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Autore: xXx Veleno Ipnotico xXx    26/02/2012    3 recensioni
Questa storia è nata puramente per caso, in seguito ad una scommessa con una mia amica! Chi ma avrebbe detto che sarebbe finita su EFP?!
La storia narra principalmente di due due personaggi: Fred Weasley e Elizabeth, un nuovo personaggio (che avrebbe la stessa età di Ginny, per intenderci ^^).
Si svolge brevemente in sei dei sette anni di scuola di Elizabeth, anche se più particolarmente nel suo quarto anno (Ordine della Fenice) e nel suo sesto (Doni della Morte).
Elizabeth è una ragazza silenziosa, di poche parole.. Ma presto conoscerà l'unica persona che sarà in grado di farla sorride, divertire e scherzare! L'unica peronsa che amerà con tutta se stessa. Dal primo momento, fino a l'ultimo. Ma il male, purtroppo, sta sorgendo nuovamente..
-Storia revisionata fino al capitolo 3-
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Fred puntava la bacchetta contro Carrow, mentre quest’ultimo la puntava contro di me, che a mia volta non sapevo quale dei due guardare.

Avevo il respiro accelerato, le nocche delle dita erano bianche per quanto stavo stringendo la bacchetta in quel momento... Eppure c’era un modo per uscirne indenni, e quel modo me lo aveva insegnato Amycus in persona, proprio quell’anno!

Pregando e cercando di convincermi che tutto sarebbe andato bene, levai di scatto la bacchetta contro Amycus, lanciandogli addosso un forte incantesimo non verbale, che lo fece volare lontano diverse metri, ma senza farlo svenire.

Guardai Fred con le mani tremanti. L’adrenalina stava iniziando a scemare, ed era davvero un problema, dato che mi reggevo in piedi solo grazie a quella! Le gambe non ce la fecero più a sorreggermi, e mi accasciai sulle ginocchia, provocandomi diverse ferite per via di tutti quei detriti appuntiti!

<< Liz! >> Fred mi raggiunse preoccupato << Che cos’hai?! >>

<< Sto bene! >> esclamai cercando di sembrare credibile, mentre una potente esplosione colpiva le scale.

<< Vieni! >> disse in tono dolce, aiutandomi a rimettermi in piedi, ma un forte incantesimo ci colpì in pieno, separandoci. Amycus si era ripreso << Non mi lascio battere per due volte da una ragazzina! >>

<< Troppo tardi! >> lo schernì Fred << Perché... O sei tu che non sai contare, o lei ti ha già battuto, per due volte! >>

Amycus levò nuovamente la bacchetta colpendolo in pieno petto.

<< No! >> gridai rialzandomi << Stupeficium! >> con un gesto annoiato del braccio, però, lui parò il mio incantesimo << Si ferma qui la tua conoscenza? >>

<< Maledetto! >> gridai in pieno sfogo, lanciandogli contro una fattura orcovolante, che però lui riuscì ad evitare con grande maestria. Alla fine, senza nemmeno sapere cosa stessi facendo, in un momento di impeto, gridai << Crucio! >> Amycus cadde a terra colto da uno spasmo di dolore. Mi avvicinai a lui cercando di non perdere la concentrazione, mentre Fred mi raggiungeva preoccupato.

<< Basta Liz! >> esclamò guardandosi attorno << Devi andarti a mettere al sicuro! >>

<< Oh... Si che deve! >> ringhiò la voce femminile di Alecto, alle nostre spalle << Expelliamus! >> esclamò puntando la sua bacchetta verso la mia, poi senza lasciarmi nemmeno il tempo di assimilare, con una luce folle negli occhi, gridò << Ava... >> ma Fred fu più svelto, perché senza perdere tempo gli impedì di scagliare la maledizione colpendola con un incantesimo Conjunctivitus, cosa che però fece infuriare ancora di più Alecto, che anche se non poteva più vedere, poteva lo stesso lanciare incantesimi, ed effettivamente anche in un modo più pericoloso, dato che non poteva vedere dove avrebbero colpito!

