. Era preoccupata. Forse più di tutti la in mezzo. C’erano diversi studenti di case diverse, tra i quali riconobbi Seamus e Neville, intenti in qualche modo a studiare un piano per bloccare ogni passaggio delle forze oscure.

Dopo quella corsa non riuscivo più a stare ferma. Mi dondolavo prima su un piede e poi su un altro in modo agitato, mentre nella testa mi passavano immagini orribili come il corpo delle persone a me care, steso in terra, senza più vita. Mio padre sarebbe impazzito se mi avesse persa... Fred sarebbe impazzito! Non dovevo morire. Ma non lo dovevo fare per gli altri. Perché sono proprio le persone che restano in vita, a soffrire di più!

<< Tanto quando ce ne accorgeremo sarebbe già troppo tardi! >> stava dicendo Neville, piuttosto adirato, quando arrivammo noi << Qualcuno deve andare a metà del ponte, in modo da individuare chiunque cerchi di entrare, prima che acquisti terreno! Andrò io. >>

<< Ma è una pazzia. Se il ponte crolla, tu andrai giù con lui e chiunque altro si trovi lì in quel momento! >> rispose Seamus.

<< Allora sarei morto per una giusta causa! >>

Ginny lo guardò sorpresa, poi mettendogli una mano sulla spalla, lo rassicurò << Ma noi faremo in modo che non debba accadere! >>

Neville le sorrise, anche se visto di profilo, con il volto tutto sporco, non si capì bene << Allora è deciso. >>

<< Buona fortuna! >> esclamarono Ginny e Seamus all’unisono << Buona fortuna! >> esclamai anche io, senza smettere di dondolarmi sui piedi.

Neville si incamminò lungo il ponte, e ci vollero ore prima di rivederlo!

Dopo diverso tempo che eravamo rimasti soli, la barriera protettiva che avevano creato i professori iniziò ad essere colpita da molteplici luci, che al tocco esplodevano potenti e con un grande fracasso.

<< State pronti... >> sussurrò Ginny fissando la massa arancione sopra di noi, che pian piano sembrava indebolirsi sempre di più.

Poi arrivò il colpo finale: un rilucente e allo stesso tempo fortissimo incantesimo che fece saltare all’aria ogni nostra speranza di protezione. Non avemmo nemmeno il tempo elaborare la situazione, però, che la figura distorta di Neville si mostrò davanti i nostri occhi: era inseguito dai Ghermidori!

Seamus era pronto con la bacchetta puntata verso il ponte, ma Ginny teneva una mano alzata davanti a lui << Diamogli il tempo di seminarli. >>

Ma i ghermidori erano troppo veloci, e invece di acquistare terreno, Neville sembrava perderlo.

<< Ginny, se aspettiamo ancora ci raggiungeranno! >> esclamai cacciando fuori la bacchetta << Dobbiamo fare qualcosa! >>

Ginny sembrava combattuta, ma non disse nulla. Così presi io la situazione in mano << Seamus, lancia un incendio quando te lo dico io. >> fissai attentamente la scena, ormai stavano superando la metà del ponte...

<< Ora! >>

L’incantesimo lanciato di Seamus corse lungo le due assi laterali del ponte, indebolendole e rendendole fragili.

<< Andiamo Neville... >> sussurrai, ma ormai non c’era più tempo, guadai Ginny in cerca di conferme, ma lei fissava il ponte concentrata. Poi, d’un tratto, si voltò svelta verso di me << Vai! >> gridò infine. Io non m lo feci ripete due volte, così puntando la bacchetta verso la parte centrale del ponte, gridai << Reducto! >> l’esplosione causata dal mio incantesimo fece accelerare ancora di più i ghermidori. Il ponte stava crollando inseguendoli come un’onda impazzita, ma ormai era troppo tardi:  il legno sotto i loro piedi crollò, lasciandoli cadere di sotto con una crudeltà spaventosa!