<< Incarceramus !>> gridò adirata, puntando la bacchetta verso di me, ma Fred, anche questa volta fu più svelto, e parò l’incantesimo con un potente << Protego Maxima! >> poi si voltò verso di me << Liz, devi andare! >> io lo guardai sorpresa, mentre sia Alecto che Amycus si stavano riprendendo. Amycus era ancora sdraiato in terra, ma ormai senza più contorcersi dal dolore, mentre Alecto stava curando i suoi occhi ripetendo uno strano mantra che sembrava quasi una preghiera.

<< No... >> mormorai ancora piuttosto sconvolta dal fatto che non mi volesse lì con lui << Io non ti lascio solo! >>

<< Elizabeth... Io devo saperti al sicuro! >> mi prese entrambe le mani << Non posso combattere pensando che tu potresti essere in pericolo chissà dove! >>

<< Anche io voglio combattere! Possiamo farlo insieme! >> lanciai un’occhiata fugace ad Amycus << Pensi che io non voglia saperti al sicuro? >> chiesi poi, in preda ad una crisi di nervi.

Fred sorrise dolce << Io devo mantenere una promessa! >> esclamò calmo, indicando con lo sguardo il ciondolo che aveva al polso

<< Piccola bastarda... >> mormorò Amycus d’un tratto, tirandosi in piedi. Aveva l’aria stanca, quasi esausta, gli occhi rivolti vero il basso, così colsi l’occasione per tirare Fred di lato, spostandoci dalla sua traiettoria. Proprio in quel momento, però, anche Alecto sembrava essersi ripresa, anche se aveva ancora gli occhi particolarmente gonfi, e pensando di trovarci ancora davanti a lei, gridò << Avada Kedava! >> solo che non sapeva che, ormai, davanti a lei c’era solo suo fratello, anche lui appena ripreso.

Una potente luce verde scaturì dalla sua bacchetta, andando a colorare per pochi secondi, i scuri occhi di Amycus, di smeraldo. Fu troppo tardi quando Alecto si rese conto dell’errore che aveva commesso. Il corpo di Amycus, ormai, giaceva a terra privo di vita. Rimase a guadarlo per minuti. Minuti nei quali né io, né Fred ci muovemmo. Sembravamo tutti paralizzati, poi Alecto interruppe il silenzio con un grido straziante, si rivolse verso di noi, puntando la bacchetta verso d me, e più svelta di una lince, gridò << Stupeficium! >>

Tutto quello che seguì dopo, fu solo un profondo buio.

***

Sentivo il mio corpo indolenzito. Il polso desto mi assestava delle fitte tremende, come fosse slogato, mentre il lato sinistro della fronte era bagnato. Probabilmente era sangue!

Aprii gli occhi poco alla volta. La scuola, in per se, era buia, ma abituata all’oscurità creatasi in seguito allo svenimento, feci ugualmente fatica ad aprire gli occhi senza provare una sorta di pizzicore.

Ero incastrata tra alcune macerie. Attorno a me non c’era più nessuno. Tutti gli studenti... I mangiamorte... Non c’era più nessuno! Le scale erano quasi interamente crollate, mentre qua e là, corpi inermi di persone, erano sdraiati in terra apparentemente privi di vita.

Mi voltai alla mia sinistra sperando di trovare Fred, ma accanto a me non c’era più nessuno. Era sparita anche Alecto, e perfino il corpo di Amycus non era fra il resto dei corpi morti che si trovavano là attorno!

Il cuore iniziò a battermi così velocemente, che per un attimo pensai che se mi fossi alzata, sarebbe letteralmente scoppiato.

Perché non c’era più nessuno? Quanto temo ero rimasta svenuta? Dov’era Fred?

Provai ad alzarmi, anche se probabilmente il polso non era l’unica cosa ad essersi slogata! Mi guardai attorno in cerca della mia bacchetta. Doveva essere volata via durante lo schianto!