<< Corri Neville! >> ma il ponte crollò anche sotto i suoi piedi.

<< No! >> grido Ginny facendo qualche passo avanti, fino a raggiungere lo squarcio nel legno. Io trattenni il respiro spaventata.

Tutti rimanemmo in silenzio, temendo che fosse troppo tardi, ma proprio come un fungo in una giornata di pioggia, poco dopo, la testa di Neville riaffiorò in superfine << C’è mancato poco...! >>

Un sospiro di sollievo mi fece tornare a respirare. Seamus lo aiutò a risalire.

<< Dobbiamo rientrare nel castello! >> esclamò infine Ginny, quando tutto si fu risolto << I mangiamorte saranno già dentro. Le barriere sono crollate! >>

<< Da che parte è più facile entrare? >> chiesi immediatamente, senza darle nemmeno il tempo di continuare.

<< Beh... Da qui dove siamo noi, l’entrata principale è più facile da raggiungere, ma... >>

<< Sarà piena di mangiamorte! >> concluse Neville.

<< Dobbiamo tentare. >> tutti mi guardarono increduli << Correte dritti. Non abbassate la bacchetta per nessuno motivo! >>

<< È un suicidio! >> commentò Seamus con enfasi.

Io lo guardai serena << Qualunque cosa faremo, sarà un suicidio! È una battaglia, non puoi pretendere di uscirne indenne! >>

Lui non sembrava molto d’accordo, eppure non controbatté!

<< Perfetto. >> continuai. Avevo la stessa decisione di un condottiero << Correte. Non voltatevi a guardare quello che accade dietro di voi. Fissate solo i vostri lati e la porta dalla Sala Grande. >> respirai per cercare di scaricare buona parte dell’adrenalina che avevo incassato. Ne avevo talmente tanta che avrei potuto correre fine alla torre di astronomia senza rendermene conto!

<< Buona fortuna! >>

Da quel momento ci saremmo divisi. Non avrei più saputo che fine avrebbero fatto... Questa cosa mi faceva stare male, ma cercai di non darlo a vedere.

<< Ora! >> gridai e senza rendermene conto, stavo già correndo. Il clima era pesante, là attorno. L’ultima volta che avevo visto quel cortile, dei guerrieri di pietra ci stavano marciando sopra, ora invece, era un campo di battaglia sporco e distrutto. Corpi di maghi erano sparsi un po’ ovunque, mentre dei ragni giganti, dall’alto delle macerie, impedivano il passaggio di diverse entrate.

Imboccai la Sala Grande. Anche lì le macerie occupavano gran parte dello spazio. Cercai di non lasciarmi impressionare, ma di correre il più dentro possibile. Volevo raggiungere le scale, anche se non sapevo bene il perché!

<< Elizabeth! >>

Non mi dovevo voltare. Era la regola: non ci dovevamo voltare per vedere quello che accadeva alle nostre spalle, ma quella voce...

Mi voltai << Fred... >> aveva il volto contorto in un’espressione strana.

<< Stai giù! >> gridò levando la bacchetta verso la mia sinistra. Mi voltai verso quel lato con aria intimorita: Amycus Carrow stava puntando la bacchetta verso di me << Com’è piacevole la vendetta... >>

Note: Ed eccoci a questo nuovo capitolo! ^^ Mi scuso sempre perché vi faccio aspettare tanto, ma tra la scuola e tutto il resto, in questo periodo è difficile avere una qualche sorta di vita sociale ^^”

Ci tengo a ringraziare, comunque, le 30 persone che seguono questa storia, le 9 che l’hanno messa tra le preferite e la persona che l’amessa tra le ricordate! Mi fa davvero piacere! ^^

Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, mi raccomando ;)

Per questa settimana, non credo di pubblicare nulla, perché lunedì partirò, ma sabato metterò sicuramente il nuovo capitolo. E tranquilli.. Ne mancano davvero pochini! ^^ 

   
 
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