L’atmosfera era particolarmente cupa. Uno spettrale silenzio aleggiava in tutto il padiglione ormai quasi interamente distrutto. Cumoli di pietre e polvere avevano preso il posto della maggior parte del pavimento, mentre un’intera parete sembra addirittura sul punto di crollare da un momento a l’altro!

Raccolsi la mia bacchetta, che era voltata parecchio vicino al corpo immobile di un ragazzo della casa di Tassarosso.

Non sapevo dove andare, cosa fare... Dove si trovavano tutti? La battaglia era già finita? Avevamo vinto o perso?

Quel maledetto silenzio era così snervante! Metteva i brividi più di quanto non avevano fatto le urla innocenti dei maghi coinvolti nella battaglia!

Decisi di imboccare la strada per la Sala Grande, magari lì avrei potuto trovare qualcuno!

Era difficile camminare in mezzo a quelle macerie. L’odore acre e pesante della polvere ti entrava fin dentro i polmoni, e gli abiti, anche se ormai erano già consunti e malandati, non facevano altro che impigliasi dappertutto, provocando non solo altre strappature ai tessuti, ma anche diverse ferite sulla pelle!

La porta della Sala Grande era accostata. Dall’interno si riuscivano a distinguere alcune voci. Anzi, molte voci! Una fioca luce usciva da quel piccolo spicchio di porta aperta come a simboleggiare la salvezza!

Non potei far altro che sorridere e accelerare il passo. Anche se la battaglia non era finita, almeno non ero più sola! Avrei rivisto le persone a me care... Avrei rivisto Fred! E non lo avrei mai più lasciato! Ma una volta aperta la porta, la situazione che mi si presentò davanti gli occhi, non fu molto felice: le persone piangevano abbracciate, mentre lunghi lenzuoli bianchi e candidi coprivano molti corpi che erano stati adagiati in terra.

L’aria sembra essersi fatta improvvisamente più pesante di quanto non era già, mentre il tempo sembrava essersi rallentato. Ogni mio movimento sembrava ponderoso e poco opportuno. Mi sentivo stranamente come un elefante in un negozio di cristalli!

Poi la mia attenzione fu catturata da un gruppo di persone che conoscevo bene. Erano i Weasley! Il mio voltò si colorò di un sorriso speranzoso, ma immediatamente dopo svanì. Non erano sereni come avevo sperato. Stavano piangendo!

Mi bloccai automaticamente, mentre un forte calore scese su tutto il mio corpo: ai loro piedi, adagiato su di una barella da campo, come quelle delle guerre, c’era un corpo. Un corpo immobile, fermo... Come se stesse dormendo! E per i diversi minuti in cui rimasi lì ferma a guardarlo, lo sperai veramente. Sperai veramente che stesse solo dormendo!

Le mie gambe erano diventate molli e formicolanti. Mi sembrava assurdo che potessero ancora sostenermi! Mi sembrava di essere sospesa, di aleggiare... Attorno a me, i pianti, le voci, le persone... Tutto sembrava essere scomparso.

Non volevo vedere a chi appartenesse quel corpo. Non ne avevo il coraggio! Poi una voce mi portò alle realtà, strappandomi quasi bruscamente al mondo ovattato che si era creato attorno a me.

<< Elizabeth... >> ripeteva da accanto a me. Era una voce femminile. Sommessa, roca... Come se avesse da poco pianto. Mi voltai. Gli occhi già appannati dalle lacrime. Ginny mi guardò per alcuni secondi: aveva gli occhi arrossati e le guance ancora rigate dalle lacrime, poi senza darmi il tempo di dire o fare qualcosa, mi abbracciò.

Il mio cuore, non batteva più velocemente. No. Ormai si stava letteralmente fermando. Come se volesse farlo di proposito, per preservare quei ricordi che non dovevano essere danneggiati. Quei ricordi che erano troppo preziosi per essere strappati via con crudeltà da una spietata visione! Un ricordo che avrebbe stravolto tutto, che avrebbe riportato alla lue altri ricordi dolorosi, ma che allo stesso tempo, ne avrebbe sotterrati molti altri felici!

Ginny piangeva come una bambina, mentre io, immobile, guardavo un punto fisso davanti a me, con gli occhi completamente velati dalle lacrime.

Ero talmente sotto shock, che non mi ero nemmeno accorta di aver raggiunto la famiglia Weasley, prima che Ginny mi chiamasse. Di aver raggiunto il corpo. Quel corpo che non avevo il coraggio di guardare, come non volevo guardare nessuno membro dalla famiglia. Per non scorgere nessun elemento mancante!

<< Do-dov’è Fred? >>

Quelle parole mi uscirò meccaniche, mentre una calda lacrima mi correva lungo la guancia destra. Ginny non rispose, così, riprendendo possesso dei miei sensi e della mia razionalità, mi voltai verso quel corpo inerme sdraiato in terra.

Alla vista di quel volto così sereno e sorridente, una strana forza invisibile mi colpì in pieno petto, portandomi ad emettere un rantolo di dolore, spezzato però, a metà, da forti lacrime di dolore.

Non poteva essere... Non poteva essere... No. Lui non era...

La signora Weasley si inginocchiò accanto a me, abbracciandomi come fossi stata una dei suoi figli.

Non poteva essere vero... Si sarebbe svegliato. Da un momento a l’altro avrebbe aperto gli occhi, e con un grande sorriso sarebbe venuto da me. Doveva mantenere la sua promessa!

<< Doveva mantenere la sua promessa! >> singhiozzai, mentre l’abbraccio della signora Weasley si faceva più intenso << Mi aveva fatto una promessa! >>

<< Tesoro... >> le sue parole furono strane, come se trattenesse a malapena le lacrime << Lui non se n’è andato! Lui rimarrà sempre qui... >> si portò una mano al cuore << E qui... >> portò la stessa mano al mio petto << E in quello di tutti noi! >>

Stavo tremando. Non poteva essere successo ancora una volta. Perché ogni persona che amavo mi abbandonava?! Perché?!

In quel momento volevo rimanere sola, eppure non avrei voluto lasciare la signora Weasley per nessuno motivo al mondo. Volevo gridare, eppure non ne avevo la forza. Piangevo senza fare rumore, il volto affondato nella spalla della donna che aveva messo alla luce l’unica persona che ero mai riuscita ad amare!

Sembrava un incubo. Eppure sapevo che non mi sarei risvegliata nel mio letto. Sapevo che Fred, non sarebbe mai più stato al mio fianco!

Non ero riuscita a dirgli nemmeno addio... Non gli avevo nemmeno detto che lo amavo!

Come sarei voluta tornare indietro nel tempo... Anche solo per stringerlo in un abbraccio, per sussurrargli che sarei rimasta sempre con lui, e che non avrei mai smesso di amarlo. Anche se la morte ci avesse separati!

La signora Weasley mi lasciò andare.

Il volto di Fred era così sereno... Quel sorriso gli colorava il viso in un’espressione armoniosa. Sembrava davvero che stesse dormendo. Sembrava che stesse facendo un sogno fantastico! Il più bello di tutti! E chissà... Chissà se c’ero anche io!

 

Note: Ed eccoci arrivati al penultimo Capitolo! ^^

So che molti di voi avevano sperato non finisse così, ma sarebbe stato troppo inverosimile. Infondo, la maggior parte delle volte, nella vita non c’è il “lieto fine”, e la nostra povera Liz lo sa bene!

Anche se non viene detto, nella storia, risulta abbastanza esplicito, chi sia l’assassino di Fred.

Diciamo che mi sono ispirata parecchio al film. Infatti nell’ultima scena in cui si vedere Fred, lui è seduto contro un muro e una donna, davanti a lui, lo disarma. Ecco, io ho sempre immaginato che quella donna fosse Alecto Carrow e che quello fosse il momento preciso del film, in cui lui perde la vita. Ecco così spiegato questo capitolo! ^^

Ci vediamo al prossimo!

   
 
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